Oggetto del Consiglio n. 432 del 20 febbraio 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 432/XV - Interpellanza: "Verifiche in ordine alla mancata sottoscrizione di un contratto per l'utilizzo di locali siti all'interno del Palazzo Sportivo di Verrès da parte dell'Associazione Sportiva Danza & Danza".
Rini (Presidente) - Punto 27 all'ordine del giorno. La parola al collega Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - Chiedo scusa, ma faccio solo una rapida digressione. Visto che parliamo di strutture pubbliche, volevo porre l'attenzione sul finanziamento delle scuole pubbliche che negli scorsi giorni sono arrivati. Avevamo diffuso un comunicato, perché ben 600 mila euro erano stati erogati dal Governo centrale per quanto riguarda l'edilizia scolastica, però oggi scopriamo dalla pagina Facebook dell'assessore Certan che in realtà questo non è stato un atto del Governo centrale ma è stato un atto del munifico Governo regionale, così almeno c'è scritto. C'è una bella immagine dello sguardo fiero dell'assessore Certan che scrive: "edilizia scolastica, più 600 mila euro per le scuole valdostane". Questo risulta oltremodo strano, perché proprio lo stesso assessore Certan aveva detto: ma caspita, mancano 70 mila euro. Come dire, non so se dare il benvenuto a questo nuovo rappresentante del governo all'interno della Giunta della Valle d'Aosta, oppure guardare con un certo fastidio chi magari cerca di procurarsi della pubblicità, pur non essendo in realtà artefice di alcunché. Tant'è vero che qualcuno sulla sua pagina ha commentato: "da Roma arrivano i soldi delle nostre scuole: non dimenticare di protestare per questa ingerenza del Governo centrale, mi raccomando". Io credo che con questo abbiamo potuto concludere la questione.
Venendo invece alla nostra interpellanza - mi spiace che, in questo momento, non ci sia qui l'assessore Certan a godersi anche questo delizioso momento di alta politica - parliamo della questione che riguarda la gestione e il contratto della piscina di Verrès. Come ricorderà, assessore Borrello, nel Consiglio di circa un mese fa le chiesi lumi circa la natura del rapporto tra la società Regis Sport, l'associazione sportiva Danza & Danza e la Regione autonoma Valle d'Aosta. Le citai in quella occasione tutta una serie di documenti e di rapporti sussistenti tra Regis Sport e Danza & Danza. Ora, io sono in attesa di leggere i capitolati d'appalto che dai primi anni 2000 fino a oggi hanno regolato i rapporti tra i tre soggetti, ma quello che ai tempi mi comunicò nella sua risposta mi lasciò davvero basito.
Faccio una premessa. È chiaro ed evidente che questa è una situazione che lei eredita e quindi non è chiaramente responsabile di questo, ma credo che a quanto sto per dirle vada posta un'importante attenzione. È lecito infatti pensare che tra due o tre soggetti che hanno un rapporto ventennale, così come dimostrato anche la volta scorsa dagli atti che abbiamo citato, vi siano altri atti, ovviamente tra di loro, che perlomeno regolano, almeno tenuemente, il rapporto tra di loro. Quindi, immagini il mio stupore nel momento in cui lei, leggendo quello che giustamente gli uffici le hanno trasmesso e chiaramente non essendone responsabile, mi disse una cosa che mi lasciò di stucco, ovvero che le pretese della Danza & Danza risultano inconsistenti, perché come riconosciuto da entrambe le parti l'occupazione degli spazi è iniziata verosimilmente intorno all'anno 2003, sulla base di un mero accordo verbale con l'allora responsabile della piscina di Verrès; io ho preso questa sua dichiarazione che immagino sarà quello che le hanno trasmesso gli uffici.
Lei capirà, Assessore, che un mero accordo verbale che regola i rapporti tra un bene pubblico gestito da un privato e un'associazione non è proprio il massimo della trasparenza, né credo anche della regolarità, ma questo ovviamente sarà tutto da approfondire. Non lo è nella misura in cui - posso produrlo, lo mostro ora e adesso lo leggo - che invece ci sono alcune ricevute di pagamento che testimoniano in maniera inoppugnabile che i rapporti c'erano e non erano verbali. Le leggo uno dei tanti: questo è un documento del 22 aprile 2016, raccomandata a mano, spedita dalla Regis Sport alla spettabile ASD Danza & Danza. Il titolo della comunicazione è "adeguamento canone di locazione" e il testo riporta: "con la presente la Regis Sport, nella figura del suo legale rappresentante, signor Nicola Brescia, propone l'adeguamento a partire dal 1° ottobre 2016 del canone di affitto dei due locali, utilizzati in via esclusiva - utilizzati in via esclusiva! - presso la piscina palestra regionale di Verrès da noi gestita, a euro 950 mensili comprensivi di oneri di riscaldamento e corrente elettrica. Cordiali saluti". C'è la firma, c'è il timbro e questa è una comunicazione ufficiale intervenuta tra i due enti. È evidente quindi che sostenere l'esistenza di un mero accordo verbale mal si accordi con la necessità di trasparenza, a maggior ragione per chi gestisce dei beni pubblici, anche perché qui è nettamente evidenziato - questa è uno, ma ci sono tantissimi atti prodotti - che in realtà i rapporti tra loro non erano soltanto verbali, ma erano assolutamente concreti.
Alla luce di quanto le ho esposto, le chiedo con questa interpellanza di chiarire "le motivazioni per le quali dal 2003 ad oggi l'ente gestore del complesso sportivo di Verrès non abbia sottoscritto con l'Associazione sportiva Danza & Danza un regolare contratto di affitto dei locali" e "quale sia stata, dal 2003 ad oggi, la natura del rapporto fra la Regione Autonoma Valle d'Aosta, società Regis Sport e l'associazione sportiva Danza & Danza".
