Oggetto del Consiglio n. 433 del 20 febbraio 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 433/XV - Interpellanza: "Indicazioni della Regione per la regolarizzazione delle assunzioni nelle società partecipate".
Rini (Presidente) - Alla presenza di 31 Consiglieri possiamo riprende i lavori.
Siamo al punto 28 all'ordine del giorno. La parola al collega Cognetta per l'illustrazione. Per cortesia fate un po' di silenzio, perché si fa fatica a seguire.
Cognetta (MOUV') - Grazie Presidente per aver richiamato all'ordine l'Aula.
Questa interpellanza fa seguito a quanto già discusso in questo Consiglio rispetto alle assunzioni, alle stabilizzazioni fatte dalla società Monterosa. Cos'è successo? Era partito tutto da una richiesta di accesso agli atti, sono state fatte delle assunzioni, delle stabilizzazioni all'interno della società Monterosa e pareva che tali assunzioni non fossero state fatte in maniera corretta, in quanto sostanzialmente mancavano della parte di selezione. Gli uffici si sono mossi e so che è stato richiesto un parere rispetto a questa situazione ma, più in generale, rispetto alle assunzioni effettuate da tutte le partecipate. Il quesito qual era alla fine? Era: "è corretto stabilizzare persone che hanno un contratto a tempo determinato senza una selezione?". Viene quindi chiesto un parere agli uffici, gli uffici lo producono, l'ho qui tra le mie mani, ma è citato anche all'interno dell'interpellanza, e questo parere dà ovviamente ragione a quanto dicevo io: non è possibile fare le stabilizzazioni senza una preventiva selezione. È un parere molto lungo e articolato, di nove pagine, dove c'è tutta una serie di premesse, ma le conclusioni sono quelle che riporto in breve: non si possono fare queste stabilizzazioni senza che venga fatta una selezione.
A questo punto si apre chiaramente un enorme problema, perché sostanzialmente non è da ieri che si fanno stabilizzazioni nelle società partecipate senza le dovute selezioni. In particolare, il quadro normativo parte già dall'articolo 18, comma 2, del decreto legge 112 del 2008, convertito poi nella legge 133, sempre del 2008, che stabiliva una cosa molto semplice, ossia l'obbligo di rispettare nelle procedure di reclutamento - senza peraltro distinguere quelle preordinate all'assunzione a tempo determinato da quelle dirette all'assunzione a tempo indeterminato, quindi in entrambi i casi - i principi anche di derivazione comunitaria di trasparenza, pubblicità e imparzialità, cose che poi sono state riprese anche dalla nostra legge, fatta però diversi anni più tardi, e che sostanzialmente aprono a questo punto una serie di discorsi.
Ora io con questa interpellanza vorrei capire sostanzialmente il Governo che cosa ha intenzione di fare, perché è pur vero che le società partecipate fanno capo a Finaosta, ma è anche vero che, essendo il parere stato trasmesso a Finaosta, chiedo innanzitutto quante sono le situazioni di stabilizzazione fatte senza le opportune selezioni e, seconda cosa, se il Governo è intenzionato a dire a Finaosta - ovviamente dopo le opportune verifiche - di chiedere alle partecipate che hanno effettuato selezioni di questo tipo di annullare tali contratti e di svolgere regolari selezioni. Naturalmente - vorrei che fosse chiaro, così lo lasciamo a verbale - non è una questione che uno fa perché ce l'ha con qualcuno in particolare, no, perché qui dobbiamo anche chiarirci su alcuni aspetti della vicenda. Sembra quasi che uno lavori o pro domo sua perché magari gli hanno fatto qualcosa di personale o perché ce l'ha con qualcuno a livello personale. Ebbene, nel mio caso non è vero né l'uno, né l'altro. Qui la questione è che per decenni - perché parliamo di una cosa che comincia nel 2008, essendo oggi nel 2019 parliamo di 11 anni fa - si è utilizzato un sistema che, ahimè, si è poi rilevato non corretto. Non do la colpa a nessuno di questo, per carità, tutti possiamo sbagliare, però adesso, che abbiamo scoperto che c'è stato un grosso errore, forse è il caso di sistemare la questione. So benissimo anch'io che fare le selezioni non è di per sé il modo migliore per avere equità di trattamento, perché anche le selezioni si possono fare come uno crede meglio. È capitato in tanti casi, non solo in Valle d'Aosta, però almeno dare una parvenza di equità! Almeno far vedere che facciamo le selezioni, perché nel mucchio statisticamente, cominciando a farle, può capitare anche che entra qualcuno piuttosto bravo rispetto alla selezione. Capisco benissimo che negli anni magari tante situazioni si sono accavallate e capisco benissimo che non bisogna mai lavorare guardando nello specchietto retrovisore, ma bisogna guardare avanti. Noi dobbiamo guardare avanti, perché il futuro è migliore. Però neanche chiuderla con un: "chi ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato", che detto in un linguaggio che non va bene per il Consiglio regionale risulta un: "chi ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato, dimentichiamoci ciò che è accaduto", perché non è così che funziona.
