Oggetto del Consiglio n. 473 del 6 marzo 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 473/XV - Interpellanza: "Intendimenti in merito alla rescissione del contratto stipulato con la ditta SEGI S.r.l. per il servizio di pulizia dei locali dell'Amministrazione regionale".
Rini (Presidente) - Punto 26 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione, la parola al collega Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - Prima di esporre questa interpellanza, facciamo un po' di storia. Se provate a cercare sui vostri tablet, sui vostri PC sul motore di ricerca la parola "SEGI" unitariamente alla parola "proteste", scoprirete una ricca letteratura sul tema.
Tanto per inquadrare la questione, ho preso qualche esempio, a cominciare dalla notizia del 2015, Università della Calabria: "L'azienda SEGI, che da oltre un anno si occupa delle pulizie e della manutenzione di interni, aule, bagni e giardini, pare continui a pagare i lavoratori in ritardo. Un problema che si ripropone periodicamente mettendo in difficoltà i dipendenti retribuiti con salari che variano, in base alle ore lavorative, dalle 200 alle 350 euro mensili". Passiamo poi a Roma, novembre 2017, Camera dei deputati: "per l'ennesima volta negli ultimi 12 mesi, gli 80 lavoratori dell'appalto pulizie della Camera dei deputati si ritrovano senza stipendio, peraltro già falcidiato dai tagli. Così questa mattina i dipendenti dell'associazione temporanea d'impresa tra la calabrese SEGI (Cosenza)... hanno inscenato una protesta nel cuore di Roma, perché del salario di ottobre ancora non c'è traccia, triste replica di un copione già andato in scena più volte". Arriviamo così al 2 febbraio 2018, Comune di Firenze: "da informazioni e documenti acquisiti, rileviamo ritardi cronici nell'invio delle buste paga ai dipendenti. Questi ritardi si ripetono praticamente ogni mese, dal marzo 2015, cioè da quando questa società si è aggiudicata l'appalto a oggi. Siamo a conoscenza di ritardi ripetuti nell'accredito degli stipendi, specie di quelli di fine anno e delle tredicesime, nonché di problemi relativi al pagamento degli straordinari. Abbiamo la documentazione che almeno uno dei dipendenti per riscuotere ha dovuto inviare delle lettere di ingiunzione per mezzo del suo avvocato". Catanzaro, 2 settembre 2018, Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro: "A due anni dalla firma del contratto perdura la situazione di sconforto e disagio di 100 lavoratori addetti alle pulizie. I sindacati avevano annunciato che nel cambio di appalto i dipendenti erano stati indotti a firmare un contratto che prevedeva il taglio del 50% delle ore lavorative, oltre a perdere le ultime due mensilità e a dover ricorrere a una battaglia legale per recuperare il loro TFR". Premetto che è esattamente quello che è successo anche qui, dove persone che avevano un contratto, per esempio, di 2 ore per pulire 30 uffici, se ne sono viste ridurre a un'ora, spesso anche senza prodotti per la pulizia e magari con delle sanzioni se non facevano bene il loro lavoro. Arriviamo così a dicembre 2018, sempre provincia di Catanzaro: "Ancora uno sciopero dei lavoratori calabresi. Questa volta a protestare saranno i dipendenti dell'azienda SEGI, che ha in affidamento l'appalto delle pulizie presso l'ANAS Coordinamento territoriale Calabria e di Catanzaro. Gli stessi ad oggi vantano crediti nei confronti dell'azienda, nonostante ANAS abbia assicurato di avere proceduto a saldare le spettanze della società SEGI secondo quanto previsto dal bando dell'appalto - e anche qui vediamo una situazione già vista - l'azione si rende necessaria in quanto la società si trova sempre con mensili in arretrato fino a questo momento, infatti i dipendenti non hanno ricevuto la retribuzione di ottobre". 11 febbraio 2019, Provincia di Cosenza: "Sono circa 25 le persone impiegate con contratti di varia tipologia, avanzano mediamente 13 mensilità ". 25 febbraio 2019 ad Anagni, siamo a qualche giorno fa, "SEGI S.r.l., ditta calabrese vincitrice dell'appalto delle pulizie degli ultimi tre anni presso il Convitto Principe di Piemonte di Anagni, da diversi mesi non paga i suoi dipendenti". Quest'azienda è la stessa che da qualche anno conduce il servizio di pulizia in alcuni locali dell'Amministrazione regionale. I problemi anzi citati sono gli stessi che i lavoratori lamentano. Mi pare chiaro che il quadro di tutta Italia, ho verificato all'estero, è identico. In ogni luogo in cui la SEGI ha lavorato emergono gli stessi problemi. Io ho presentato già un'iniziativa similare qualche Consiglio fa all'Assessore Testolin, appunto denunciando una situazione di disagio dei tantissimi lavoratori della SEGI qui in Valle d'Aosta, che si occupano, appunto, di una parte di questo appalto delle pulizie. Ci sono dipendenti che attendono ancora il 50% del TFR, dipendenti che attendono il 50% del TFR e lo stipendio di dicembre, dipendenti che attendono assegni familiari da luglio e lo stipendio di dicembre, nessun dipendente qualche giorno fa aveva ricevuto il cedolino da ottobre ad oggi, e così via. Ci sono dei dipendenti di questa ditta di pulizie che hanno dovuto, e da qui sta anche peraltro la questione di TFR, licenziarsi, perché continuavano a lavorare pur non percependo lo stipendio e hanno dovuto gioco-forza trovarsi un altro lavoro, perché altrimenti chiaramente continuare a lavorare senza avere lo stipendio non era proprio agevole.
