Oggetto del Consiglio n. 692 del 23 maggio 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 692/XV - Interrogazione: "Tempistica per l'entrata in vigore della norma relativa alle concessioni di contributi per la monticazione dei capi bovini".
Rini (Presidente) - Facciamo ancora un punto: il punto n. 38 dell'ordine del giorno. Per la risposta, la parola all'Assessore Viérin Laurent.
Viérin (AV) - Abbiamo avuto modo di discutere di questa norma sia in alcune occasioni di dibattito in quest'aula, ma soprattutto durante l'approvazione della modifica della legge n. 17 che abbiamo recentemente portato avanti. Per rispondere alle domande, qualche informazione in più: intanto qual è l'idea, questa è un'idea che è maturata tempo fa, avevo nel corso del 2017 avuto occasione di condividere con le associazioni una serie di riflessioni sulla crisi del settore agricolo...
Presidente - Un po' di silenzio. Non si riescono a seguire i lavori.
Viérin (AV) - ... è vero che sono temi agricoli, ma insomma credo che un po' di attenzione anche per questi temi sia necessaria. Dicevo, collega Gerandin, che nel 2017, quando ho avuto l'onore e l'onere di condurre l'Assessorato dell'agricoltura avevamo condiviso con le associazioni una serie di riflessioni. Eravamo partiti, per esempio, dalla modifica delle percentuali dei bandi PSR, aumentando questa possibilità di utilizzo. Avevamo fatto dei ragionamenti sulle misure strutturali, su come si poteva agire sulla qualità dei prodotti, sul prezzo ai produttori, sulla filiera lattiero-casearia e tra le varie iniziative o comunque riflessioni era maturata l'idea che una delle pratiche storiche della nostra regione: la monticazione... anche dai dati che avevamo analizzato, è una pratica che purtroppo ha avuto un calo come hanno avuto un calo il numero di aziende di capi della nostra regione. La monticazione è una pratica storica, che fa parte del nostro ecosistema e della nostra storia rurale, che dà la possibilità di avere latte di alpeggio e quindi fontina di alpeggio - storicamente il periodo è dal mese di giugno fino a San Mitchì [traduzione letterale dal patois: San Michele], quindi fino alla Désarpa - che prevedeva quella che era, appunto, la presenza e la salita delle mandrie in alpeggio. Questa pratica e il suo calo hanno creato una serie di problematiche: una prima nell'ecosistema in pianura, perché è chiaro che produce reddito il tenere i capi in piano e avere una possibilità di vivere, seppur con i problemi che ci sono sul prezzo, ma con il latte nel periodo estivo per un'azienda che ha già delle difficoltà... e l'esigenza di alcune aziende di garantire un'entrata economica nei mesi estivi... è grazie alla vendita del latte durante questo periodo che, appunto, tradizionalmente era di affido in alpeggio... ha creato anche dei problemi proprio di liquame, di letame, di dredjì [traduzione letterale dal patois: letamaio], di mosche e tutto quello che effettivamente in una stagione estiva... non è in termini di compatibilità per l'azienda stessa, al di là di chi vive fuori da quell'ecosistema o fuori dall'azienda. Tra le azioni che ci siamo detti era nelle corde una possibilità di verifica... abbiamo preliminarmente cercato di capire se si poteva mettere in campo... qui a sottolineare il ruolo dei tecnici, che avevano cercato di capire come si poteva agire, perché è una previsione che doveva essere notificata. Allora il lavoro che è stato puntualmente fatto era l'erogazione di un aiuto che cerca di analizzare il mancato reddito, no? Il mancato reddito derivante dalla non possibilità di avere la produzione di latte in piano quindi ti dà la possibilità nelle corde di quello che l'Europa dà la possibilità di fare per com'è stata studiata e di avere al netto dei minori costi sostenuti... anche dei costi che ci sono in più rispetto a quello che... Questa quindi è un po' la ratio, le informazioni sono queste; le altre informazioni sono la quantificazione, lì, come i colleghi sanno, c'è una collaborazione che abbiamo sviluppato con l'Institut agricole, INEA, in collaborazione il CREA, per riuscire a quantificare. Dai primi calcoli che abbiamo fatto, si parla di una stima a capo di 250-300 euro: questo per andare a creare una sostenibilità e una possibilità. La fase di concertazione è stata avviata, quindi è stata notificata.
Nella risposta sulla tempistica dunque è chiaro che la tempistica di risposta è fondamentale per capire se siamo in tempo di correre... ed è legato anche alla sua domanda sul bilancio, perché poi alla fine... Oggi quando chiede cosa c'è sul 2019 e che cosa c'è sul 2020... Quando abbiamo modificato la legge, abbiamo messo una cifra. Lei, collega Gerandin, sa benissimo che non si può fare una disposizione di legge se non c'è almeno un impegno finanziario. È stato immesso quel milione sul 2020 prendendolo dalle risorse che già c'erano, ma era semplicemente per costruire, diciamo, il dispositivo. Sappiamo benissimo che 250-300 euro moltiplicato per i capi è una cifra che si aggira sui 4 milioni e qualcosa, per essere chiari. Di che cifra quindi abbiamo la necessità? La cifra di cui abbiamo necessità è quella. Sull'entrata in vigore poi è chiaro che noi speriamo che si riesca ad avere già una risposta che i tecnici stanno monitorando... e la concertazione per questa stagione, ma noi oggi non abbiamo la possibilità - non dipendendo da noi - di dire che può già essere messa in campo, quindi prudenzialmente si dice... intanto l'importante è che venga concertata e che ci sia l'okay, l'avvallo. Dopodiché è chiaro che l'impegno c'è di andare a reperire anche le cifre in bilancio. Sul 2019 - è chiaro che nelle prossime settimane avremo occasione di parlarne - ci sarà già una parte di riassegnazione di risorse nei vari settori al di là di questa norma in generale. C'è una possibilità quindi se ci fosse un'esigenza e l'Assessore Testolin ha convocato delle prime riunioni preparatorie per cercare di capire le esigenze come si fa sempre, nei vari settori. È chiaro che dobbiamo avere una certezza sulle tempistiche, per farlo quest'anno, che si arrivi a questa risposta, a questa concertazione.
