Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 523 del 21 marzo 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 523/XV - Ritiro di mozione: "Inserimento delle scuole regionali nei portali "Scuola in chiaro" del MIUR e "Eduscopio.it" della Fondazione Agnelli".

Rini (Presidente) - Punto 32 all'ordine del giorno. La parola alla collega Russo per l'illustrazione.

Russo (M5S) - In questa mozione parliamo di valutazione, in particolare di valutazione del sistema scolastico, necessaria, secondo noi, per far evolvere qualsiasi sistema tanto più è fondamentale nel sistema che si occupa dell'apprendimento dei nostri figli. L'inserimento di dati relativi alle scuole sui portali regionali e nazionali garantiscono ai docenti la possibilità di confrontare i dati raccolti nella propria scuola con quelli di altre scuole dello stesso ordine presenti al di fuori del territorio valdostano e assorbire buone pratiche attivate nel resto d'Italia per migliorare la propria offerta formativa. Offre ai genitori e agli allievi la possibilità di scegliere una scuola confrontando le varie scuole presenti nella zona interessata in base ad indicatori comuni.

Vorrei partire dalla definizione della sostanziale differenza che c'è tra il nostro SREV (Struttura regionale di valutazione del sistema scolastico) e ciò che noi proponiamo in questa mozione, vale a dire l'adesione del nostro sistema scolastico a piattaforme nazionali di valutazione del sistema come hanno fatto tutte le Regioni italiane, a parte la Regione Valle d'Aosta e il Trentino. Nella nostra Regione abbiamo appunto lo SREV, strumento finalizzato all'innalzamento della qualità del servizio dell'istruzione, come dichiarato nel sito. È diviso in tre parti: "RAV in chiaro", in cui vi è un rapporto di autovalutazione delle scuole valdostane rispetto a quattro indicatori: popolazione scolastica, risorse economiche professionali, risultati scolastici e processi; c'è poi una seconda parte dedicata alla valutazione dei dirigenti scolastici e la terza alla valutazione dei docenti. I dati presenti nel sito rispetto alla valutazione delle scuole riguardano l'anno 2014/2015, quindi sono di quattro anni fa, mentre non vi è nulla rispetto alla valutazione dei dirigenti e dei docenti. Il nostro sistema è un sistema di valutazione interno non completo e aggiornato sul sito, mentre dovrebbe essere la fonte di informazione per chi vuole avere informazioni oggettive sulle scuole in cui iscriverà i propri figli o in cui insegna.

Cosa proponiamo noi, invece, con questa mozione? Chiediamo di inserire i dati delle nostre scuole in due portali nazionali in cui i dati delle nostre scuole sono confrontati con quelli nazionali di altre scuole e non interni tra le scuole della stessa Regione (parliamo del portale "Scuola in chiaro" e del portale "Eduscopio.it").

Il portale "Scuola in chiaro" del MIUR nasce nel 2011 per rispondere all'esigenza di mettere a disposizione della collettività tutte le informazioni disponibili relative alle scuole italiane di ogni ordine e grado in una forma organica e strutturata: indicazione sulla didattica, servizi offerti, informazioni sugli alunni e sui docenti, situazione finanziaria, rapporto di autovalutazione edilizia. Esso contribuisce all'applicazione della normativa sulla trasparenza e diffusione delle informazioni che rappresentano uno degli elementi qualificanti dell'autonomia scolastica.

Il portale "Eduscopio.it" della Fondazione Agnelli, invece, nato nel 2014, raccoglie le informazioni sulle qualità delle scuole secondarie di secondo grado di tutte le Regioni italiane relativamente al grado di preparazione, all'università e al mondo del lavoro dei suoi studenti. Esso aiuta studenti e famiglie a scegliere qual è la scuola più giusta per le proprie aspettative ed inclinazioni, in base a quale indirizzo si intende scegliere e in quale comune si risiede. Eduscopio inoltre è una risorsa utile per i docenti e i presidi con dati ed informazioni per sapere cosa hanno fatto i loro diplomati dopo la maturità.

