Oggetto del Consiglio n. 526 del 21 marzo 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 526/XV - Approvazione di mozione: "Regolamentazione della gestione dei materiali in plastica monouso nelle feste e sagre".
Rini (Presidente) - Ricordo che c'è stata l'illustrazione ed è aperta la discussione generale del punto n. 33 dell'ordine del giorno. Se non vi sono richieste di intervento, chiudiamo la discussione generale. La parola al collega Restano.
Restano (GM) - È sicuramente un argomento molto importante all'ordine del giorno che coinvolge tutta la popolazione, gli Enti locali ma il contenuto della mozione coinvolge soprattutto le associazioni di volontariato che operano sul territorio. In questo intervento vorrei portare un pochino l'esperienza del mio vissuto come Amministratore comunale e anche per rappresentare all'Aula i risultati già svolti sino ad oggi, almeno fino a quando ho potuto partecipare attivamente alla vita dell'Amministrazione comunale e poi magari dopo solo come volontario della pro loco di Valpelline nei brevi periodi di tempo che avevo a disposizione. Posso dire che nella Comunità montana dove risiedo si è partiti da una percentuale di rifiuti differenziati o riutilizzabili del 35,79% nell'anno 2007 per arrivare lo scorso anno a una percentuale del 75,49%. È del tutto evidente da questi numeri che è stata una Comunità montana abbastanza virtuosa, mi permetto di dire a dimostrazione dell'operato di chi ha lavorato prima del mio avvento in Comunità montana che si era investito tanto in questo settore ma soprattutto voglio qua testimoniare quanto fatto dalle associazioni di volontariato, dalla pro loco. Quando abbiamo iniziato l'attività, nel corso di quattro giorni di festa si raccoglievano circa 14-15 metri cubi di rifiuti indifferenziati; attraverso il coinvolgimento della popolazione e l'operato di tanti ragazzini, e direi in media per ogni pasto almeno sette persone che svolgono l'attività di differenziazione dei rifiuti, si è arrivati oggigiorno a pochi metri cubi. Si fa la raccolta dell'umido, chiaramente incentivata dalle ditte che raccolgono i rifiuti e la raccolta della plastica, gli altri materiali vengono messi nel multimateriale. Siamo quindi riusciti a ottenere un'alta differenziazione dividendo i rifiuti a loro volta. Io credo che il solo esempio virtuoso sia a Valpelline ma penso che tutte le associazioni di volontariato operino in questo senso.
È stata richiamata nella mozione una delibera del maggio 2016 che incentivava l'utilizzo di piatti e stoviglie in materiale compostabile e proprio qua con questo invito che viene reiterato oggi a voler essere ancora più virtuosi, e così deve essere, non vorrei che si corra il rischio di penalizzare le associazioni di volontariato ma soprattutto incentivare persone che partono con delle buonissime intenzioni poi a produrre più rifiuti indifferenziati del dovuto o del possibile. Perché faccio quest'affermazione un pochino forte e pesante? Perché questi contenitori e queste stoviglie costano molto di più - sono dati dello scorso anno - e non solo, non sono biodegradabili da assimilare all'altro rifiuto biodegradabile, ma vanno divisi da questi rifiuti, quindi vanno raccolti in maniera diversa. Involontariamente andremo a generare - questo fino allo scorso anno - un costo maggiore per le associazioni di volontariato. Non solo, se noi auspichiamo in qualche modo di penalizzare le associazioni che operano sul territorio, le pro loco, chi organizza queste feste andando ad aumentare se possibile la tariffa dei rifiuti indifferenziati, andiamo in maniera indiretta a penalizzare la popolazione, perché generalmente, per quanto di mia conoscenza, questi rifiuti, in virtù del fatto che la festa popolare paesana è considerata una risorsa per la comunità, vengono messi in carico all'Amministrazione pubblica. L'associazione, la pro loco difficilmente ha le risorse per andare a intervenire, quindi andiamo quasi a disincentivare.
