Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 698 del 23 maggio 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 698/XV - Interpellanza: "Tempistica per la dotazione di tutti i mezzi pubblici del sistema di sintesi vocale".

Rini (Presidente) - Punto n. 44 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione, la parola al collega Mossa.

Mossa (M5S) - Viene definito barriera architettonica qualunque elemento costruttivo che impedisca limiti o renda difficoltosi gli spostamenti o la fruizione di servizi, da questo consegue che un elemento che non costituisca barriera architettonica per un individuo può invece essere di ostacolo per un altro. Si capisce quindi che il concetto di barriera viene percepito in maniera diversa da individuo a individuo. Il bisogno di garantire al maggior numero di persone il diritto alla libertà di movimento ha portato alla ricerca di parametri comuni. Il passo più importante è stato fatto a livello normativo andando a individuare quali elementi costruttivi siano da considerarsi barriera architettonica. Possiamo affermare che dalla definizione di barriera architettonica, anche attraverso la lettura del documento "Classificazione internazionale del funzionamento della disabilità e della salute" del 2001" siamo passati al concetto di conflitto uomo-ambiente, ovvero a quella serie di ostacoli e impedimenti di forma temporanea o permanente che impediscono all'utente di fruire in piena sicurezza di tutta quella serie di funzioni, attrezzature e servizi che lo spazio antropizzato dovrebbe garantire a tutte le categorie di utenza. In tal senso, accanto alle barriere fisiche e percettive, si apre il mondo delle barriere comunicative, ovvero di tutti i segnali che l'ambiente genera nei confronti dei propri fruitori. Esempi classici di conflitto uomo-ambiente sono: scalini, porte strette, pendenze eccessive, spazi ridotti. Esistono innumerevoli casi di barriere meno evidenti come: parapetti pieni che impediscono la visibilità a una persona in carrozzina o di bassa statura, i banconi dei bar troppi alti, sentieri di ghiaia o con fondo dissestato. Nel caso di persone non vedenti possono rappresentare casi di barriera architettonica anche i semafori privi di segnalatore acustico o oggetti sporgenti e i mezzi pubblici privi del sistema di sintesi vocale.

Arriviamo al punto. Il sistema di sintesi vocale, che si sta via via espandendo in tutte le Regioni italiane, applicato ai mezzi pubblici urbani ed extraurbani, permette, attraverso una voce sia all'interno che all'esterno dei mezzi di indicare le fermate di arrivo identificando il numero di bus o la direzione e le fermate dei pullman extraurbani. Oltre a essere un servizio essenziale per le persone con ridotta capacità visiva, riveste un'importanza strategica anche per i tanti visitatori che non conoscono i luoghi ma che vorrebbero muoversi all'interno della nostra regione e che attraverso il sistema di sintesi vocale potranno ricevere preziose informazioni sugli itinerari da seguire. L'installazione capillare di tali dispositivi sui mezzi pubblici quindi potrebbe recare molteplici vantaggi, oltre quello ovviamente di agevolare i non vedenti. Confidando che l'attuale Governo sia più che sensibile a tali problematiche e che farà di tutto per superare non solo questo, ma tutti i conflitti uomo-ambiente che impediscono, limitano o rendono difficoltosi gli spostamenti o la fruizione di servizi per i diversamente abili, interpelliamo l'Assessore compente per conoscere: "quanti mezzi pubblici urbani e extraurbani sono ancora sprovvisti di sintesi vocale e se sia intenzione dotare di tali dispositivi tutti i mezzi pubblici che ne sono ancora sprovvisti ed entro quali termini".

Presidente - Per la risposta, la parola all'Assessore Bertschy.