Il portale unico dei dati delle scuole è rivolto a tutti, quindi tutti vi possono accedere: amministrazioni pubbliche, famiglie, personale della scuola, alunni, esperti informatici, esperti amministrativi, giornalisti e cittadini, vale a dire chiunque sia interessato e voglia conoscere il mondo della scuola italiana, fare analisi e sviluppare applicazioni di utilità. Promuovere la trasparenza significa attivare un nuovo tipo di controllo sociale, favorire la partecipazione e la collaborazione dei cittadini. Ecco perché secondo noi è fondamentale uno spazio aperto utile sia per condividere il patrimonio formativo relativamente alle scuole, ma anche per ricevere feedback. Le segnalazioni sono un canale importante per implementare nuove aree e nuovi dati di dettaglio sull'intero sistema istruzione. Nel 2019 è necessario che anche le scuole della nostra Regione siano presenti sui portali nazionali come "Scuola in chiaro" e "Eduscopio" al fine di puntare sulla trasparenza e sulla diffusione delle informazioni, nonché sul confronto della nostra offerta formativa con quella delle altre Regioni italiane. Ricordiamo - e l'ho già detto - che in questi portali non sono presenti solo le scuole della nostra Regione e quelle della Provincia di Bolzano.

Chiediamo quindi l'attivazione delle prassi opportune affinché le scuole delle varie istituzioni scolastiche della nostra Regione siano inserite nel portale "Scuola in chiaro" e le scuole secondarie di secondo grado nel portale "Eduscopio.it".

Presidente - Apriamo la discussione generale. La parola alla collega Minelli.

Minelli (RC-AC) - Le tematiche che ha sollevato la collega Russo con questa mozione sono sicuramente interessanti. La valutazione del sistema scolastico e anche l'autovalutazione delle scuole sono un argomento oggi fondamentale. È necessario che tutto il sistema sì valuti e permetta di essere valutato.

I portali che vengono citati in mozione, "Scuola in chiaro" del MIUR e "Eduscopio" della Fondazione Agnelli, a nostro avviso sono sicuramente strumenti utili, grazie alla fotografia che restituiscono delle scuole italiane e permettono - però soltanto in parte - agli studenti e alle loro famiglie di orientarsi nella scelta del percorso di studi più confacente alle proprie caratteristiche e alle proprie inclinazioni.

Devo dire, da insegnante e da genitore che si è trovato nella situazione - come penso molti di voi - di dover aiutare i propri figli a scegliere la scuola secondaria, che il momento della scelta è particolarmente difficile, e lo è diventato ancora più in questi ultimi anni, in cui spesso i ragazzi sono condizionati dall'idea di quale scuola scegliere per pensare poi a quale lavoro svolgere. Ormai da anni siamo a dire ai ragazzi che assolutamente non possono ragionare in questi termini, perché la scelta di un percorso di studi oggi non garantisce di poter lavorare in quella direzione e in quel senso. Il momento della scelta è un momento problematico, difficile, spesso è anche la causa responsabile dell'insuccesso e della frustrazione, quando non dell'abbandono scolastico, che sappiamo essere un problema forte per la nostra Regione, più ancora che per tante Regioni italiane. Ricordo che - lo abbiamo già detto in quest'Aula - per quanto riguarda la dispersione scolastica siamo soltanto dietro alla Calabria, alla Campania e alla Basilicata. Non bastano quindi sicuramente i portali, per quanto siano affidabili e alcuni di questi anche ben fatti, non bastano le informazioni reperibili sul web a sostenere i ragazzi e le loro famiglie in quello che è sicuramente un momento topico per il loro futuro. Al tempo stesso, però, credo anche che l'aggiornamento di questi portali con tutte le informazioni e i dati relativi alle scuole della nostra Regione sia necessario, se non altro per un diritto-dovere di completezza. Al momento, però, noi su "Scuola in chiaro" non ci siamo, ma non possiamo nemmeno esserci. Il sistema MIUR non ci riconosce e così sarà fino a quando non esisterà un accordo specifico Stato-Regione, un dialogo tra il Ministero e la Regione per la gestione dei dati.

La Valle d'Aosta ha un suo sistema che purtroppo non parla con quello nazionale. Questo non vale solo per il portale "Scuola in chiaro", vale purtroppo un po' per tutto. Vi faccio un paio di esempi: i trasferimenti per i docenti che vogliono andare fuori Valle non sono così semplici da effettuare, perché i docenti devono fare la domanda in forma cartacea alla Sovrintendenza e poi gli uffici del Piemonte li inseriscono nel database nazionale; anche per quanto concerne la gestione dei 500 euro che vengono dati dal Ministero per la formazione dei docenti, da noi la domanda è cartacea perché non si dialoga con il circuito nazionale, e così vale per molte altre cose.

