Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 824 del 10 luglio 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 824/XV - Interpellanza: "Segnalazione di maltrattamenti nei confronti di un utente del servizio di trasporto disabili".

Distort (Presidente - Punto 21. Per la presentazione, la parola al collega Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Torniamo purtroppo, mio malgrado, a parlare per l'ennesima volta del tema del trasporto disabili in accezione purtroppo negativa. Spiace dover essere ripetitivo ma purtroppo i casi che raccontano i disservizi di vere e proprie molestie a danno degli utenti si moltiplicano. Proprio a beneficio di tutti i colleghi e di coloro che seguono anche i nostri lavori, procedo con la lettura di una segnalazione pervenuta. È una lettera dell'Associazione valdostana Autismo e anche della Cooperativa sociale Bourgeon de Vie.

"Si rappresenta che sono giunte rimostranze del personale della Cooperativa sociale Bourgeon de Vie e dei familiari dei soggetti con autismo del Centro diurno Myosotis di Nus relativamente al servizio di trasporto disabili. In particolare, si segnala che diversi autisti designati al trasporto di un utente hanno assunto una condotta offensiva e scorretta atta a ledere la dignità personale e sociale della stessa persona, e - a seguito del verificarsi di un inconsueto atteggiamento e comunque non lesivo della normativa della sicurezza stradale, dell'incolumità del conducente e degli altri trasportati - hanno imposto decisioni per nulla attinenti alle proprie mansioni.

Nonostante le rassicurazioni e le risoluzioni consigliate prontamente dagli operatori dalla prefata Cooperativa, i quali hanno specificato che trattasi di comportamenti tipici della sindrome autistica che si manifestano a causa di una palese crisi, gli stessi autisti hanno esasperato il disagio sia con ignobili discussioni dinnanzi a tutti gli utenti, sia con ingiustificabili imposizioni di spostamenti di posto, contribuendo ad accentuare la particolare condotta della persona in trattazione che, al contrario, doveva essere accudita per lenire il suo evidente stato di malessere. Dette spiacevolissime situazioni si sono verificate nei viaggi eseguiti nei giorni 5 aprile e nel viaggio di ritorno nell'area di Saint Marcel verso il servizio di Myositis alle 16:00 del pomeriggio, l'11 aprile nel viaggio delle 14:45 al servizio a Fénis, il 12 aprile durante il viaggio di andata da casa al servizio alle ore 9:00, che per le vie brevi, in data 12 aprile, sono state debitamente poste all'attenzione di codesto ufficio trasporti e al sottoscritto Presidente ANGSA VDA. Si evidenzia che queste scriventi organizzazioni sono seriamente preoccupate perché tra i conducenti sembrerebbe divulgata anche l'errata informazione sul citato comportamento che non favorisce la giusta presa in carico del servizio.

Si chiede di adottare adeguate misure affinché si possa evitare il ripetersi degli spiacevoli eventi sopra specificati e inoltre ci si rende disponibili ad avviare incontri informativi o formativi a favore degli autisti del trasporto disabili per accrescere la propria professionalità in un servizio ritenuto necessario ed indispensabile per l'inserimento sociale delle persone disabili".

Questo il contenuto della lettera che ritengo sicuramente molto, molto grave. A questa segnalazione, però, si aggiungono quelle formulate durante una conferenza stampa dall'Associazione disabili onlus, dove ero presente assieme al collega Cognetta, dove sono stati snocciolati numerosi dati critici per il trasporto disabili. In risposta a quanto affermato anche un sindacato ha preso posizione denunciando anch'esso alcune criticità. Ecco che cosa ha detto il Segretario regionale della Uiltrasporti, Alessandro Rossini, in una recente intervista:

"Dalla conferenza stampa dell'Associazione disabili Valle d'Aosta sono emerse numerose criticità relative al servizio di trasporto disabili, ma queste non sono imputabili esclusivamente agli autisti. Le criticità e le carenze sono evidenti, ma dall'altra parte abbiamo situazioni lavorative molto pesanti. Gli autisti hanno cercato in questi mesi di far fronte all'immensa mole di lavoro di servizio da effettuare, e questo nonostante sia anche capitato che non venissero pagati. Avrebbero dovuto seguire dei corsi di formazione per l'aiuto da fornire agli utenti in caso di necessità ? peraltro anche citati all'interno di questa lettera da parte dell'ANGSA ? ma questi corsi, fondamentali vista la delicatezza dell'incarico che sono chiamati a svolgere, non sono mai partiti.