Sicuramente questa mozione è piena di buone intenzioni, io la condivido, bisogna vedere se si riesce poi a calarla nella nostra realtà, e qui troveremo dei forti ostacoli. Condivido invece la possibilità di incentivare la formazione, l'associazionismo, la partecipazione della popolazione cercando di far capire che lavorare insieme e impegnare delle risorse umane, di volontariato nel promuovere la differenziata, nel lavare per quanto possibile i piatti in plastica, quindi togliere via la parte che è biodegradabile, è un valore aggiunto. Questo credo che è già quello che si stia facendo e in tal senso penso che la Giunta stia lavorando, cercando di sollecitare la popolazione ad andare in questo senso, di rendere ancora più virtuosa... tutti quelli che operano all'interno delle associazioni di volontariato perché difficilmente - e questo lo dico per esperienza - potremo portare la ceramica nelle feste paesane, perché a Valpelline ci abbiamo provato ed è una cosa non applicabile: uno, perché non si hanno le risorse e gentilmente ce le aveva prestate l'Amministrazione regionale; poi bisogna avere le attrezzature per il lavaggio e quant'altro e, quando si producono più di 2000 piatti a pasto, diventa difficilmente applicabile. A mio modesto modo di vedere la cosa, quindi dovremmo cercare di diventare ancora più virtuosi ma con le risorse che oggi abbiamo a disposizione, altrimenti andremo a penalizzare le nostre comunità.
Presidente - La parola al collega Bianchi.
Bianchi (UV) - Sicuramente questa mozione ha degli ottimi intenti e da una parte li condivido però, a mio avviso, ci sono alcune cose che devono essere evidenziate. Quando diciamo che in Valle d'Aosta manca un incentivo per raccogliere l'organico, a mio avviso, dovremmo specificare meglio, perché non è vero, perché ad oggi in alcune Unités un incentivo per chi fa la raccolta dell'organico c'è, vale a dire un'agevolazione sul costo della raccolta dei rifiuti esiste, quindi non è proprio vero che non c'è. Possiamo poi discutere se è poco, se è tanto, se si può fare meglio: questo è indiscutibile, infatti apprezzo l'indirizzo della mozione, però obiettivamente l'incentivo c'è, possiamo discuterlo ma c'è.
Entrando invece nel vivo dell'impegno della mozione, è indubbio che - e già il collega Restano lo ha evidenziato - qui andiamo a toccare tutta una serie di associazioni di volontariato esistenti sul territorio: dalle pro loco agli Alpini e via dicendo. È indubbio, e lo sappiamo tutti, che le stoviglie compostabili hanno un costo di un certo tipo rispetto a quelle in plastica, ne è dimostrazione il fatto che si era lavorato in tal senso ma proprio perché le stesse associazioni ci avevano detto che, avendo dei costi così alti, rimanevano sul discorso della plastica. È proprio lì che era nato anche il senso del multimateriale dove si cercava di pulire queste stoviglie in plastica in maniera che potessero andare nella parte della raccolta differenziata incrementando delle percentuali. Un esempio su tutti: alla Fiera di Sant'Orso di tre anni fa - quindi in una manifestazione con dei numeri importanti - in tutti i punti rossi e neri sono stati dati i pasti nelle stoviglie compostabili. Noi dobbiamo sì guardare cosa succede nelle altre Regioni, ben venga, però dobbiamo contestualizzarlo al nostro territorio, alla nostra realtà, vale a dire che in quella manifestazione di Sant'Orso - allora ero Assessore - abbiamo portato via dei camion non di organico, di plastica compostabile, dopodiché non è più neanche stata accettata, perché chiaramente non c'era organico, quindi i numeri fanno 90. Un qualcosa che è stato fatto in passato e ha funzionato, ad esempio alla Festa del lardo di Arnad, è quando sono stati dati dei contributi per l'acquisto delle lavastoviglie e per i piatti in ceramica, ma perché? Perché lì non produciamo rifiuto ed è lì che noi dobbiamo andare, cioè noi dobbiamo incentivare a non produrre rifiuti. A mio avviso, quindi la strada da intraprendere in queste manifestazioni è quella, perché, per le associazioni, che sono volontarie per di più, chiaramente il costo delle stoviglie inciderebbe troppo sul costo globale della manifestazione dato che hanno dei costi tre-quattro volte superiori. È lì che bisogna lavorare, vale a dire andare a disincentivare l'acquisto di piatti, forchette, bicchieri in plastica andando verso quelli di vetro, per esempio, in maniera che si possano anche passare da una manifestazione all'altra, cioè fare un magazzino dove ogni associazione volontaria possa, per esempio, acquisirli prenotando con il tempo in maniera che si vanno a produrre meno rifiuti. Quella, secondo me, è una strada che bisognerebbe percorrere, perché solamente in questa maniera si può...
