Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 827 del 10 luglio 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 827/XV - Interpellanza: "Interventi per una corretta raccolta differenziata dei rifiuti negli uffici pubblici e per l'eliminazione degli articoli in plastica monouso nelle sagre".

Rini (Presidente) - Passiamo al punto 22 all'ordine del giorno. Per illustrazione, la parola alla collega Russo.

Russo (M5S) - In quest'interpellanza parliamo di due argomenti differenti della questione rifiuti ma comunque collegati tra di loro. Il primo argomento riguarda la raccolta differenziata dei rifiuti negli uffici pubblici (uffici regionali, delle Unités, delle amministrazioni comunali e delle istituzioni scolastiche) quando ormai sono già stati prodotti, aspetto che dovremmo dare come assodato e scontato, ma ovviamente non è così. Nel 2019 in Valle d'Aosta non è possibile che in alcuni uffici, o forse in molti uffici pubblici, non vi sia la raccolta differenziata!

Il secondo aspetto invece riguarda la riduzione a monte della quantità di rifiuti prodotti. In questo caso la mia attenzione va verso il consumo di plastica monouso. Ricordo, come ha detto la collega Pulz, che è stata approvata all'unanimità da questo Consiglio regionale nel mese di gennaio 2019 una nostra mozione plastic free. Collega Chatrian, in ogni conferenza o iniziativa con catering organizzata dalla Regione in cui sono stata, a parte la Festa della Birra a Gressoney, ho visto bicchieri in plastica monouso e bottigliette d'acqua in plastica.

La riduzione della quantità di plastica prodotta è un nostro obbligo e la raccolta differenziata è un dovere etico e responsabile di ognuno. Ogni cittadino deve necessariamente farsi sostenitore e promotore di questa tecnica di raccolta dei rifiuti che ha lo scopo di trasformare lo scarto in materia riutilizzabile. Riciclare non significa solo smaltimento etico dei rifiuti ma anche risparmio energetico e riduzione dell'inquinamento. Nel 2018, come lei ha affermato in conferenza stampa, la Valle d'Aosta ha raggiunto il 65% di raccolta differenziata dei rifiuti, ma è essenziale alzare ulteriormente l'asticella. Un'altra priorità deve essere certamente quella, come ho già detto, di ridurre la quantità di rifiuti prodotti quotidianamente da ognuno di noi.

Negli uffici della Regione, delle Unités des Communes e delle amministrazioni comunali, ma anche degli istituti scolastici, si produce quotidianamente un'importante quantità di rifiuti che devono essere necessariamente raccolti in modo differenziato. Ciò non sempre avviene, come ho già detto. Siamo sicuri che la sensibilizzazione dei dipendenti al valore economico e ambientale di questa abitudine è certamente già avvenuta, bisogna però migliorare a tutti i costi organizzativamente la raccolta differenziata nei singoli uffici e garantire che essa avvenga in ogni ufficio.

Fatte queste premesse, interpelliamo l'Assessore competente per sapere: se si intende invitare tramite comunicazione scritta tutti i sindaci, i presidenti delle Unités e i dirigenti scolastici a: prevedere che in ogni ufficio venga effettuata una corretta raccolta differenziata dei rifiuti prodotti ogni giorno e a controllare che ciò avvenga; (quest'aspetto secondo me è importante) a monitorare che le ditte che si occupano quotidianamente delle pulizie degli uffici abbiano nel loro mansionario il compito di raccogliere in modo separato i differenti tipi di rifiuti e conferirli negli appositi contenitori differenziati. (Se questo non avviene, la raccolta differenziata non serve a nulla); con quale tempistica e con quali modalità e strumenti si intende eliminare nelle varie sedi della Regione Valle d'Aosta, nelle sagre e nei catering, gli articoli in plastica monouso.

Presidente - Per la risposta, la parola all'assessore Chatrian.

Chatrian (AV) - Ho avuto modo questa mattina di rispondere ad altre iniziative e dai primi dati che abbiamo, non ancora rendicontati al 100%, per quanto riguarda il primo semestre 2019, ci stiamo attestando sopra il 67-68%. Un passo alla volta. Non so se lei frequenta la montagna ma un passo alla volta si arriva alla cima, e questa volta l'asticella è già superiore comunque agli indici di legge. Dobbiamo sempre non solo migliorare ma mettere in campo tutte le azioni compatibili con le risorse umane che abbiamo a disposizione, collega, le risorse che abbiamo anche dal punto di vista economico-finanziario, le informazioni che dobbiamo essere più bravi probabilmente ancora a veicolare, partendo però dal presupposto che dobbiamo essere anche più bravi a fare meno rifiuti. Penso sia la parte forse più importante.

Al di là di quello, per dare un dato penso oggettivo e importante, nel 2018 abbiamo passato la soglia del 65% e il trend sta andando in questa direzione, quindi penso nella direzione corretta.

