Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 684 del 23 maggio 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 684/XV - Interrogazioni: "Eventuale esternalizzazione di alcuni servizi per anziani" e "Riorganizzazione del sistema di assistenza alle persone anziane".

Farcoz (Président) - Les points n° 26 et n° 30 de l'ordre du jour sont discutés conjointement. La parole à l'Assesseur Baccega.

Baccega (UV) - Credo che occuperò il tempo a me destinato per le due interrogazioni che sono state accumunate nella risposta, in quanto pongono quesiti quasi simili nelle premesse. Il primo dei due quesiti riguarda la riorganizzazione del sistema di assistenza alle persone anziane con riferimento in particolare alle microcomunità presenti sul territorio valdostano. Nel secondo quesito si domanda se in questa logica sono previsti degli spostamenti rispetto alla struttura di geriatria e alla struttura di psichiatria con il coinvolgimento della RSA J.B. Festaz e micro di Variney. Infine si chiede se i servizi della struttura di Roisan verranno eventualmente esternalizzati come previsto dalla delibera della Giunta dell'Unité des Communes valdôtaines Grand-Combin n. 24 del 22 maggio 2018. Io partirei proprio con il rispondere a quest'ultimo quesito. La deliberazione assunta dall'Unité des Communes è stata indirizzata all'Amministrazione regionale per conoscenza e rientra nella libera determinazione dell'Unité, che può a pieno diritto organizzare i servizi resi a favore delle persone anziane nel migliore e più efficiente modo possibile in relazione alle risorse umane e finanziarie a disposizione. L'esternalizzazione dei servizi è una tipologia organizzativa già adottata da diversi enti gestori, integralmente, nel Comune di Aosta, o parzialmente, come da modello organizzativo che è adottato dall'Unité des Communes valdôtaines Grand-Paradis, che ha esternalizzato due microcomunità: quella di Cogne e quella di Arvier e per le quali la gestione diretta risultava difficile e sicuramente antieconomica, mantenendo però la gestione diretta delle rimanenti strutture: mi riferisco a quelle di Saint-Pierre, Sarre e Introd.

Il panorama delle micro in questo momento è parecchio attenzionato dall'Assessorato in quanto stiamo facendo tutta una serie di sopralluoghi per valutare tutti gli interventi rispetto alla legge n. 80 e rispetto alla delibera sull'accreditamento. La preferenza verso una gestione diretta dei servizi, l'esternalizzazione totale e parziale, la centralizzazione in un'unica azienda o piuttosto la spinta verso la "voucherizzazione" dei servizi, liberalizzando di fatto il settore e lasciando alla Pubblica Amministrazione un mero ruolo di regolamentazione di controllo del sistema del welfare regionale sono scelte importanti e determinanti nella definizione dello scenario dei servizi sociali nei prossimi anni. Ne abbiamo già parlato, questo Consiglio ne ha già parlato, il tema è ancora all'ordine del giorno. Certo è che, data la tendenza verso una sempre più accentuata scarsità di risorse sarebbe opportuna la condivisione degli indirizzi da intraprendere, valutando congiuntamente gli aspetti caratterizzanti di ciascun modello organizzativo ed evitando di disperdere le ormai limitate risorse a disposizione in iniziative differenti e contrastanti tra loro. In questo contesto è stata anche avviata un'analisi per valutare l'esternalizzazione della struttura di Roisan da parte dell'Unité, come peraltro avvenuto già per altre strutture e come previsto dalla delibera del 22 maggio 2018 dell'Unité appunto.

Per quanto riguarda il secondo quesito, rispondo che è stata recentemente presa in considerazione l'ipotesi dell'istituzione di due nuclei di RSA (Residenza Sanitaria Assistenziale) o UAP (Unità di Assistenza Prolungata) per complessivi 33-35 posti letto gestiti direttamente dall'Azienda USL. Questo presso la struttura attualmente adibita a microcomunità di Variney, che verrebbe pertanto riconvertita e adeguata al fine di erogare servizi di tipo socio-sanitario. Questi due nuclei di RSA e di Unità di Assistenza Prolungata, che andrebbero a sostituirsi all'attuale nucleo di 20 posti collocato presso la Casa di riposo J.B. Festaz, sarebbero idonei ad accogliere i pazienti ricoverati presso il Reparto di Geriatria che attualmente, per carenza di posti o per difficoltà di inserimento, non possono essere collocati presso le strutture extraospedaliere benché rientranti nelle tipologie previste per l'inserimento in RSA e UAP. Inoltre questa soluzione, che prevede la gestione diretta della struttura da parte dell'Azienda USL, consentirebbe di risolvere le criticità legate alla gestione di tali nuclei presso la Casa di riposo J.B. Festaz, quali le difficoltà a fornire assistenza ad ammalati sempre più complessi e dimessi dall'ospedale. Va detto e va sottolineato che più volte la Direzione della Casa di riposo ha manifestato la volontà di voler unificare la destinazione della struttura a microcomunità in modo da poter gestire in maniera più efficace ed efficiente.

