Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 651 del 22 maggio 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 651/XV - Approvazione di mozione: "Definizione delle modalità per la pubblicazione su appositi siti dei dati ambientali".

Farcoz (Presidente) - Procediamo con l'ordine del giorno. Punto n. 4. Prima di esplicitarlo, ricordo che la Conferenza dei Capigruppo aveva deciso per le mozioni 10 minuti per l'illustrazione dell'iniziativa, 10 minuti per gruppo per il dibattito e 10 minuti per ciascuna replica. Nei 10 minuti per il dibattito è compresa anche la dichiarazione di voto.

La parola al collega Vesan per l'illustrazione.

Vesan (M5S) - Questa mozione è finalizzata sostanzialmente alla passione che il nostro Movimento dedica al rispetto dell'ambiente; è una delle nostre cinque stelle e quindi su questo noi ci teniamo che i cittadini valdostani, come tutti gli altri, possano trovarsi un ambiente più sano, più pulito, crescere in una situazione di sviluppo sostenibile e senza dover sacrificare la loro terra per il progresso economico. È ormai una linea condivisa non solo da noi, anche da altri, però ci teniamo in ogni occasione a dare la nostra testimonianza e il nostro stimolo come forza di opposizione per far andare in questa direzione anche l'attuale maggioranza regionale.

Abbiamo fatto un'indagine, una valutazione del possibile accesso in automatico per i cittadini valdostani e non, sui dati ambientali della Valle d'Aosta e abbiamo dovuto tristemente verificare che l'unico dato ambientale pubblicato con una certa regolarità sono i risultati delle centraline sull'analisi dell'aria, che vengono pubblicate già il giorno successivo al rilevamento e quindi è un dato relativamente attendibile, con qualche piccola lacuna legata al fatto che per esempio in Valle d'Aosta le polveri ultrafini (il PM 2.5) sono monitorate in modo molto limitato, mentre in altre Amministrazioni regionali che abbiamo verificato ormai quasi tutte le più importanti centraline di rilevamento hanno la possibilità di rilevare questo dato e lo pubblicano, perché effettivamente il particolato ultrafine incide significativamente sulla salute, anche se i limiti di legge non sono ancora stati definiti in modo univoco.

Oltre a questo, nella nostra mozione abbiamo evidenziato il fatto che i cittadini assumono un comportamento più virtuoso dal punto di vista ambientale in funzione delle informazioni che hanno sullo stato dell'ambiente. Purtroppo, non dando le informazioni ai cittadini o non rendendole agevolmente accessibili, tendiamo a favorire le prese di posizione di chi, con ignoranza o con menefreghismo, tende a dichiarare il proprio disinteresse nei confronti della situazione ambientale. Faccio un esempio qualunque: dichiarazioni che a livello mondiale vengono fuori sul fatto che il riscaldamento globale sia completamente svincolato dalla matrice umana. Esistono dati scientifici seri, incontrovertibili, eppure se questi dati non vengono messi a disposizione del cittadino comune, trova terreno fertile chi per ignoranza o per interesse personale vuole contrastare il progresso verso lo sviluppo sostenibile.

I dati che noi chiediamo di pubblicare in tempo reale con questa mozione sono semplici, peraltro è una lista non esaustiva, perché vuole essere fondamentalmente più uno stimolo nei confronti della maggioranza che non una proposta normativa dettagliata. Un esempio è il risultato delle analisi sulle acque potabili.

In Valle d'Aosta ci sono ben due livelli di controllo della potabilità delle acque: uno fatto dall'Ufficio d'igiene dell'USL e uno fatto dalle Unités des Communes, di solito con delega da parte dei Comuni all'interno del servizio idrico integrato. Questi dati vengono raccolti con cadenze periodiche che sono bimestrali, trimestrali, quelli dell'USL in occasione delle campagne, però ai cittadini l'informazione arriva solo nel caso di superamento di certi parametri e solamente ai residenti dei villaggi che ricevono l'avviso legato alla bollitura piuttosto che alla mancata possibilità di utilizzare l'acqua, senza nemmeno specificare quali siano spesso i parametri sui quali è necessario intervenire.

