Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 462 del 6 marzo 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 462/XV - Interrogazione: "Analisi del progetto Interreg Mimonve riguardante la valorizzazione di alcune aree nei comuni di Valpelline e Ollomont".

Rollandin (Presidente) - Punto n. 12 dell'ordine del giorno. La parola all'Assessore Bertschy, ne ha facoltà.

Bertschy (UVP) - Leggerò per esteso la risposta, anche perché sono richieste molto precise e noi abbiamo assunto delle informazioni direttamente dall'Amministrazione comunale e quella che riporto è l'istruttoria che è stata fatta da parte degli uffici. Le informazioni riguardano un progetto di valorizzazione nei comuni di Valpelline e Ollomont, in particolare un progetto Interreg Mimonve: "Le miniere intorno al Mont Vélan".

La prima domanda che ponete è: "se corrisponde al vero che il fabbricato recentemente oggetto di compravendita sia stato effettivamente acquistato dagli amministratori del Comune". Con riferimento al primo punto dell'interrogazione, si fa presente che, in sede di istruttoria delle proposte progettuali, è effettuata verifica della disponibilità degli immobili oggetto di intervento ma non evidentemente delle proprietà più o meno adiacenti che avrebbero potuto indirettamente trarne vantaggi. Da informazioni acquisite presso il Comune di Ollomont, a seguito dell'interrogazione, risulta che nel comune di Ollomont erano quattro i fabbricati di proprietà dei Padri barnabiti nelle frazioni Vouèces Dessus, Fontaine, Morion e Rey. Il primo fabbricato è stato acquistato da un turista che da pochi mesi è residente nel comune, il secondo che si trova nei pressi degli impianti di risalita è stato acquistato nei primi mesi dell'anno 2017 dalla società CEAB S.r.l. per il 70% e dalla società FERME S.r.l. per il restante 30%, c'è una partecipazione nella società FERME da parte di un amministratore comunale del 20%, quindi è proprietario di questo fabbricato per il 6%. Tale fabbricato è stato acquistato prima che il progetto fosse approvato con l'intento di realizzare una struttura ricettiva. Il terzo fabbricato, situato anch'esso nei pressi degli impianti di risalita, è stato acquistato da un artigiano residente a Ollomont allo scopo di realizzare un atelier. L'ultimo fabbricato, il più grande di tutti gli altri in quanto ha una superficie di circa 1500 metri quadrati, è ancora di proprietà dei Padri barnabiti. Tale fabbricato non è ancora stato venduto e riporta un prezzo di quotazione molto basso.

Il punto 2 è: "se lo stesso sia inserito o nelle immediate vicinanze dell'area interessata dal suddetto progetto e in che misura la realizzazione del progetto Interreg possa concorrere alla rivalutazione economica dello stesso fabbricato". Con riferimento a questa questione, si riferisce che le frazioni citate sono situate nelle vicinanze delle aree interessate dal progetto Mimonve; di conseguenza, è naturale che i fabbricati e le attività ricettive che sono collocati nelle immediate vicinanze delle aree possono essere influenzate e sono beneficiarie indirettamente dei risultati del progetto, anche se considerate le dimensioni limitate del comune di Ollomont, evidentemente è un progetto che se funzionerà avrà una ricaduta su tutto il territorio comunale e non solo, visto che si estende poi anche su Valpelline.

Per quanto riguarda il punto 3: "se i competenti uffici regionali, in fase di definizione e analisi dei progetti Interreg, abbiano effettuato specifiche valutazioni relativamente a potenziali conflitti di interesse fra i beneficiari dello sviluppo e le amministrazioni interessate", no, nel senso... sempre nel rispondere rispetto alle modalità di istruttoria intanto non sta nei compiti assegnati agli uffici regionali fare questa valutazione, tra l'altro, le proprietà non sono oggetto di intervento di ristrutturazione in questo caso, spettano ad altri, comunque, riferito a questo, gli uffici non potrebbero andare in questa valutazione, guardo al potenziale conflitto di interesse fra soggetti beneficiari o partner nei progetti cofinanziati e soggetti che indirettamente potrebbero trarre beneficio da questo progetto di sviluppo.

