Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 814 del 10 luglio 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 814/XV - Interpellanza: "Azioni poste in essere per mantenere aperti i servizi di sanità pubblica presso il consultorio di Variney nel comune di Gignod".

Distort (Presidente) - Punto n. 10 dell'ordine del giorno. Per l'esposizione, la parola al collega Restano.

Restano (GM) - Presidente, chiedo scusa ma volevo intervenire sulle comunicazioni del Presidente della Giunta, che non ne ha fatte, per significare una cosa. Rubo due secondi, perché è sanitaria... e poi entrerò nel merito di questa interpellanza.

Presidente - Chiedo scusa, collega, quello di cui sta parlando rientra all'interno dell'esposizione del punto?

Restano (GM) - No, Presidente.

Presidente - Purtroppo dobbiamo...

Restano (GM) - ... era un apprezzamento nei confronti dell'Assessore, comunque non ne faremo più, attaccheremo solo.

Parliamo di ambulatorio di Variney. Il 20 dicembre 2018 il Consiglio discuteva un'interrogazione a risposta immediata che aveva a oggetto la chiusura dell'ambulatorio di sanità pubblica presso il consultorio di Variney nel comune di Gignod. Nella risposta dell'Assessore veniva evidenziato che i problemi riguardavano in passato il Dipartimento di Psichiatria e si era creata negli ultimi tre anni un'emergenza, una carenza rispetto ai medici igienisti di sanità pubblica. L'Assessore si era impegnato poi, visto il breve periodo di tempo che aveva avuto a disposizione per occuparsi di sanità, ad approfondire l'argomento avendo chiesto una relazione approfondita in merito che poi eventualmente si era reso disponibile a illustrare. Si era anche reso disponibile a ritornare sull'argomento specifico. Durante la stessa adunanza il Consiglio approvò una risoluzione che impegnava la maggioranza, la Giunta a mantenere aperto l'ambulatorio di sanità pubblica presso il consultorio di Variney.

Alla data odierna, perlomeno alla data di presentazione dell'interpellanza, non ci risulta che il servizio erogato dal Dipartimento di Prevenzione sia stato ripristinato e neppure quello di Psichiatria. Risulterebbe - e pongo l'interrogativo - mancante anche lo psicologo per gli adulti, trasferita l'assistente sociale per gli anziani e abbiamo appreso che a breve andrà in pensione anche l'assistente sanitaria. Ovviamente la popolazione è allarmata perché il servizio offerto dal consultorio è importantissimo per i bambini, è importantissimo per gli anziani, è importante per tutta la popolazione. Come ho già avuto modo di dire, una situazione come questa è l'anticamera all'abbandono di altri servizi e soprattutto di attività private quali magari le farmacie, attività commerciali che ruotano anche attorno all'attività del consultorio.

Noi quindi interpelliamo l'Assessore per sapere se ha posto in essere, dopo l'approvazione della risoluzione, delle azioni per evitare questa situazione, se intende rispettare la volontà del Consiglio quando è stata approvata la risoluzione del 20 dicembre 2018 e ovviamente cosa intende fare per ovviare a questo lento declino cui è sottoposto il presidio sanitario di Variney.

Presidente - Per la risposta, la parola all'Assessore Baccega.

Baccega (UV) - Sì collega Restano, sono sicuro che possa esserci preoccupazione, soprattutto se le preoccupazioni arrivano da commenti che talvolta si sentono, ma che poi non rispondono alla realtà. C'è da dire che immediatamente, il giorno dopo, la risoluzione è stata trasmessa all'USL con data 21 dicembre 2018, protocollo n. 42639. Sull'argomento dell'interpellanza credo che si sia generato un po' di allarmismo: il presidio di Variney non è mai stato chiuso - poi io le farò avere un documento stralcio che le permetterà di fare eventuali verifiche - e, come documentato dall'azienda della Valle d'Aosta, le attività assistenziali di primaria importanza di competenza diretta del distretto effettuate nel consultorio di Variney non hanno avuto riduzioni se non a intervalli, dettate dal fatto che alcuni medici talvolta non si sono presentati e altre volte, invece, non si è riusciti a sostituirli. È evidente che questa carenza di medici nel quadro generale che si presenta in Italia e, più precisamente, in Valle d'Aosta va a influire anche nei distretti. Di conseguenza anche nei consultori.

Direi che siamo a un buon livello sia come numero di servizi attivi che come quantità di prestazioni erogate. Io non so se sia il caso, ma gliene leggo alcune: prelievi ambulatoriali, prelievi a domicilio, ambulatorio infermieristico, assistenza infermieristica a domicilio, assistenza domiciliare integrata per le cure palliative, fisioterapia per adulti, logopedia per minori, logopedia per adulti, le ostetriche, ginecologia, assistenza sanitaria, il pediatra di famiglia, il servizio infermieristico che è presente, le attività dell'assistente sanitaria che esiste in questo momento e che c'è ancora (qualora dovesse andare via, verrà sostituita) e, infine, sono operativi il servizio di assistenza sociale e lo sportello sociale. Questi sono dati che vanno nella direzione in cui l'attività è attiva, sia dal punto di vista organizzativo che di dotazione organica, nella struttura di Variney. Inoltre, come ho già detto, nel consultorio sono sempre attivi l'ambulatorio di Pediatria di libera scelta, il servizio di assistenza sociale per adulti e minori e lo sportello sociale. Per quanto riguarda l'attività vaccinale è in avvio una riorganizzazione complessiva a livello regionale che, grazie all'acquisizione di un software collegato all'Anagrafe regionale delle vaccinazioni, prevede un maggior numero di coinvolgimento nell'attività dei pediatri e dei medici di famiglia con l'obiettivo di un incremento dei tassi di adesione da parte della popolazione sull'esempio di altre realtà regionali.

