Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 700 del 23 maggio 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 700/XV - Interpellanza: "Indicazioni fornite ai componenti di parte regionale della Commissione paritetica per l'elaborazione di una norma di attuazione in materia di idroelettrico".

Rini (Presidente) - Punto n. 46 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione, la parola alla collega Minelli.

Minelli (RC-AC) - Anche questa iniziativa era stata presentata per il Consiglio di 15 giorni fa e, in merito alle sue premesse, abbiamo già ampiamente discusso nel dibattito relativo alla relazione della Commissione CVA. Ripercorro brevemente i contenuti dell'interpellanza. Faccio notare che l'avevamo presentata il 26 aprile, cioè 3 giorni dopo l'audizione in I Commissione dei professori Louvin e Balduzzi, componenti della parte regionale della Commissione paritetica. I due componenti hanno evidenziato entrambi in quella occasione la necessità di avere una precisa indicazione da parte della nostra Regione dell'impostazione che occorreva dare alla materia e anche il rispetto dell'ordine di priorità fra i vari temi che la Commissione paritetica dovrà affrontare. In Commissione era stata evidenziata da parte nostra più volte l'importanza e anche l'urgenza della tematica della norma di attuazione e poi era stata presentata l'8 di febbraio e successivamente approvata la mozione di cui abbiamo più volte parlato. È per questo che nella collega Nasso nella sottoscritta è emersa in quel momento la sensazione che ci fosse stato uno scollamento tra l'attività e le decisioni che erano state prese in questo Consiglio e le sollecitazioni che, a nostro avviso, avrebbero dovuto venire dalla Giunta e dal suo Presidente, dagli uffici proprio alla Commissione. In qualche modo noi ci siamo chieste quando, come e con quali atti il Presidente e gli uffici avessero segnalato ai componenti di parte valdostana della Paritetica l'urgenza e la priorità di questa norma di attuazione. Sono delle domande che, nonostante durante il dibattito di 15 giorni fa siano anche state fatte alcune osservazioni da parte del Presidente, non hanno però, a nostro avviso, avuto piena risposta e che quindi riproponiamo. A noi interessa sapere quali siano le relazioni che sono intercorse fra la Presidenza e gli uffici con i componenti di parte regionale della Paritetica in merito alla norma di attuazione sull'idroelettrico; quanti sono stati questi incontri e in che modo e in che termini sia stata sottolineata l'urgenza che anche il Consiglio aveva ravvisato per l'elaborazione di questa norma. Infine, se si sono poi definiti i tempi o se si intendono concordare a breve. Immagino che ormai qualche passaggio sia stato fatto, considerato che sono passati praticamente 26 giorni da quando abbiamo presentato questa mozione.

Presidente - La parola al Presidente Fosson.

Fosson (GM) - Sono veramente dispiaciuto, Consigliere, perché ho cercato in tutti i modi di significare come quest'attività è stata un'attività a cui abbiamo rivolto la massima attenzione e urgenza e, dall'altra parte, quella sensazione di scollamento che lei ha avuto con la Paritetica anche a seguito di questo dato che lei riferisce anche correttamente forse, però loro significavano altre cose, di non avere avuto un'indicazione precisa. Probabilmente non mi sono fatto capire io, non sono stato sufficientemente concreto con lei, mi spiace, c'è sempre chiaramente da imparare. Bisogna pensare però che la Paritetica non è un organo che dipende completamente dalla Giunta, anche se dobbiamo dire che siamo molto fortunati anche in questo percorso, perché è una Paritetica di altissimo livello e soprattutto il Presidente della Paritetica è nuovamente il professor Louvin. Avere come Presidente della Paritetica un componente di parte regionale è importante. Quindi ripercorro anch'io un po' quello che ha detto lei. Quale urgenza abbiamo dato a questa problematica delle concessioni governative determinante per il futuro della vicenda delle nostre acque? Se questa norma di attuazione sarà comunque accettata, bisogna ricordare che, oltre alla parte regionale, c'è tutta la parte statale. Proprio per testimoniarle, come dico, probabilmente io non sono riuscito a rendermi credibile, io ho fatto una comunicazione alla Commissione paritetica in data 11 febbraio 2019 perché noi avevamo previsto per l'insediamento della Paritetica, che è avvenuto il 13 febbraio a Roma, un ordine di attività in cui non era previsto questo. Anche in seguito alla mozione, io ho fatto una lettera in data 11 febbraio che abbiamo recapitato, e non solo, ma come le ho già detto, all'atto dell'insediamento della Commissione paritetica, che è avvenuto il 13 febbraio a Roma - e l'insediamento della Paritetica è un fatto significativo, perché, oltre alla mia presenza, c'era il Ministro delle partecipazioni regionali, in questa sede, purtroppo, non c'era il professor Louvin, come lei sa per un lutto -, ho ricomunicato ai membri di tutta la Commissione che era subentrata questa urgenza, questa necessità.