Come dicevo, nel Consiglio del 9 gennaio sollevai il problema, chiedendo a che punto fosse la risoluzione dello stesso. Nella sua risposta l'Assessore alle finanze informava di non avere continuato le procedure di rescissione, e l'ho messo all'interno dell'interpellanza, perché nel 2016 già l'allora Assessore Chatrian aveva iniziato le procedure di rescissione del contratto di appalto, ci disse che non aveva continuato le procedure, che alcuni problemi sarebbero stati risolti e che a breve ci sarebbe stato un incontro con le organizzazioni sindacali e con l'azienda. Di questo incontro, così come della risoluzione dei problemi, non si è avuta più notizia, ma i problemi continuano ad esserci, come ho detto, e sono anche molto gravi. Ritengo quindi che continuare a dare fiducia a quest'azienda sia sbagliato, anche alla luce della cronaca che ho potuto riportare, sia dei problemi irrisolti che ho potuto elencare, quindi evidentemente...
Con questa interpellanza ho fatto delle domande precise, ovvero per conoscere: "se si sia svolto l'incontro annunciato fra l'Assessore, la ditta SEGI e le rappresentanze sindacali e, in caso affermativo, quale sia stato poi l'esito di questo incontro; le motivazioni del permanere di tali criticità sia relativamente alle inadempienze contrattuali - sia, appunto, con la Regione autonoma Valle d'Aosta -, sia con il personale dipendente della SEGI; se siano state erogate delle sanzioni alla SEGI S.r.l. e se siano pervenuti pignoramenti da parte di creditori nei confronti della Regione per rivalersi sulla SEGI S.r.l.", perché la cosa divertente è che la SEGI chiaramente ha tutto un sistema per il quale non si capisce mai dove abbia i soldi. Ha un sacco di appalti, poi arrivano i pagamenti, ma quando poi si va a pignorare per le varie cause i pagamenti, i soldi non si trovano mai e quindi a volte si va su altri appalti a cercare di trovare, appunto, un po' di ristoro per i dipendenti che chiedono le loro spettanze. Infine, se sia intenzione di codesta Amministrazione - alla luce di numerose criticità che sono state evidenziate nel tempo e non soltanto oggi, ma già nel passato - proseguire e portare a compimento la rescissione del contratto in oggetto, così come dichiarato dall'allora Assessore Chatrian che era... chiedo scusa, il 2017 e non il 2016.
Presidente - Per la risposta, la parola all'Assessore Testolin.
Testolin (UV) - Intanto ringrazio il collega Manfrin, che ha voluto ripercorrere le notizie di stampa che hanno invaso l'Italia. Purtroppo notizie di cui peraltro siamo a conoscenza anche noi sia come amministratori che come uffici, notizie che però riportano solo delle situazioni purtroppo di disagio... che noi possiamo replicare a livello regionale, magari con delle situazioni, fortunatamente io dico meno gravi, non che sia mal comune mezzo gaudio, ma l'attenzione che l'Amministrazione ha voluto e ha cercato di mettere nel gestire questo dossier molto delicato ha comunque nel complesso, a mio avviso, arginato un pochettino magari situazioni che in altre parti sono debordate. Quello che purtroppo manca all'interno di queste informazioni di stampa è la verifica di una risoluzione del contratto almeno in una di queste circostanze e il che fa presumere la difficoltà di approccio - parto dall'ultima domanda se vogliamo - nel riuscire a identificare un percorso che non porti ulteriori problematiche, ma che permetta di affrontare una situazione di risoluzione del contratto che ci veda con tutte le armi a nostra disposizione per poter risolvere velocemente e con ragionevole certezza di vincere questo confronto grazie anche a tutta una serie di situazioni che la società ha reiterato nei nostri confronti nonostante la nostra disponibilità ad accogliere tutta una serie di momenti di miglioramento del servizio, di attesa, di sostegno ai dipendenti, che però si sono alla fine dimostrati infruttuosi.