Dall'altra parte - e condivido anche qui il discorso che ha fatto il collega Restano -, vi è l'aspetto legato all'informazione, sul quale abbiamo lavorato tanto, a mio avviso, bisogna continuare a lavorare in tal senso. Collega Pulz, si dice: "le Ecolo-Fêtes non hanno funzionato", hanno dato dei risultati, sicuramente si può ancora fare meglio, anzi si dovrebbe cercare di fare meglio ma siamo partiti da un qualcosa, non è obbligando qualcuno a fare qualcosa in una certa maniera che... Mi sembra quasi che qui stiamo portando la richiesta di chi vende le stoviglie compostabili. Andiamo verso un rifiuto zero - che non era nel mio programma elettorale, ma forse nel suo sì -, andiamo verso la direzione di non produrre questi rifiuti. Non andiamo quindi a dire: "no, non prendiamo più plastica monouso ma la prendiamo compostabile", ma andiamo nella direzione di non produrre i rifiuti. So che è difficile, la strada è sicuramente in salita ma, a mio avviso, è quella che bisogna percorrere. Questo quindi era un po' il discorso che volevo fare sulle "Ecolo-Fêtes" e sulle manifestazioni qui in Valle.
Presidente - Ci sono altre richieste di intervento in discussione generale? Ha chiesto la parola all'Assessore Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Ringrazio la collega Pulz che mi dà la possibilità di mettere in evidenza cosa si è fatto ma soprattutto quello che stiamo facendo, perché altrimenti il rischio è di mettere in evidenza 500 cose quando praticamente 499 le stiamo già facendo. Le indicazioni ci sono, le informative ci sono, il raccordo inizia a esserci e, per rassicurarla, collega Pulz, non siamo all'anno zero, anche se magari a lei piacerebbe che ci fossimo, glielo dico proprio in maniera diretta e in amicizia, non siamo all'anno zero, ma da lì l'obiettivo è fare meglio.
La collega Russo qualche settimana fa aveva presentato una mozione e, approvando la mozione in Aula qualche giorno dopo, abbiamo dato corso subito con una circolare scritta a più mani, cercando di sensibilizzare tutto il settore pubblico e tutto il settore parapubblico. Le assicuro, collega Pulz, che i ritorni sono ottimi, anzi tutti i soggetti che hanno ricevuto la circolare stanno cercando di avere ulteriori informazioni proprio per, passo dopo passo - un po' come quando si va in montagna e uno decide di raggiungere la cima -, attrezzarsi per diminuire, come dicevano bene prima i colleghi Bianchi e Restano, quello che è a monte, dobbiamo probabilmente fare meglio e soprattutto incidere di più.
Cercherò di entrare nel merito aggiornando il tutto a quando è stato approvato da questo Consiglio il piano regionale di gestione dei rifiuti. Fra i rifiuti per i quali sono state previste apposite misure che ne consentano la riduzione oppure il miglioramento della raccolta differenziata vi sono i rifiuti in plastica e i rifiuti organici derivanti proprio dalla preparazione e consumo di alimenti. Le ultime informazioni, se possono essere utili al dibattito, sono che di recente la Commissione europea ha avviato la procedura per disporre sin dal 2019, cioè da qualche mese, l'esclusione dal mercato di determinate tipologie di oggetti plastici in presenza di alternative facilmente disponibili ed economicamente accessibili, e questo è un passaggio fondamentale. Così come già indicato dalla Commissione europea, saranno bandite dieci tipologie di oggetti di plastica fra cui posate, piatti, bicchieri, cannucce, mescolatori per bevande; tutti questi prodotti dovranno essere fabbricati solo con materiali sostenibili. I contenitori per bevande monouso inoltre saranno ammessi solo se i tappi e i coperchi restano attaccati al contenitore. Cito un esempio: "al fine di prevenire quindi la produzione dei rifiuti plastici, la Commissione stabilisce che gli Stati membri dovranno ridurre l'uso di contenitori per alimenti e tazze per bevande in plastica fissando obiettivi nazionali di riduzione, mettendo a disposizione prodotti alternativi e impedendo che i prodotti di plastica monouso siano forniti gratuitamente - quindi c'è un indirizzo molto chiaro - i produttori di tali oggetti in plastica dovranno in parte coprire i costi di gestione e bonifica dei rifiuti e quelli delle misure di sensibilizzazione per contenitori per alimenti, pacchetti e involucri, contenitori e tazze per bevande, prodotti del tabacco con filtro, salviette umidificate, palloncini e borse di plastica in materiale leggero", questo è un altro passaggio, dal punto di vista legislativo, importante. La Commissione europea ha fissato - sembra lontanissimo ma è domani - al 2025 il termine entro il quale gli Stati membri dovranno raccogliere il 90% delle bottiglie di plastica monouso per bevande introducendo sistemi di cauzione-deposito.
