Oggetto del Consiglio n. 825 del 10 luglio 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 825/XV - Interpellanze: "Predisposizione delle prove regionali di conoscenza della lingua francese per gli alunni della scuola primaria" e "Inadeguatezza delle prove di accertamento della lingua francese per gli alunni delle classi seconde della scuola primaria".
Distort (Presidente) - Riprendiamo i punti che erano stati posticipati questa mattina in assenza della collega Nasso, che è rientrata e salutiamo. I punti 9,03 e 9,05 sono uniti insieme per competenza. Prego, per l'esposizione, collega Nasso.
Nasso (M5S) - Buongiorno a tutti. È ormai qualche Consiglio che ho depositato questa interpellanza che è nata dal confronto con alcuni insegnanti che nel mese di maggio, quando hanno somministrato le prove regionali di conoscenza della lingua francese, sottoposte ad alunni della scuola primaria, hanno riscontrato un livello diciamo diverso da quello degli alunni.
Non è però su questo che io mi vorrei soffermare perché sono convinta che gli insegnanti, poi confortando i bambini, abbiano fatto superare questo momento di disagio verso queste prove tanto difficili. Io vorrei soprattutto soffermarmi sul fatto che si è poi venuto a sapere che queste prove sono state preparate da un'università svizzera, l'Haute École Pédagogique du Valais, e che, in base alle analisi degli insegnanti, come ho detto prima, le prove non erano di livello adeguato alla conoscenza degli alunni e alla portata appunto degli alunni della seconda primaria. Anch'io ho avuto modo di leggere queste prove e sembravano più che altro delle prove di quarta o quinta.
Detto ciò, bisogna secondo me porre l'accento sul fatto che queste prove siano state commissionate fuori. Siamo in Valle d'Aosta, una regione bilingue, penso che di risorse, buone, ne abbiamo tante. Mi viene da pensare a insegnanti che possono occuparsi di redigere delle prove, o a, non saprei, dei soggetti in Assessorato.
Quindi, venendo proprio all'oggetto dell'interpellanza, vorrei sapere: chi esattamente ha preparato le suddette prove e anche chi le ha commissionate; il costo di tale scelta; la preparazione, la correzione e la restituzione dei risultati delle prove; per quale motivo a elaborare le prove è stata un'università svizzera che verosimilmente non ha esatta contezza del livello di competenza di lingua francese degli alunni valdostani, e non, per esempio, l'Università della Valle d'Aosta, insegnanti della scuola secondaria di secondo grado, figure dell'Assessorato, eccetera, con adeguate competenze, o anche una commissione d'insegnanti della nostra Regione, come ho detto prima, e se è intendimento di questo Governo, ? forse sarebbe stato meglio dire dell'Assessorato ? provvedere affinché le prossime prove siano strutturate e commissionate in maniera più consona.
Quando poi ho letto i punti all'ordine del giorno e mi sono resa conto che anche il collega Manfrin aveva presentato un'iniziativa in questo senso, che non mi si venga a dire che non collaboriamo quando ce n'è bisogno! Quindi ora a lui la parola per integrare.
Presidente - Per l'esposizione del punto analogo successivo, la parola al collega Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - Il 13 maggio 2019 gli alunni di seconda e quinta della scuola primaria hanno affrontato le prove di conoscenza della lingua francese così come stabilito dall'articolo 6 della legge regionale 18/2016, le cosiddette "Adaptations". Al momento dell'apertura delle buste contenenti le prove, gli insegnanti della scuola primaria che hanno svolto il ruolo di somministratori sono rimasti a dir poco increduli di fronte alla complessità delle prove che gli alunni avrebbero dovuto affrontare.
Come alcuni di essi hanno sottolineato in una nota diffusa alla stampa il giorno stesso e come è emerso in una lettera del collegio docenti dell'istituzione scolastica Unité des Communes Valdôtaines Walser Mont Rose B, le prove presentate agli alunni di classe seconda non erano adeguate al livello di competenza degli alunni di classe seconda, né tantomeno in linea con il livello A1 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue, dichiarato dal decreto assessorile numero 21.364 del 15 ottobre 2018, ed evidenziato nella parte iniziale di ciascun attività della prova.