Per quanto riguarda la riorganizzazione del sistema di assistenza alle persone anziane, posso dire che l'Amministrazione regionale nel corso degli ultimi anni ha affrontato più volte tale tema; abbiamo ancora parlato, credo, due mesi fa del sistema di assistenza alle persone anziane. Recentemente nel corso del 2017 l'Assessorato ha lavorato ad un disegno di legge concernente l'istituzione di un'azienda speciale per i servizi assistenziali alle persone non autosufficienti che sul modello delle aziende speciali consortili avesse quali enti di riferimento sia la Regione che l'Unité des Communes. La prospettata azienda speciale avrebbe dovuto gestire tutti i servizi assistenziali alle persone non autosufficienti, attualmente gestiti direttamente dall'Unité e dalla Regione, quindi sia quelli rivolti agli anziani, microcomunità, sia quelli rivolti ai disabili: i famosi CEA. L'istituzione di un ente strumentale dotato di personalità giuridica di diritto pubblico e di autonomia organizzativa gestionale consentirebbe altresì di effettuare le opportune valutazioni in ordine al contratto di lavoro dell'istituenda azienda dalla quale dovranno dipendere, oltre i lavoratori con qualifica di operatore socio-sanitario, anche gli attuali infermieri forniti dall'Azienda USL.

Alla luce della legge di riordino delle professioni sanitarie recentemente approvata dallo Stato, che ricomprende tra le professioni sanitarie anche le professioni socio-sanitarie, sarà possibile valutare con le organizzazioni sindacali il passaggio dei contratti di lavoro del personale dall'area contrattuale del comparto unico regionale all'area contrattuale del comparto sanità.

Parallelamente alla stesura del disegno di legge, l'Assessorato ha affidato all'Università della Valle d'Aosta lo svolgimento di due studi da unire alla presentazione della proposta legislativa per fornire una visione ampia e compiuta del possibile sistema di welfare della Valle d'Aosta rispetto alla non autosufficienza, con un orizzonte temporale di breve, medio e lungo periodo. I due studi affidati all'Università della Valle d'Aosta, entrambi conclusosi nel 2018 e presentati pubblicamente nel mese di novembre 2018, hanno riguardato l'analisi della sostenibilità organizzativa ed economica della prospettata azienda speciale e la definizione del modello organizzativo di dettaglio al fine di evitare, nel passaggio dalle attuali gestioni in capo alle Unité alla gestione unica centralizzata, di perdere i valori e le virtù gestionali sviluppate dalle Unité in questi anni; la prospettiva del modello di welfare della Valle d'Aosta, attraverso l'esame dell'evoluzione attesa dei bisogni dell'assistenza della popolazione anziana e l'analisi di diverse soluzioni organizzative in vigore in altre regioni italiane ed estere, verso le quali il modello di welfare valdostano potrebbe orientarsi... è una valutazione ancora in atto. Il disegno di legge potrebbe rappresentare una delle possibili soluzioni organizzative e non ha la pretesa di rappresentare la soluzione migliore in assoluto, restando sempre percorribili altre strade quali l'esercizio dei servizi in forma associata tra due o più Unité e, ai sensi di tale disposizione, potrebbe infatti profilarsi una convenzione alla quale potrebbero aderire tutte le Unité des Communes interessate, mentre il Comune di Aosta, che ha adottato un modello gestionale diverso, ripeto l'esternalizzazione dei servizi, potrebbe continuare a mantenere una gestione differente dei servizi. Pur essendo tale soluzione organizzativa ritenuta meno efficace in un'ottica di sistema, tale soluzione ha comunque la valenza di un'alternativa.

