Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 544 del 3 aprile 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 544/XV - Interrogazione: "Stato di attuazione dell'istruttoria pubblica per l'individuazione di un soggetto del terzo settore per la coprogettazione e gestione di interventi nei confronti di persone con disabilità presso la casa domotica di Saint-Marcel".

Rini (Presidente) - Punto n. 9 dell'ordine del giorno. Per la risposta, la parola all'Assessore Baccega.

Baccega (UV) - Per quanto riguarda la struttura denominata "Casa domotica" o, meglio, "Maison équipée", la Regione, in data 21 novembre 2012, ha stipulato con il Comune di Saint-Marcel un comodato gratuito per la durata di 30 anni per l'utilizzo di tre unità immobiliari ubicate all'interno di un edificio nel comune di Saint-Marcel: si tratta di tre alloggi per una superficie totale di 255 metri quadrati più un monolocale per l'eventuale assistenza, un deposito nell'interrato e quattro posti auto. Sono compresi gli arredi - e che arredi! - e attrezzature di proprietà del Comune di Saint-Marcel. Gli ambienti risultano attrezzati con tecnologia domotizzata rivolti a persone con disabilità legata a gravi problemi di deambulazione e sono destinati al Servizio regionale sperimentale di supporto all'autonomia di persone con disabilità attraverso l'utilizzo della domotica per il tramite di soggetti esterni da individuarsi appunto attraverso gara. All'Amministrazione regionale spettano le spese di gestione, la manutenzione ordinaria e il Comune provvede alla manutenzione straordinaria. Dall'8 luglio 2013 al 7 luglio 2016 i locali sono stati subconcessi alla Proges.

Non è da noi conosciuto il numero degli utenti che hanno usufruito dei suddetti alloggi. Il provvedimento dirigenziale n. 4662 del 28 agosto 2018, che ha approvato l'indizione di istruttoria pubblica finalizzata all'individuazione di un soggetto del terzo settore disponibile alla coprogettazione e alla gestione di interventi in materia di vita indipendente e inclusione nella società delle persone con disabilità, ha attivato una procedura che ha individuato l'ATI costituenda fra l'Esprit à l'Envers in qualità di mandataria, la Indaco e la Ceralacca in qualità di mandanti come partner dell'Amministrazione per la coprogettazione e la gestione suddetta. È stato anche approvato il progetto operativo. Sin dall'atto dell'approvazione del bando si prevede, rispetto al ruolo della Regione nella coprogettazione, la messa a disposizione della comunità alloggio domotizzata Maison équipée sita nel comune di Saint-Marcel. L'atto di approvazione del progetto operativo prevede tra le macro azioni quella relativa all'abitare in autonomia con sperimentazioni di housing sociale. Relativamente a queste macro azioni, vengono dettagliate le tipologie di risorse da utilizzare e tra queste è individuata appunto Maison équipée. La struttura quindi risulta una delle risorse che possono essere considerate all'interno dei progetti di vita indipendente che hanno come principi di riferimento la libertà di scelta del proprio luogo di vita, nonché lo sviluppo di una rete di servizi utili alla piena inclusione sociale di una persona con disabilità nella società. Il potenziale della coprogettazione, dando avvio a nuove progettualità, è anche quello di riconnettere risorse e interventi già presenti allo scopo di ottimizzarli in modo sostenibile nel tempo. A tutt'oggi non sono ancora stati attivati progetti individualizzati di vita indipendente e quindi non sono stati inseriti utenti. Ad oggi è stata realizzata nella fase di promozione di iniziativa sul territorio, che è scaduta in data 29 marzo 2019, la presentazione delle domande da parte dei potenziali destinatari degli interventi a cui succederà, a partire da ieri, la fase di selezione delle domande al fine di individuare le persone con disabilità rispetto alle quali avviare successivamente il progetto di vita indipendente: un progetto straordinario, un progetto avveniristico e dovremo invitare la cooperativa a fare approfondite valutazioni sull'effettiva idoneità cognitiva dell'utilizzo degli strumenti da utilizzare all'interno di Maison équipée". Io sono andato a visitarla e vi assicuro che è una cosa straordinaria ma altrettanto complicata per la gestione.

Presidente - Per la replica, la parola al collega Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Non posso essere soddisfatto della risposta, non è stato fornito nessun dato né riguardante la presenza, né riguardante quando sarà realizzato quanto previsto nell'istruttoria. Ora, vorrei ricordare a quest'Aula, perché non tutti magari leggono i testi delle interrogazioni ma anche ai cittadini che ci ascoltano, che questa struttura è aperta dal 2008, è composta come detto da tre unità abitative che possono ospitare fino a cinque persone e la spesa per costruire questa struttura, una struttura davvero di eccellenza e all'avanguardia che è stata anche studiata, è stata di 2,1 milioni di euro e non soltanto un costo di 2,1 milioni di euro ma anche i costi di gestione, i bandi di affidamento e quant'altro sono costati all'incirca mal contati 100 mila euro all'anno. Ora, questa struttura è stata ultimata nel 2008 e ad oggi - lei, Assessore, non mi ha risposto - non si sa quante persone ne abbiano usufruito. Quando era stata fatta una stima al momento della costruzione, si stimava che su circa 5 mila disabili presenti in Valle d'Aosta ben 2650 potessero usufruirne e su questo c'è stata anche un'interrogazione visto che si è parlato del Comune di Saint-Marcel nel 2011: un'interrogazione della minoranza comunale di Saint-Marcel 2011, pare, anche a fronte delle convenzioni, che la casa dai disabili sia stata vista soltanto in fotografia, con aperture a singhiozzo, chiusure più che permanenti e difficoltà nel farla funzionare. L'allora Assessore alla sanità Albert Lanièce aveva rinunciato alla sua apertura per la fine anno. Questa struttura quindi ad oggi - glielo posso dire con discreta certezza, Assessore - in dieci anni ha visto meno di cinque persone poterne usufruire. Sono stati spesi quindi 2,1 milioni di euro per approntare una struttura all'avanguardia - che dovrebbe essere un vanto per la nostra Regione considerato che è per rendere meno difficoltosa la vita alle persone con gravi disabilità e per permettere loro di essere autosufficienti - che non è mai stata utilizzata o è stata utilizzata pochissimo. È stata utilizzata pochissimo un po' per la cattiva gestione e questo avviso di indizione di istruttoria pubblica ne è l'esempio: la data è di ottobre 2018, siamo ad aprile 2019 e da ottobre 2018 che cos'è stato fatto? Adesso fate la raccolta delle domande? È questo che facciamo? Un investimento di milioni di euro per aspettare, attendere ancora a utilizzare una struttura che potrebbe alleviare le sofferenze e poter rendere autonome tante persone e tanti disabili? Come dicevo, perché non sono stati chiesti, ad esempio, per dare una risposta completa, i dati alla struttura che ne ha usufruito? Perché quella Proges che l'ha utilizzata qualche dato lo avrebbe fornito, per esempio, su quante persone l'hanno potuta utilizzare. Allora se il problema fosse soltanto di funzionamento, bisognerebbe richiedere a chi per un breve periodo di tempo è riuscito a farla funzionare come si può far funzionare questa struttura perché quello che vogliamo, al di là della critica, che deve essere sempre costruttiva, è capire come poter mettere a disposizione questa struttura a chi ne ha diritto. Ad oggi vedo però che le idee sono decisamente nebulose.