Partendo dal fondo, è chiaro che quelle che leggerò sono tutte delle indicazioni che ci portano a continuare a lavorare per la costruzione di un momento di risoluzione del contratto che assolutamente si intende portare avanti nelle corrette istanze da verificarsi evidentemente tramite l'Avvocatura della Regione, che deve gestire poi questa delicata situazione. Ribadisco solo il fatto che la difficoltà, appunto, è quella di trovare quegli elementi che poi nell'ambito del contenzioso possano permetterci di risolvere degnamente e a nostro favore, con celerità soprattutto, senza strascichi, questo contratto.
Detto questo, vado a rispondere anche puntualmente alle altre tre domande che sono state poste in essere, però prima volevo ancora sottolineare in qualche verso il paradosso che tocca un po' tutte le realtà italiane che hanno a che fare con questa SEGI. Recentemente questa società ha vinto un appalto importantissimo alle Poste di Vicenza, quindi viene da chiedersi quali siano i presupposti con i quali questa società possa comunque presentare ancora delle offerte pubbliche e possa essere considerata attendibile a fronte di tutte queste situazioni. È una difficoltà che noi riscontriamo da quando è nato questo tipo di rapporto e che è stato vissuto un po' da tutti, anche da un Assessore che fa parte del vostro gruppo e che quindi ben conosce una situazione che si è venuta a verificare della quale tutti noi, penso, vorremmo dare una soluzione dignitosa soprattutto per i lavoratori.
Detto questo, in data 18 gennaio 2019, lo avevo annunciato in quel Consiglio regionale, si è svolto un incontro con il rappresentante legale della ditta SEGI. Era accompagnato da un collaboratore della stessa società e alla presenza delle rappresentanze sindacali. Nel corso dell'incontro sono state esaminate le criticità del contratto, in particolare è stata data evidenza dell'irregolarità dei pagamenti che vengono erogati in costante ritardo e molto spesso con errori di contabilizzazione di ore straordinarie.
Altro elemento segnalato è stato quello del mancato pagamento degli assegni familiari a partire dal mese di agosto 2018, così com'era già stato segnalato, e il rappresentante della ditta SEGI, dopo aver illustrato le difficoltà che hanno colpito la società tra il 2017 e il 2018, si era impegnato a saldare tutte le posizioni aperte e relative ad assegni familiari, ore di straordinario non pagate e in generale con quanto risultante in arretrato con il pagamento dello stipendio di dicembre e in parte con quello del mese di gennaio 2018. In effetti con lo stipendio di dicembre alcune spettanze arretrate sono poi state pagate, ma non a tutte le dipendenti in realtà. I sindacati lamentavano anche la difficoltà di interlocuzione e confronto con la ditta, la quale si impegnava in quella sede a rendersi disponibile a un confronto più proficuo e soprattutto più puntuale. Veniva individuato altresì un referente con il quale interfacciarsi in caso di problematiche. Stiamo attendendo informazioni in merito all'erogazione del mese di gennaio per sapere se sono state saldate tutte le posizioni ancora in sospeso e siamo in costante contatto con i sindacati con i quali abbiamo un rapporto molto stretto su questo delicato dossier e al quale l'Amministrazione dedica tutta l'attenzione e la collaborazione necessaria, tant'è vero che molto spesso, nella impossibilità diretta da parte dei sindacalisti di contattare la società, ci facciamo da tramite per sollecitare la società stessa a dare delle risposte, ruolo che non è prettamente di competenza dell'Amministrazione, ma che assolviamo assolutamente coscienti delle problematiche che toccano il personale.
