Oggetto del Consiglio n. 812 del 10 luglio 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 812/XV - Interpellanza: "Criteri di valutazione per l'individuazione dell'esperto da nominare in seno al Consiglio di amministrazione dell'Istituto zooprofilattico sperimentale di Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta".
Rini (Presidente) - Punto n. 9.13 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione, la parola al Vicepresidente Distort.
Distort (LEGA VDA) - Porto all'attenzione dell'aula l'Istituto zooprofilattico sperimentale di Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta. Vi confesso che fino a poco tempo fa ritenevo che questo ambito della Pubblica Amministrazione fosse un ambito come tanti altri e nel momento in cui dico: "come tanti altri" chiaramente non sminuiscono minimamente tutti gli altri ambiti della Pubblica Amministrazione, però è necessario ribadire, da parte mia come da parte della coscienza e della consapevolezza dell'aula, l'importanza estremamente strategica dell'Istituto zooprofilattico sperimentale. È per questo che la mia attenzione va in questa direzione. Noi sappiamo che l'Istituto zooprofilattico, tra l'altro, come iniziativa e come mission affonda le radici in più di 100 anni fa, quindi agli inizi del Novecento, poi con successivi approfondimenti e successive evoluzioni arriva a codificarsi con il decreto legislativo n. 270/1993 e a specificarsi poi a livello di emanazioni regionali con il decreto legislativo n. 106/2012, da cui poi discendono le iniziative delle singole Regioni: la legge regionale Piemonte del 2014 n. 13, legge regionale della Liguria n. 29 del 2013 e legge regionale della Regione Valle d'Aosta n. 15 del 2013.
Ora, il discorso è questo. Ritengo anche opportuno capire, precisare e ribadire l'attenzione sul fatto che l'Istituto zooprofilattico svolge una ricerca sperimentale su eziologia, patogenesi, profilassi delle malattie infettive degli animali. Qui capiamo che abbiamo in argomento la qualità degli allevamenti, importantissima, quindi tutta l'attività legata agli allevamenti degli animali, il tema estremamente importante della tutela del benessere animale, il tema altrettanto importante della sicurezza alimentare. Oltre alle malattie relative al bestiame, ovviamente si occupa anche delle zoonosi, cioè le malattie trasmissibili all'uomo. In più - e ovviamente questa mia relazione non fa che prendere per sommi capi, quindi sicuramente ci sarebbe tantissimo da dire, ma proprio riassumo per sommi capi - anche un'attrazione di fondi di ricerca estremamente importante: la capacità di poter attrarre fondi di ricerca dall'ambito europeo e dall'ambito di enti finanzianti. È quindi un'attività che si riflette su diversi ambiti: ambito sanitario, ambito agricolo, ambito di risorse naturali. Tra l'altro, piccolo inciso, approfondimenti relativi alle questioni del lupo che abbiamo sollevato in quest'aula nei mesi scorsi sono oggetto di attività specifica dell'Istituto zooprofilattico e, tra l'altro, una ricerca specifica della capacità scientifica di poter analizzare il DNA della saliva sulle vittime di attacchi predatori permette di capire in maniera inequivocabile se si tratta di un generico canide o di un attacco predatorio da lupo, quindi la capacità scientifica di dirimere questioni. Risorse naturali, quindi, e anche attività produttive: sappiamo chiaramente che tutto il comparto dell'allevamento, quindi tutta l'azienda, tutta l'industria, tutta l'attività produttiva dell'allevamento che in Valle d'Aosta è estremamente importante, trae un beneficio dall'attività profonda, dall'attività di alto livello dell'Istituto zooprofilattico perché poter garantire dei capi sani, poter garantire dei capi con la possibilità di contrastare situazioni patologiche permette un buon livello dell'attività di allevamento e permette chiaramente tutto un buon livello della catena che segue, compresa anche la possibilità di commercializzare carni ad alto livello o prodotti dell'allevamento, quindi latte e formaggi, ad alto livello.
Inquadriamo quindi che nell'Istituto zooprofilattico vediamo un campo di azione estremamente vasto, estremamente importante, estremamente elevato, scientifico. In questa situazione, in questo quadro si colloca il fatto che la Regione Valle d'Aosta ha comunicato che, entro il 20 giugno scorso, era possibile presentare le candidature per la carica di Consigliere del Consiglio di amministrazione dell'Istituto zooprofilattico sperimentale di Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta. Si tratta di una nomina di competenza della Regione autonoma Valle d'Aosta, quindi la persona che verrà scelta a ricoprire questa carica diventa estremamente importante per il territorio della Valle d'Aosta, estremamente importante per il contributo che la Valle d'Aosta darà all'insieme dell'Istituto zooprofilattico.