I punti salienti del contratto, che scade nel 2021 e prevede una spesa di 14 milioni, sono gli oneri contrattuali. L'articolo 5 del contratto di servizio, ad esempio, specifica nel dettaglio le caratteristiche che deve avere la flotta di mezzi utilizzata per il servizio e individua penali significative qualora i mezzi non rispettino le caratteristiche richieste. Nonostante ciò, ci troviamo di fronte a mezzi usurati, con gomme lisce e senza pedana per la salita assistita dei disabili, tanto che spesso gli autisti devono utilizzare un semplice sgabello di plastica per far salire e scendere gli utenti.

Le criticità denunciate dalla Uiltrasporti riguardano però in particolare i lavoratori: l'alto numero di servizi da effettuare si scontra con il ridotto numero di autisti e mezzi. I mezzi di trasporto dovrebbero essere 38, di cui 25 per il trasporto dei disabili in carrozzina, e dovrebbero esserci almeno 40 autisti. I numeri, però, sono decisamente inferiori e tutto ciò si ripercuote sul carico di lavoro che viene affidato al singolo lavoratore che si traduce in uno stress quotidiano per il dover rispettare orari impossibili. Le normalissime dinamiche di traffico urbano ed extraurbano e il rispetto del codice della strada portano a conseguenti ritardi. A volte lo stesso autista deve prendere in carico diversi passeggeri allo stesso orario ma in luoghi completamente diversi. Questa criticità nell'organizzazione degli orari porta a sforare quotidianamente le ore giornaliere previste dal contratto collettivo nazionale di lavoro e questo succede addirittura anche ai lavoratori part-time".

Direi che queste criticità che sono state sollevate, sia nelle segnalazioni pervenuta dall'Associazione valdostana autismo, sia in quelle riportate dall'Associazione disabili, sia in denunce, io direi, anche circostanziate, perché si dice effettivamente che rispetto a un servizio che dovrebbe prevedere un certo numero di mezzi, una certa tipologia di mezzi, un certo tipo di servizio e alcune attrezzature, si dice che effettivamente queste non ci sono e lo si dice chiaramente a tutela anche degli autisti. Ed è stato detto peraltro dal sindacato, che si occupa proprio di tutelare gli autisti.

Appunto ritengo che, alla luce di queste assegnazioni che sono di assoluto rilievo, sarebbe necessaria una risposta immediata. Mi rendo conto che probabilmente era anche poco circostanziata quest'iniziativa, però sono sicuramente certo che l'Assessore, che ha dimostrato più volte di essere sul pezzo e di avere dei riferimenti concreti (abbiamo fatto anche un incontro in Commissione sul tema), possa avere delle risposte concrete o, se non le ha e magari si limita al caso specifico, può prendere anche queste due denunce, se non ne era a conoscenza, come un dato utile da cui partire, e magari anche andare dall'azienda e chiedere conto di queste criticità. Perché se effettivamente vi è nel contratto che intercorre tra la Regione e l'Azienda che ci debba essere un certo tipo di flotta, un certo numero di autisti, un certo numero di mezzi, una certa attrezzatura, e c'è l'obbligo anche che questi autisti debbano frequentare dei corsi e poi questo non avviene, mi pare un evidente mancato rispetto del contratto. Questo chiaramente va contestato all'azienda.

Per tramite di questa interpellanza le chiedo: se sia a conoscenza delle segnalazioni di cui in premessa; se le suddette segnalazioni corrispondano a verità e, in caso affermativo, quali provvedimenti si intendono adottare nel merito.

Presidente - Per la risposta, la parola all'assessore Bertschy.

Bertschy (AV) - Grazie, collega Manfrin. Effettivamente ha scritto una cosa e ne ha raccontata un'altra. È abbastanza così ma non è un problema, ci sta, nel senso che è nel tema ma non sta né nella premessa né nelle questioni che ha presentate. Questo non vuol dire che le cose che ha segnalato non siano importanti e degne di essere evidenziate in Consiglio regionale.

Voglio dire che, per rispetto alla sua interpellanza, ho evitato di convocare una riunione specifica con tutte le associazioni di categoria insieme alla ditta di trasporti, perché io credo che dobbiamo smetterla di lavorare io e lei per conto di altri. È come se io dovessi difendere alcune associazioni o alcune categorie o addirittura ditte di trasporti e lei, invece, dovesse fare il salvatore della patria sostenendo quest'attività. Noi abbiamo fatto segnalazioni, mandato lettere - tutte le cose che sa, c'è risposta anche a quell'ultima lettera - ma qui non è che ci dobbiamo difendere tra quelli che vorrebbero non difendere: qui dobbiamo tutti lavorare perché il servizio funzioni!

Quindi, dopo quest'interpellanza io convocherò tutte le associazioni, anzi, la farò venire perché credo che la trasparenza del nostro lavoro passi anche per dei momenti di lavoro congiunti, riuniremo tutti attorno a un tavolo, ditte, sindacati e associazioni, perché mi risulta che alcune associazioni sono state sollecitate a partecipare a questa conferenza stampa ma non hanno voluto partecipare perché non danno la stessa valutazione e soprattutto non rilevano così gravi alcune situazioni e alcuni episodi che però riguardano 90.000 servizi all'anno. Stiamo parlando di un'attività che fa 90.000 servizi all'anno e circa 400 servizi al giorno.