"Le motivazioni del permanere di tali criticità, sia relativamente alle inadempienze contrattuali, sia con il personale dipendente della SEGI S.r.l.", l'Amministrazione regionale, in merito agli inadempimenti contrattuali verificati, applica le dovute penali e chiede il recupero delle prestazioni nel caso le stesse non vengano eseguite a regola d'arte. Al contempo la Regione, pur non essendo tenuta, lo dicevo prima, a entrare nel merito della gestione organizzativa della ditta e non essendo in condizione di conoscere le motivazioni del permanere delle criticità interne, ciononostante si attiva a supporto delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori al fine di agevolarne l'interlocuzione. Tale interlocuzione risulta comunque sempre difficoltosa e al momento non risulta dalle problematiche già citate e in merito alle quali ci stanno aspettando le puntuali segnalazioni da parte dei sindacati al fine di metterle a dossier e per poi utilizzarle per il prosieguo dell'utilità... che dovrà giungere prima o poi a una risoluzione del contratto con valutazioni in merito dunque alle iniziative da intraprendere.
"Se siano state erogate sanzioni - con questo diamo una chiusura all'interpellanza - alla SEGI e se siano pervenuti pignoramenti da parte di creditori nei confronti della Regione per rivalersi sulla SEGI S.r.l.". L'Amministrazione regionale non ha la facoltà di irrorare sanzioni, però tuttavia, nel rispetto del contratto, sono state complessivamente applicate penali per oltre 90.000 euro per i disservizi verificatosi nello svolgimento delle attività. In merito ai pignoramenti, invece si segnala come al momento siano pervenute quattro istanze di pignoramento, due delle quali non sono state iscritte al ruolo poiché ritirate in un secondo momento dalla controparte. In merito a una, si è provveduto al blocco dei pagamenti per pari valore di quanto richiesto e si è in attesa di notizie da parte del Tribunale, mentre l'ultima è stata notificata solamente qualche giorno fa ed è ancora in fase d'istruttoria.
Presidente - La parola per la replica al collega Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - Il primo passo verso la risoluzione di un problema è quello di prenderne atto, quindi qui finalmente, rispetto a quello che era stato già esposto nello scorso Consiglio, dove si era detto: "vediamo adesso se riusciamo a trovare una soluzione", invece mi pare che siamo passati a una posizione più netta, se posso permettermi, di volontà di andare verso una risoluzione del contratto con tutti i "se" e i "ma" del caso. Io ritengo...
(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)
... certo, "se" e "ma" non sono dovuti... però credo che, come dire, la somma delle problematiche esposte possa farci perfettamente comprendere quale sia la necessità di intervenire in maniera importante nel merito di questa situazione. È chiaro ed evidente, però, che, mentre noi discutiamo, ci sono persone che magari guadagnano come netto 200-300 euro al mese. Pensate a cosa vuol dire mandare avanti una famiglia con 200 o 300 euro al mese e magari non percepiscono neanche quei soldi e si trovano magari a dover anche lavorare con un carico familiare importante e questa credo sia una cosa assolutamente negativa. È evidente che le procedure di rescissione del contratto sono così difficoltose anche perché - lei, Assessore, lo sa meglio di me - se dovesse avvenire una rescissione del contratto qui, questa potrebbe poi a cascata rivalersi con effetti negativi anche su tutti gli altri appalti di cui parlava, perché è chiaro che a quel punto potrebbe incidere sulle regolarità contabili dell'azienda e sa bene che anche questo incide in discussione di gara. Quello che trovo, e che magari si potrà approfondire anche in un secondo momento, però è che solitamente - io questo non l'ho fatto, è una mia mancanza - quando si stipula un contratto, un accordo... Vi è, per esempio, sul Comune di Aosta - mi ricordo che io e la collega Spelgatti ci eravamo già occupati anche di questo - un'azienda similare, che si occupava anche lei di servizi di pulizia, che non pagava i dipendenti ma, avendo lei raggiunto una sommatoria di sanzioni tale oltre una certa soglia, questo ci ha permesso di poter rescindere il contratto senza eccessivi patimenti. Anche questo quindi magari sarebbe da esaminare e sono sicuro che ovviamente gli uffici hanno già fatto un importante lavoro di verifica, però davvero, lo dico una volta di più ma è importante, perché, mentre noi magari discutiamo e parliamo di contratti e documenti, ci sono persone, ci sono famiglie che con quei 200-300 euro, con quegli assegni familiari, con quel TFR ci vivono e ad oggi non riescono a viverci. È importante quindi una risoluzione attenta e veloce di questa problematica.
Presidente - Con questo sospendiamo i lavori per questa sera. Ci rivediamo domani mattina.
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La seduta termina alle ore 23:30.