Parallelamente l'Assessorato sta portando avanti una serie di piccoli interventi volti a migliorare la gestione dei servizi resi a favore delle persone anziane e, in particolare, a coloro che sono indirizzati verso i servizi residenziali, rivedendo, grazie all'istituzione di gruppi e tavoli di lavoro con componenti dei vari organi coinvolti, CELVA, referenti regionali dei servizi, delle Unité e Azienda USL, le modalità operative di funzionamento dell'Unità di Valutazione Multidimensionale (UVMD), che si occupa ovviamente delle collocazioni delle persone anziane, la definizione rispetto a degli standard regionali di funzionamento dei servizi, della presa in carico degli utenti, della garanzia e del rispetto delle attività amministrative connesse all'inserimento nella struttura. Tutti aspetti di dettaglio che tuttavia, se coordinati e gestiti organicamente, consentono il reale miglioramento dei servizi resi ai cittadini.

Non è contemplata l'ipotesi di collocare i posti-letto della Geriatria in strutture non ospedaliere, come le sopracitate microcomunità, in quanto queste ultime sono strutture di tipo socio-assistenziale e non di tipo sanitario. È tuttavia in corso la valutazione dell'eventuale istituzione di due nuclei di RSA per complessivi 33 e 35 posti gestiti direttamente dall'Azienda USL presso la microcomunità di Variney, che verrebbe pertanto riconvertita e adeguata al fine di erogare servizi di tipo socio-sanitario. Questi due nuclei, che andrebbero a sostituirsi all'attuale nucleo di 20 posti attualmente collocato presso la Casa di riposo J.B. Festaz, sarebbero idonei ad accogliere pazienti ricoverati presso il Reparto di Geriatria, che attualmente, per carenza di posti o per difficoltà di inserimento, non possono essere collocati presso altre strutture ospedaliere.

Al momento non c'è nulla di definito, sono solo alcune valutazioni che hanno avuto un grande eco sui media e sono state valutazioni fatte tra l'Unité, tra l'Azienda USL e che abbiamo seguito passo passo con l'Assessorato anche attraverso i lunghi sopralluoghi che abbiamo pianificato in questi giorni e nei giorni scorsi. Si stanno facendo altre valutazioni che richiedono ovviamente degli approfondimenti, perché la priorità vera è quella di riportare la psichiatria in un ambito ospedaliero, tutto nasce dal desiderio e dalla volontà di portarla in ospedale. Il resto degli eventuali spostamenti sarà valutato portando al centro dell'attenzione i pazienti e le famiglie, il personale coinvolto e soprattutto l'efficacia e l'efficienza delle azioni che saranno programmate. In tutto questo percorso ovviamente sarà coinvolta la Commissione, saranno coinvolti i sindacati, perché il percorso è piuttosto complicato.

Président - La parole au collègue Cognetta pour la réplique.

Cognetta (MOUV') - Assessore, io rispondo per quanto riguarda i due punti che erano oggetto della mia interrogazione, in particolare appunto quello che chiedeva se si voleva trasferire l'RSA del J.B. Festaz a Variney e se si era data risposta all'eventuale esternalizzazione di Roisan. Tutto questo discorso ovviamente fa perno su questa legge che già due mesi fa è stata sollecitata e che a questo punto direi che sarebbe il caso di fare apparire nelle commissioni. Vede, Assessore, da quello che ho capito dalla sua risposta, non essendoci nulla di ancora definitivo, ma avendo già intrapreso una certa strada da parte della Comunità montana e lasciando fare sul territorio quello che giustamente possono fare in totale autonomia le varie Unité, stiamo andando verso una privatizzazione strisciante, anzi direi per nulla strisciante. La privatizzazione si sta di fatto evidenziando e questo è anche colpa dell'Amministrazione regionale che non dà una risposta efficace. Nella delibera del 2018 hanno fatto lo studio e diciamo che loro si sistemano in che modo? Intendo dire l'Unité Grand-Combin. Avendo le spese più importanti nelle due micro, quella di Variney e quella di Roisan, perché hanno un disavanzo dalla delibera per la prima di 168.000 euro e per la seconda di 85.000, a questo punto gli si dà la soluzione... si sta valutando la soluzione di far diventare Variney RSA e quindi spostarla a carico dell'USL e Roisan esternalizzarla. A questo punto l'Unité non ha più nessun disavanzo, perché rimane solo un problema a due, ma è di 12.000 euro che, effettivamente, rispetto agli attuali 261.000... di fatto finiscono. Sa cos'è però? Il problema è che la Regione non fa ciò che deve fare. L'Amministrazione regionale, il Governo regionale non dà una risposta né al territorio, né ovviamente all'Unité, anche perché lo spostamento di Variney, come saprà, comporta dei rischi da un punto di vista sanitario, perché è piuttosto distante rispetto al J.B. Festaz. È già esplosa la polemica rispetto ai tempi di percorrenza virtuali che ci sono tra la sede di Variney e l'ospedale qualora qualche paziente dovesse stare male, è un fatto. Vi è poi tutta una questione che riguarda i dipendenti, perché lei dice: "spostamento da un comparto all'altro". Io non conosco i contratti nel dettaglio, dovrei sicuramente fare degli approfondimenti, però credo che il comparto sanitario sia più oneroso rispetto al comparto attuale, quindi ben venga, credo, per i dipendenti. Le risorse ci sono? Se ci sono, benissimo. Qui però devono pronunciarsi i sindacati, credo, non noi.