Cosa si intende fare? Io non condivido l'affermazione dell'inesorabile degrado. Qualche criticità c'è stata, lo confermo, ma si sta cercando di fare tutto il meglio affinché il consultorio di Variney abbia qualità ed efficienza nei servizi. Continuano quindi a essere erogate tutte le prestazioni di primaria importanza. Tra le varie azioni intraprese dall'USL è stato indetto un concorso pubblico di due dirigenti sanitari medici appartenenti all'area di sanità pubblica, disciplina di genere, epidemiologia e sanità pubblica da assegnare alla Struttura complessa di Igiene e sanità pubblica dal cui esito potranno derivare azioni di riorganizzazione migliorative dei servizi da erogare anche in ambito territoriale.

Per quanto riguarda lo specifico settore dell'ambulatorio di Psichiatria faccio riferimento alle risposte che ha dato alla collega Russo stamattina e anche in altri Consigli. Quella è una delle criticità che si stanno affrontando a livello di Azienda e di Assessorato con grande determinazione, andando a modificare anche i percorsi di presa in carico, eccetera. Abbiamo un dato che è significativo: nel 2014, dal punto di vista del Dipartimento di salute mentale, a Variney si sono individuate 104 prestazioni; 122 nel 2015 e 164 nel 2016. Una media totale di visite alla settimana di 2,5 pazienti, che tradotto voleva dire che un medico spesso stava lì tutto il giorno e non vedeva neanche un paziente e questo, all'epoca, risultò ovviamente uno spreco proprio perché mancavano nell'ambito del Dipartimento di Salute Mentale dei medici (e mancano ancora oggi). Tenuto conto del pensionamento del dottor Bonetti verificatosi nel 2017 e della distanza del consultorio di Variney dal Centro di salute mentale di Aosta di 5 chilometri, la Direzione ha ritenuto opportuno accorpare questo ambulatorio a quello di Aosta al fine di ottimizzare le risorse umane che sono pesantemente carenti. Questa condizione, peraltro, è stata adottata anche per altri ambulatori specialistici come quello di Nus e di Villeneuve.

La considerazione da fare è che drammaticamente non è più possibile come in passato garantire ambulatori specialistici con un numero di prestazioni così basse e a così poca distanza dalla città, tenuto conto inoltre delle attuali risorse del personale medico in servizio presso il Dipartimento di salute mentale e soprattutto dei carichi di lavoro attualmente in fase di studio nella direzione medica di presidio. Sempre riguardo alla Psichiatria è in fase di conclusione la procedura di reclutamento di tre psicoterapeuti. Ciò l'ho già evidenziato questa mattina nella risposta proprio sulla Psichiatria, dai cui esiti potranno derivare azioni di riorganizzazione migliorative anche nei servizi da erogare in ambito territoriale.

Stiamo facendo tutto il nostro meglio. Se ci sono anche indicazioni che possono arrivare a supporto le recepiamo, quindi siamo disponibili a confrontarci su questo tema.

Presidente - Per la replica, la parola al collega Restano.

Restano (GM) - Grazie, Assessore, per la risposta dalla quale è evidente il suo impegno. Devo però esprimere il mio disaccordo per quanto riguarda alcune risposte, e le spiego il perché. È proprio quello che noi vorremmo evitare: lo spostamento delle persone, ancorché per soli 5 chilometri, spostare una pluralità di persone verso Aosta, con i conseguenti potenziali rischi che si corrono, vale a dire aumentare il traffico, aumentare l'inquinamento, disturbare degli anziani, dei malati, quando forse un'organizzazione diversa... Basta dire che il medico non è obbligato a stare su tutta la giornata a Variney ma si organizza, sta su due ore, si sposta una sola macchina, una sola persona, si dà il servizio e il medico ritorna in ospedale o dove deve ritornare, evitando tutti questi disagi all'ambiente, alla popolazione e anche alla Pubblica Amministrazione, quindi forse quello che possiamo dedurre è che potrebbe bastare un'organizzazione diversa. Ritengo poi sia facile in questa sede avanzare delle proposte di questo genere, però veda lei se è possibile fare delle verifiche e proporre queste iniziative.

Per quanto riguarda la soluzione relativamente alla carenza dei medici di sanità pubblica, apprendiamo con piacere l'indizione del concorso per due posti e le ricordo che in passato il tentativo di delegare ad altre figure della sanità, vale a dire il pediatra di libera scelta, la possibilità di eseguire le vaccinazioni corrispondendo del denaro in cambio ha sollevato non pochi problemi. Ben venga quindi in una situazione di emergenza trovare delle soluzioni ma dei premi che all'epoca mi sembra qualche collega aveva evidenziato che non corrispondessero a una procedura del tutto legittima... dobbiamo verificare se è possibile farlo. Resta inteso che il medico della sanità pubblica ha una competenza specifica che altri medici non hanno ed è per questo che richiediamo una specializzazione di questo tipo.

Per quanto riguarda le altre figure professionali della sanità, noi abbiamo evidenziato queste possibili carenze che vorremmo evitare che si verificassero, quindi se fosse possibile procedere con debito anticipo a trovare delle soluzioni a quelli che sappiamo saranno dei pensionamenti o degli spostamenti di sede di colleghi della sanità, gliene saremmo grati. Noi rimarremo comunque attenti e vigili sull'argomento.