Ora, alla luce di questa realtà estremamente importante e alla luce della peculiarità del caso specifico delle nomine in programma, chiedo insieme a chi ha svolto l'interpellanza con me: "quante domande di interesse sono state presentate per tale nomina e quali sono i titoli..." chiaramente parlo dei titoli rilevanti evidenziati nei diversi curriculum vitae allegati alla domanda degli stessi; "quali sono i criteri di valutazione che si intendono utilizzare per individuare l'esperto da nominare in seno al Consiglio di amministrazione dell'Istituto zooprofilattico sperimentale quale rappresentante della Valle d'Aosta".
Presidente - Per la risposta, la parola all'Assessore Baccega.
Baccega (UV) - Collega Distort, io condivido pienamente la sua esposizione in riferimento al ruolo dell'IZS nell'ambito e nel contesto del Piemonte, della Liguria e della Valle d'Aosta. L'Istituto zooprofilattico Piemonte, Liguria, Valle d'Aosta è sicuramente uno di quei percorsi importanti di ricerca e di approfondimento che vanno valutati con attenzione e nei quali devono essere presenti personaggi che abbiano anche un certo rilievo. Mi consenta di ringraziare il dottor Ruffier, la quale finora ha svolto un lavoro importante in questo ente e che poi ha deciso di abbandonare questo percorso per dedicarsi con attenzione al ruolo di Dirigente all'interno dell'Assessorato.
Entro nel vivo delle sue domande presentate entro i termini di scadenza dell'avviso, quindi il 20 giugno 2019. Sono state sette: precisamente ci sono un commercialista di Imola, un dirigente veterinario dell'USL di Charvensod, un dirigente veterinario USL di Chieri, un dirigente veterinario di Diano Marina, un dirigente veterinario di Aosta, un veterinario libero professionista di La Salle, un veterinario libero professionista di Aosta. Il competente Ufficio della Presidenza della Regione che gestisce le procedure relative alla legge regionale n. 11/1997 ha verificato che tutti i soggetti sopraindicati possiedono i requisiti previsti dalla legge regionale n. 15 del 29 ottobre 2013: "Modalità gestionali, organizzative e di funzionamento dell'Istituto zooprofilattico sperimentale del Piemonte, della Liguria e della Valle d'Aosta". In particolare, all'articolo 3 dell'allegato alla legge, si dice che i componenti del Consiglio di amministrazione dell'IZS devono essere in possesso del diploma di laurea magistrale o equivalente e sono scelti fra i soggetti aventi comprovata professionalità ed esperienza in materia di sanità pubblica veterinaria e sicurezza degli alimenti.
Per rispondere al secondo quesito, l'individuazione del soggetto da nominare deve essere effettuata dalla Giunta regionale nel rispetto del comma 3 dell'articolo 1 della legge regionale n. 11 del 10 aprile 1997 la quale, come noto, recita: "le nomine e le designazione di cui ai commi 1 e 2 sono effettuate nel rispetto dei requisiti di esperienza e professionalità, rapportati alla specificità dell'attività svolta dall'organo o dall'organismo cui esse si riferiscono e secondo i criteri dell'avvicendamento e della limitazione degli incarichi". La proposta di deliberazione è iscritta alla Giunta di venerdì prossimo e in tale sede collegialmente saranno valutati i curricula dei candidati i quali, guardando i requisiti, ai sensi della legge n. 11 hanno il diritto di essere approfonditi.
Presidente - Per la replica, la parola al Vicepresidente Distort.
Distort (LEGA VDA) - Io quindi ritengo che sfonderò una porta aperta nel momento in cui raccomando, per il ruolo ispettivo che svolgo ovviamente all'interno di quest'istituzione, l'attuazione del criterio di meritocrazia: chi ha più numeri, chi ha più professionalità, chi ha più competenze venga scelto tra questi sette candidati, e mi conforta sapere che hanno tutti i requisiti necessari. In questa raccomandazione quindi io ribadisco ed esplicito il fatto che nel mio ruolo, per il senso di dovere che mi contraddistingue e per lo spirito anche di appartenenza a una forza politica che fa di questo senso del dovere una sorta di bandiera, io mi permetterò e prometto, nel nome del bene comune, di vigilare su quest'azione attraverso approfondimenti ulteriori anche nel momento in cui venga fatta la nomina per capire, per avere in visione, nei limiti concessi dai regolamenti, i curriculum in modo da poter capire e sperando di poter concludere con un complimento all'attività di scelta. Ribadisco il concetto, il termine di meritocrazia perché in ballo c'è un'importanza estremamente strategica dell'Istituto zooprofilattico. Questo è quanto, questo è il mio augurio e questa è la mia promessa.