Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 545 del 3 aprile 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 545/XV - Interrogazione: "Tempistica per l'ultimazione dei lavori di realizzazione della Nuova Università della Valle d'Aosta".

Rini (Presidente) - Punto n. 10 dell'ordine del giorno. Per la risposta, la parola all'Assessore Borrello.

Borrello (SA) - Io ringrazio l'interpellante perché mi dà la possibilità di fare un po' di chiarezza e ripeterò quanto già detto a seguito di un'interrogazione proposta dal suo collega di movimento Stefano Ferrero per quanto riguarda l'inquadramento delle responsabilità in merito alle azioni che ogni singolo rappresentante all'interno degli accordi deve apportare. Dico questo perché, anche alla luce di alcune notizie che ho letto sul giornale rispetto alle dichiarazioni all'interno del Comune di Aosta e anche alcuni organi di stampa che mi hanno fatto richiesta, è sempre meglio definire le responsabilità incardinate ai singoli enti. Si ricorda innanzitutto che l'approvazione delle perizie - rispondo puntualmente alle domande che lei ha posto - attinenti alla realizzazione delle opere sono di competenza esclusiva di NUV in quanto società di scopo, stazione appaltante e unica committente delle opere in argomento. Le valutazioni di merito di mezzo circa le lavorazioni proposte, nonché di legittimità dei connessi atti attengono esclusivamente alla sfera decisionale della stessa società restando in capo alla Regione, all'Amministrazione regionale la sola autorizzazione all'utilizzo delle somme a disposizione. La Giunta regionale ha preso atto della perizia di variante n. 6 con la deliberazione n. 1258 del 19 ottobre del 2018. La perizia medesima è stata quindi approvata dall'Amministratore unico NUV in data 17 dicembre 2018. Così come riferito dall'Amministratore medesimo, ad oggi sono stati contabilizzati lavori ascrivibili alla perizia di variante n. 6 per un ammontare di circa 295 mila euro su un importo di perizia pari a circa 477 mila euro.

Per quanto attiene il secondo quesito da lei posto, la normativa in materia di appalti pubblici prevede che l'appaltatore, la ditta esecutrice delle opere, possa avanzare delle richieste economiche, che vengono definite in termine tecnico "riserve", relative al contratto in fase di esecuzione dei lavori da iscriversi sui documenti contabili e disciplinati espressamente dalle norme applicabili al contratto in essere, nel dettaglio il DPR n. 207 del 2010 (articoli 190 e 191) e il decreto legislativo n. 163 del 2006 (articolo 240). L'impresa pertanto può quantificare e motivare le domande secondo le proprie valutazioni ma, ai fini di un eventuale riconoscimento delle medesime riserve, il responsabile unico del procedimento è il RUP della società di scopo, quindi di NUV, che ne valuta sia l'ammissibilità sia la non manifesta infondatezza. Sono delle richieste dell'impresa quindi che poi devono essere valutate dalla società di scopo, dalla committenza. Il responsabile unico del procedimento, quindi NUV, nella propria attività di valutazione può avvalersi della relazione riservata della direzione lavori e dell'organo di collaudo nominati entrambi dalla società di scopo. Successivamente la norma prevede che il RUP sempre di NUV, laddove ritenga le riserve ammissibili e fondate per un importo non inferiore al 10 percento di contratto - quindi le riserve, affinché possano essere valutate, non devono essere inferiori al 10 percento del contratto -, promuove un accordo bonario ai sensi dell'articolo 240 del decreto legislativo n. 163 del 2006.

Fatto questo inquadramento dal punto di vista normativo e delle azioni in capo ai singoli enti, o alle società di scopo, o alle imprese, proprio sulla base della sua iniziativa noi abbiamo richiesto espressamente a NUV l'entità delle eventuali riserve iscritte da parte dell'impresa. La risposta di NUV è questa: al momento è in corso la valutazione da parte del RUP della società NUV in merito all'ammissibilità e alla non manifesta infondatezza, riferiti agli aspetti normativi che prima le citavo, delle riserve iscritte ammontanti a circa 10 milioni così come comunicato da NUV. Non è ancora pertanto definita una reale entità dell'eventuale possibile riconoscimento nel percorso che le ho citato precedentemente.