La stessa cosa - la mancanza dei dati ambientali - si verifica per esempio sulla raccolta dei rifiuti. Se un cittadino è informato sui risultati raggiunti dal suo Comune, dalla sua Comunità montana e dal suo territorio regionale, sarà stimolato in maniera diversa a fare di più e di meglio in questo ambito. Il nostro Assessore Chatrian ha dichiarato in quest'Aula, in occasione di precedenti discussioni sui risultati raggiunti dalla raccolta differenziata, che l'Assessorato riceve da Valeco i dati praticamente in tempo reale, almeno settimana per settimana.

Presidente - Scusi, collega Vesan, invito l'Aula per favore a tenere un atteggiamento decoroso. Prego, continui.

Vesan (M5S) - Questi dati sulla raccolta differenziata sono pubblicati poco dalle Unités des Communes che li hanno però a volte mese per mese, a volte semestre per semestre, e in nessuna maniera invece dall'Amministrazione regionale, la quale, invece, ha l'accesso al dato in tempo più immediato ricevendolo direttamente dal gestore del Centro regionale di raccolta. Questo dato potrebbe essere utile anche per indirizzare al comportamento dei cittadini non l'anno dopo o due o tre anni dopo, ma in tempo reale rispetto allo stesso mese di raccolta. Faccio tristemente l'esempio del dato sulla raccolta dei rifiuti, perché l'ultimo dato completo risale alla pubblicazione dell'Osservatorio del 2016. È chiaro che convincere un cittadino ad operare in modo più virtuoso nel campo della selezione dei rifiuti, quando il dato disponibile risale a tre anni precedenti, ed era in realtà peggiore di quello attuale... ma anche stimolare il cittadino che si comporta bene facendogli vedere quanto siamo migliorati in questi tre anni può essere particolarmente utile per ottenere dei risultati. È pertanto sulla scorta di questo che ci siamo permessi di sollecitare questo tipo di dato.

Un altro dato che abbiamo verificato e che è piuttosto interessante è quello dell'analisi qualitativa dei corpi idrici superficiali. Noi abbiamo l'ARPA che periodicamente attua delle campagne di rilevamento e di monitoraggio. C'è stata la campagna 2010/2015 e in alcuni casi sono pubblicati i dati del 2010; sul sito c'è anche tristemente scritto - l'ho letto oggi - che una parte del torrente Marmore è idoneo alla vita dei pesci fino al 2010. Ecco, questa scadenza citata su un sito Internet che dovrebbe dare un'informazione in tempo reale fa quasi ridere l'eventuale utente che cerchi di informarsi. I dati 2014/2019 dell'attuale campagna di rilevamento sono quasi sempre dichiarati non disponibili sul sito o, quando ci sono dati relativi allo stato della qualità, per esempio di alcuni tratti del corso della Dora Baltea che sono monitorati probabilmente più frequentemente, non esiste comunque una data dell'analisi del rilevamento. Tutto ciò non aiuta la conoscenza dello stato ambientale. Questo per dire - faccio un esempio ridicolo, ma potrebbe essere interessante - che in Valle d'Aosta esistono numerosi torrenti in cui la gente va a fare il bagno, valdostani ma anche no, e i dati sulla qualità dell'acqua di questi torrenti li abbiamo aggiornati a nove anni prima. Per lo sviluppo sostenibile, per diversificare la stagione e, soprattutto, per l'appetibilità della Valle d'Aosta in funzione dei cambiamenti climatici, potrà essere importante riuscire a citare la qualità dei nostri torrenti sui nostri siti Internet al fine di attrarre i turisti durante la stagione estiva. Pertanto, sempre sulla scorta di questo, ci permettiamo di fare questo invito all'Amministrazione regionale.