Mi sembra quindi di aver comunicato alla Paritetica in modo molto significativo per quello che posso aver detto e fatto io. L'urgenza per noi è di approfondire questo problema, poi il lavoro non si è fermato gli abbiamo detto di preparare una norma di attuazione sulle concessioni dell'idroelettrico, quindi l'indicazione c'è stata, c'è stata proprio specifica. Io e l'Assessore Testolin abbiamo incontrato il Presidente della Commissione paritetica il 3 marzo 2019 per discutere ancora dell'agenda e significare queste priorità, che, tra l'altro, come lei sa, il Presidente Louvin conosce molto bene. Tra l'altro, lui è un esperto, un giurista che si occupa anche di gestione delle acque, quindi è particolarmente esperto in questo. Chi si occupa di questo? Se ne occupa chiaramente il Legislativo della dottoressa Fanizzi, che ringrazio, che si è messa a lavorare su un tema che, mi permetta, non è semplice, perché ha delle implicanze anche nella legislazione europea. Ci sono stati incontri tecnici in data 16 marzo e 23 aprile tra i componenti della Commissione e gli uffici competenti dell'Amministrazione regionale finalizzati ad approfondire le linee di una possibile norma di attuazione in materia di grande derivazione a scopo idroelettrico, anche alla luce dell'avvio di quel procedimento di infrazione avviato dall'UE nei confronti dell'Italia in merito alla norma sulle concessioni idroelettriche approvata con il decreto semplificazione e questo non ha reso semplice il discorso della Paritetica.

Andiamo alle cose positive. Intanto forse questa sensazione di scollamento è questa non dico incertezza dei due membri della Paritetica in Commissione, ma sapevano benissimo che c'era in corso una discussione politica sul futuro di CVA, tanto la Commissione speciale ha terminato i suoi lavori il 30 marzo, e forse a questo si riferiscono. Voglio fare sapere, perché questo non lo avevamo detto l'altra volta, che chiaramente la risoluzione approvata su CVA è subito stata inviata ai membri della Paritetica. Andando proprio a specificare che è un lavoro che è stato fatto e che sta arrivando proprio al traguardo, al risultato finale di discussione, non di approvazione, la norma è pronta, è stata terminata in questa settimana. Gli uffici legislativi l'hanno confezionata e in queste prossime settimane ci sarà una legittimazione, come si dice, della componente regionale, che non sempre si riunisce facilmente. Infatti ha visto che in Commissione sono venuti due membri, il terzo membro non c'era. Non è semplice muovere tutti e tre i membri della Commissione, anche perché sono professori di alto livello. L'annuncio che le volevo dare è che questa norma approvata dal nostro Legislativo e validata in queste settimane avrà un confronto determinante. La data ormai è certa. Il 17 di giugno tutta la Commissione paritetica, cioè la componente regionale e la componente statale, si riuniranno proprio qui ad Aosta e questo è anche il merito e le capacità del professor Louvin. Il 17 ci sarà il confronto importante, non dico definitivo, ma sicuramente fondamentale per capire l'orientamento della componente nazionale della Paritetica che andrà a definire e concludere questo percorso, che se ha avuto non dico delle incertezze, ma dei momenti di pausa, è perché c'era una discussione politica su questo, l'argomento non è semplice e soprattutto doveva essere poi sintetizzato e concluso insieme alla componente statale, che, come le dico, si riunirà qua ad Aosta il 17 di giugno.

Presidente - Per la replica, la parola alla collega Minelli.