Per dare ancora due informazioni che non sono richieste dal quesito e per illustrare come si è arrivati a questo progetto, mi sento di completare l'informazione dicendo che, rispetto a questa interrogazione, il progetto in argomento è stato presentato dall'Unité des Communes Grand-Combin in risposta al bando dell'autorità di gestione Regione Lombardia dal programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Svizzera 2014-2020, il bando scadeva il 31 ottobre 2017. Lo scopo del progetto è quello di contribuire alla valorizzazione del patrimonio minerario del territorio aumentandone l'attrattività a favore di turisti e residenti, in particolare il Comune di Ollomont, partner del progetto, prevede di recuperare e qualificare la galleria al sito denominato "Rotta dell'idrovora di Manzetti" e di realizzare un percorso ludico-didattico, un parco avventura tematico per bambini e un innovativo laboratorio di archeo-metallurgia sperimentale a scopo scientifico didattico. Nell'anno 2018 il Segretariato tecnico congiunto del programma Italia-Svizzera 2014-2020 ha istruito positivamente il progetto per quanto riguarda l'ammissibilità formale, lo stesso Segretariato ha poi partecipato all'istruttoria strategico-cooperativa insieme alla struttura regionale Promozione e progetti europei per lo sviluppo del settore turistico, la quale ha valutato la coerenza del progetto rispetto alle linee di sviluppo turistico della Regione. Il progetto è stato definitivamente approvato dal Comitato direttivo del programma Italia-Svizzera 2014-2020 nella riunione che si è tenuta a Milano il 30 ottobre 2018.

Presidente - Per la replica, la parola al collega Vesan.

Vesan (M5S) - Io sono un ex dipendente della pubblica Amministrazione, sappiamo che questo Consiglio si è già espresso in modo contrario per quello che riguarda i corsi di formazione per gli amministratori regionali ma, come dipendente pubblico, abbiamo dovuto sottostare, non con dispiacere ma come obbligo di legge, a corsi specifici su quello che riguarda la trasparenza e anticorruzione. In tutti questi corsi veniva fortemente evidenziato che il primo passo verso la corruzione, la mancata trasparenza della pubblica Amministrazione è sempre legato a conflitti di interesse anche solo potenziali. Nella fattispecie in questo caso l'acquisto di questo fabbricato ci è stato segnalato direttamente da degli abitanti, proprio quello nei pressi dell'area di intervento, cioè degli impianti di risalita nell'area parcheggio a monte della Maison Grimpe e questo fabbricato è stato acquistato da amministratori e da loro congiunti. Lei naturalmente non mi ha detto questo, non è stata la risposta che ha ottenuto da parte dell'Amministrazione comunale e non è neanche la risposta da parte dei competenti uffici, perché, come ci ha evidenziato, il conflitto di interesse reale o potenziale non viene valutato in occasione di assegnazione di risorse molto importanti di cui, purtroppo, questa nostra Amministrazione regionale ha fatto cattivo uso in passato sia non chiedendo i finanziamenti per i cui fondi aveva diritto, sia chiedendoli per attività che poi sono state realizzate male, tanto che è stata richiesta addirittura la restituzione dei fondi. In questo caso probabilmente poteva essere interessante - e quindi ci permettiamo di suggerirlo all'attuale maggioranza - il fatto che le verifiche dei conflitti di interesse reali e potenziali siano effettuate da parte degli uffici competenti, soprattutto perché è particolare malcostume la situazione in cui un amministratore pubblico realizza interventi, chiamiamoli imprenditoriali, chiamiamoli speculativi, come riteniamo più opportuno, in corrispondenza di fabbricati che vengono valorizzati da progetti che lo stesso amministratore porta avanti e valorizza con fondi pubblici. Noi vorremmo stigmatizzare assolutamente questo tipo di comportamento che tende spesso e volentieri a confondere un incarico pubblico con un interesse rigorosamente privato e legittimo, ma che non dovrebbe assolutamente comportare processi decisionali in quest'ambito. Lei mi ha detto che l'acquisto da parte delle due società del fabbricato dei Padri barnabiti proprio nei pressi dell'area è stato fatto prima dell'approvazione del progetto, sono abbastanza sicuro di questo perché altrimenti probabilmente il costo dei fabbricati non sarebbe stato così basso. Mi sarebbe piaciuto sentire da lei una risposta sul fatto se è stato acquistato prima dell'ideazione e della presentazione del progetto da parte del Comune, che è importante ai fini di verificare il conflitto di interesse. Confido che una maggiore attenzione da parte del suo Assessorato relativamente a questo tipo di problematiche ci permetta di portare avanti i finanziamenti dati dall'Unione europea alla Valle d'Aosta con trasparenza e serenità, che, purtroppo, in passato sono mancate e che in questa occasione verificheremo di approfondire. La ringrazio comunque per le informazioni che ci ha dato.