Sull'ultimo punto del testo della mozione vogliamo sollecitare non sono solo i dati del rilevamento ambientale, ma altri dati di tipo ambientale che potrebbero essere particolarmente utili per finalizzare comportamenti virtuosi. Per esempio attualmente stiamo riempiendo il quarto lotto della discarica di Brissogne: è l'ultimo lotto che abbiamo a disposizione per la raccolta dei rifiuti indifferenziati prima di dover trovare soluzioni alternative. Il grado di riempimento di questo lotto, possibilmente aggiornato in tempo reale, potrebbe convincere molti cittadini valdostani a spingere di più, sia sulla raccolta differenziata che sul compostaggio domestico, perché questi ultimi potrebbero ridurre significativamente l'afflusso di rifiuti in discarica e quindi aumentare la durata di questo lotto per dover affrontare il problema della frazione residuale il più avanti possibile.

Ci sarebbe piaciuto anche veder pubblicate altre cose. Per esempio noi siamo titolari di CVA: CVA ha una consistente produzione da fonti non fossili - non solo rinnovabili, ma non fossili - sia in campo idroelettrico, sia eolico che fotovoltaico, e non sarebbe male pubblicare anche questo dato in tempo reale, che potrebbe anche indirizzare molte persone a ricorrere a soluzioni private di autoproduzione di corrente elettrica.

Infine - chiedo scusa - un'ultima sollecitazione: quella di pubblicare anche il dato contrario, quindi non solo quanto siamo bravi, ma anche quanto possiamo non esserlo. La pubblicazione periodica delle sanzioni erogate per questioni ambientali sul territorio della Valle d'Aosta potrebbe essere un incentivo, diciamo che convince i cittadini meno virtuosi o meno motivati a comportamenti più corretti.

Dalle ore 12:12 assume la presidenza il Vicepresidente Distort.

Distort (Presidente) - Si apre il dibattito generale con i tempi così come sono stati descritti che, ricordo, sono di 10 minuti per la discussione generale più la dichiarazione di voto.

Ha chiesto la parola la collega Minelli.

Minelli (RC-AC) - Brevemente per dire che sosteniamo del tutto e per tutto questa mozione, che non solo denota un interesse nei confronti della tematica ambientale, che condividiamo, ma che ci pare soprattutto sostenuta da un atto di buonsenso sostanzialmente, perché la pubblicazione di questi dati - che nella stragrande maggioranza dei casi sono già disponibili - è semplicemente un modo per essere il più chiari, trasparenti ed esaustivi possibile, e per dare un segnale importante. In questo periodo abbiamo spesso parlato e stiamo parlando di ambiente, di lotta ai cambiamenti climatici. A nostro avviso, un impegno in questo senso sarebbe davvero assolutamente in linea con le cose che abbiamo sentito pronunciare da parte di tutti ed è anche stato detto che sono patrimonio di tutti. Questa mattina abbiamo discusso di agenda digitale, di INVA, e io credo che la pubblicazione attraverso gli strumenti che già esistono della Regione e anche l'uso delle strutture di INVA sia una cosa semplice, non credo che comporti grandi difficoltà.

Noi sosteniamo questa mozione e pensiamo anche che sia accolta dalla maggioranza.

Presidente - Ci sono altre richieste di intervento in discussione generale? Prego, Assessore Chatrian.

Chatrian (AV) - Ringrazio il collega Vesan che mi ha dato e ci ha dato la possibilità di verificare lo stato dell'arte, legato a cosa l'Amministrazione regionale - e non solo l'Amministrazione regionale, perché parliamo di enti strumentali - pubblica ad oggi per quanto riguarda i dati ambientali.