Il livello A1 QCER chiede che l'alunno riesca a comprendere e a utilizzare espressioni familiari di uso quotidiano e formule molto comuni per soddisfare bisogni di tipo concreto; richiede che il bambino riesca a presentare se stesso e sia in grado di porre domande su dati personali; inoltre, l'alunno deve essere in grado d'interagire in modo semplice purché l'interlocutore parli lentamente.
Nella prova orale sono stati proposti due messaggi di circa 150 secondi l'uno, in cui due adulti parlavano senza interruzioni. Le domande erano distribuite su tre pagine per ciascun esercizio, con consegne molto differenti fra loro. Nell'analisi dello stesso messaggio si chiedeva di sbarrare, di collegare e di circondare. Un bambino di 7 o 8 anni non possiede le competenze per affrontare una simile organizzazione spaziale in pochi minuti, non può ascoltare un messaggio e contemporaneamente girare le pagine, cercare 5 oggetti su 16 disegni, individuare la scrivania corretta, stabilire chi ha regalato l'oggetto e ascoltare cosa vanno a fare i soggetti della conversazione nei momenti liberi. Inoltre, i bambini di 7 o 8 anni non hanno ancora affrontato lo studio dei diversi paesi del mondo. Si parte dalla conoscenza del loro ambiente (il paese, la montagna, il bosco) per studiare in seguito altri paesaggi.
Per quanto riguarda la prova scritta, la prima attività della prova comportava la lettura di un testo molto lungo e privo d'immagini. Inoltre, gli esercizi proposti richiedevano competenze logiche non adeguate ad alunni di seconda, quale la richiesta di calcolare i tempi dell'azione compiuta dal protagonista della storia. Infine, la prova di produzione scritta richiedeva di completare un testo a buchi senza l'utilizzo d'immagini. Un esercizio che comporta una conoscenza della struttura della lingua e della grammatica che nella scuola valdostana viene affrontata in lingua francese a partire dalla classe terza della scuola primaria. Le competenze richieste per un livello A1 QCER per quanto riguarda la produzione scritta richiedono soltanto di scrivere o di compilare un breve e semplice testo o messaggio, per esempio una cartolina o un modulo.
Di fronte a prove così complesse non stupisce dunque che queste in alcuni alunni abbiano ingenerato addirittura livelli di ansia fino ad arrivare a vere e proprie crisi di pianto a causa della sensazione d'inadeguatezza che hanno generato. Viene inoltre da chiedersi per quale ragione tali prove vengano elaborate da un'università svizzera, l'Haute École Pédagogique du Valais, che non ha reale contezza dell'effettivo livello di competenza degli alunni valdostani. Forse l'Assessorato potrebbe avvalersi nell'elaborazione delle prove della consulenza dei docenti di Scienze della formazione primaria dell'Università della Valle d'Aosta, che meglio conoscono i metodi d'insegnamento della lingua francese messo in atto nelle scuole valdostane. Infine, come sottolineato dagli insegnanti nelle note diffuse, il livello A1 del QCER richiesto nelle prove risulta comunque troppo elevato e non tiene conto del percorso reale effettuato dai bambini. Il primo biennio della scuola primaria serve agli alunni per l'apprendimento e il consolidamento della letto-scrittura soprattutto della lingua italiana e nell'insegnamento del francese si dà la precedenza all'acquisizione del vocabolario e all'uso orale della lingua. I suoni stessi vengono affrontati, seppur non in maniera completa, a partire dalla classe seconda. La scuola valdostana - così come scritto anche nel testo dell'Adaptation - è la scuola dell'inclusione e le prove discriminano gli alunni in difficoltà, soprattutto nella classe seconda della scuola primaria dove sono appena avviati gli accertamenti volti alla diagnosi dei disturbi di apprendimento.
Quindi, secondo il testo che abbiamo presentato di quest'interpellanza le chiediamo, Assessore, per quale ragione gli alunni di seconda della scuola primaria abbiano dovuto affrontare una prova non adeguata evidentemente ai loro livelli di competenza e per quale ragione - unitamente a quanto ha già anticipato la collega Nasso - ad elaborare le prove non siano docenti dell'Università della Valle d'Aosta che meglio conoscono i livelli di competenza della lingua francese che gli alunni valdostani acquisiscono al termine della classe seconda della scuola primaria.