Bertschy (AV) - Darò una risposta unica alle due domande, dichiarando in premessa che credo che l'interpellanza possa essere inserita nel lavoro di analisi che si sta facendo rispetto al tema del trasporto pubblico, in particolare per le persone svantaggiate, potrebbe essere un'ulteriore appendice di quel lavoro che è iniziato. Le informazioni raccolte ci dicono che il parco autobus regionale, ossia i veicoli adibiti a trasporto pubblico su gomma è composto attualmente da 165 mezzi che sono tutti dotati di sistema acustico installato e funzionante, tutti. Questo impianto deve essere acceso a inizio turno e pertanto, allorquando dovessero rilevarsi problemi di funzionamento, questi non sono riconducibili all'incuria o alla mancanza di sensibilità dell'azienda, bensì possono essere imputati a bachi informatici o a errori umani. Vista l'interpellanza, che evidentemente è relativa anche a delle segnalazioni ricevute, abbiamo chiesto un'istruttoria che non è ancora in nostro possesso, ma nell'incontro periodico che facciamo con i gestori del trasporto pubblico abbiamo chiesto di relazionare sul tema. Rispetto a questo, appunto, abbiamo anche sensibilizzato a dare maggiore attenzione per verificare se e come la situazione si sta gestendo. In questa direzione si è lavorato e l'Amministrazione nei confronti degli ipovedenti e non vedenti negli anni ha cercato di fare investimenti, per esempio, è bene ricordare la convenzione stipulata con RFI finalizzata all'assistenza ai non vedenti presso la stazione ferroviaria e l'autostazione di Aosta, ovvero anche l'istituzione della sala blu per cercare, appunto, di dare alcuni servizi che possono migliorare, come dice e come dite voi nell'interpellanza, la mobilità delle persone. Si è cercato anche di definire modalità di cura per l'accompagnamento dei viaggiatori, ipovedenti e non vedenti rispetto all'autostazione e anche agli stati degli autobus da parte di SIT Vallée... e dell'autostazione alla stazione ferroviaria... e viceversa da parte del personale RFI.

Detto questo, probabilmente è quello che bisogna fare per fare un salto di qualità e costruire una progettazione che raccolga, soprattutto alla luce del fatto, che le persone, per fortuna, cercano sempre di più spazi di vita e di incontro. L'idea è quella di fare un lavoro un po' più performante cercando di raccogliere paese per paese la situazione, oltre che dei mezzi pubblici, anche delle stazioni principali, in particolare dove c'è l'attesa da parte degli autobus. Anche in quei posti, soprattutto quando questi sono posizionati sulle vie di grande traffico, in particolare sulla statale, è importante creare condizioni di servizio che mettano anche in condizione di sicurezza le persone. L'obiettivo nei prossimi mesi quindi è quello di raccogliere più dati possibili per capire quali sono le zone mancanti dei servizi e soprattutto - in questo senso vi chiediamo la collaborazione - per chiedere rispetto al territorio regionale se le segnalazioni che avete a disposizione riguardano la cintura di Aosta la Bassa Valle, la Media Valle, in modo che si possa anche, rispetto al piano del bacino del traffico, andare a verificare puntualmente la qualità dei servizi erogati anche rispetto a queste persone. L'obiettivo di garantire una mobilità maggiore a tutti è un obiettivo del Governo e della maggioranza. In questo senso accogliamo sicuramente la sollecitazione per lavorare a riguardo, non solo dei mezzi di trasporto urbano ed extraurbano, perché sappiamo che ormai ci sono anche altre possibilità più dinamiche per garantire la mobilità delle persone, quindi anche all'interno dell'appalto delle persone con disabilità, che a volte viene utilizzato per i servizi di alcune persone, è intenzione nostra verificare di dare maggiori informazioni.

Presidente - Per la replica, la parola al collega Mossa.

Mossa (M5S) - Io intanto ringrazio l'Assessore per la sua risposta. Io non ero a conoscenza che tutti i mezzi che lei ha indicato regionali erano provvisti del sistema di sintesi vocale e ovviamente se l'argomento è approdato in quest'aula vuol dire... capirà bene che c'è stata una segnalazione, ci sono state diverse lamentele e che quindi, come ha detto lei, probabilmente andrebbero risolti questi problemi tecnici o, come li ha definiti lei, errori umani. Cerchiamo di attivare una campagna di sensibilizzazione affinché questi problemi vengano risolti. Visto che, come ha chiesto, occorrerebbero anche delle segnalazioni da parte degli utenti sui luoghi magari più sensibili a queste problematiche, io ritengo che magari questo tipo di lavoro andrebbe portato all'interno della IV Commissione e approfondito per trovare le soluzioni idonee, se lei condivide questa opinione. Questo è tutto.