Minelli (RC-AC) - Comincio dall'ultima cosa, dalla notizia positiva. Mi verrebbe da dire: "habemus Papam" in qualche modo, che è indubbiamente la notizia che ci si aspettava. Devo però dirle, Presidente, che probabilmente sono io a essere un po' in difficoltà a comprendere, però, da quello che lei mi ha detto, io vedo totalmente confermata la mia idea che ci fosse stato, se non uno scollamento, comunque un procedere in maniera, a mio avviso, eccessivamente cauta. Lei ci ha detto che c'è stato - e poi lo aveva anche reso noto all'epoca - questo documento dell'11 febbraio, proprio in seguito alla presentazione che noi avevamo fatto della mozione e, tra l'altro, è un documento che lei ci aveva fornito che non aveva un oggetto, una data, un numero di protocollo, l'ho conservato. Non c'era nulla in quel documento, ma io non ho nessun motivo di credere che non fosse un documento dell'11 febbraio, va benissimo così, l'11 febbraio il documento, poi l'incontro a Roma del 13 febbraio il giorno dell'insediamento della Paritetica, evidentemente, sono state dette delle cose. Visto che sono andata proprio un po'... perché, come dice lei, non ci siamo capiti, sono andata a rileggermi ancora una volta alcuni passaggi del verbale. Le voglio solo rileggere questa cosa, che conferma in qualche modo ciò che lei ha detto, cioè sono state date delle indicazioni e si sono fatte delle parole. Il professor Balduzzi ha detto a un certo punto: "vi sono delle questioni sulle quali è indispensabile avere un input da parte vostra, sennò noi siamo afoni, necessariamente afoni. È anche vero che si possono dire tante parole, ma se non hai un indirizzo politico a monte, l'efficacia di queste è sempre limitata, sto pensando naturalmente alle grandi derivazioni dell'idroelettrico". Giustamente, com'è stato poi ricordato anche nel passato dibattito, il Professore ha evidenziato il problema che è sorto con l'Unione europea, il rischio dell'impugnativa, eccetera. Ha anche detto il professor Balduzzi che cosa sarebbe successo dal punto di vista dell'Unione europea e dell'Italia era qualche cosa che non era chiaro e non lo poteva sapere nessuno. Proprio lo Stato quindi riuscirà a difendere il problema del suo insieme? Sarà capace di difendere la peculiarità che riguardava la questione delle acque? Per fare questo, però noi abbiamo bisogno di sapere dove vuole andare la Valle d'Aosta, fino a che punto vuole proteggere questa peculiarità, fino a che punto questo si inserisce dentro il sistema, che è un sistema complesso dei rapporti con la normativa europea: questo è un esempio per dire che in una materia come questa la Commissione paritetica attende un'indicazione precisa.

Ora, lei mi ha detto che vi siete parlati e vi siete detti delle cose. Guardi, io credo che verba volant, scripta manent, quindi sarebbe stato importante che, oltre a queste interlocuzioni, ci fosse stato un testo che in qualche maniera mettesse nero su bianco le indicazioni. Lei mi ha detto che bisognava aspettare, che c'era una discussione politica in corso, è vero, ma esisteva una mozione votata con degli emendamenti all'unanimità, che diceva di andare in una certa direzione. Io ritengo che sarebbe stato più opportuno se, oltre a ciò che voi vi siete detti, ci fosse stata una documentazione. Avevamo chiesto quale corrispondenza fosse intercorsa. Capisco che di corrispondenza, oltre a questo documento dell'11 febbraio, e poi le cose più recenti... nel frattempo non c'è stato nulla. Lei ci ha parlato di un incontro - e immagino che sia stato un incontro vis-à-vis - il 3 di marzo per discutere dell'agenda e poi due incontri: uno il 16 marzo e l'altro il 23 aprile, lo stesso giorno in cui c'è stata l'audizione della Paritetica. Immagino che il vostro incontro sia stato successivo all'incontro con la Paritetica, altrimenti non mi spiego certe affermazioni, perché non mi sarebbero per niente chiare... e poi che il 30 di marzo c'era stata anche questa discussione politica. Quello che importa a questo punto, anche se a noi pare con un notevole ritardo rispetto al voto di quest'aula sulla mozione, si arriverà il 17 di giugno a discutere.

La cosa che mi sembra ancora più importante è che la settimana prossima questa norma sarà pronta. Non so se è previsto, se è prassi, se sarà possibile leggerla, se sarà agli atti, non lo so, però ci farebbe sicuramente molto piacere leggerla.