Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 550 del 3 aprile 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 550/XV - Interrogazione: "Approvazione delle linee guida per il servizio di gestione della Cittadella dei giovani per il periodo 1° gennaio 2020-31 dicembre 2021".

Rini (Presidente) - Punto 16 all'ordine del giorno. Per la risposta, la parola all'Assessore Certan.

Certan (AV) - La Cittadella dei giovani è un importante centro di aggregazione per i giovani di Aosta e direi anche dell'intera Valle e credo che questo aspetto sia fuor di dubbio e condiviso da tutti. È sulla base di questi presupposti che nel corso del 2018, sin dalla riunione del gruppo interistituzionale del 28 febbraio 2018 ma anche dalle riunioni che abbiamo condiviso con il collega Sammaritani, gli enti pubblici coinvolti hanno inteso continuare a investire su questo bene pubblico procedendo con una nuova gara di appalto. Alla luce di questa volontà, nella sequenza temporale, il Comune di Aosta ha affidato, in data 6 luglio 2018, un incarico per la predisposizione degli atti preliminari all'avvio della procedura di gara, comprese quindi anche le linee guida operative che spettano al Comune di Aosta e prorogato, con propria determinazione del 14 agosto, il contratto in scadenza il 7 settembre 2018 fino al 31 marzo 2019. In ordine a un'ulteriore proroga tecnica dal 1° aprile 2019, in sede di riunioni del gruppo interistituzionale, nei quali l'Avvocatura regionale non era coinvolta in considerazione della titolarità in capo al Comune degli aspetti tecnico-giuridici relativi alla gara, gli avvocati del Comune di Aosta hanno sostenuto la legittimità della stessa a condizione che la procedura di gara fosse stata devoluta a INVA, in qualità di centrale unica di committenza, con contestuale trasmissione a quest'ultima di tutta la documentazione necessaria, prima del termine del 31 marzo 2019.

Il Comune di Aosta, che è l'ente incaricato di espletare la procedura di gara, curando la predisposizione degli atti e di tutte le attività connesse alla procedura stessa, assumendo la responsabilità della legittimità dei propri atti ha, quindi, in data 14 marzo 2019, con propria deliberazione di Giunta comunale: approvato le linee guida per l'affidamento della gestione; dato mandato al proprio dirigente competente per l'adozione dei relativi atti di competenza tramite proroga tecnica per garantire la continuità del servizio stesso per il tempo strettamente necessario al completo espletamento delle relative procedure amministrative; dato mandato al proprio dirigente competente per l'invio di una richiesta di parere all'ANAC sulla corretta interpretazione delle norme in materia di concessione per lo specifico caso dell'affidamento in parola.

Delle linee guida approvate dal Comune, l'Amministrazione regionale ne ha preso atto con la propria DGR n. 374/2019 e nel prenderne atto ha voluto ribadire quanto più volte affermato nelle varie riunioni, ovvero la contrarietà in ordine all'opportunità di implementare la fruibilità della caffetteria attraverso la riconversione della stessa in un bar ristorante rivolta quindi anche a clientela esterna e la contrarietà circa la possibilità che, anche consentendo il potenziamento dell'attività commerciale di caffetteria possano essere somministrate bevande a elevata gradazione alcolica.

Ciò che è stato invece pienamente condiviso dall'Amministrazione regionale e di intesa con l'Avvocatura regionale, è stata l'opportunità che il Comune di Aosta richiedesse un parere all'ANAC sulla corretta interpretazione delle norme in materia di concessioni per lo specifico caso dell'affidamento in parola, anche con riferimento alle condizioni per la proroga tecnica nelle more dell'affidamento.

Condividendo la necessità di assicurare la prosecuzione, senza soluzione di continuità, dell'attività della cittadella anche nel periodo di svolgimento della gara, al fine di non interrompere un servizio di sì rilevante rilievo sociale e culturale, l'Amministrazione regionale ha scelto di prenotare il trasferimento al Comune di Aosta della quota finanziaria di competenza regionale e di condizionarlo alla trasmissione a INVA, in qualità di CUC, da parte dello stesso Comune di Aosta, di tutta la documentazione necessaria all'avvio della nuova procedura di affidamento entro il 31 marzo 2019; nonché all'inoltro, da parte del Comune, dell'istanza di parere all'ANAC sulla corretta interpretazione delle norme in materia di concessione per lo specifico caso dell'affidamento in parola anche con riferimento alle condizioni per la proroga tecnica nelle more dell'affidamento. Ci sembrava quindi opportuno che il servizio fosse garantito ma che ogni passaggio fosse assolutamente chiaro, trasparente e in qualche modo condiviso.

