Oggetto del Consiglio n. 817 del 10 luglio 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 817/XV - Interpellanza: "Messa in sicurezza di un'area occupata da una struttura abusiva a fini abitativi sulla sponda della Dora Baltea in Comune di Pollein".
Rini (Presidente) - Passiamo al punto 13 all'ordine del giorno Per l'illustrazione, la parola al collega Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - Con quest'iniziativa intendevamo, in origine, segnalare la presenza di baracche abusive sulla sponda della Dora, individuate da numerose segnalazioni giunte ai Consiglieri sottoscrittori. L'obiettivo di quest'interpellanza era quello di ristabilire la legalità, così come già fatto in passato, demolendo le baracche abusive che, oltre a essere illegittime, risultano anche pericolose proprio per la vicinanza alla Dora.
Senonché, gli eventi hanno ampliato la necessità d'intervento e faccio riferimento a quanto già rilevato da alcuni organi d'informazione recentemente, e che vado a riportarvi: "Sarebbero alcuni senzatetto stranieri e italiani, che dimorano in ripari di fortuna nei pressi della Dora in località Tzambarlet, i molestatori in azione lungo la pista ciclabile fra Aosta e Sarre. Polizia e Carabinieri li avrebbero già identificati dopo le segnalazioni di alcuni frequentatori abituali della zona. Da inizio giugno sono già tre le ragazze che lamentano di essere state avvicinate, nel tardo pomeriggio, da uomini dai modi e dalle richieste espliciti. In un caso si è trattato di un italiano vestito con abiti sportivi piuttosto trasandati, che a una giovane era sembrato un jogger qualsiasi. Una delle giovani che l'uomo ha tentato di bloccare ha telefonato al 112 per richiedere l'intervento delle forze dell'ordine. Quando lui ha capito che la donna era veramente in contatto con la centrale di soccorso, si è allontanato insultandola. In altre circostanze, però, a fare le spese dell'aggressività dei balordi sono stati alcuni sportivi in allenamento, avvicinati da extracomunitari che hanno intimato loro di andarsene, minacciando di passare alle maniere forti, in caso di resistenza".
Fine della citazione. Anche e soprattutto alla luce, quindi, di questi fatti, che si aggiungono all'illegittimità delle installazioni abusive - e direi anche molto gravi - risulta quanto mai necessario intervenire per ristabilire l'ordine e la legalità, combattendo quindi con decisione la vergognosa presenza di sbandati che, non solo si arrogano il diritto di risiedere dove non possono, mettendo altresì in pericolo la vita propria e di eventuali soccorritori che dovessero intervenire, in caso di necessità - credo che il collega Borrello possa convenire: desidero qui ricordare la tragica scomparsa di Erik Mortara, proprio in circostanze analoghe, intervenuto e deceduto proprio durante una ricerca fluviale - ma che addirittura si spingono a molestie e aggressioni vergognose.
Per questo motivo, chiedo all'Assessore competente se siano pervenute segnalazioni similari e se sia intenzione dell'amministrazione l'adozione di procedure per mettere in sicurezza l'area e smantellare le aree occupate abusivamente.
Presidente - Per la risposta, la parola all'assessore Borrello.
Borrello (SA) - C'era già stata un'interpellanza in tal senso, forse della collega Pulz, qualche mese fa. Innanzitutto bisogna definire che abbiamo avuto modo di andare a censire questa struttura abusiva, al foglio 39, mappale 816, dell'NCT del Comune di Saint-Christophe. L'amministrazione regionale è a conoscenza della suddetta situazione, in quanto rilevata a seguito di sopralluoghi effettuati nella zona da parte di differenti uffici regionali, nonché segnalata dal Comune di Saint-Christophe.
La stazione forestale territorialmente competente, che è quella di Aosta, ha provveduto a identificare le persone che occupano la struttura abusiva, non le cito ma erano sugli organi di stampa.