È vero che il sistema sta cambiando, ma secondo me cambia anche se cominciamo ad applicare le regole dal momento in cui bisognava applicarle. Vorrei pertanto capire qual è l'intenzione del Governo rispetto a questa situazione.
Presidente - La parola all'Assessore Testolin per la risposta.
Testolin (UV) - Parto dalle richieste dell'interpellanza: "per quante persone complessivamente e in quali società partecipate sono state fatte stabilizzazioni senza le opportune selezioni" e "se è intenzione del Governo regionale di dare indicazioni a Finaosta affinché, dopo le opportune verifiche, chieda alle società partecipate che hanno effettuato assunzioni non regolari di annullare tali contratti". Al fine di approfondire la questione sollevata a seguito della presentazione della precedente interpellanza alla quale, come già anticipato dal collega Cognetta, aveva risposto il Presidente nella seduta del 20 dicembre scorso, il Dipartimento legislativo e aiuti di Stato della Regione ha rilasciato, in data 31 dicembre 2018, un parere in merito alle assunzioni stabili del personale effettuate da Monterosa S.p.A. nel giugno 2018. Tale parere, dopo aver esaminato il quadro normativo di riferimento - in special modo a seguito dell'entrata in vigore del decreto legislativo n. 175 del 2016, recante "Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica" e di regolamenti adottati da Monterosa S.p.A. -, evidenziava una problematicità rispetto alla stabilizzazione per effetto dell'applicazione per così dire automatica del diritto di precedenza di cui all'articolo 24, comma 1, del d.l. n. 81 del 2015, in favore dei dipendenti già assunti a tempo determinato, così come previsto dai regolamenti di assunzione delle varie società. In maniera più ampia veniva esaminata sul punto la compatibilità dei regolamenti di assunzione delle società funiviarie in questione, peraltro analoghi a quelli di altre società aventi medesima attività con le previsioni di cui al decreto legislativo 175 del 2016. Il parere in questione, come ricordato nell'interpellanza, veniva inoltrato a Finaosta per le opportune valutazioni e per gli approfondimenti evidentemente del caso.
In merito allo specifico quesito n. 1, posto in relazione alle persone complessivamente stabilizzate senza le opportune selezioni nelle diverse società partecipate, da una richiesta effettuata alle strutture regionali, alle società partecipate e al credito e previdenza integrativa alle diverse società partecipate è emerso come negli anni 2017 e 2018 - quindi dopo l'entrata in vigore del decreto legislativo n. 175 del 2016 e per le sole fattispecie adesso riconducibili, escluse dunque le società non controllate - sono state effettuate complessivamente n. 13 assunzioni a tempo indeterminato sulla base del diritto di precedenza di cui all'articolo 24, comma 1, del decreto legislativo n. 81/2015. L'iter di stabilizzazione è stato svolto nel rispetto di quanto disposto dai regolamenti interni. Oltre alle dieci unità relative alla società Monterosa, assunte a tempo indeterminato secondo le modalità previste dal regolamento di assunzioni, la società Funivie Monte Bianco ha comunicato che nel corso degli anni 2017 e 2018 ha stabilizzato n. 3 risorse che godono del diritto di precedenza ai sensi dell'articolo 24, comma 1, del dl n. 81/2015, così come previsto dal regolamento interno per la modalità di selezione e gestione operativa del personale dipendente.