Presidente - Per la replica, la parola al collega Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Devo dire tante cose, quindi cercherò di andare veloce, però la prima cosa la dico in maniera chiara: sono assolutamente soddisfatto della risposta dell'Assessore Certan e soprattutto del contegno mantenuto dalla Regione in questo caso specifico. L'inadempienza in effetti è stata da parte del Comune di Aosta, che era la stessa cosa che avevo segnalato già la volta scorsa, infatti con la delibera di Giunta comunale n. 28 del 2019, quella che ha già citato lei, sostanzialmente cosa si dice? C'è stato un appalto della Cittadella che è durato per tre anni, quindi si sapeva che dopo tre anni sarebbe terminato. E cosa fa il Comune di Aosta? Nonostante dica che avesse cominciato a parlare già a gennaio 2018 di un rinnovo, arriva e già questo rinnovo ormai non si poteva fare, quindi, non avendo fatto nessun atto di gara, cosa fa? Chiede alla Regione di fare una proroga, ovviamente agli enti partner, di questo contratto. Questa proroga viene accordata nel termine di sei mesi, quindi in sei mesi il Comune di Aosta doveva trasmettere e preparare tutti gli atti di gara necessari per arrivare a una definizione. Io non metterei come motivazione "la proroga per non perdere il know-how", la proroga serve per preparare i necessari atti di gara più che per non perdere il know-how.

Detto questo, però cosa succede? Che il Sindaco ha sollevato un dubbio in ordine al fatto che non che fosse legittima o meno la proroga ma che il tipo di appalto fosse o no all'interno di una delibera dell'Unione europea, che però è del 2014, quindi, siccome il primo appalto era del 2015, forse avrebbe dovuto accorgersene prima ma a noi è sembrata tanto una questione per prendere tempo. Molto bene l'aver sancito che non si fa impresa con i soldi pubblici, quindi mezzo milione di euro dato alla Cittadella e qualcuno vorrebbe mettere un ristorante per fare concorrenza ai locali privati, questo non si fa ed è ottimo che la Regione l'abbia ribadito, ed è molto bene dire che in quella struttura non si serve né alcolici, né superalcolici, com'è stato negato dal Vicesindaco in Consiglio comunale ma come invece è stato riportato nero su bianco sulla delibera. Il Comune di Aosta quindi ha proposto... in una struttura che dovrebbe promuovere stili di vita sani si voleva introdurre la vendita di bevande ad alta gradazione alcolica, per fortuna la Regione si è opposta.

Qual è il punto? Il punto è che il Comune di Aosta ha pensato bene di chiedere una proroga dopo tre anni di appalto e dopo che non è riuscita a preparare gli atti di gara dopo tre anni di appalto, dopo aver avuto una proroga di sei mesi, ha pensato bene di deliberare per il 1° di aprile un'ulteriore proroga di nove mesi, una cosa assolutamente scandalosa. Si sono affastellate le delibere relative al Comune di Aosta perché il Comune prima delibera il 14 di marzo, poi fa una determina il 28 di marzo, poi un'altra determina il 29 di marzo e dice tre cose diverse: prima chiede di fare una verifica sul tipo di appalto, poi chiede di fare una proroga, poi siccome la Regione gli risponde che se vuole fare una proroga, deve far verificare quel tipo di proroga all'ANAC, allora fa una determina dove dice: "va bene, non facciamo più la proroga di nove mesi, ne facciamo una da tre mesi e la paghiamo noi interamente visto che i soldi della Regione Valle d'Aosta solo vincolati". Ora, questa è una palese violazione di quelle che l'ANAC definisce le norme per l'utilizzo delle proroghe. Ricordo che c'è una delibera ANAC (la n. 384 del 17 aprile 2018), che dice: "la proroga si può fare nei soli limitati ed eccezionali casi in cui vi sia l'effettiva necessità di assicurare precariamente il servizio nelle more del reperimento di un nuovo contraente e strettamente limitata al tempo strettamente necessario per l'aggiudicazione di una nuova gara". Il legislatore all'articolo 23 della legge n. 62/2005 ci spiega quanto deve durare al massimo questa proroga: "i contratti per acquisti e forniture di beni e servizi già scaduti o che vengano a scadere nei sei mesi successivi alla data di entrata in vigore della presente legge possono essere prorogati per il tempo necessario alla stipula di nuovi contratti a seguito di espletamento di gara ad evidenza pubblica a condizione che la proroga non superi comunque i sei mesi e che il bando di gara venga pubblicato entro e non oltre 90 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge". Significa che il Comune ha avuto tutto il tempo per fare il bando, non l'ha fatto, ha usufruito di una proroga di sei mesi, non ha adempiuto e ha fatto un'altra proroga sponte sua per tre mesi, e voleva fargliela di nove mesi se non ci fossimo opposti in Consiglio comunale.

In virtù di questo e siccome la Regione autonoma Valle d'Aosta fornisce il 55 percento del mezzo milione di euro che la Cittadella dei giovani utilizza per funzionare ogni anno, io trovo inverecondo il comportamento del Comune di Aosta, che prende e utilizza una struttura come se fosse sua ma, in realtà, quella struttura è utilizzata fra tre soggetti: il Comune di Aosta, la Regione autonoma e il CELVA e quindi è un atto dovuto quello che la Regione deve chiedere al Comitato interistituzionale di far cessare qualsiasi attività all'interno della Cittadella per verificare la legittimità degli atti, non perché qualcuno voglia chiudere la Cittadella ma perché queste proroghe sono illegittime.