Collega Minelli, non è proprio così rispetto a quello che ha detto lei, altrimenti sarebbe stato molto più semplice solo dare una risposta positiva subito; la questione è un po' più complessa e complicata, ma cercherò, nel mio intervento, di spiegare cosa si sta facendo, chi fa che cosa, dove vorremmo andare a rilanciare e a trovare delle soluzioni tecniche per poter supportare le giuste informazioni che i nostri cittadini devono avere.

Prima di procedere devo fare qualche precisazione: la norma principale a cui fare riferimento per le questioni sollevate dai proponenti la mozione è il decreto del 14 marzo 2013, n. 33, il riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazione da parte delle pubbliche amministrazioni che, all'articolo 40, detta le condizioni e le modalità nonché i limiti di accesso alle informazioni ambientali. Penso che il collega Vesan lo conosca bene.

Tra le disposizioni citate dal decreto legislativo n. 33 del 2013 vi è anche il decreto legislativo del 2005 da cui la mozione prende spunto, la cui finalità, assolutamente condivisibile, è quella di garantire che l'informazione ambientale detenuta dalle autorità pubbliche sia sistematicamente e progressivamente messa a disposizione del pubblico e diffusa anche attraverso i mezzi di telecomunicazione e gli strumenti informatici in forme o formati facilmente consultabili. L'articolo 2 del decreto legislativo n. 195/2005 definisce bene l'informazione ambientale: "qualsiasi informazione disponibile in forma scritta, visiva, sonora, elettronica o in qualunque altra forma materiale" concernente i vari punti che eviterei di elencarvi. C'è da precisare che quando si parla di informazione ambientale, come puntualmente descritto dalla norma, non è da intendersi come un insieme astratto di dati, ma piuttosto di un elenco ben definito costituito da dati elaborati, ed è per questo che nelle premesse ho detto che non è così scontato, né semplice, ma è molto più complesso.

Cercherò di spiegare le motivazioni e soprattutto l'obiettivo che vorremmo raggiungere, secondo criteri che consentano di fornire una visione comprensibile della qualità ambientale nel suo insieme. Qual è l'obiettivo? L'obiettivo è che il cittadino e i cittadini tutti abbiano le informazioni per potersi fare una loro opinione ed avere comunque dei dati elaborati utili a capire quello che è lo stato dell'arte. Tanto per declinare e per farmi capire, il dato istantaneo rilevato dai sistemi automatici di acquisizione, non costituisce da solo un riferimento qualitativo della qualità ambientale. Il dato per fornire vera informazione deve essere contestualizzato in un ambito complesso contenente tutte le informazioni che, a corollario del dato, risultano necessarie per rendere l'informazione attendibile e significativa dello stato ambientale.

Non posso non far notare una piccola contraddizione tra la richiesta di pubblicare i dati in tempo reale, ovvero nell'istante in cui lo strumento di misura rileva il dato, e la successiva frase "previa celere validazione". Penso sia lì la parte più importante, lo diceva bene il collega Vesan: per validare un dato occorre una fase di esame, ecco che noi i dati che abbiamo li trasferiamo, ma ci va una fase di esame, di valutazione, soprattutto per verificarne la correttezza. Pensiamo al caso dei dati raccolti automaticamente nel corso dei fine settimana, tanto per fare un esempio (ne ho fatto uno banale, ma potremmo farne numerosi). Alcuni dati ambientali sono basati per legge su medie mensili o annuali e in questi casi non ha alcun senso pubblicare i dati man mano che vengono raccolti, quindi vanno elaborati. Per dare un significato all'informazione ambientale, che non coincide necessariamente con il dato istantaneo raccolto, questo deve essere pubblicato utilizzando informazioni aggregate e con determinate periodicità. Le informazioni devono essere rese in forma comprensibile per il pubblico - lo dicevo prima -, mentre la mole di informazioni raccolte istantaneamente dai sistemi automatici non è in sé significativa, né interpretabile, se non da tecnici specializzati, ma noi dobbiamo rendere lo strumento semplice, fruibile e io dico anche chiaro.