Per quanto concerne la domanda "se è intenzione del Governo regionale di dare indicazioni a Finaosta affinché, dopo le opportune verifiche, chieda alle società partecipate che hanno effettuato assunzioni non regolari di annullare tali contratti", si rileva che, a seguito della trasmissione del parere, Finaosta S.p.A., in attesa degli esiti e delle verifiche necessarie, anche in relazione ai pareri di segno opposto acquisiti dalla società Monterosa, ha trasmesso in data 31 gennaio 2019 alla società stessa ed alle altre società funiviarie una nota invitandole ad astenersi dall'effettuare trasformazioni di contratti di lavoro subordinato a termine in contratti di lavoro a tempo indeterminato, nonché di effettuare assunzioni a tempo indeterminato in applicazione del diritto di precedenza e, in generale, assunzioni a tempo indeterminato in assenza di procedure selettive pubbliche. Infine, Finaosta ha provveduto ad affidare un incarico ad un soggetto terzo al fine dell'esame delle problematiche connesse agli attuali regolamenti di assunzione delle società di impianti a fune, al fine di permettere poi le determinazioni del caso.
Presidente - La parola al collega Cognetta per la replica.
Cognetta (MOUV') - Assessore, mi sembra chiaro che non vogliamo riparare all'errore fatto. Bene! Come al solito dobbiamo sempre andare in altri uffici che non sono il nostro Consiglio e la nostra Regione per far valere i diritti di chi non ha diritti. Bene anche questo. Mi fa anche piacere che la società Monterosa abbia avuto dei pareri di senso opposto, perché qui ragioniamo sull'assurdo se volessimo parlare di questo caso specifico.
Noi siamo, attraverso Finaosta, la proprietà di una società. La proprietà quindi dice a chi gestisce la società: "guarda che forse hai fatto delle assunzioni che non sono in regola e quindi è il caso che sistemi la cosa" e chi gestisce la società, anziché dire: "sì, hai ragione, scusami, adesso cerco di sistemare", ti fa fare un parere opposto rispetto alla proprietà per difendere ciò che ha fatto, che è palesemente in contrasto con quanto dettogli. Bene, mi fa piacere! A questo punto, che ci stiamo a fare noi? Se chi viene nominato da noi decide come se niente fosse e decide anche a dispetto dei pareri fatti dai nostri funzionari, possiamo anche mandare a casa i nostri funzionari e tenerci chi sta a dirigere le società partecipate che nominiamo noi. È bello questo discorso, sa? Perché qui, almeno per quanto mi riguarda, non mi sento superiore a nessuno, ma invece ci sono sceriffi in giro per la Valle che si sentono superiori a chiunque e decidono loro cosa fare e come fare, si fanno fare i pareri e allora quello che diciamo noi qua sono tutte stupidaggini, anche quando ci sono pareri scritti da dirigenti regionali.
Io credo che la sua risposta non sia affatto esaustiva e, soprattutto, che non tenga presente il fatto delle assunzioni irregolari. L'unico modo per porre rimedio a queste assunzioni è mandare a casa queste persone e fare le selezioni pubbliche, trasparenti e far partecipare chiunque. Eguali diritti bisogna avere, eguali diritti, è questo che ci rende migliori. Metterci un tappo non serve e non solo non serve, ma è dannoso. Se poi questo tappo viene messo da qualcuno che gioca a fare lo sceriffo, questo è ancora più divertente (mi riferisco a chi dirige certe società partecipate, non a chi sta qua dentro). Sinceramente, a questo punto, non capisco poi perché non si attiene a quanto gli viene detto. È incredibile questa cosa! Davvero, io non riesco a capire come può essere ancora difeso in certe posizioni... ma lo nominiamo noi o chi? Lo nominate voi o chi? È pazzesca questa cosa, davvero. Qui c'è uno che viene nominato e che non si attiene a quanto gli dice la proprietà? Guardate, non c'è proprio niente da dire. È molto chiaro quello che siete, veramente chiaro.