Per quanto riguarda la regolamentazione di manifestazioni in cui è prevista la preparazione e la somministrazione di alimenti - quindi entro adesso a pieno titolo cercando di dare delle risposte puntuali alla mozione che lei ci ha presentato -, nel 2015, a firma degli Assessori del territorio e ambiente e alla sanità salute e politiche sociali, erano state fornite agli organizzatori di tutte le fiere, sagre e feste, indicazioni ben precise sull'obbligo di adottare principalmente piatti, bicchieri e posate monouso in materiale compostabile, ad eccezione dell'utilizzo di materiali in vetro e ceramica autorizzato laddove fosse dimostrato il pieno rispetto delle normative vigenti in materia di igiene degli alimenti, con particolare riferimento alle disposizioni sullo HACCP. La tipologia di oggetti utilizzati per la somministrazione di alimenti deve essere sempre preventivamente comunicata al competente servizio dell'Azienda USL della Valle d'Aosta. Successivamente, nel 2016, era stato richiesto ai soggetti già destinatari della circolare del 2015 di porre attenzione a che, in caso di utilizzo di oggetti in materiale compostabile, la quota complessiva degli stessi in peso non superasse del 5% il quantitativo di rifiuto organico raccolto in forma differenziata, limite posto dall'impianto di trattamento e compostaggio della frazione organica di Sarmato in provincia di Piacenza presso cui veniva conferito questo tipo di rifiuto. Nel corso degli anni si è comunque verificato che tale limite non fosse superato e quindi l'utilizzo di oggetti e materiali compostabili è sempre stato ammesso. Mi permetta la battuta: non siamo all'anno zero. Anche se ora la frazione organica dei rifiuti viene conferita presso un altro impianto fuori regione, che non ha posto vincoli alla qualità del rifiuto conferito, le prescrizioni fissate con la circolare del 2015 sono da intendersi pienamente operative dal punto di vista tecnico. Tale informativa - e questo è l'altro passaggio fondamentale per quanto concerne le "Ecolo-Fêtes" - è stata data in modo particolare alle pro loco nell'ambito dell'incontro preparatorio proprio della Fiera di Sant'Orso - prima il collega Restano citava qualche numero, i numeri li conosciamo, sono interessanti e gli ordini di grandezza sono pesanti - tenutosi in data 7 gennaio 2019. Non so se lei ha avuto modo di leggere, ma a seguito della mozione che abbiamo approvato a fine gennaio in Aula, o forse il 10 di gennaio, tutti i Comuni, tutte le Unités - oltre a tutti gli altri che non sto qui a elencare perché andrei fuori dal seminato e della mozione che ci ha presentato - sono stati ulteriormente informati con la circolare inviata in data 8 febbraio 2019, che ha recepito tutte le modifiche successive al 2017-2018, ai primi mesi del 2019. In considerazione di quanto ho detto, la Regione ritiene che le risposte che abbiamo avuto proprio da tantissime settori pubblici non solo sia stata positiva ma c'è l'intenzione di mettere in campo ulteriori azioni e ulteriori misure perché non è sufficiente l'informativa, dobbiamo andare oltre e dobbiamo mettere in campo ulteriori proposte e azioni.
In merito alla possibilità di consentire la fruizione del servizio di gestione rifiuti gratuito o applicando tariffe differenziate agli organismi pro loco, associazioni che organizzano le manifestazioni secondo le regole della "Ecolo-Fête", è palesemente contrario proprio al principio che le diceva prima: "chi inquina paga", essendo, fra l'altro, un obbligo degli organizzatori attenersi scrupolosamente alle corrette modalità di gestione dei rifiuti.
