Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 536 del 3 aprile 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 536/XV - Interrogazione a risposta immediata: "Notizie in merito a un eventuale conferimento di incarichi di primo livello a personale dirigente prossimo al collocamento in quiescenza".

Rini (Presidente) - Punto n. 3.02 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione, la parola al collega Vesan.

Vesan (M5S) - Quando vi è l'insediamento di una nuova maggioranza è prassi consolidata quella di rinominare le figure apicali dei dirigenti della Regione autonoma Valle d'Aosta. Sulla scorta di questo, ci chiediamo e soprattutto interroghiamo il Governo regionale per sapere sostanzialmente quali sono stati i criteri individuati ma soprattutto se sono state rispettate le prescrizioni definite dalla circolare n. 6/2014 del Ministero per la semplificazione della pubblica amministrazione. È una circolare fondamentalmente legata alla norma che vieta l'incarico a personale in regime di quiescenza; nella fattispecie evidenzia l'inopportunità, anzi quale comportamento elusivo della norma il conferire a soggetti prossimi alla pensione incarichi e cariche il cui mandato si svolga sostanzialmente in una fase successiva al collocamento in quiescenza. Una breve analisi ma proprio grossolana di alcuni dei curricula dei coordinatori testé incaricati in data 1° aprile 2019 ci ha permesso di verificare che l'età anagrafica di questi soggetti prevede uno stato di quiescenza nelle immediate prossimità. Ritenendo particolarmente poco opportuno, e non solo nel rispetto di questa norma, il fatto di affidare incarichi apicali che presuppongono attività di coordinamento di strutture e soprattutto attività di programmazione, che sono quelle che noi chiediamo ai coordinatori regionali, ci chiediamo se, sulla scorta di questo incarico, è stata valutata questa opportunità.

Presidente - La parola al Presidente Fosson.

Fosson (GM) - Per quanto attiene alla prima domanda, come già ricordato in altre occasioni, l'Amministrazione regionale dovrà affrontare nei prossimi mesi un importante processo di revisione organizzativa in funzione della cessazione dal servizio di un consistente numero di unità di personale dirigente e non. Nello specifico, dalle ultime stime degli uffici del Dipartimento del personale ed organizzazione, i dirigenti che cesseranno dal servizio nei prossimi 12 mesi sono 14, di cui 4 apicali incaricati con deliberazione della Giunta n. 371 del 2019. Solo 5 dei 14 soggetti interessati si sono per il momento avvalsi della facoltà prevista dalle intervenute disposizioni in materia previdenziale: la cosiddetta "quota 100". È pertanto indubbio che l'Amministrazione regionale dovrà affrontare un importante ricambio generale a cui sarà necessario dare seguito mediante un'attenta programmazione delle assunzioni del personale dirigente e delle categorie, ed è quello che stiamo cercando di fare: un affiancamento di questi grandi dirigenti. Riguardo agli incarichi conferiti, la deliberazione della Giunta regionale prevede che gli incarichi abbiano decorrenza ordinaria dal 1° aprile fino al termine naturale della legislatura. La delibera inoltre dà atto che gli stessi cessano in ogni caso al termine del mandato dell'organo che li ha conferiti o proposti e comunque non oltre il conseguimento del limite di età o dell'anzianità contributiva massima per il collocamento d'ufficio a riposo dell'interessato ai sensi dell'articolo 21, comma 5, della legge regionale n. 22 del 2010 o del diverso termine a seguito della richiesta di collocamento a riposo e adesione ai sensi di quanto previsto dall'articolo 14, comma 6, del decreto n. 4 del 28 gennaio 2019, con il titolo: "Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e pensioni". Resta pertanto impregiudicata l'applicazione delle disposizioni previste dalla normativa regionale vigente e, segnatamente, il fatto che la durata dell'incarico può essere inferiore a tre anni se coincide con il conseguimento dei limiti di età dell'anzianità massima per il collocamento d'ufficio a riposo dell'interessato. È peraltro altresì fatta salva la facoltà di cui all'articolo 65 della stessa legge, ossia il trattenimento in servizio oltre i limiti di età o di servizio posta in capo sia alla Regione, per proprie esigenze funzionali e organizzative, previo assenso della persona interessata e fatto salvo il rispetto del limite massimo di età.

Ciò promesso, ai fini dei principi generali relativi agli incarichi conferiti a soggetti prossimi alla cessazione del servizio, saranno attentamente monitorate le posizioni dei singoli dirigenti interessati in ragione delle peculiarità di ciascuna, avuto riguardo delle esigenze organizzative e della necessaria condivisione con la persona interessata circa la durata dell'incarico laddove la normativa vigente lasci spazi all'agire discrezionale della pubblica amministrazione.

Présidente - Pour la réplique, la parole au collègue Vesan.

Vesan (M5S) - Siamo contenti che la normativa vi tuteli e soprattutto che da parte dei dirigenti ci sia questa disponibilità a permanere in servizio anche oltre la scadenza naturale per un breve periodo, però quello che noi auspichiamo per l'Amministrazione regionale ormai da anni è un certo ricambio e una nuova visione. Se gli stessi che amministrano la Valle d'Aosta si trovano nelle condizioni di avere necessità di affiancare i loro dirigenti perché altrimenti perdono il polso della situazione, sono particolarmente preoccupato. La nostra visione è una nuova programmazione: nuovi progetti, nuovi programmi per togliersi dal pantano in cui ci troviamo. Confidiamo quindi in una maggiore attenzione nella scelta delle figure apicali magari anche approfittando di appositi processi concorsuali.