Qualche considerazione prima di rispondere nel dettaglio ai due quesiti che mi ha posto. Così come già indicato nel corso del dibattito svoltosi in Consiglio nel mese di marzo 2019 su una mozione afferente sia la riduzione dell'utilizzo della plastica monouso sia la sostituzione di queste con oggetti in materiali compostabili o lavabili, si ribadisce che col piano regionale di gestione dei rifiuti, approvato con legge regionale del 22 dicembre 2015 numero 22, è stato approvato anche il programma regionale di prevenzione dei rifiuti, la base di partenza comunque è quella, è il riferimento è quello. È un documento che individua le azioni da porre in atto per prevenire la produzione di determinate tipologie di rifiuti, così come stabilito dal corrispondente programma nazionale.

Tra i rifiuti oggetto di apposite misure che ne consentano la riduzione o il potenziamento e il miglioramento della raccolta differenziata vi sono i rifiuti in plastica e i rifiuti organici derivanti dalla preparazione e dal consumo di alimenti. Diverse sono ormai le iniziative volte a consentire una corretta prevenzione della produzione di tali rifiuti e la corretta gestione della raccolta differenziata degli stessi. Per quanto concerne gli oggetti in plastica, la Commissione europea nel mese di marzo ha approvato una direttiva che prevede l'esclusione dal mercato di determinate tipologie di oggetti plastici in presenza di alternative facilmente disponibili ed economicamente anche accessibili. Perché anche su questo sovente forse è semplice... troppo semplice semplificare il quadro. Si azzera una partita e se ne apre una nuova, ma ci va quel passaggio comunque fondamentale che forse tocca al pubblico, e non solo al pubblico, di creare le condizioni, anche economiche, accessibili. Non penso sia di secondo livello anche questo passaggio, anche perché non credo a chi ha la bacchetta magica, non credo a chi, solo magari facendo qualche annuncio, dall'oggi al domani passa dal nero al bianco: ci sono delle sfumature ma soprattutto c'è un trend. Penso che il trend sia l'elemento forse più importante che ci fa capire se stiamo andando nella direzione giusta, coerente, corretta e ambientalmente sostenibile. Così come già indicato dalla Commissione, saranno bandite almeno 10 tipologie di oggetto in plastica, lo dicevo poc'anzi anche alla collega Pulz, tra cui posate, piatti, bicchieri, cannucce e mescolatori per bevande.

Lei mi dice che in tutti gli incontri a cui ha avuto modo di partecipare la Regione non sempre ha utilizzato... faremo un'ulteriore comunicazione, cercheremo di essere ancora più attenti, cercheremo di mettere mano al portafoglio, il portafoglio di tutti, perché poi è importante anche cercare di accompagnare questo passaggio, se in certi rinfreschi o certi catering che sono stati fatti l'utilizzo è ancora o totale o troppo alto, tocca all'Amministrazione invertire la rotta. I contenitori per bevande monouso inoltre saranno ammessi solo se i tappi e i coperti restano attaccati al contenitore. Cioè, sono tutti passaggi comunque non banali.

Al fine di prevenire quindi la produzione di rifiuti plastici, la Commissione stabilisce che gli Stati membri dovranno ridurre l'uso di contenitori per alimenti e tazze per bevande in plastica fissando obiettivi nazionali di riduzione, mettendo a disposizione prodotti alternativi e impedendo che i prodotti di plastica monouso siano forniti gratuitamente. I produttori di tali oggetti in plastica dovranno in parte coprire i costi di gestione e bonifica dei rifiuti e quelli delle misure di sensibilizzazione per i seguenti prodotti: contenitori per alimenti, pacchetti e involucri, contenitori e tazze per bevande, prodotti del tabacco con filtro, salviette umidificate, palloncini e borse di plastica in materiale leggero. La Commissione ha fissato inoltre che entro il 2025 gli Stati membri dovranno raccogliere il 90% delle bottiglie di plastica monouso per bevande introducendo sistemi di cauzione a deposito.

In riferimento ai quesiti posti con l'interpellanza risponderò ora puntualmente. Ricordo che per quanto concerne l'organizzazione di manifestazioni in cui è prevista la preparazione e la somministrazione di alimenti, già nel 2015, con una circolare, erano state fornite a diversi soggetti organizzatori di fiere, sagre e feste indicazioni ben precise sull'obbligo di adottare nell'ambito di tali eventi principalmente piatti, bicchieri e posate monouso in materiale compostabile, con l'eccezione di utilizzo di oggetti in vetro e ceramica solo laddove fosse dimostrato il pieno rispetto delle normative vigenti. La tipologia di oggetti utilizzati per la somministrazione di alimenti deve essere sempre, fin dal 2011, preventivamente comunicata al competente servizio dell'azienda Usl. Se posso, se avete modo di partecipare a convegni dove così non è, se ce lo segnalate ben venga. Penso sia utile a tutti in modo da poter essere rapidi per non poter comunque tornare indietro.

