Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 525 del 21 marzo 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 525/XV - Ordine dei lavori.

Rini (Presidente) - Alla presenza di 31 Consiglieri possiamo iniziare i lavori di questo pomeriggio. Ha chiesto la parola la collega Morelli.

Morelli (ALPE) - Mozione d'ordine perché volevamo correttamente fare un annuncio al Consiglio regionale che, come Consiglieri dei gruppi ALPE e UVP, siamo giunti alla decisione di costituire un gruppo unico la cui comunicazione ufficiale verrà formalizzata nei prossimi giorni. Non vorremmo ci fossero interpretazioni fuorvianti e quindi diciamo veramente che questa non è una fuga in avanti, non è un blitz nei confronti di nessuno, è un atto forte, costruttivo che va nella direzione di contribuire, con senso di responsabilità, a imprimere un ulteriore slancio a un percorso che si ponga come obiettivo quello della rifondazione dell'area autonomista. È un primo passo che facciamo in piena libertà e autonomia come Consiglieri regionali nella speranza che altri possano seguire il nostro esempio e raggiungerci in questo percorso. Nei prossimi giorni ci spoglieremo in qualche modo della nostra singola veste per metterci al servizio di un nuovo progetto comune che si fondi sui valori statutari di autonomia e autogoverno e sia rappresentativo delle nostre peculiarità. Siamo convinti che sarà necessaria un'elaborazione che porti a un momento rifondativo a cui dovranno concorrere i movimenti autonomisti ma anche tutti coloro che singolarmente vorranno dare il loro apporto. La nostra è un'adesione positiva, fiduciosa a un progetto che riteniamo improcrastinabile per il futuro della nostra Regione a fronte di una situazione di crisi economica, politica e sociale che tutti conosciamo e a un riemergere che ci preoccupa del nazionalismo. Nulla cambia ai fini della nostra adesione a questa maggioranza e, lungi dall'attribuirci dei meriti di primogenitura che non sono proprio nelle nostre intenzioni, compiamo semplicemente un atto di buon auspicio che conferisca slancio ai nostri movimenti affinché procedano, nei tempi e nei modi che riterranno più corretti e opportuni, nell'elaborazione di un progetto politico aperto e senza preclusioni, che possa dare ulteriore fondamento alla nostra azione programmatica e amministrativa a servizio del benessere individuale e collettivo. La Valle d'Aosta ha bisogno di ritrovare il senso della comunità e una nuova coesione sociale. A questo scopo la politica, i movimenti, noi tutti dobbiamo tornare tra la gente e anteporre all'interesse partitico il perseguimento di obiettivi generali che sappiano rispondere ai bisogni e alle istanze dei valdostani. L'area autonomista che si è frammentata in questi anni - tutti noi siamo figli della diaspora unionista - deve trovare i modi per riacquistare compattezza e credibilità, facendo tesoro degli errori del passato e facendo però prevalere una visione di futuro; credo che in questo senso andrà la nostra azione e vi chiediamo di accoglierla in questo senso.

Presidente - Su una mozione d'ordine in realtà non c'è la possibilità di intervenire o, volete e se tutta l'Aula è d'accordo, si può aprire un dibattito che però diventa politico, altrimenti se ne potrà parlare nell'ambito delle comunicazioni quando comunicherete l'avvenuta costituzione del nuovo gruppo. La mozione d'ordine deve essere relativa allo svolgimento dei lavori del Consiglio.

Il Consiglio prende atto della comunicazione della Consigliera Morelli.