Presidente - Per la risposta alle due interpellanze, la parola all'assessore Certan.
Certan (AV) - Merci collègues. C'est une interpellation qu'on avait déjà depuis un mois, donc maintenant elle est un petit peu dépassée mais je crois que c'est important d'éclaircir quelques aspects. Je vous remercie quand même pour l'illustration qui a été correcte et que je reprendrai dans ma réponse.
J'ai essayé de répondre ponctuellement à toutes vos questions en les mettant ensemble. Les épreuves de langue française, ainsi que les épreuves de langue allemande - des écoles de la communauté Walser et des lycées linguistiques - et celles de langue anglaise ont été élaborées, comme vous avez dit, par la Haute Ecole Pédagogique du Valais, dont les sièges se trouvent à Saint-Maurice, Bas-Valais francophone et à Brigue, Haut-Valais germanophone. Pour l'année 2019, la Haute Ecole Pédagogique nous a fourni pour chaque langue et pour chaque degré, tout le matériel nécessaire.
Et comme vous l'avez dit, l'arrêté de l'assesseur qui a prévu toutes les épreuves, les modalités etcetera, a été signé par le collègue Sammaritani le 15 octobre 2018, donc naturellement je ne suis plus entrée dans un parcours parce que l'année scolaire était commencée et je ne me suis plus insérée dans ce parcours. Les épreuves ont été conçues en fonction des indications du groupe de travail, qui est composé - Madame Nasso - qui est composé d'enseignants des écoles de tous les degrés et constitué par la délibération du gouvernement régional du 21 octobre 2016 en vue de préparer les épreuves standardisées de connaissance des langues française et anglaise, pour les élèves des écoles élémentaires et secondaires de la région, pour la période 2016/2017 et en considération de l'analyse des résultats des épreuves organisées au cours de l'année scolaire 2017/2018 c'est-à-dire de l'année scolaire précédente et notamment des items ayant généré moins de 60% de bonnes réponses, donc on les conçut en regardant ce qui n'a pas bien fonctionné l'année précédente, et surtout pour le 60% de bonnes réponses, on regarde, ce qui a généré moins de 60%.
Le département de la surintendance des écoles a décidé d'attribuer ce contrat à la Haute Ecole Pédagogique en considération de l'expérience et des compétences spécifiques de cette institution suisse en matière d'élaboration et d'organisation des épreuves correspondant au niveau du cadre commun européen de référence pour les langues et sur la base de la collaboration positive de l'année scolaire précédente, de plus la Haute École Pédagogique du Valais est en mesure d'assurer le soutien scientifique pour l'ensemble de la procédure et pour toutes les langues concernées, du fait que, dans le Haut-Valais germanophone et dans le Bas-Valais francophone, sont enseignés français et allemand, comme chez nous et dans l'ensemble du canton. Enfin l'assessorat de l'éducation de la Région autonome de la Vallée d'Aoste a signé une convention, également, entre la Haute École Pédagogique du canton du Valais et l'Università della Valle d'Aosta-Université de la Vallée d'Aoste, en vue de la réalisation de programmes conjoints de formation et de recherche ainsi que de la collaboration pour la promotion de la didactique du plurilinguisme. Cela pour dire que, sûrement il y a déjà une convention, on pourrait travailler encore mieux, et encore d'avantage ensemble pour améliorer cette collaboration.
Pour ce qui est de la question : "il costo di tale scelta, preparazione, correzione e la restituzione dei risultati" en 2019, 5 mille épreuves ont été organisées dont 3 mille en ligne et 2 mille sur papier, ces dernières ne concernaient que les élèves de l'école élémentaire et les carnets sont ici mais vous les avez, je pense, déjà vus. Les modalités de déroulement des épreuves sont complexes et structurées, elles comprennent les dépenses suivantes, vous m'avez demandé les dépenses; alors la préparation des épreuves a été confiée à la Haute Ecole Pédagogique du Valais pour un montant global de 15.750,00 euro TVA comprise, le déroulement des épreuves de production orale a été confié à un personnel habilité en matière de épreuves linguistiques internationales de l'Alliance française et de l'English center; nombre d'heures c'est-à-dire le nombre d'heures pour l'administration - "i somministratori" per dare una idea delle prove Invalsi -, par des enseignants qui ne sont pas en service dans les écoles régionales, parce qu'ils ne peuvent pas être des enseignants de classe, mais ils possèdent plusieurs années d'expérience en la matière afin de garantir une évaluation objective indépendante, pour un montant global de 22 mille euros TVA comprise, je précise que compte-tenu du nombre considérable des épreuves orales à organiser - je suis en train de parler du général, ce n'est pas seulement pour la classe de deuxième - il a également été fait appel à des experts ne provenant pas de la Vallée auxquels a été versée une indemnité de déplacement à l'intérieur de ces 22 mille euros.
