Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 687 del 23 maggio 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 687/XV - Interrogazione: "Stato di avanzamento dei lavori di bonifica dell'amianto a Emarèse".

Rini (Presidente) - Siamo al punto n. 33 dell'ordine del giorno. Per la risposta, la parola all'Assessore Chatrian.

Chatrian (AV) - Per quanto riguarda i lavori del primo lotto della bonifica dell'amianto a Emarèse, i colleghi chiedono, prima domanda, di "conoscere se esistano ulteriori zone da bonificare"; seconda domanda: "conoscere lo stato di avanzamento dei lavori di bonifica delle zone interessate conosciute". Devo fare una breve premessa per inquadrare la situazione. Lo Stato italiano, in esecuzione della legge n. 426 del 1998, ha individuato su tutto il territorio nazionale una serie di siti contaminati su cui eseguire interventi di bonifica o messa in sicurezza e nell'elenco contenente i siti contaminati di interesse nazionale sono state inserite le miniere di amianto di Emarèse. Il sito di Emarèse comprende quattro aree: la prima è individuata come area A in località Chassan e le altre contraddistinte con le lettere B, C e D, sempre costituite da cave per l'estrazione di amianto e dalle relative discariche che sono ubicate nella località Pière.

Nel 2006 con il decreto n. 308 sono stati stanziati da parte dello Stato i finanziamenti necessari ad assicurare gli interventi di bonifica più urgenti da porre in atto. Per il sito di Emarèse sono stati allora stanziati complessivamente 4.200.000 euro, con queste somme sono state eseguite tutte le fasi preliminari di caratterizzazione delle diverse aree per valutare lo stato di contaminazione per individuare i necessari interventi di bonifica e/o messa in sicurezza, nonché il progetto preliminare regionale riferito a tutte le aree individuate e il progetto definitivo degli interventi per le sottoaree. A gennaio 2012 sono state avviate le fasi per l'appalto della progettazione esecutiva delle opere di prima fase, nonché per l'esecuzione delle relative attività, procedure che sono terminate a giugno 2013 con l'aggiudicazione definitiva da parte del Comune di Emarèse all'ATI (Associazione Temporanea di Impresa) risultata vincitrice. L'attività di progettazione esecutiva e di realizzazione delle opere di bonifica, messa in sicurezza permanente delle aree comprese nella prima fase operativa sono quindi iniziate nel settembre 2013 e terminate nel giugno 2016. A partire da luglio 2016 sono iniziati i due anni di monitoraggio imposti dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare in sede di approvazione dei progetti per valutare l'efficacia delle opere di messa in sicurezza permanente realizzate, al termine dei quali sono iniziate le fasi di collaudo tecnico e amministrativo. La documentazione di fine collaudo è pervenuta alla Regione lo scorso 26 aprile 2019 per quanto riguarda il primo lotto ed è in corso di predisposizione da parte della struttura competente il certificato di avvenuta bonifica e messa in sicurezza come prescritto dalla normativa.

A seguito invece di un secondo finanziamento per un importo di 13.600.000 euro, concesso con decreto direttoriale n. 4 del 18 febbraio 2015, sono state avviate le fasi di progettazione definitiva relativamente agli interventi rientrati nella seconda fase operativa. Le fasi di gara per l'appalto dei lavori di bonifica e messa in sicurezza sono state avviate ad aprile 2018 e si sono concluse con l'aggiudicazione definitiva a gennaio 2019. Non entro nel merito, però l'inquadramento... penso che ai colleghi interessasse anche avere qualche elemento in più.

"Se esiste un'ulteriore zona da bonificare": tutte le aree oggetto di bonifica e messa in sicurezza permanente sono state oggetto di specifica perimetrazione approvata con i due decreti. L'individuazione delle aree rientranti nella perimetrazione è stata effettuata dopo un'ampia ricerca e valutazione sulla base di puntuali sopralluoghi eseguiti su tutte le aree potenzialmente interessate, nonché sulla base della caratteristica dei suoli e tenuto conto della valutazione di carattere ambientale con l'ausilio di ARPA... igienico-sanitario e con l'ausilio del Dipartimento di prevenzione dell'USL, oltre che di quanto imposto dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. A questo proposito c'è da precisare che il Ministero ha deciso di comprendere nella perimetrazione anche aree ubicate in zone molto lontane degli abitati e difficilmente raggiungibili per assicurare una maggiore tutela finanziando di conseguenza le relative progettazioni e attività. Non vi sono pertanto ulteriori aree da sottoporre a bonifica e messa in sicurezza permanente oltre a quelle comprese nella perimetrazione approvata dallo Stato con il decreto del 2016 sul progetto di progettazione in prima e seconda fase, quindi la risposta al quesito che i colleghi ci hanno posto.

In merito allo "stato di avanzamento dei lavori di bonifica delle zone interessate conosciute", ad oggi tutte le attività previste con progetti di prima fase sono state completate e collaudate ed è in fase di rilascio da parte della struttura regionale competente il certificato di avvenuta bonifica, come dicevo poc'anzi.

Per quanto concerne le opere di seconda fase, queste non sono ancora iniziate a seguito delle risultanze del ricorso al TAR della Valle d'Aosta, presentato dalla costituenda ATI, seconda classificata, costituita da Isovit, Daudin, Bertini, Daf Costruzioni e Silea nei confronti degli atti di aggiudicazione alla costituenda ATI, vincitrice della gara, composta da Cogeis, Marazzato, Costruzioni Stradali BGF, Ivies, Edilvi e Chelab di cui alla sentenza in data 23 aprile - penso che i colleghi ne siano a conoscenza - e di cui si è data ampia diffusione sugli organi di stampa. Con quella sentenza il TAR ha disposto l'annullamento degli atti di gara condannando la stazione appaltante ad aggiudicare la gara alla ricorrente e a stipulare di conseguenza con essa il contratto previa positiva verifica del possesso dei requisiti richiesti. Penso di essere stato abbastanza chiaro e ho cercato comunque, oltre a rispondere ai due quesiti, di dare quelle giuste informazioni in modo da poter inquadrare lo stato dell'arte.

Presidente - La parola al collega Luboz.

Luboz (LEGA VDA) - Grazie, Assessore Chatrian, obiettivamente ha risposto, quindi presumiamo che adesso nel corso del 2019 possano essere svolti questi lavori della seconda fase della bonifica. So che alcuni abitanti di Emarèse avevano sollevato alcune piccole questioni con il Comune, piccole... non perplessità, ma soltanto alcuni permessi particolari per poter accedere a fondi per la gestione del terreno, taglio piante, eccetera. Questa iniziativa mi ha in qualche modo permesso di fare un po' di luce anche sulla storia della nostra Valle, che è sempre interessante. Nel 1872 è stata scoperta questa vena di amianto ed è stata sfruttata fino al 1941 da una società inglese. La nostra Valle quindi in qualche modo ha contribuito anche allo sviluppo di questa impresa inglese. Riferirò comunque a coloro che mi hanno richiesto questa iniziativa.