Oggetto del Consiglio n. 463 del 6 marzo 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 463/XV - Interrogazione: "Rimborsi chilometrici spettanti ai dipendenti ed ex dipendenti a seguito della pronuncia della Corte di cassazione".
Rollandin (Presidente) - Punto n. 13 dell'ordine del giorno. La parola al Presidente Fosson.
Fosson (GM) - Ritorno su questo argomento già proposto nella seduta del 23 gennaio e lo tratterò in parte io su quella che era la parte legislativa e poi per gli impegni nel settore darò la parola all'Assessore Chatrian.
Prima domanda: "quali furono i presupposti che portarono all'abrogazione del rimborso chilometrico". I presupposti che hanno portato a non erogare più rimborso chilometrico per l'utilizzo del mezzo proprio sono stati di carattere normativo. Il decreto-legge n. 78 del 31 maggio 2010 (misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica), poi convertito nella legge n. 122 del 2010, ha previsto, tra l'altro, che, a decorrere dalla sua entrata in vigore, non si applicano più al personale contrattualizzato di cui al decreto legislativo n. 165 del 2001, recante: "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche", tutte le disposizioni normative che prevedevano l'indennità chilometrica per l'uso del mezzo proprio e cessano anche di avere effetto le disposizioni analoghe contenute nei contratti collettivi. La Regione subito ha sollevato questione di legittimità costituzionale nei confronti di questo articolo del decreto-legge n. 78 del 2010 e nel frattempo però ha prudenzialmente garantito l'applicazione del divieto, che peraltro era di difficile e complessa applicazione già allora. Due anni dopo, con la sentenza n. 139 del 2012, la Corte costituzionale ha respinto il ricorso promosso dalla Regione ritenendo che lo Stato può adottare norme per il contenimento della spesa pubblica efficaci anche nei confronti della Regione. In questa prima sentenza la Corte sosteneva che le Regioni erano tenute al rispetto di un tetto complessivo di riduzione della spesa per il personale, con la facoltà quindi di rimodulare all'interno di questo tetto le voci di riduzione. Successivamente però la Corte costituzionale ha poi assunto un altro orientamento più rigido affermando in altre pronunce la prevalenza assoluta del principio del contenimento della spesa pubblica su quello dell'autonomia organizzativa degli enti, in particolar modo ritenendo che la materia dei rimborsi chilometrici sia di competenza esclusiva dello Stato in quanto concernente l'ordinamento civile e quindi la materia del rapporto di lavoro pubblico che non consente differenziazioni tra Regione e Regione.
Seconda domanda: "a quanto ammonta la spesa relativa al rimborso chilometrico che non è stata erogata dal gennaio 2011 ad oggi". Per quanto riguarda questa domanda, come già detto nel Consiglio del 23 gennaio, non esiste una quantificazione dei rimborsi chilometrici non erogati dal 2011, che, non essendo previsti, non sono stati contabilizzati, e quindi che a questo momento sono ancor di più difficile contabilizzazione.
"In che data sarà disponibile il parere dell'ufficio legale": il parere dell'ufficio legale, che ci sta lavorando sopra dalla data del 20 gennaio, non è ancora disponibile in quanto sono in corso valutazioni sulla possibilità di introdurre, laddove ritenuta necessaria, una nuova disciplina della questione, per il futuro, è chiaro, che possa considerare la peculiarità degli organi operai forestali che prestano attività lavorative in sedi periferiche e disagiate, nei cantieri di volta in volta interessati dai lavori, prevedendo al contempo modalità di spostamento atte a garantire il contenimento della spesa.al contempo modalità di spostamento atte a garantire il contenimento della spesa.
Dalle ore 19:11 riassume la presidenza la Presidente Rini.
Rini (Presidente) - Per integrare la risposta, la parola all'Assessore Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Per concludere l'ultima domanda posta dal collega: "quante sono le domande di rimborso presentate". A quanto abbiamo potuto appurare, sono state depositate presso il Dipartimento Risorse Naturali delle domande di rimborso, circa 490, che non sono state trattate in quanto in contrasto con quanto previsto dal decreto-legge 78/2010. Confermo l'impegno che ho preso in commissione al momento dell'approvazione del piano dei lavori diretti relativo agli operai forestali per quanto riguarda il 2019, appena il parere sarà approvato da parte dell'Avvocatura, di venire insieme a quest'ultima in commissione per illustrare l'atto.
Presidente - Per la replica, la parola al collega Cognetta.
Cognetta (MOUV') - Assessore Chatrian, se ho capito bene, sono 490 domande, giusto?
Presidente - Colleghi, vi invito a fare solo un po' di silenzio perché si fa fatica a sentire.