La correction de l'ensemble des épreuves a été confiée à personnel habilité en matière de épreuves linguistiques internationales de l'alliance française de l'English center - ce sont des enseignants qui ne sont pas en service dans les écoles mais qui possèdent plusieurs années d'expériences - pour un montant global de 8 mille euros, TVA comprise.
Et cela c'est les montants, les trois montants différents pour : préparation, administration et correction des épreuves. Toute autre opération concernant les épreuves ainsi que le retour des résultats aux institutions scolaires a été confiée au personnel administratif de l'USAS du département de la surintendance donc, sans frais supplémentaires pour l'administration. Pour ce qui est du point trois de la collègue Nasso, et du point deux pour le collègue Manfrin "per quale ragione è stata un'università svizzera e non l'università della Valle d'Aosta" il faut avant tout dire qu'ils ne peuvent pas être des groupes de travail d'enseignants où il faut qu'il soit un centre accrédité, il doit y être l'accréditation, donc l'université pourrait être mais il faudrait qu'elle soit accréditée. Comme je l'ai expliqué en répondant déjà au premier point, le choix de la surintendance qui n'a pas été mon choix quand même, c'est un choix des années précédentes, mais le choix s'est porté sur la Haute Ecole Pédagogique en raison de son expérience, de ses compétences en la matière, de la possibilité qu'elle nous offrait de disposer d'un ensemble cohérent d'épreuves pour tous les degrés et toutes les langues, donc tous les degrés des écoles, 2ème, 5ème, 3ème de l'école secondaire 1er degré et l'autre... et pour toutes trois les langues, mais aussi la précédente collaboration positive de l'accord de collaboration signé en 2017.
Le personnel détaché auprès du département de la surintendance des écoles USAS ne comprend pas d'enseignants de langues habilités en matière de certification internationale, donc comme vous savez on est en train de insérer tout le discours à l'intérieur du Quadro Europeo della Certificazione, donc les épreuves pour être validées doivent être préparées par les organismes accrédités; après sur cela j'ouvre volontiers une parenthèse et une confrontation, parce qu'il faut décider si par exemple pour la classe deuxième de l'école primaire il est nécessaire de prévoir déjà des épreuves qui doivent être validées et donc qui doivent respecter des standards, mais il s'agit d'une discussion qu'on peut faire pour les prochaines années.
Les enseignants de la Région ont été consultés en vue de l'élaboration du cadre de référence des épreuves, sur indication des conseils d'enseignants, des institutions scolaires de la région, le groupe de travail - je vous l'ai dit, il est formé par les enseignants de tous degrés et de toutes langues - prévu par la délibération du mois d'octobre 2016, est composé - pour chaque institution scolaire de l'école secondaire du premier et du deuxième degré - d'un enseignant de l'école élémentaire, d'un enseignant de langue française et d'un enseignant de langue anglaise.