Pertanto, pur condividendo le premesse della mozione, ci sembra scorretto chiedere nell'impegnativa ai dirigenti di inserire dei dati, semplicemente perché non lo possono fare, in quanto non abbiamo accesso alla rete nazionale. Qualche anno fa - lo ricordo bene, anche se poi di questo non mi sono più occupata - diversi insegnanti sostenuti da alcuni dirigenti scolastici avevano insistito perché si arrivasse ad un dialogo tra i vari sistemi, ma in questo senso non c'era stata una risposta positiva da parte dell'Amministrazione: il MIUR - così era stato deciso - non poteva accedere automaticamente ai nostri dati.

Per quanto riguarda invece "Eduscopio" della Fondazione Agnelli, questo è un istituto che valuta le scuole sulla base degli esiti post-diploma, quindi valuta il successo nei test d'ingresso alle facoltà universitarie, valuta la velocità che gli studenti hanno nel dare esami al primo anno di università, tiene conto di tutte le votazioni ai vari esami universitari, ma non solo, cerca anche di tenere delle statistiche sul numero di occupati ad un anno dalla maturità dei diplomi professionali e tecnici, e via di questo passo. "Eduscopio" opera quindi in autonomia, indipendentemente da quelle che sono le segnalazioni delle scuole. Ricordo anche che alcuni anni fa il Liceo Binel-Viglino di Pont-Saint-Martin con sede distaccata a Verrès, con la sezione del liceo linguistico, era stata valutata come la migliore scuola a indirizzo linguistico per Valle d'Aosta e tutta la parte del Canavese e poi mi sembra che due anni fa - ma di questo non sono sicura, vado a memoria - anche il Liceo Bérard avesse avuto questa segnalazione da "Eduscopio", non so se come miglior liceo, ma forse tra i primi in questo senso.

Io credo sia sicuramente importante portare a conoscenza di questo Consiglio una mancanza come questa, che non va bene, che non risolverebbe - qualora fosse in qualche modo colmata - il problema della scelta, ma è vero che avere delle informazioni chiare, puntuali e precise aiuta chi deve operare la scelta dell'iscrizione alla scuola superiore. Per questo credo che l'impegnativa della mozione debba essere corretta, perché davvero non si possono invitare i dirigenti scolastici a fare questa operazione, mentre si può piuttosto invitare l'Amministrazione a fare scelte diverse e a decidere di far dialogare i due sistemi - regionale e nazionale - in altro modo, ritengo comunque importante occuparsi di questo argomento.

Pertanto o si modifica la mozione - ed in questo caso il nostro voto può essere favorevole - o se altrimenti rimane questo impegno noi ci asteniamo. Vogliamo comunque sottolineare che è un argomento importante da non sottovalutare e che, anzi, dovrebbe forse essere inserito in un discorso più ampio, quello dell'orientamento scolastico, tema fondamentale di cui bisogna occuparsi, per il quale sono già stati fatti dei passi che non sono però sufficienti, su cui bisogna assolutamente mettere risorse, competenze ed attenzione.

Dalle ore 12:14 assume la presidenza il Vicepresidente Distort.

Distort (Presidente) - Ha chiesto la parola la collega Pulz.

Pulz (ADU VDA) - Parto dalla richiesta di inserimento delle scuole superiori nel portale "Eduscopio" della Fondazione Agnelli. Chiedere che anche le nostre scuole valdostane vengano inserite in un'indagine di comparazione di questa o qualsiasi altra agenzia privata che valuta con i suoi parametri, sebbene dichiarati, l'attività delle scuole, non capiamo bene che senso potrebbe avere per le scuole valdostane, perché di fatto è una proposta dai contorni economici più che politici. Queste indagini, svolte magari anche da tecnici validi ed in buona fede, rispondono però più alle esigenze del committente che vi investe anche del denaro. È normale che le scuole valdostane non siano presenti, perché le varie agenzie di rating prendono in considerazione gli enti che ritengono interessanti per la loro indagine - noi non possiamo dire quali siano quelli interessanti - oppure enti che chiedono direttamente di essere valutati - non so se dietro compenso o no -, tanto più che tale valutazione non indica la bontà in senso assoluto delle scuole stesse. Molto dipende infatti dai parametri che si vogliono prendere in considerazione. Certi parametri di valutazione non dipendono dalla qualità della scuola stessa, ma anche da altri elementi. Per esempio, la maggiore o minore possibilità di trovare lavoro dopo il diploma conseguito in una certa scuola, non dipende solo da quella istituzione scolastica precisa, ma anche dal territorio in cui quella scuola si trova, dalle attività economiche che lì si sviluppano, dalle richieste di lavoro del territorio stesso. Anche la preparazione degli studenti per l'università non dipende solo dalla scuola che hanno frequentato; spesso, anche se non sempre, dipende pure dal livello socio-culturale delle famiglie di origine e, a volte, anche dal livello del conto in banca, quindi in generale del contesto di provenienza degli studenti stessi. Ci sono vari aspetti problematici di cui tener conto. Normalmente - questo l'ho vissuto anche quando ero a scuola - gli enti scolastici valutati citano e si vantano delle varie valutazioni quando si trovano in alto nella classifica, mentre se si trovano in basso fanno finta di niente. Tale inserimento potrebbe poi facilmente trasformarsi da parte delle scuole in volontà di utilizzare questi dati in modo assoluto, senza sottolineare quali e quanti siano i parametri utilizzati per compilare la classifica. Questo per "Eduscopio" della Fondazione Agnelli.