Per quanto attiene l'ultimo punto, l'ultimazione dei lavori era prevista per il 18 giugno del 2019, attualmente - com'è ben noto, l'ho già detto all'interno della replica che ho fatto al collega Ferrero - si è in attesa di ricevere da parte del NUV la documentazione relativa alla preannunciata perizia di variante n. 7 che si auspica possa essere la perizia conclusiva. NUV ha informalmente segnalato la necessità di concedere, in relazione alle lavorazioni che saranno oggetto della perizia, un'ulteriore proroga dei tempi contrattuali. Da quanto comunicato per le vie brevi da NUV parrebbe orientata a concedere indicativamente un tempo pari a circa 12 mesi che tuttavia verrà esattamente quantificato anche dall'Amministrazione regionale nell'ambito della variante medesima in fase di predisposizione. Rammentando ancora che NUV è il committente responsabile circa la determinazione relativa al contratto tra la medesima società e l'appaltatore mentre questo Assessorato effettua una costante azione di impulso e monitoraggio con il costante supporto dell'Avvocatura regionale, si fa presente che quanto sopra riferito in merito all'interrogazione è desumibile da una comunicazione, che io rendo disponibile per la presa visione al collega Gerandin, pervenuta da NUV il 28 marzo di questo anno. Io la ringrazio.

Dalle ore 18:58 assume la presidenza il Vicepresidente Distort.

Distort (Presidente) - Per la replica, il proponente collega Gerandin.

Gerandin (MOUV') - Avevo preso atto della risposta fatta al collega Ferrero in occasione del Consiglio del 9 gennaio del 2019, ci sono alcuni elementi che, pur leggendo le risposte, non mi tornavano molto, anche perché comunque quella benedetta delibera dell'ottobre 2018 ero in Giunta con lei per cui l'ho votata.

Detto questo, alcune considerazioni: è tutto vero che le perizie sono compito del NUV ma è compito della Regione comunque autorizzare l'utilizzo delle somme a disposizione. Siamo pertanto di fronte a un intervento che, seppur importante, io direi anche piuttosto semplice perché siamo di fronte a un edificio totalmente nuovo, o comunque in gran parte nuovo, oserei dire in un'area libera anche se, per carità, sono uscite alcune problematiche legate alla qualità del terreno e quant'altro. Ora, di fronte a una tempistica come questa e soprattutto di fronte - e lei me lo conferma da fonti molto bene informate - a un appalto di 30 milioni e 628 al netto di IVA iniziale, che con le perizie arriva già a 32 milioni e 200 mila al netto di IVA, siamo di fronte a una decina di milioni di riserve. Per carità, lei ha fatto benissimo a dire che è lecito per l'impresa richiederlo, non è obbligatorio poi... o quanto meno il riconoscimento delle riserve sarà valutato ai sensi della effettiva... però, di fronte a un edificio nuovo in una zona, tutto sommato, non così compromessa, per cui non erano scavi in roccia, non c'era nulla del genere, arrivare a oltre un 30 percento già in questa fase... perché, attenzione, non siamo ancora alla fine, si ipotizza che probabilmente potrebbero anche lievitare queste riserve. Io semplicemente volevo dire - ed è un po' una raccomandazione che faccio - che nel prosieguo di questa valutazione delle perizie di variante e delle autorizzazioni a utilizzare eventuali somme a disposizione forse è giunto il momento di esaminare prima l'iter che è stato fatto, quelli che sono veramente i contenuti di queste riserve, cos'è successo, cosa non ha funzionato in questo percorso prima di autorizzare eventualmente altre varianti, altre dilazioni di tempo e soprattutto eventualmente altre autorizzazioni a prelevare fondi a disposizione derivanti dal ribasso per quello che riguarda l'offerta di gara.