Comme je vous ai dit et vous le savez, le contrat a été confié à la Haute École Pédagogique de Savoie parce qu'elle avait déjà fait toute une série de passages même de formation scientifique avec les enseignants et que je sache l'université de la Vallée d'Aoste n'a jamais effectué des relevés statistiques susceptibles de définir les niveaux de compétences des élèves valdotains mais sur ça je me réserve quand même d'avoir une confrontation avec l'université pour la prochaine année scolaire. En outre quand même, l'assessorat de l'éducation, comme je vous ai déjà dit, a déjà ouvert une collaboration. Pour ce qui est du point 4, de la collègue Nasso, et du point 1 de la question du collègue Manfrin, comme pour les éditions précédentes, tous les résultats des épreuves 2019 seront analysés, je crois que dans ces jours je devrais recevoir les résultats et notamment ce que des items ayant généré moins de 60 pourcent de bonnes réponses; par ailleurs le dirigeant technique Madame Vernetto, qui est chargée de coordonner l'ensemble du dispositif, a recueilli toutes les observations que lui ont été transmises par voie institutionnelle, par les dirigeants scolaires, les enseignants, les observateurs, le personnel chargé de superviser le déroulement des épreuves en vue d'améliorer le dispositif. Il convient également de rappeler que les épreuves linguistiques régionales, tout comme les épreuves nationales Invalsi, évaluent statistiquement les apprentissages des élèves à travers des textes aussi objectifs que possible qui mettent en évidence les points faibles et les carences du système éducatif; il ne s'agit donc pas, et ça je le dis en le soulignant, il ne s'agit donc pas d'évaluer les acquis des élèves ni de les sanctionner et ça c'est très clair, il doit être très clair aux enseignants, s'il y a des enseignants qui n'ont pas clair ça, et qui emploient ces épreuves pour, en quelque façon, stimuler, je dirais négativement en ce cas, les enfants à faire bien pour je ne sais pas quoi... qu'ils ne respectent pas, l'objectif et le rôle de ces épreuves, dont il ne s'agit pas d'évaluer les acquis des élèves ni de les sanctionner, d'ailleurs à ce propos les indications relatives aux épreuves établissent de façon très claire que les enseignants doivent suivre un protocole, rassurer les jeunes candidats en leur expliquant qu'au moment de la lecture des consignes, ils doivent rester assis à leur place, écouter attentivement, il y a tout un protocole... ils doivent essayer de répondre à toutes les questions, utiliser le mieux possible le temps dont ils disposent, se rappeler qu'il ne seront pas noté, et qu'il n'y aura aucune autre conséquence pour eux s'ils ne réussissent pas à répondre.
Donc si jamais il était vrai que quelques professeurs disaient - comment on m'a d'ailleurs reporté - que les candidats - nous parlons ici en ce cas, pour les épreuves de 2éme classe, de candidats de 7 ans - devaient bien faire pour faire bien paraître l'école, parce que ça m'a été reporté, en semant la panique chez certains élèves, alors la façon d'aborder le texte n'était pas correcte, car les indications fournies n'ont pas été suivies par l'enseignant. En outre les attestations délivrées aux candidats à l'issue de l'épreuve décrivent de façon positive les compétences acquises comme le prévoit le cadre européen commun de référence pour les langues, sur la base de l'analyse des résultats de l'ensemble du territoire régional et des observations transmises officiellement au dirigeant chargé de coordonner le dispositif inhérent à l'organisation des épreuves, une vérification des difficultés sera effectuée et les corrections appropriées seront adoptées en vue des épreuves qui se tiendront en 2020.
Je précise encore que pour cette année scolaire l'arrêté de l'assesseur régional compétent en matière d'éducation prévu par l'article VI de la loi régionale n° 18 "Buona scuola-Adaptations" de 2016, qui définit la forme et les modalités de déroulement des épreuves de connaissance du français a été signé par le collègue Sammaritani le 15 octobre 2018; pour l'année scolaire 2019/2020, sur la base des résultats régionaux relatifs aux épreuves, je suis disponible à vous fournir - quand je recevrai le matériel - un résumé ; les révisions éventuelles des formes et des niveaux figureront dans l'arrêté de l'assesseur qui sera signé en automne 2019.
Je reste à disposition, si vous voulez de quelque façon prendre part au moment où nous mettrons tous les résultats ensemble.
Je veux souligner, je veux préciser encore que ces épreuves pour la classe de deuxième de l'école primaire ne constituent pas évaluation - ce n'est pas le cas pour les épreuves Invalsi, et pour les épreuves de l'école secondaire, mais pas en classe de deuxième - quand même l'évaluation, si encore nécessaire, peut être surement prise en considération.
Dalle ore 18:15 assume la Presidenza la presidente Rini.
Rini (Presidente) - La parola alla collega Nasso.