Però, ripeto, non credo che possiamo andare avanti in questo senso. Noi stiamo costituendo un gruppo di lavoro per il prossimo appalto, che scade giustamente nel 2021 ed è un appalto che ha ormai 10 anni di servizio, e io credo che nessuna buona organizzazione possa reggere per un periodo così lungo in una situazione così complicata che si è evoluta. Quest'anno le cose si sono ancora complicate dovendo gestire il servizio che alla Sanità è stato sdoppiato sul trasporto dei servizi legati alle persone con autismo e quindi alcune complicazioni sono derivate anche da quello, ma noi sulla pianificazione futura lavoreremo in questo senso, e anche qui, Commissioni e Consiglieri che avranno voglia di portare un contributo saranno i benvenuti per costruire il miglior appalto possibile.

Per quanto riguarda invece le segnalazioni specifiche, sono a rispondere al testo dell'interpellanza per dire che abbiamo ricevuto una segnalazione il 22 febbraio, si è verificato uno scambio verbale di rimostranze tra una signora e l'autista a causa di un malinteso sul luogo di attesa della macchina, avendo l'edificio due ingressi. Tale evento non è stato comunicato direttamente dall'ufficio ma è stato oggetto dell'interpellanza protocollo 22 marzo a sua firma.

In data 25 febbraio 2019 la VAST ha comunicato all'ufficio che un utente durante un viaggio fuori dalla regione voleva che la macchina accostasse nella corsia di emergenza per esigenze fisiologiche. L'autista non ha effettuato la sosta sostenendo che, per ragioni di sicurezza, l'arresto della vettura era concesso solo in autogrill. Il diverbio ha causato una forte reazione dell'utente al punto che l'autista, dopo aver contattato i familiari dello stesso, ha effettuato un'inversione e ha proceduto al rientro anticipato.

La terza ulteriore segnalazione è pervenuta in data 17 aprile 2019 dall'Associazione Valdostana Autismo e dalla Cooperativa sociale Bourgeon de Vie, quella che lei ha citato: la condotta offensiva di autisti nei confronti del personale della Cooperativa inerente alla modalità di comportamento degli stessi durante il viaggio degli utenti del Centro; questi ultimi, per la loro patologia, hanno occasionalmente delle crisi che devono essere trattate con cognizione da parte delle persone che interagiscono con loro. Gli autisti per contro hanno affermato che la condotta tenuta era dettata da ragioni di sicurezza durante il trasporto.

L'ultima. In data 28 maggio 2019 è arrivata all'attenzione dell'ufficio una segnalazione di un utente che lamentava la cattiva condotta di un autista nei suoi confronti a causa di un diverbio sulle modalità di guida dell'autista stesso.

Queste sono le quattro segnalazioni a nostra conoscenza. Non cito la risposta della Cooperativa, anche per una questione di privacy, però io le darò i documenti.

Sulla seconda, "se dette segnalazioni corrispondono a verità e, in caso, affermativo quali provvedimenti si intendono adottare nel merito", l'articolo 7 del contratto di servizio prevede che il personale del gestore possegga ottima condotta morale e l'impiego di contegno improntato a riguardo e a correttezza nei confronti dell'utenza, e che la Regione può richiedere motivatamente la sostituzione del personale ritenuto non idoneo alla prestazione del servizio. Si evidenzia quindi quanto segue: nel primo caso - riprendendo la risposta all'interpellanza a firma del Consigliere Manfrin - l'autista ha riferito di essere stato oggetto di pesanti rimostranze da parte dell'utente e dell'accompagnatore e di aver risposto in modo brusco in quanto ingiustamente accusato di ritardo. In ogni caso l'azienda ha provveduto a richiamare il dipendente ad assumere comunque sempre un comportamento adeguato alla particolare tipologia di servizio.

Per il secondo caso, quello della richiesta di fermata in corsia di emergenza, il coordinatore del Dipartimento trasporti, in esecuzione dell'articolo 5 del contratto di servizio, con nota a protocollo 3192 del 5 marzo 2019 indirizzata al gestore, ha disposto, a seguito di verifica presso le autorità competenti, quindi Polizia dello Stato e personale della Motorizzazione civile, che in casi di necessità dettati da esigenze fisiologiche è ammessa la sosta sulla corsia di emergenza dell'autostrada. La nota è stata inoltrata per conoscenza anche all'utente.