Un'altra cosa altrettanto importante... ritengo che se noi non abbiamo un'idea chiara di come gestire il welfare, di come gestire tutta questa faccenda e soprattutto di come programmare per il futuro, di fatto non avremo più nulla da gestire, perché le Unité non riescono più economicamente a sostenere queste cose. Vede, Assessore, al di là delle differenze politiche che ci contrappongono, se questo problema, che è un problema che riguarda tutti... e in aggiunta direi riguarderà sempre di più la popolazione valdostana che sta continuando a invecchiare e i giovani stanno continuando ad andar via - questo lo sapete, no? - quindi avremo ancora di più questo problema nei prossimi dieci anni, se noi non l'affrontiamo oggi, Assessore... "oggi" vuol dire quest'anno, "oggi" vuol dire che deve presentare al più presto la legge e dobbiamo al più presto portarla in commissione, fare gli opportuni approfondimenti e i commissari, e non solo, con le parti sociali trovare una soluzione a questo problema, sennò andremo avanti a soluzioni spot come quella che si sta mettendo in campo su Variney e sulla Grand-Combin ed effettivamente non va bene così. Allora la pregherei, Assessore, veramente di far muovere i suoi uffici e di cominciare al più presto l'iter.

L'altra cosa anche che la pregherei molto velocemente di fare è di portarci i dati, portarci dei dati effettivi sui costi e sui tempi, perché la legge, sa, si può scrivere, ma poi bisogna vedere i tempi di applicazione e...

Président - Pour la réplique, la parole au collègue Bertin.

Bertin (RC-AC) - Già in altre occasioni abbiamo affrontato questa questione, che è difatti una priorità anche in ragione dell'invecchiamento della popolazione, che renderà questa, se non gestita in modo corretto, un'emergenza. Sappiamo com'è nato il sistema anni fa, era ben diverso da quello attuale, bisogna intervenire e farlo con una certa lungimiranza e non con interventi limitati a spot, che poi creano delle situazioni poi difficilmente gestibili. Questa è una di quelle priorità anche in ragione dell'invecchiamento della popolazione e non può essere sottovalutata. Il fatto che si facciano questi spostamenti un po' a domino, creando cambiamenti o perlomeno ipotizzando cambiamenti che al momento non sono ancora a quanto pare decisi, credo sia un modo di procedere che rischia di essere un po' improvvisato, evidentemente bisogna avere un quadro di riferimento generale e un'idea sul come gestire questo settore nei prossimi anni, tenendo in considerazione anche che questo coinvolge molte persone in un momento estremamente delicato della propria vita e delle famiglie e che l'impatto sociale è evidentemente molto rilevante. L'invito perciò è - con questa interrogazione si voleva anche far emergere questa problematica - di affrontare la questione nel modo più appropriato, tenendo presente che comunque i tempi sono limitati. Come si è detto, la popolazione invecchia e non vorremmo trovarci - già oggi la situazione è critica, sempre più difficile da gestire in ragione delle risorse limitate - in una situazione di emergenza con tutto quello che può comportare.