Nasso (M5S) - Innanzitutto vorrei partire dalle ultime cose che ha detto, che mi stanno particolarmente a cuore, perché bisogna sempre raccontare le cose da tutte due le facciate. Se è vero che in alcune scuole i bambini si sono agitati, hanno avuto delle crisi di panico, eccetera, è altrettanto vero che, come bene ha detto lei e ci tengo a sottolinearlo, è lì che l'insegnante gioca un ruolo fondamentale. Perché se l'insegnante fa preoccupare questi bambini, fa sentire la responsabilità di queste prove, li minaccia di valutazione, è ovvio che il bambino abbia anche un approccio diverso; se l'insegnante cerca di mettere a proprio agio, l'approccio è differente. Quindi, vero è quello che ha detto lei, infatti non mi piace descrivere queste prove come una tragedia perché in tante scuole gli insegnanti hanno capito che il livello non era quello giusto, l'hanno buttata anche un po' ? mi passi l'espressione ? sul ridere, perché anche quello è un ruolo fondamentale della maestra, e quindi alcuni bambini di alcune scuole so che le hanno affrontate anche in modo assolutamente sereno. Quel che è giusto da dire è giusto.
La ringrazio anche per i dati precisi, quindi è stata una scelta dell'Assessore Samaritani dello scorso ottobre.
Poi vorrei precisare. Ci mancherebbe, io non voglio dire che l'Università svizzera non sia competente o altro, lungi da me, però io volevo porre l'accento sul fatto che chez nous abbiamo di queste competenze, però vero è che nel marasma della burocrazia tante volte le competenze ce le abbiamo ma, se ci sono delle convenzioni burocratiche e amministrative, accreditamenti particolari, so che è difficile svincolarsi.
In conclusione speriamo, insomma, che il prossimo anno al momento di decidere come somministrare queste prove ci sia un approccio un po' diverso e più collaborativo, dico da parte nostra.
Presidente - La parola al collega Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - Cominciamo col dire, Assessore, che ha sollevato un problema che effettivamente non avevo considerato, ovvero la questione dell'accreditamento, che un centro deve essere accreditato per produrre queste prove, quindi credo che da questo punto di vista si potrà quanto prima cercare delle sinergie come Università della Valle d'Aosta per accreditarle, quindi avere la risoluzione del problema alla radice. Credo ci sia anche la facoltà di lingue che ha queste specifiche, quindi potrà fare supplenza da questo punto di vista se vi sono delle mancanze.
Devo però in un certo senso anche fare alcune precisazioni a quanto lei ha affermato. In primis nel suo intervento lei sembrava quasi dare responsabilità al collega Samaritani di queste prove. In realtà è vero che il collega Samaritani, da Assessore, ha firmato queste prove, ma è vero che queste prove sono arrivate successivamente, ovviamente, al nuovo Governo Fosson e che queste prove, essendo per altro anche lei un'insegnante, avrebbero potuto essere visionate e controllate. Questo non è stato fatto... Non ho detto mica da lei, ho detto "avrebbero potuto essere visionate e valutate". A questo proposito, non le sfuggirà, avevo cercato di evidenziarlo ma si è un po' sottaciuto, in questo senso una parte del gruppo di lavoro aveva già espresso delle criticità su queste prove. Evidentemente non è stato dato peso alle criticità sollevate e queste prove sono state somministrate tout court in questa maniera.
Il problema che invece permane, al di là del livello poi della lingua, è proprio, ma pensavo di essere riuscito a evocarlo, il problema cognitivo. Quando appunto le dico che nella prova orale ci sono i due messaggi di 150 secondi l'uno, vi sono le domande eseguite su tre pagine per ciascun esercizio con consegne differenti, ci sono chiaramente dei livelli cognitivi che per esempio in una classe seconda sono difficili da raggiungere e che pure sono stati applicati, perché evidentemente quello è fatto sulla base della lingua madre ? vedo che concorda ? quindi anche questo è un aspetto da affrontare e che mi pare, però, non sia stato affrontato. Infine non ci sono indicazioni per esempio sul livello finale atteso, il che produce che a parità di classi vi siano livelli differenti, per esempio.
Io credo che alcune criticità ci siano e credo che a questo proposito probabilmente una collaborazione con Univda possa essere assolutamente fruttuosa. Mi auguro quanto prima che si arrivi a una definizione e mi auguro soprattutto che a questo punto, quando un gruppo di lavoro formula chiaramente delle criticità, dei rilievi su questo tipo di prove, se ne tenga conto nel momento della somministrazione.