Cognetta (MOUV') - Io e il collega Gerandin non avevamo capito se il numero era giusto ma se ho capito bene, ci sono 490 domande. Ora, a fronte di 490 domande, la domanda che sorge spontanea è: se un parere legale verrà fatto in tempi brevi e soprattutto se verranno esaudite, perché alla fine mi sembra di aver capito che, dai rumors che ho sentito io, al di là di quanto da lei dichiarato in commissione, che non si abbia intenzione di rispondere a queste domande. Per meglio dire, io ho saputo che parrebbe ci sia l'intenzione di non erogare un giusto compenso a chi ha usato la propria automobile per andare a lavoro e per lavorare per l'Amministrazione, perché, se fossero soddisfatte queste domande, automaticamente verrebbe ridotta la quantità di soldi per i cantieri forestali: questo è quanto ho sentito io e mi hanno riportato. Allora io spero vivamente che questo non accada e soprattutto vorrei tranquillizzare - e dovrebbe farlo lei più che io - chi ha fatto queste domande ma anche chi lavora nei cantieri forestali che non è assolutamente così, che le risorse che dovranno essere eventualmente utilizzate per far fronte a queste 490 domande non hanno nulla a che vedere con la questione dei cantieri, che invece è in atto e che segue un altro filone e soprattutto un altro tipo di finanziamento, cioè le due cose non stanno assieme. Qui parliamo di un contenzioso, quindi eventualmente genererà un debito fuori bilancio, lì parliamo della normale attività economica della nostra Regione. Vorrei quindi essere rassicurato soprattutto su questa parte, perché, quando verrà fuori che la Regione dovrà soddisfare queste 490 domande, capisco che ci sarà un problema economico da affrontare anche di un certo tipo. Lascio adesso concludere al collega Gerandin.
Presidente - La parola al collega Gerandin.
Gerandin (MOUV') - Ho ascoltato quanto ci ha detto prima il Presidente e poi lei Assessore. Io penso che sia anche comprensibile il fatto della cautela che lei ha avuto in commissione, perché ovviamente se ci sono delle valutazioni in corso, è corretto non creare delle false attese, ma nello stesso tempo mi preoccupa un po'. Prima di tutto non abbiamo una tempistica entro cui avremo una risposta in quanto si sta ancora valutando. Due: quello che ha detto il Presidente mi preoccupa perché se uno ti dice: sono in corso di valutazione per introdurre una nuova norma per il futuro, uno dovrebbe dire che quanto meno, per quello che è stato il pregresso, a seguito di una sentenza... le idee dovrebbero essere piuttosto chiare, dico: piuttosto, poi vi lascio anche il margine di dubbio, però se già si ipotizza una norma per il futuro per risolvere una problematica vera, corretta, bisognerebbe capire come uscire da un problema pregresso, poi questo è - ricordo - a seguito di una sentenza. Quello che io vorrei - e lo dico qua perché mi piacerebbe che, quando verrete a riferire in commissione, e spero al più presto, venisse detto - è che, qualora venisse riconosciuto un iter, un percorso, si evitasse di far fare ulteriori ricorsi alla Magistratura per chi eventualmente ne ha diritto, perché sarebbe veramente cercare di essere un po' autolesionisti su questo.
Un'ultima considerazione: io non ho avuto quel sensore del mio collega Cognetta sul fatto che se dovessero mai essere pagate queste risorse, andrebbero essere scalate dai cantieri forestali attuali, ma mi auguro che lei in commissione ci tranquillizzerà totalmente su questo, nel senso che, per quello che ci riguarda, è un'ipotesi neanche immaginabile e pensabile che vengano eventualmente utilizzate delle risorse degli attuali cantieri per pagare dei pregressi legati al rimborso chilometrico. Io non ho avuto questo sentore, per cui non faccio nessun tipo di allarmismo e chiedo solo - non so se verrà l'Assessore o il Presidente, ma chiunque verrà in commissione - di tranquillizzarci e di tranquillizzare i dipendenti dei cantieri.
Presidente - Colleghi, vi chiedo una sospensione per una Conferenza dei Capigruppo per decidere anche in merito al prosieguo dei lavori.
La seduta è sospesa dalle ore 19:23 alle ore 19:40.
Rini (Presidente) - La Conferenza dei Capigruppo all'unanimità ha deciso di proseguire i lavori in questa maniera: oggi sospendiamo alle ore 20:00, riprendiamo alle 21:00 fino alle 23:30. Si prevederà una giornata straordinaria di Consiglio da aggiungere alla prossima seduta, nella giornata del 19, per consentire l'espletamento di tutti i punti rimasti in arretrato.