Con ordinanza del protocollo n. 18546 del 16 novembre 2018, la nostra struttura ha intimato a questi signori di procedere allo sgombero dell'area demaniale occupata abusivamente, con la rimozione della baracca e il ripristino dello stato dei luoghi. In difetto, l'amministrazione avrebbe provveduto d'ufficio, conferendo a rifiuto i materiali che costituiscono il manufatto e le suppellettili disposte al suo interno.
Tale ordinanza è stata affissa alla baracca in quanto il fabbricato, al momento della notifica, non era occupato. La medesima ordinanza è stata trasmessa agli indirizzi riportati nei documenti d'identità dei signori in oggetto.
Alla suddetta ordinanza non ha fatto seguito lo sgombero dell'area e il ripristino del sito da parte dei signori in oggetto. In relazione al mancato ottemperamento delle disposizioni contenute nella predetta ordinanza, gli uffici del nostro dipartimento si sono coordinati per procedere, d'ufficio, così come detto nell'ordinanza, alla rimozione della baracca, mediante apposito affidamento dei lavori a un'impresa appaltatrice.
Tuttavia, durante la ricognizione dell'area oggetto di intervento, è emerso che alcune parti del fabbricato abusivo sono costituite da materiale contenente fibre d'amianto, la cui rimozione è consentita solo a un'impresa in possesso di apposite certificazioni riguardanti lo smaltimento dei rifiuti pericolosi.
A seguito di apposita ricognizione di tali ditte in possesso dei requisiti necessari per la rimozione delle fibre di amianto, con il provvedimento n. 3327 dell'11 giugno, che è stato fatto dal dirigente della nostra struttura, sono stati affidati a una ditta che ha i requisiti i lavori di smantellamento della baracca abusiva di cui trattasi.
Proprio in virtù della tipologia, tale ditta ha predisposto il piano di lavoro dell'esecuzione di rimozione e smaltimento - oltretutto il fabbricato è in prossimità della riva della Dora -, del materiale contenente amianto e l'ha presentato all'azienda USL. Non appena saranno acquisite le certificazioni e le autorizzazioni - ci vuole un'autorizzazione per quanto riguarda la gestione - si provvederà a dare corso ai lavori. Si ritiene che l'intervento possa essere ultimato nel corso della presente stagione estiva.
Si evidenzia che ogni attività posta in essere dai nostri uffici è stata effettuata informando il Comune di Saint-Christophe e gli assistenti sociali; così prevede la legge.
Presidente - Per la replica, la parola al collega Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - Sono felice che la burocrazia e la furbizia di questi personaggi abbiano provveduto a ritardare le azioni che sarebbe sacrosanto compiere, ma ovviamente non si può fare altrimenti, quindi questo non è imputabile all'autorità politica.
Quello che però, Assessore, la spingo a fare, visto che quando ho scritto questa interpellanza chiaramente avevo fatto riferimento esattamente a quella baracca, quella che le segnalazioni mi indicavano, e visto che invece sono emerse, da altre segnalazioni, che sono quelle che le ho testé letto... sarebbe secondo me necessario fare una verifica, a questo punto, su tutto il letto della Dora, almeno in quella zona, nelle adiacenze della pista ciclabile, per escludere che vi sia la presenza di altri giacigli di fortuna, per le motivazioni che vi ho già illustrato nel testo dell'interpellanza, e per evitare, quindi, che anche queste possano produrre nuova illegalità, nuove molestie e, soprattutto, nuovi problemi.
Le chiedo cortesemente, Assessore, se ne ha la possibilità, di adempiere nuovamente a questa verifica, ad altre, non a quella specifica. Viste le segnalazioni che sono giunte, credo che sia la Polizia che i Carabinieri possano confermare eventualmente anche l'ubicazione di queste strutture di fortuna, in maniera da poter ristabilire la legalità e affermare il principio per il quale il territorio del demanio non si occupa abusivamente e, soprattutto, oltre a questo, non si molestano le persone. Anche se, in teoria, non ci sarebbe neanche la necessità di doverlo affermare, ma siamo arrivati a questo livello.
Presidente - Il punto 14 lo rimandiamo all'arrivo della collega Nasso.