A proposito di materiali in plastica monouso - non so se ha avuto modo di leggerla qualche giorno fa - porto a conoscenza l'Aula che da parte dell'Associazione italiana distributori automatici è pervenuta una diffida formale con la quale viene richiesto alla Regione di revocare la circolare che abbiamo fatto a inizio febbraio emanata alle strutture pubbliche presenti in Regione e a tutto il comparto parapubblico a febbraio nel 2019, volta a favorire misure di prevenzione nella produzione dei rifiuti in plastica con particolare riferimento a stoviglie, bicchieri e bottiglie in plastica. Il 18 marzo 2019 ho inviato una nota, che è stata mandata per conoscenza anche a tutto il Consiglio regionale - se non ha la copia, gliene faccio una -, in cui ho ribadito l'intenzione come Amministrazione di adottare e di richiedere alle strutture pubbliche presenti in Regione di adottare le azioni sopraindicate di prevenzione della produzione dei rifiuti in plastica. Nella nota viene chiaramente specificato che quanto avviato rientra nelle competenze dell'Amministrazione regionale ed è pienamente coerente con le disposizioni comunitarie nazionali in materia di gerarchia di gestione dei rifiuti, gerarchia che indica come azione prioritaria proprio quella della prevenzione della produzione e che tali azioni non possono essere considerate in alcun modo pregiudizievoli rispetto all'attività svolta dai gestori di distributori automatici di alimenti e di bevande.
Vorrei fermarmi proprio su questo perché è fondamentale, considerato che, nel momento in cui decidiamo di mettere in campo delle informative, delle circolari che siano sostenibili, che si possano applicare, ci va, da una parte, la volontà di natura politica di mettere in campo delle azioni e, dall'altra parte, un perimetro all'interno del quale noi possiamo agire e incidere. La risposta non solo è stata puntuale ma l'obiettivo è creare, nelle prossime settimane, nei prossimi mesi, delle condizioni anche con dei progetti pilota all'interno dell'Amministrazione pubblica proprio per dare corso e gambe alla mozione che è stata approvata a gennaio 2019.
Cercherò di farle avere la lettera, la circolare non so se ha avuto modo di leggerla, anche perché i Consiglieri comunque erano in indirizzo... probabilmente ha avuto modo, ho risposto in maniera puntuale alle aziende che distribuiscono all'interno dell'Amministrazione tali bevande, se non ha la risposta, gliela farò avere. Dal punto di vista politico, io penso che non solo non siamo all'anno zero ma stiamo andando - e sono i numeri a dirlo, non solo il sottoscritto - nella direzione giusta. Un passo alla volta, una circolare alla volta, sembra quasi che siamo ancora nel terzo mondo, con tutto il rispetto per il terzo mondo, ma così non è, collega Pulz, invece stiamo andando nella direzione dove i numeri ci stanno dando ragione, le sollecitazioni vengono recepite anche dalle strutture dirigenziali, dalle scuole, dall'USL, dalle partecipate, dai Comuni e dalle Unités. Penso che se a monte c'è una strategia e c'è comunque un accompagnare le circolari che emettiamo come Amministrazione regionale e non imporre ma accompagnare, a differenza di obbligare, io penso che insieme possiamo raggiungere dei buoni risultati.
Proprio nel merito, rispondendo alla mozione che ci ha presentato, chiederei sinceramente che la ritiri perché siamo oltre quello che lei ci ha messo sul tavolo. Se così non fosse, a questo punto noi ci asterremo, anche perché, rispetto alla mozione che è stata approvata il 10 di gennaio, sinceramente dei passi avanti sono stati fatti e anche i colleghi Bianchi e Restano prima hanno messo in evidenza gli sforzi che comunque l'Amministrazione ha fatto. Facciamo però attenzione a distinguere gli indirizzi, gli strumenti che si mettono in campo e cosa in questo momento l'Amministrazione regionale sta mettendo in campo e sta cercando di fare.
Dalle ore 16:10 assume la presidenza il Vicepresidente Rollandin.
Rollandin (Presidente) - La parola alla collega Pulz.