Diverso, almeno in teoria, dovrebbe essere il discorso sull'inserimento in un portale del MIUR del Ministero, che sul sito di "Scuola in chiaro" specifica come esso contribuisca all'applicazione della normativa sulla trasparenza e sulla diffusione delle informazioni, il che chiaramente rappresenta uno degli elementi qualificanti dell'autonomia scolastica.

Anche "Scuola in chiaro" è un sito discusso, esistono diversi punti di vista e a me sembra abbastanza convincente, anche se a volte forse un po' estrema, l'analisi che ne fa la FLC (la Federazione dei lavoratori della conoscenza) della CGIL nel suo giornale on-line pubblicato a dicembre. Dice letteralmente così: "Avremmo considerato positiva l'ideazione di un'applicazione che avesse consentito alle famiglie un accesso all'offerta delle istituzioni scolastiche reso più semplice dalle tecnologie più innovative". Peccato che gli unici dati a cui le famiglie non accedono sono proprio quelli del progetto formativo e dei percorsi scolastici elaborati dalla comunità educativa. Davvero pessima è infatti la selezione dei dati consultabili. "Nonostante le precisazioni presenti nella nota ministeriale - continua FLC - alcuni di essi sono per loro natura utilizzabili per fare appunto classifiche tra scuole. Si conferma il fatto che utilizzando strumentazioni tecnologiche solo apparentemente innocue ed asettiche, si intenda far passare un'idea di scuola che sta sul mercato ed in cui la competizione la fa da padrona". Io condivido quest'analisi e mi preme anche sottolineare - come già diceva molto bene la collega Minelli apportando tutta una serie di elementi utili alla valutazione dell'Aula, che quindi non ripeto - che la valutazione del sistema scolastico, così come il problema dell'orientamento scolastico, sono questioni assai delicate che non possono essere semplicemente lasciate alla gestione di un portale, quanto piuttosto se ne devono occupare operatori specializzati, insegnanti, psicologi, dirigenti, ispettori scolastici preparati ad hoc.

In conclusione io chiedo scusa ai Cinquestelle, ma loro sanno che mi piace essere trasparente: questa proposta non mi sembra di grande sostanza; nel primo caso perché, come ho cercato di spiegare, non si può valutare una scuola con criteri che non tengano conto anche del contesto in cui questa si trova e dei ragazzi, dell'utenza che accoglie e, nel secondo caso, perché non viene sufficientemente chiarito il progetto educativo e formativo delle scuole indicate dal portale. Il voto è quindi di astensione.

Presidente - Siamo ancora in discussione generale. Ci sono altri interventi da parte dell'Aula? Se non ci sono interventi penso che il Governo, nella figura dell'Assessore Certan, voglia prendere la parola. Chiudo la discussione generale e do la parola all'Assessore Certan per la risposta.

Certan (ALPE) - Malgré les différents points de vue, credo che questa sia una mozione interessante, perché comunque ha messo in evidenza alcune criticità e, a mio avviso, anche alcuni atout che come Regione abbiamo e che possiamo in qualche modo migliorare. Accolgo favorevolmente questa sollecitazione, anche se hanno due punti molto disomogenei, quindi cercherò di rispondere a tutti e due insieme evidenziando le differenze.

La "Scuola in chiaro" è un portale - come avete ricordato - direttamente gestito dal MIUR che contiene informazioni fornite dalle banche dati dello stesso Ministero; quindi, rispetto a "Eduscopio", che è una Fondazione, è in effetti un portale diverso che potrei dire è di un'istituzione pubblica.