Per il resto, se non dovessero esserci oggi le possibilità di arrivare tempisticamente ad avere una risposta immediata, si lavorerà comunque per fare partire questa norma con tutti i crismi. Era stato detto dal collega: "ci sono degli aiuti", ecco, questo è un aiuto nuovo, è un aiuto che cercheremo di costruire in modo autonomo, che è in più rispetto a quello che già oggi si conosce, diciamo, negli aiuti rurali. Questo è quello che ad oggi, collega, si può dire in termini di certezze, per non andare a dire delle date o delle cifre che oggi effettivamente non abbiamo, non dipendendo da noi ma appunto da questa operazione di autorizzazione, chiamiamola così, da parte dell'Europa, che è stata già portata avanti in termini di pre-concertazione e che quindi...
In conclusione credo che - e questo è emerso dal tavolo dell'agricoltura -, al di là di tutte le problematiche, bisogna iniziare a cambiare lo schema, perché quello che è stato apportato negli ultimi anni è stato uno schema che non ha funzionato. Cambiando lo schema, soprattutto monitorando il nuovo PSR che si costruirà nei prossimi mesi e la possibilità di capire che cosa invece può essere in aiuto diretto da parte dell'Amministrazione... andrà a costruire la politica, non solo la PAC, quindi quella internazionale e mediata nazionalmente e portata alle Regioni, ma anche qual è la possibilità oggi di lavorare attraverso il disegno di legge quadro sull'agricoltura, che potrà andare a normare tutti i pezzi residuali rispetto al PSR. Noi quindi crediamo che questa norma sulla monticazione sia una norma che va a riportare una dignità alla pratica della monticazione, ma soprattutto, compatibilmente con ciò che si può fare, un aiuto per le aziende.
Presidente - Per la replica, la parola al collega Gerandin.
Gerandin (MOUV') - L'ho già detto nelle premesse, questa è un'importante novità, peraltro è una novità che va nel senso di provare a porre una soluzione alla continua diminuzione dei bovini che vanno in monticazione in alpeggio, per cui non voleva avere nessun carattere polemico: era solo per avere qualche informazione in più, qualche informazione c'è. Probabilmente sarà importante, almeno in occasione di quello che potrà essere l'assestamento di bilancio... perché perlomeno, da quello che ho capito, eventuali risorse per il 2019 dovranno essere reperite all'interno di queste risorse in sede di assestamento di bilancio, per cui ci torneremo. Nel frattempo sarebbe un po' interessante capire anche a chi... immagino, da quello che mi ha risposto, che i capi a cui si fa riferimento siano probabilmente i capi produttivi monticati, per cui non tutti i capi monticati, proprio perché se la motivazione è quella di dire: "io devo giustificare il fatto che comunque ho una minore produzione in pianura", probabilmente è riferita ai capi monticati. Mi pare da un'ultima analisi che i capi monticati siano circa 12.000, una stima di questo genere. È chiaro pertanto che se noi facciamo 12.000 per 250, sono 3 milioni e, se facciamo 12.000 per 300, sono 3.600.000: ecco più o meno gli importi che ha dato. Sarà pertanto interessante in questo contesto e, appena avremo alcuni dati un po' più precisi sulla tempistica di risposta da parte dell'Unione europea, capire se sarà già una misura in atto nel 2019 oppure partirà nel 2020 o 2021... questo presupporrà anche una possibile variazione per quello che riguarda le disponibilità - lei ne ha parlato in assestamento di bilancio per il 2019 - e significherà anche probabilmente una risposta in termini economici per quello che sarà il 2020-2021.
Altra cosa che poi non sono stato così specifico ma... essendo questa disponibilità quel milione che abbiamo parlato nel 2020-2021, legato a una diminuzione dei trasferimenti che davamo per quello che era il discorso dell'AREV e delle rassegne, sarebbe interessante capire se è una misura aggiuntiva o sostitutiva, perché questo immagino che sia anche un po' la preoccupazione di quel mondo agricolo, perché, bene o male, dobbiamo tener presente che i 12.000 capi che vanno monticati, in questo momento produttivi, non sono la totalità dei capi che abbiamo, per cui qualcuno continuerà, malgrado anche questo aiuto, questo incentivo, a mantenere dei capi in pianura. Penso pertanto che ci torneremo magari quando ci sarà qualche elemento in più, proprio per dare quella informazione in più che il mondo agricolo sta aspettando e che sicuramente sarà un aiuto viste le difficoltà che purtroppo sta vivendo quel discorso dei rapporti che abbiamo per quello che riguarda il discorso degli aiuti legati ai fondi europei.
Presidente - Colleghi, possiamo sospendere i lavori, che, come ieri, riprenderanno alle ore nove e venti. Facciamo un'ora e un quarto di pausa, a dopo.
La seduta è sospesa dalle ore 20:09 alle ore 21:28.
Rini (Presidente) - Colleghi, possiamo riprendere i lavori.