Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 677 del 23 maggio 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 677/XV - Interrogazione a risposta immediata: "Relazione tecnica sul rientro dei vigili del fuoco valdostani alle dipendenze del Ministero dell'interno".

Rini (Presidente) - Punto n. 22.02 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione, la parola al collega Mossa.

Mossa (M5S) - L'argomento è ampio, di cose da dire ce ne sarebbero parecchie, quindi mi scuso in anticipo per la velocità con la quale affronterò questo question time.

In data 9 aprile c'è stato un incontro al Viminale tra i tecnici regionali e gli uffici centrali del Ministero per discutere gli aspetti tecnici relativi al rientro dei vigili del fuoco valdostani alle dipendenze del Ministero dell'interno. Al primo Consiglio utile, cioè il 17 aprile, ho presentato un question time per chiedere che venisse fornita al Consiglio o alla Commissione competente la relazione ufficiale di tale incontro, purtroppo, per ottenere questa relazione, abbiamo dovuto aspettare sino al 13 maggio, data in cui è stata inviata in maniera telematica ai membri della II Commissione. Successivamente siamo venuti a conoscenza che tale relazione differisce significativamente da quella redatta congiuntamente con il tavolo tecnico ministeriale. Infatti a Roma, per il rientro dei vigili del fuoco nel Corpo nazionale, erano stati individuati quattro profili sui quali operare: uno giuridico, che è l'unico che non è stato ritoccato nella seconda versione della relazione, uno economico, uno operativo e uno sulle competenze, che invece hanno subito delle modifiche o, meglio, delle aggiunte sostanziali qui evidenziate in giallo. Infine dalla relazione iniziale è stata completamente omessa la parte finale che esplicita: "le parti di comune accordo hanno stabilito che i rappresentanti politici dello Stato e della Regione siano informati dell'esito dell'incontro con la presente nota condivisa, quale atto prodromico all'apertura del tavolo politico, che non può prescindere da un atto formale degli organi istituzionali preposti". Questa parte dice chiaramente che c'è stato l'accordo reciproco di condividere questo documento e non quest'altro documento modificato ad hoc, non so da chi, e consegnato ai Commissari dopo più di un mese dall'incontro al Viminale. Per questo chiediamo al Presidente della Giunta di spiegare sia a noi che ai vigili del fuoco diretti interessati, che probabilmente staranno seguendo il Consiglio da casa, il motivo di queste sostanziali modifiche di un documento originale invece mai fornito ai Commissari.

Presidente - Per la risposta, la parola al Presidente Fosson.

Fosson (GM) - Come lei dice, collega Mossa, ci sarebbero tante cose da dire, ma io penso che su un argomento così delicato e che ci sta così a cuore fomentare le polemiche non sia necessario. Rispondo alla domanda precisando quanto già nei fatti esposto a voce nella seduta del 9 maggio scorso ai Commissari della II Commissione consiliare permanente, che hanno voluto e mi hanno richiesto in questa sede proprio il documento che io avevo di sintesi. La relazione consegnata successivamente a tale riunione è la stessa illustrativa dell'incontro tecnico tenutosi il 9 aprile scorso consegnatami personalmente al fine di comprenderne gli esiti. Peraltro detta relazione riporta in più parti gli stessi contenuti del resoconto dell'incontro tecnico. L'altro era un resoconto dell'incontro tecnico, precisando quegli aspetti di natura tecnica che possono risultare non così immediatamente chiari a un destinatario non tecnico. C'è quindi un documento di sintesi e c'è un resoconto delle riunioni. In sintesi quindi i due documenti sono diversi perché destinati a usi e interlocutori diversi, ma con lo stesso contenuto, non potendosi neppure ritenere corretto, tra l'altro, che fosse divulgato un contenuto prettamente tecnico senza l'assenso delle altre persone di parte statale presenti. Il tutto si chiarirà, come lei sa, nell'incontro confermato del 5 di giugno.

Presidente - Per la replica, la parola al collega Mossa.

Mossa (M5S) - Prendo nota che comunque i due documenti non sono assolutamente uguali, ma ci sono delle aggiunte sostanziali. Volevo aggiungere una cosa: due giorni fa sui media è uscita una nota da parte della maggioranza con la quale finalmente, dopo tre mesi dal referendum e dopo che il Presidente della Giunta ha più volte affermato di rispettare la volontà dei vigili del fuoco di rientrare nel Corpo nazionale, si esprime in merito a questa richiesta scrivendo: "le competenze acquisite nei decenni sono il risultato di richieste fatte per rafforzare il progetto di autogoverno, qualsiasi percorso diverso sarebbe contrario ai principi federalisti che sono alla base del pensiero della storia autonomista valdostana". Con questa nota quindi state affermando che, mentre per CVA i principi autonomisti potevano essere disattesi, per le richieste dei vigili del fuoco invece saranno lo scudo per non esaudire le loro richieste. Visto che dalla vita ho imparato che a pensar male spesso ci si azzecca, ritengo che la vera motivazione non sia tanto la salvaguardia dei nostri principi autonomisti, ma la contrarietà da parte dei volontari dei vigili del fuoco, spaventati da chissà quali suggestioni, di appoggiare questa richiesta. In vista delle prossime elezioni europee previste per questa domenica ventura, quindi il vero problema, come al solito, sono i numeri: da una parte, abbiamo 184 vigili del fuoco professionisti che vogliono passare al nazionale e, dall'altra, 1400 volontari che invece vogliono che il servizio antincendio resti in carico alla Regione. Come al solito, ci scontriamo con una non corretta gestione del bene pubblico, con la solita ricerca dei voti e, come al solito, vediamo la nostra autonomia, la nostra specialità messa come scudo per giustificare i vostri mica tanto celati intenti.

Concludo, Presidente. Se realmente volete affinare le differenze che ci caratterizzano dalle altre Regioni a statuto ordinario, affinché i principi e i valori istituzionali della Regione autonoma Valle d'Aosta siano preservati e rianimati, allora provvedete voi stessi immediatamente a equiparare le differenze retributive, contributive e previdenziali dei nostri vigili del fuoco rispetto ai loro colleghi del Corpo nazionale e dategli la possibilità di operare in una struttura che sia realmente una caserma e non una replica dei campi di battaglia di Baghdad.