Pulz (ADU VDA) - Ringrazio i colleghi che hanno portato il loro importante contributo. Io vorrei rassicurare l'Assessore che ha come limite il fatto di essere, dal mio punto di vista, un po' permaloso, mi scusi se mi permetto. Io non ho mai detto che siamo all'anno zero, né l'ho mai pensato perché questo mi angoscerebbe terribilmente, non dormirei proprio più la notte e a me piace dormire. Noi abbiamo proposto questa mozione soltanto a completamento di quella fortunatamente già approvata dalla collega Russo, che ha avuto tutto il nostro favore e che poi ha trovato la sua capacità - intendo dire sua di Assessore - di pronto intervento. Noi di questo ci rallegriamo e siamo felici non solo dell'approvazione di quella mozione ma anche che lei si sia dato subito da fare e che la comunità tutta stia dimostrando la necessaria sensibilità per andare in quella direzione, a cominciare dai giovani valdostani che scesi qua sotto in piazza a dimostrare la loro attenzione per il nostro pianeta, perché non abbiamo, come dicevo stamattina, un pianeta B e stiamo riempiendo l'unico pianeta che abbiamo di plastica. Il nostro intervento è solo volto a completare il quadro, a migliorare se possibile - come dicevano i nostri due colleghi, che sono anche ex sindaci - ancora di più la gestione dei rifiuti nelle feste e nelle sagre. Dal suo discorso, peraltro puntuale, io continuo a non capire, come infatti abbiamo scritto nella mozione, la questione della percentuale del 5% di materiale compostabile, che può essere appunto materiale vario sul totale della frazione organica. A noi risulta, come lei ha detto, che ci sia questa ditta fuori Valle, che è un centro di compostaggio dove arrivano i rifiuti valdostani. Se mi posso permettere, non capiamo neanche quale sia il senso di una ditta così lontana, che quindi costa di più in termini proprio banalmente di benzina, autostrada, eccetera, non capiamo perché quella ditta sia comunque selettiva riguardo al materiale. La sua spiegazione non è stata chiara su questa percentuale, quindi continuiamo ad avere questo dubbio e abbiamo ancora il dubbio se non si sarebbe potuto scegliere un centro di compostaggio più vicino, per esempio, in Piemonte, che non facesse questo tipo di approccio selettivo, perché, per esempio, da questo deriva il fatto - se abbiamo capito bene, ma può darsi che ci siano degli errori nella nostra interpretazione -, anche se il materiale di cui lei parlava noi ce l'abbiamo e lo abbiamo visionato, che noi non possiamo mettere i tovaglioli e i fazzoletti di carta nell'umido da differenziare. Favoino - che senz'altro lei conoscerà perché è uno dei massimi esperti sull'argomento - però ha spiegato che in Italia anche i fazzoletti di carta, Scottex, eccetera, dovrebbero andare tutti nella frazione organica per comodità e perché si decompongono senza problemi.
Io quindi non mi sento di ritirare questa mozione - se lei ha ulteriori risposte, siamo felici di ascoltarla - e chiedo che la stessa venga messa ai voti sperando che tutti abbiano capito qual è l'intento. Ribadisco che nessuno ha l'impressione di essere all'anno zero, tutti vogliamo collaborare e felicitarci, anche perché forse stiamo intraprendendo la strada giusta per la comunità, per i nostri giovani e per le future generazioni.
Presidente - La parola al collega Vesan, ne ha facoltà.
Vesan (M5S) - Solo due precisazioni rispetto agli interventi che ho sentito relativamente a questo argomento in merito a delle conoscenze dirette che ho sul problema.
Per quello che riguarda l'utilizzo delle stoviglie compostabili, è vero quello che ha detto il collega Restano, cioè che costano sensibilmente di più e che quindi possono creare dei problemi alle pro loco che le utilizzano. È altrettanto vero però quello che ha detto il collega Bianchi: se si usano delle stoviglie pluriuso, che siano in ceramica o che siano di plastica - e quindi non si rompono e sono meno pericolose - devono comunque essere lavate ma sono la vera soluzione nella direzione della riduzione del rifiuto perché, per quanto separato bene, la soluzione migliore è sempre quella di produrre meno rifiuti.