Per quanto riguarda l'accesso all'informazione ambientale nella nostra Regione, l'Amministrazione garantisce la consultazione dei dati sull'ambiente presso le sedi dei diversi Assessorati competenti e pubblica le principali informazioni direttamente detenute sul proprio sito, sul sito istituzionale di ARPA, che gestisce per conto della Regione le reti di monitoraggio ambientale e, di conseguenza, molti dati sulla qualità ambientale. Le informazioni riconducibili ai dati ambientali elaborati dalle strutture sono in effetti pubblicati in diverse sezioni del sito, anche se in aree tematiche specifiche che ne rendono comunque difficoltoso il reperimento e la consultazione. C'è una criticità, la criticità esiste, e dobbiamo trovare la miglior soluzione da mettere in campo per trovare in breve tempo le soluzioni migliori per poter trasmettere i dati ambientali ai nostri cittadini.

Il sito istituzionale dell'Amministrazione regionale in realtà non è predisposto per la pubblicazione dei dati ambientali come affermato dai colleghi, tant'è che questi dati sono caricati manualmente e in modo sistematico dal personale dipendente su normali pagine web. In sintesi la traduco: l'informazione è carente o, se vogliamo utilizzare un altro termine, deve essere migliorata, ma deve essere migliorato il portale e deve essere architettato probabilmente in una maniera diversa. La raccolta e la pubblicazione dei dati elaborati costituenti informazioni ambientali comporta pertanto una grossa mole di lavoro nelle fasi non solo di raccolta del dato puro, ma soprattutto nella fase di elaborazione, che deve essere condotta in modo tale da rendere il semplice numero un'informazione chiara e che permetta di identificare chiaramente lo stato dell'ambiente. Tale attività mette al momento in difficoltà gli uffici a causa della riduzione della dotazione organica. Apro una parentesi e la chiudo: con la prossima programmazione cercherò di creare le condizioni per avere risorse umane in più all'interno del dipartimento, perché il Dipartimento ambiente è quello che ha più necessità in questo momento. Peraltro, come richiesto nella mozione, non si può risolvere la criticità se a monte non viene modificato lo strumento, come dicevo poc'anzi al collega Vesan.

La norma definisce inoltre che ciascuna autorità pubblica è responsabile della pubblicazione dei propri dati. È evidente che la Giunta regionale non può incidere con una propria deliberazione sull'autonomia gestionale di altri enti quali ad esempio l'azienda USL, ma tutt'al più fornire indicazioni o linee guida che ciascuna organizzazione può fare o meno proprie nel rispetto delle esigenze di informazione richiesta.

Cosa possiamo fare noi, come Amministrazione? Come dicevo prima, noi dovremo andare a modificare non solo quello che è il portale, ma il supporto, per poi andare a caricare i dati elaborati dal punto di vista ambientale e quindi informare i nostri cittadini.

In merito all'accesso ai dati afferenti alla gestione dei rifiuti, vorrei segnalare che l'Osservatorio regionale sui rifiuti è stato ricostituito e ha ripreso la sua operatività a partire dal 3 di maggio, come avevo comunicato in Consiglio. Per consentire anche una più adeguata informazione ambientale i componenti dell'Osservatorio hanno concordato su una modificazione totale del sistema di operare - positiva, dal mio punto di vista - prevedendo la costituzione di gruppi di lavoro tematici. Le risultanze dei lavori eseguiti nei gruppi costituiranno parte integrante del rapporto annuale sui rifiuti, consentendo quindi di fatto l'ampliamento delle relative informazioni ambientali ed un maggiore accesso alle stesse. Il documento prodotto entro il mese di luglio di ogni anno conterrà una maggiore elaborazione dei dati afferenti la produzione e la gestione dei rifiuti, ma anche dei rifiuti speciali più caratteristici per la nostra Regione, quali ad esempio i rifiuti speciali da attività edili in genere. I gruppi di lavoro saranno costituiti ufficialmente, ho calendarizzato già il prossimo incontro dell'Osservatorio che si terrà il 31 maggio 2019 ed entro la fine di luglio è prevista la presentazione delle prime risultanze delle attività dei cinque gruppi che abbiamo messo in campo.