Sul punto 3. Per quanto concerne il terzo caso, hanno chiesto chiarimenti al gestore il quale ha sostanzialmente respinto le accuse di condotta impropria dei propri autisti asserendo al contrario che gli stessi erano stati oggetto di ripetuti sputi da parte dell'utente, nonostante la presenza sul mezzo dell'accompagnatore preposto. La società che gestisce il servizio di trasporto disabili si è comunque resa disponibile a far partecipare i propri dipendenti a corsi di formazione per migliorare i rapporti con questa tipologia di utenti che necessitano di particolare attenzione.

Nell'ultimo episodio riscontrato hanno chiesto spiegazioni formali sull'accaduto al gestore del servizio. Quest'ultimo ha comunicato che a seguito d'indagini interne il diverbio è stato causato da un malinteso tra i due soggetti che è successivamente degenerato in un acceso scambio verbale. Inoltre, il gestore ha evidenziato l'assenza di responsabilità a carico del proprio dipendente e ha precisato che in ogni caso ha colto l'occasione di rinnovare a tutto il personale aziendale la necessità e l'obbligo di osservare sempre condotte moralmente e professionalmente consone alle mansioni affidate al servizio svolto.

Ribadisco che queste sono le segnalazioni fatte e che alcune associazioni hanno evidenziato - l'ha già detto lei in aula la scorsa volta - che addirittura ci sarebbero dubbi rispetto al fatto che le persone si sentano in tranquillità a fare le loro rimostranze per le cose che aveva già... Io credo veramente, ma glielo propongo con lo spirito di andare a fondo alle questioni, visto che sono appalti anche costosi dove s'investono delle risorse e siamo alle porte di un nuovo appalto... convochiamo questa riunione, facciamo in modo che sia una riunione evidentemente il più possibile utile e civile, ma responsabilizziamo tutti - da utenti, da amministratori della Regione, da dirigenti - a restituire al meglio, a livello professionale, il servizio. Gli investimenti che mettiamo a disposizione devono essere investimenti che non ci devono far discutere o dibattere in aula sull'azione puntuale, ma devono essere investimenti che rendono effettivamente la miglior condizione di vita. Il trasporto è parte importante della vita delle persone con disabilità e non ci devono essere dubbi che qualcuno non voglia osservare o fare al meglio il suo lavoro. Finita la riunione ci metteremo d'accordo, e se possibile lo facciamo prima del periodo estivo di modo da non lasciar passare troppo tempo, e lavoriamo a questo riguardo.

Presidente - Per la replica, la parola al collega Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Intervengo subito per dire che non è vero che io abbia scritto una cosa e poi sia intervenuto su tutt'altro, perché la segnalazione puntuale, e me lo conferma anche lei, è legata appunto alla segnalazione dell'ANCS. Ripeto, riprendo quanto scritto nell'interpellanza: "un utente del servizio disabili nello specifico è stato più volte trattato male in maniera brusca e sgarbata dagli autisti del servizio disabili e alcune volte si è arrivati a vere e proprie offese". Quindi è questo il tema legato alla segnalazione.

Quello che io ho inteso fare, invece, era proprio nel senso della collaborazione e segnalarle le criticità evidenziate direttamente dal sindacato di coloro che si occupano del trasporto. Quindi io credo che questo - e con cognizione di causa, credo che chi si occupa della difesa di questi lavoratori conosca a menadito la situazione ? non possa far altro che aggiungere alle segnalazioni pervenute un inquadramento che possa far capire come mai succedono alcune problematiche. Nello specifico, per esempio, si dice che gli autisti non hanno avuto formazione per fare quel tipo di servizio. Se avessero avuto formazione - io faccio riferimento a quanto dichiarato dal sindacalista - e questo lo dico anche a lei che ha riportato che qualcuno ha detto che l'utente sputava, purtroppo, quando si soffre di autismo, lo sputare in realtà è un effetto che si ha nei momenti di stress. Quindi non è uno sputo teso a offendere la persona piuttosto che a creare scompiglio, è purtroppo una reazione fisica normale che una persona formata può riconoscere e può intervenire; una persona che non è formata difficilmente può riconoscere e può intervenire in questo ambito e comprendere che quello in realtà non è un atto di aggressione nei suoi confronti ma è semplicemente un sintomo di un malessere, di un problema dell'utente che sta trasportando.

Ecco perché il pezzo aggiuntivo rispetto a quanto detto dal sindacalista, ed ecco perché credo sia assolutamente necessario - e la ringrazio Assessore per aver lanciato quest'idea - un incontro con tutti gli attori che intendono dire la propria su questo tema. Sarà importante e io credo che il confronto effettivamente non possa che far bene sia nella risoluzione dei problemi attuali, sia per la proposizione di un appalto che possa andare a integrare un servizio che sia all'altezza, appunto, delle necessità. Quindi attenderò con ansia la sua convocazione.