Nel maggio 2016 era stato richiesto ai soggetti già destinatari della circolare del 15 di porre attenzione a che, in caso di utilizzo di oggetti di materiale compostabile, la quota complessiva degli stessi in peso non superasse del 5% il quantitativo di rifiuto organico raccolto in forma differenziata, in quanto tale limite era stato posto dall'impianto di trattamento e compostaggio della frazione organica presso cui veniva conferito tale rifiuto. Nel corso degli anni è stato comunque verificato che tale limite non è mai stato superato e quindi l'utilizzo di oggetti in materiali compostabili è sempre stato ammesso. È un passaggio anche questo comunque da mettere in evidenza. In ogni caso in considerazione del fatto che la frazione organica dei rifiuti viene a oggi conferita fuori regione presso altro impianto, che non ha posto vincoli alla qualità del rifiuto conferito, sono da intendersi pienamente operative le prescrizioni fissate con la circolare del 2015 che nelle fiere, sagre, eventi sportivi, religiosi, politici in cui è prevista la somministrazione di alimenti impongono l'utilizzo di oggetti monouso in materiale compostabile.

Tale informativa per quanto concerne le Ecolo-Fêtes è stata ribadita in modo particolare alle Proloco nell'ambito dell'incontro preparatorio della Fiera di Sant'Orso sin dal 7 gennaio 2019. I comuni, le Unités, nonché le istituzioni scolastiche della Regione sono stati ulteriormente informati con circolare e ribadiremo comunque la stessa circolare probabilmente con un raccordo migliore anche con la Sovrintendenza agli studi per il tramite anche della collega Certan. Con tale circolare si sono invitati i diversi soggetti - oltreché ad adottare le necessarie misure per eliminare la plastica monouso - ad assicurare una corretta raccolta differenziata di tutte le tipologie di rifiuti potenzialmente prodotti nell'ambito dell'attività istituzionale. Si tratta dell'ennesima informativa che la Regione ha inviato nel corso degli anni non solo alle strutture regionali, ai comuni, alle Unités, ai Sub-Ato e alle istituzioni scolastiche ma anche a tutti gli enti pubblici aventi sede in Valle d'Aosta.

Per quanto riguarda la seconda, vi posso rispondere che per quanto riguarda la tempestiva eliminazione delle plastiche monouso nelle varie feste, tutte quelle avviate da gennaio a oggi hanno tenuto conto del divieto di utilizzo dei prodotti monouso. Poi se durante l'organizzazione qualcosa è scappato, qualcosa di anche robusto è scappato, gradiremmo, come ripetevo prima, avere da parte vostra delle segnalazioni. Per quanto concerne le strutture regionali, premesso che l'Assessorato all'ambiente e alle risorse naturali e Corpo forestale ha eliminato sin da subito ogni utilizzo di materiale in plastica monouso e che tutti gli erogatori di bevande sono stati opportunamente adeguati, così come la maggior parte dei dipendenti utilizza ormai quasi esclusivamente materiale lavabile, che siano bicchieri, tazzine, bottiglie, cucchiai, l'adeguamento delle diverse strutture regionali è in corso, e non è così semplice, per cui se avete idee o soluzioni ben venga, non è nella maniera più totale così scontato e semplice; a tale proposito è stata avviata dai promotori del Dipartimento regionale un'azione volta a individuare una modalità comune per dare una totale soluzione all'eliminazione delle plastiche monouso. Su questo coordinare 20 dipartimenti, e di conseguenza tutte le strutture regionali, non è così scontato perché a monte ci sono dei contratti, ma poco importa. Ci sono delle criticità e bisogna trovare delle soluzioni. Spero di essere stato abbastanza esaustivo ma, come dicevo prima, non sottovalutiamo comunque il passaggio. Poi, ripeto, se ci sono delle criticità informateci in modo che siano utili per migliorare le nuove azioni.

Presidente - Per la replica, la parola alla collega Russo.

Russo (M5S) - Grazie, Assessore, della risposta. Mi preme sottolineare che l'ottica di quest'interpellanza non vuol essere un'ottica persecutoria, vuol essere un'ottica costruttiva. Questo deve essere molto chiaro... io però tengo a sottolinearlo perché il motivo per cui io vado in un ufficio di un comune, oggi nel 2019, e vedo che non c'è la raccolta differenziata, vado in un ufficio di una direzione didattica e vedo che non c'è la raccolta differenziata, io, oltre al fatto che sono anche una Consigliera regionale, dico: com'è possibile che nel 2019 in Valle d'Aosta non avvenga ancora questo? Questa era proprio una constatazione, e non in un comune ma in più comuni! Questa era la prima constatazione.

La seconda, sono ovviamente soddisfatta come lei, se non più di lei, del fatto che stiamo aumentando la percentuale di raccolta differenziata, perché vuol dire che stiamo lavorando nella direzione giusta. Credo che però per arrivare effettivamente a una riduzione della quantità di rifiuti prodotta dovremmo fare un lavoro ancora più forte, più importante. Io quando vado alle conferenze, quando vado ai catering - non vado lì sperando di beccare in fallo l'Assessore, perché proprio non m'interessa - questo però voglio che sia chiaro: vado lì invece sperando che le azioni che mettiamo in campo qui dentro siano azioni che poi concretamente si trasformino in un miglioramento, perché noi stiamo parlando di miglioramento del nostro ambiente. Quindi solo questo.