Mi lascia un po' perplesso la questione sul grado di contaminazione del rifiuto. Nel conferimento del rifiuto differenziato ci sono sostanzialmente differenti tipologie, le percentuali di impurità sono stabilite dai consorzi di riciclo. Faccio un esempio ridicolo: la lattina di alluminio è un rifiuto in alluminio che è un imballaggio e quindi fa parte del rifiuto recuperato da chi recupera alluminio, la caffettiera Bialetti - chiedo scusa per la pubblicità - è un rifiuto in alluminio che non costituisce imballaggio, quindi non rientra tra i rifiuti che vengono considerati imballaggi in alluminio, ma il disciplinare prevede espressamente che questo rifiuto è elemento esterno non costituente contaminazione e, visto che comunque l'alluminio è un minerale molto prezioso, viene comunque recuperato e rientra a far parte di quello che è ammissibile. La lattina in acciaio, se buttata dentro, invece non è valorizzabile nella filiera di alluminio e quindi viene considerato contaminante non ammissibile e, sulla scorta di questo, sono stabilite delle apposite percentuali che dicono: "questo ci può stare, questo non ci può stare, se hai una percentuale fino a tot, vi pago il prezzo intero di alluminio, sennò ve lo pago in modo progressivamente ridotto fino al superamento di una certa percentuale oltre la quale il rifiuto non è considerato recuperabile e anche il viaggio per andarlo a recuperare viene addebitato a chi lo fornisce". Da questo punto di vista, è importante chiarirci su che cosa sono le stoviglie compostabili rispetto alla frazione organica. Non essendo un consorzio di filiera iscritto al CONAI, il recupero del materiale compostabile dipende fondamentalmente da chi lo riceve. Il nostro Assessorato non è riuscito a trovare posti per compostare i propri rifiuti più vicini ed è per quello che costa così caro e viene portato così lontano, però, come ci già detto l'Assessore, in prima battuta era stata fissata una non accettazione delle stoviglie in bioplastica e quindi è uscita fuori questa percentuale del 5%, che non era affatto la percentuale in cui erano ammesse le bioplastiche: era la percentuale in cui era ammesso qualunque tipo di contaminazione, come una forchetta di metallo o un imballaggio in plastica normale buttato insieme all'organico; sulla scorta di questo, l'Assessorato ha emesso la famosa circolare, che, da quanto dichiarato dall'Assessore, risulta essere tuttora vigente. In realtà, l'attuale impianto di smaltimento dell'organico dove viene gestito l'organico valdostano accetta invece il mater-bi, considerandolo materia organica perché materia organica. Questa quota parte di percentuale di contaminazione quindi non esiste più e dunque, in realtà, potremmo serenamente usare le stoviglie compostabili per quello che riguarda questo tipo di gestione. Diciamo quindi che questo è il passo in più, sempre ribadendo che le stoviglie lavabili che non diventano rifiuto sono la soluzione migliore, ma mi sembra che con questa mozione non vado a dire: "dobbiamo usare tutte le stoviglie compostabili" ma: "dobbiamo fare in modo di produrre meno rifiuto indifferenziato".
Per quanto riguarda il fatto di proporre delle valorizzazioni economiche diverse applicando sanzioni o non sanzioni, probabilmente se gli appalti legati alla gestione del servizio di raccolta rifiuti, che fino ad oggi hanno previsto sostanzialmente che le manifestazioni con patrocinio pubblico non pagassero nessun tipo di tassa sui rifiuti... la semplice applicazione di una tariffa quantitativa, così come sarà applicato a tutti i cittadini valdostani in attuazione del piano regionale dei rifiuti, che prevede il pagamento delle frazioni indifferenziate e probabilmente, vista la difficile sostenibilità, andrà a prevedere anche il pagamento della frazione organica, inevitabilmente comporterà il fatto che le fiere fatte con un maggior rispetto dell'ambiente si troveranno a pagare di meno, quelle fatte in modo grossolano e per raccogliere velocemente insieme tutti i rifiuti si troveranno invece a pagare una quota consistente per la gestione della stessa. È però molto importante ribadire che il fatto che sia una fiera, una sagra, un'occasione di festa non esime l'organizzazione - che sia una pro loco, che sia un privato ma anche una pubblica amministrazione - dal pagare la quota ambientale, che noi adesso chiamiamo TARI, per quello che riguarda la gestione del servizio di raccolta dei rifiuti.
Presidente - La parola al collega Manfrin, ne ha facoltà.