La Valle d'Aosta, invece, ha un proprio sistema informativo ed una gestione del personale conseguente alla presenza dei ruoli regionali del personale direttivo e docente, quindi il personale direttivo docente è incardinato sotto il personale scolastico della nostra Regione. Le istituzioni scolastiche della Valle d'Aosta, in ottemperanza al DPR 80/2013, dall'anno scolastico 2015/2016 compilano il RAV (Rapporto di autovalutazione), gestito direttamente dalla struttura regionale per la valutazione del sistema scolastico (la SREV) e adattato nei contenuti alle particolarità e prerogative locali. Come lei mi ha ricordato è stato fornito un dato diverso - poi lo verificherò perché adesso non ne ho avuto tempo -, dato che lei mi dice che i dati sono relativi all'anno scolastico 2014/2015. Il Rapporto SREV, quello che è stato caricato, è del 2017, però devo dire che, confrontando con quanto ha detto lei adesso, non ho potuto verificarlo, poi le darò sicuramente notizia. Questo rapporto è uno strumento di autovalutazione, anche di valutazione per ciascuna istituzione scolastica e per l'Amministrazione, ma lo è pure per la cittadinanza (lo avete ricordato tutti, ed è sicuramente importante risottolinearlo). È uno strumento di conoscenza sia per le singole scuole, sia per il sistema scolastico regionale; in un'ottica di trasparenza e di valorizzazione il ruolo della valutazione è senz'altro importante. Accedendo al sito istituzionale della SREV è possibile consultare i rapporti di autovalutazione per reperire le informazioni relative alla popolazione scolastica, alle risorse professionali finanziarie, i risultati scolastici delle prove standardizzate nazionali e regionali, il ritardo scolastico ed alcuni aspetti organizzativi e gestionali. Inoltre, nella maggior parte dei casi, i dati delle scuole valdostane sono spesso messi a confronto con il dato medio regionale nazionale e del nord ovest, quindi viene fatto anche questo passaggio. Nel processo di autovalutazione e valutazione la Regione si avvale della consulenza/supervisione della Direzione generale del MIUR per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione e formazione. Pertanto la Valle d'Aosta (o la SREV) non agisce in autonomia, ma comunque con la supervisione della Direzione generale del MIUR.

Per quanto riguarda il portale "Eduscopio" della Fondazione Agnelli, pur non rientrando nel rispetto degli adempimenti derivanti dalla normativa nazionale e regionale in tema di valutazione del sistema scolastico, può diventare uno strumento che favorisce la conoscenza della scuola secondaria di secondo grado evidenziandone eccellenze e criticità. Sono in corso approfondimenti per verificare la possibilità dell'inserimento nel portale delle scuole che, devo dire, nelle passate edizioni erano presenti con riportati anche i dati sulle scuole della Regione, poi ultimamente non ci sono. Rispetto a "Eduscopio", ho verificato la nuova programmazione online relativa all'anno scolastico 2018/2019. Ho fatto un'analisi su circa un milione di ragazzi degli anni scolastici 2012, 2013 e 2014, quindi anni a cavallo tra il 2012 e il 2014, e questo sicuramente per dare un'idea di quanto sia difficile valutare e soprattutto fare la comparazione dei dati. Condivido che i dati non mentono, spesso danno veramente un'idea e un'immagine anche molto immediata e, a volte, permettono di fare velocemente delle correzioni, io direi soprattutto anche in campo pedagogico e didattico. Sicuramente però va ribadita la difficoltà nel dare i dati esatti, perché a seconda di come si assemblano e di come si confrontano è chiaro che possono dare risultati differenti. Pertanto è molto importante che quest'azione venga fatta da persone supercompetenti, perché altrimenti credo si cada un po' in quello che forse la collega Pulz individuava, verso un qualcosa di più soggettivo. Chiaramente non voglio dire che queste piattaforme o questi portali non siano assolutamente adeguati, però è anche importante ricordare - e vengo anche alla risposta alla mozione - che le scuole hanno una loro autonomia, e noi su questa tematica non le abbiamo consultate.