Riassumendo la situazione, considerato che comunque si deve mettere mano al nostro portale principalmente per poi ricreare quelle condizioni, i Capigruppo di maggioranza hanno predisposto una modifica alla mozione e chiederei quindi, se siete d'accordo, magari un attimo di sospensione con i proponenti per vedere se c'è la possibilità di trovare una sintesi. Leggerei solo, se il collega Vesan è d'accordo, la proposta: "Il Consiglio regionale impegna la Giunta regionale ad attivarsi per la definizione delle tempistiche, delle modalità e soprattutto del reperimento delle risorse che oggi non abbiamo da dispiegare per operare una revisione del sito regionale tale da rendere facilmente fruibile informazioni ambientali previste dal decreto legislativo coinvolgendo le strutture regionali detentrici di tali informazioni e il dipartimento innovazione e agenda digitale al fine di addivenire all'allestimento di un'apposita deliberazione in merito".

Presidente - Il collega Vesan, come proponente della mozione, è d'accordo a dedicare del tempo per riflettere su questa proposta? Prego, esprima il suo parere.

Vesan (M5S) - Penso che in 5 minuti possiamo addivenire ad una soluzione condivisa, se possibile anche con gli altri gruppi che sono interessati a votare a favore di questa mozione.

Presidente - Un'interruzione per l'approfondimento dell'emendamento proposto.

La seduta è sospesa dalle ore 12:26 alle ore 12:41.

Distort (Presidente) - Signori, riprendiamo i lavori. Prego, prendete posizione e fate silenzio in Aula. Prendo atto che nella pausa la parte proponente insieme al Governo avrebbero raggiunto un accordo su un'impegnativa condivisa. Chiedo al proponente se può esprimersi in merito, in modo da chiarire la situazione.

La parola al collega Vesan.

Vesan (M5S) - Con i rappresentanti dei vari gruppi presenti in Aula abbiamo visto che è possibile approvare l'emendamento proposto dalla maggioranza con due piccole modifiche. Non avendo io il testo in mano, ma avendolo lasciato all'Assessore, chiederei se gentilmente può dare lettura del testo. Così come concordato e definito in questa riunione, sarebbe comunque per noi un emendamento approvabile.

Presidente - La parola al collega Chatrian per la lettura del testo dell'impegnativa.

Chatrian (AV) - Il Consiglio regionale, quindi la proposta che la maggioranza ha fatto ai proponenti, al collega Vesan che è stata recepita in toto con le due modifiche, leggo l'emendamento che noi abbiamo proposto con le modifiche approvate: "Il Consiglio regionale impegna la Giunta regionale ad attivarsi per la definizione delle tempistiche, delle modalità e del reperimento delle risorse da dispiegare per operare una revisione del sito regionale tale da rendere facilmente fruibili tutte le informazioni ambientali previste dal decreto legislativo del 19 agosto 2005, n. 195 coinvolgendo le strutture regionali detentrici di tali informazioni e il Dipartimento innovazione e Agenda digitale, al fine di addivenire all'approvazione nel più breve tempo possibile di apposita deliberazione in merito.".

Presidente - C'è la possibilità di spazio per la replica, per il proponente. No, quindi si condivide la situazione. Mettiamo pertanto al voto la mozione con il testo emendato. Apro la votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 32

Votanti: 32

Favorevoli: 32

La mozione è approvata all'unanimità.

Presidente - Passiamo alla mozione successiva. Visto il tempo, daremo lo spazio per l'illustrazione della mozione, dopodiché direi che dovremmo sospendere.