Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 797 del 10 luglio 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 797/XV - Interrogazione a risposta immediata: "Rispetto del principio di trasparenza e di riservatezza dei dati sensibili da parte dei referenti individuati dal gruppo "Rete Civica"".

Rini (Presidente) - Punto n. 2.02 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione, la parola alla collega Pulz.

Pulz (ADU VDA) - Nei reciproci impegni per una collaborazione mirata, sottoscritti dal Presidente della Regione, dai componenti del Governo e dai Consiglieri regionali dei gruppi che hanno aderito all'iniziativa, in data 2 luglio 2019, si conviene che, per ognuno degli obiettivi, Rete Civica individuerà un proprio referente, anche esterno al Consiglio, che collaborerà con gli Assessori competenti, il lavoro sarà svolto a titolo gratuito.

Noi ci permettiamo soltanto di ricordare che, in data 3 aprile 2019, è stata approvata all'unanimità la mozione presentata insieme da ADU VDA, insieme a MOUV' e Cinque Stelle, poi emendata su proposta del Consigliere Barocco, relativa alla pubblicazione degli atti della Regione, al fine di bilanciare il principio della trasparenza con il diritto di riservatezza dei dati sensibili e personali in base alla legge sulla privacy, problematica che, tuttavia, ad oggi non ha ancora trovato la giusta soluzione, forse perché non è così facile, malgrado il fatto che i 30 giorni concordati siano ampiamente scaduti. In quell'occasione in aula abbiamo dibattuto a lungo sulla rimozione di quella tenda nera tra cittadini e istituzione, che avverrà pubblicando sul sito istituzionale della Regione tutti gli atti e le deliberazioni della Giunta anche delle precedenti legislature; allo stesso tempo si è parlato a lungo della necessità di depurare quegli atti, appunto, dai dati sensibili e personali.

Noi ora ci chiediamo, con non poca preoccupazione, se il Governo regionale abbia considerato il rispetto del diritto alla riservatezza nel momento in cui ha sottoscritto questi impegni, che coinvolgeranno "esperti" di Rete Civica esterni al Consiglio, i quali non sono stati eletti, malgrado alcuni di loro fossero in lista, né comunque sono stati nominati come consulenti. Ciononostante, avranno accesso ai dossier, che, come sappiamo, sono delicati e riservati, dossier di cui devono trattare gli Assessori in carica e quindi, seppur indirettamente, verranno a contatto con questi dati sensibili.

Presidente - Per la risposta, la parola al Presidente Fosson.

Fosson (PNV-AC-FV) - Per quei reciproci impegni che lei sottolinea, io vorrei dire che si tratta semplicemente di un'interlocuzione politico-organizzativa per facilitare il raggiungimento degli obiettivi previsti dall'intesa. Come sempre, quindi nessun atto di natura riservata può essere fornito a estranei, ma si rispettano le norme previste dal Regolamento del Consiglio.

Per quanto riguarda quello che lei diceva, della mozione approvata in data 3 aprile 2019, relativa per l'appunto alla pubblicazione degli atti della Regione, al fine di bilanciare il principio di trasparenza con il diritto alla riservatezza, i tempi si sono un po' allungati, l'ha detto anche lei correttamente, non era facile e questo non tanto per aspetti tecnici, quanto per la complessità del contesto generale, come scrivere le delibere e l'interazione tra i vari servizi. Si pensa, però, che l'ultima settimana di agosto, ai primi di settembre, sarà possibile la pubblicazione dei provvedimenti dirigenziali e delibere che non contengano dati personali.

Présidente - Pour la réplique, la parole à la collègue Pulz.

Pulz (ADU VDA) - Mi dispiace, Presidente, dover sottolineare che noi Consiglieri e voi Giunta siamo entrambi in quest'aula in quanto eletti dal popolo. Se la vostra intenzione è quella di creare un "Governo ombra", potete certo farlo, ma, di fronte a questa supposta squadra di esperti, non eletti, non inquadrati in una forma contrattuale da consulenti, a noi sembra evidente che i principi della democrazia rappresentativa possono essere messi in discussione. Scusate la franchezza di prima mattina, ma prima Rete civica entra in maggioranza de facto, però bisogna dirlo a bassa voce, in modo che la gente non se ne accorga; poi si impegna a fornire un supporto tecnico, leggo testualmente: "là ove necessario per la regolamentare composizione delle commissioni permanenti", dichiarazione che farebbe impallidire persino un sofista; poi impongono un programma militaresco, che va a sovrapporsi ai programmi elettorali dei vari partiti, senza specificare, come peraltro sottolineava il collega Sammaritani, se a cronoprogramma eventualmente fallito, si andrà alle elezioni o se si reimpasta di nuovo tutto, poi, come ciliegina sulla torta, propongono questi navigator. A noi sembra di poter dire che non tutta la sinistra è nostalgica del modello del Soviet Supremo.