Io oggi chiederei alla collega di ritirare la mozione. Mi prendo l'impegno di fare delle valutazioni che vorrei fare anche con la struttura dell'Amministrazione regionale che si occupa di statistica, perché a mio avviso è importante, proprio per contestualizzare le nostre scuole, guardare a 360 gradi le opzioni che abbiamo. Naturalmente abbiamo chiesto alla struttura della SREV di poterci incontrare per capire meglio ed entrare un po' nei dettagli, perché sono due cose diverse (la collega Minelli, che negli anni si è occupata e conosce molto bene, l'ha definito). Inoltre non possiamo escludere il fatto che per noi in questo momento è difficile inserire i due sistemi e farli parlare. I dati per alcuni anni ci sono stati, quindi confido nella possibilità, almeno per quanto riguarda "Scuola in chiaro", di poter riaggiornare i dati in breve tempo. Quanto a "Eduscopio", credo sia anche importante avere un confronto con le scuole, proprio nel rispetto della loro autonomia e della loro visione che in questo momento non c'è. Pertanto non c'è una nostra preclusione nel fare delle valutazioni riguardo a questo, però le chiederei un po' di tempo. Diversamente ci asteniamo, pur prendendo comunque questo impegno.

Presidente - La parola alla proponente della mozione, Consigliera Russo, per la replica.

Russo (M5S) - Ringrazio le colleghe per essere intervenute su questa mozione, come pure l'Assessore Certan. Sicuramente credo che già solo il termine "valutazione" crei resistenza, e credo che tanto più la crei su chi la effettua tutti i giorni: questa è una prima contraddizione che vorrei far emergere. Ringrazio poi la collega Minelli per aver fatto presente che la mozione, nell'impegno finale, non era declinata in modo preciso, effettivamente è vero.

Volevo però solo aggiungere questo aspetto: la questione della valutazione del sistema scolastico dal nostro punto di vista è interpretata sicuramente per aiutare le famiglie e i ragazzi ad orientarsi nella scelta delle scuole, ma è fatta veramente nell'ottica di dare a tutti i cittadini, qualsiasi veste essi ricoprano, la possibilità di accedere al mondo dell'istruzione e di dare un feedback su quello che loro valutano del mondo dell'istruzione dal loro punto di vista, soprattutto di dare alle insegnanti la possibilità di confrontarsi sui risultati ottenuti nelle altre scuole interne alla Valle d'Aosta ed esterne dalla Valle d'Aosta; è quindi vista veramente in un'ottica molto più ampia.

Sono assolutamente disponibile a ritirare la mozione e a riprendere il discorso in un secondo momento.

Presidente - C'è un intervento per una precisazione da parte del Governo. La parola all'Assessore Certan.

Certan (ALPE) - Mi sono dimenticata di dire che l'incontro che vorremmo fare per avere un panorama più completo sulla valutazione terrà naturalmente conto anche dell'orientamento. Sta partendo un progetto nazionale, il PON (Piano operativo nazionale), con i cui soldi, fra le varie opzioni, le scuole potranno scegliere anche l'orientamento. Bisognerà quindi fare delle valutazioni e dobbiamo farle veramente come Sovraintendenza, perché l'idea era di dare una mano alle segreterie e di occuparci noi, come Dipartimento della Sovraintendenza, della parte amministrativa. Ci stiamo confrontando con le scuole; mi rendo conto che orientamento e valutazione sono legate, ed è per questo che le chiedo di ritirare la mozione.

Presidente - Ha chiesto la parola la collega Minelli.

Minelli (RC-AC) - Brevemente, solo per una precisazione, perché è giusto dare a Cesare quel che è di Cesare. Ho controllato e nel 2016 il Liceo classico di Aosta è stato citato dalla Fondazione "Eduscopio" come uno dei migliori licei d'Italia con l'altissimo punteggio di 92 punti su 100, si trova addirittura davanti ad un liceo prestigioso come il Terenzio Mamiani di Roma. Pertanto, anche a scanso di rimproveri dai colleghi del Liceo classico di Aosta, credo sia giusto dire questa cosa, perché altrimenti parlo solo del liceo della Bassa Valle e vengo giudicata di parte.

Una seconda cosa, molto breve: ringrazio la collega Russo per aver ritirato la mozione. Credo che in futuro potrà essere possibile lavorare magari anche ad una proposta in collaborazione con l'Assessorato nella Commissione, perché questo è sicuramente un tema importante. Volevo sottolineare e riprendere una considerazione fatta dalla collega relativamente alla valutazione. È vero, la valutazione è un tema ostico, spinoso, e lo dico con molta franchezza: non sempre nel corpo docenti viene accettata di buon grado - questa è un'autocritica necessaria -, ma credo che negli ultimi anni si stia andando veramente in una direzione diversa, opposta, e questo fa ben sperare.

Il Consiglio prende atto del ritiro.