Manfrin (LEGA VDA) - Io ringrazio la proponente di questa mozione, ovviamente intendo anche fornire la posizione della Lega, in primis però - e questo lo faccio a livello personale - mi sento di citare, visto che si è parlato di rifiuti plastici e quant'altro, anche un recente studio che è stato condotto da un'Università tedesca ed è stato pubblicato su una prestigiosa rivista scientifica, che ha spiegato come il 90% dei rifiuti globali di plastica negli oceani proviene in tutto da 10 fiumi: 2 dei quali situati in Africa e 8 in Asia, questi sono i maggiori produttori di materie plastiche.
Venendo al punto, rispetto alla vostra impegnativa, guardando i quattro punti, riteniamo che tre di questi, ovvero l'1, il 2 e il 3 siano condivisibili, mentre troviamo che il punto n. 4 sia di difficile se non di dubbia realizzazione. Per questo motivo la Lega voterà a favore di questa mozione soltanto se verrà espunto il punto n. 4, in caso contrario si asterrà.
Presidente - La parola alla collega Pulz, ne ha facoltà.
Pulz (ADU VDA) - Ci sembra una proposta che possiamo accettare, ringrazio i colleghi della Lega.
Presidente - La parola alla collega Minelli, ne ha facoltà.
Minelli (RC-AC) - Ne approfitto per anticipare già la dichiarazione di voto, che sarà favorevole, proprio sulla base di questa decisione della collega Pulz di trasformare o di eliminare l'ultimo punto dell'impegnativa, perché condividiamo in toto sia le premesse che il senso generale della mozione, ma questo ultimo punto era quello che ci creava qualche problema non tanto per la sua prima parte quanto per la seconda, cioè proprio questo aspetto della penalizzazione delle altre organizzazioni, delle altre sagre, perché riteniamo che in qualche maniera potesse essere discriminatorio o comunque non tener conto di una situazione reale. Il collega Manfrin mi ha anticipata, volevo dire esattamente la stessa cosa e, se questo è l'intento della proponente, noi voteremo a favore della mozione.
Presidente - Ci sono altri interventi? Se non ho capito male, è stata accolta la proposta fatta dalla collega Pulz di eliminare l'ultimo comma. Qualcuno della Giunta intende prendere la parola? Chiudo la discussione generale, la parola all'Assessore Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Nell'illustrazione ho cercato di mettere in evidenza quello che si è fatto ma soprattutto quello che si sta facendo. Ringrazio anche il collega Vesan per il contributo molto tecnico, molto specifico che ci ha portato ma che è utile indubbiamente al dibattito, anche perché, com'è stato ben illustrato, in parte è stato modificato rispetto al conferimento che si faceva a Piacenza...
(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)
... la parte più delicata modificando proprio quell'inserimento.
Volevo rispondere invece alla collega Pulz soprattutto - non tanto a lei ma a chi ci ascolta - che avremo modo in commissione eventualmente di declinare certe affermazioni effettuate in Aula, perché a monte, collega, ci sono delle gare - quindi non si sa perché mettere in campo delle illazioni -, dei bandi e poi qualcuno vince la gara; comunque, se la commissione sarà interessata, ci potrà illustrare quello che è stato il percorso più di natura amministrativa che non politica. Il collega Manfrin ha fatto la proposta di abrogare il punto n. 4, che praticamente è il punto al quale è quasi impossibile per diverse sfaccettature dare corso e gambe. A questo punto se la mozione viene emendata in tal senso, non c'è nessun problema ad approvarla, anche perché si va nella direzione che ho appena illustrato, e le azioni che a seguito delle circolari abbiamo fatto e stiamo facendo vanno proprio in quella direzione. Io quindi non ho chiesto alla proponente di modificare il punto n. 4 dato che mi sembrava molto interessata a quel punto, ma se viene tolto, viene meno il punto critico; per quanto riguarda gli altri tre punti, noi oltretutto stiamo già facendo praticamente quello che lei ha messo nero su bianco, va quindi a consolidare il percorso e va ulteriormente a rafforzare le azioni che stiamo mettendo in campo. Se la mozione, da come ho capito, è emendata e il punto n. 4 non c'è più, quindi votiamo la mozione.
Dalle ore 16:27 riassume la presidenza la Presidente Rini.
Rini (Presidente) - Non ci sono altre richieste? Possiamo porre in votazione il testo emendato. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti e votanti: 34
Favorevoli:34
Il Consiglio approva all'unanimità.