Chiedo ancora cortesemente, se i gestori della piscina di Verrès potevano concedere in via esclusiva dei locali di quella struttura all'associazione in oggetto o a qualsiasi altra associazione, perché su questo verte un altro problema: secondo quanto ci è stato anticipato, ma ripeto sono in attesa di ricevere i capitolati di appalto, quei due locali non si potevano concedere in via esclusiva a una società. Tant'è vero che, nell'ultima azione che è stata portata anche in Tribunale e di cui abbiamo parlato la volta scorsa, è stato sostenuto il fatto che non si potevano concedere quei locali in via esclusiva, quindi dare le chiavi e farli gestire soltanto a quella associazione, e che non vi era alcuna possibilità da parte dell'associazione di chiedere un mantenimento dei rapporti attuali, ma soltanto quelli di affittare quei locali negli orari in cui la piscina era aperta. Quindi l'associazione non poteva prendere le chiavi della struttura, aprirla in maniera autonoma e affittare quei locali in maniera indipendente rispetto all'apertura della struttura.
Mi auguro che tutto questo sia solo un grande malinteso e che lei potrà chiarirlo! In caso contrario ci vedremo costretti anche a rivolgerci alle autorità competenti, che peraltro hanno già sollevato alcune irregolarità di cui penso parleremo ancora.
Presidente - La parola all'assessore Borrello per la risposta.
Borrello (SA) - Questa è la seconda puntata di una questione che lei ha già posto un mesetto fa, più o meno, rispetto a questa tematica. Tengo a sottolineare che, per quanto riguarda l'assessorato ai lavori pubblici, questa competenza è rientrata all'interno dell'assessorato stesso a partire dalla riorganizzazione di settembre. Come lei ha correttamente anticipato, è una questione che abbiamo ereditato, non solo personalmente ma anche come assessorato.
Il tutto parte dal 2003, ovviamente non ho conoscenza di quello che è successo nel passato e, così come è successo per la risposta che le ho formulato nella precedente adunanza, ho dovuto chiedere informazioni, anche in virtù del fatto che ci sono state delle cause e degli appelli che hanno già concluso il loro percorso. Io leggerà quanto mi è stato formulato dai dirigenti, in continuità con quanto avevo fatto l'altra volta, perché non ho avuto possibilità di prendere informazioni in tal senso ulteriori rispetto a quanto lei ha esposto.
Per quanto riguarda il primo quesito. "Precisato che in ogni caso non si tratterebbe di un contratto di locazione, in quanto il gestore concede l'utilizzo di spazi pubblici a tempo determinato, come peraltro avviene per altri spazi concessi, si ignora per quale motivo il rapporto fosse stato regolato da un semplice accordo verbale, anche perché si ribadisce che la questione riguardava esclusivamente i rapporti tra l'associazione Danza & Danza e il concessionario della gestione dell'impianto". Un piccolo inciso dell'assessore: lei ha parlato di un adeguamento del 2016; sottolineo l'elemento temporale e continuo a leggere. "Tuttavia con il nuovo contratto di gestione sottoscritto a partire dal mese di settembre 2017 la Regione, venuta a conoscenza dell'anomalia legata al perdurare della presenza di una sola società sportiva negli spazi pubblici legati alla concessione del servizio di gestione delle piscine, ha voluto dare massima trasparenza alla procedura intimando al gestore di pubblicare dei bandi annuali o stagionali per l'utilizzo degli spazi di cui si tratta, in modo che qualunque soggetto interessato potesse legittimamente concorrere all'utilizzo dei medesimi".
Per quanto riguarda il secondo quesito. "Dal 2003 a oggi si sono susseguiti tre diversi contratti di gestione: uno terminato nel 2008, il secondo per il periodo 2008/2017 e quello attualmente in corso per il periodo 2017 fino al 2027. In tutti i contratti il solo referente per l'Amministrazione regionale è stato il gestore identificato nella società Regis Sport. Nessun rapporto è mai intercorso tra la regione e la società Danza & Danza".
Terzo quesito. "L'Amministrazione non potrà che agire applicando il contratto in essere e i capitolati - che giustamente lei ha citato - provvedendo a verificare il pieno rispetto delle prescrizioni previste nel capitolato di appalto in vigore".
Io mi fermo qui. Le ho detto quanto ho recuperato rispetto alle azioni messe in essere dall'Amministrazione regionale. La situazione, come ho già detto all'inizio del mio intervento, ha avuto un'evoluzione: ci sono state anche cause e appelli, ma non entro nel merito di come è andato a finire questo tipo di ragionamento. Ci sono tutte le possibilità di poter fare degli approfondimenti e non ritengo ci sia nessun tipo di elemento ostativo rispetto a qualsiasi azione voi vogliate porre in essere.
Presidente - Per la replica la parola al collega Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - La ringrazio, Assessore, per aver fornito le risposte, nel limite della sua conoscibilità degli eventi. Appare però fortemente particolare il fatto che si ignori il motivo per il quale un rapporto tra il gestore di un bene pubblico regionale e un subaffittuario, un subgestore, manchi totalmente. È evidente che, se viene utilizzato un bene, deve esserci un contratto che regoli il rapporto tra i due soggetti. Se non vi è un contratto che regola un rapporto tra due soggetti, come disciplinato anche da questa comunicazione - ricordo che sono soggetti che utilizzavano quella struttura in via esclusiva, così come dichiarato - è evidente che c'è nettamente un problema che si dovrà andare ad approfondire.
Registro che, da quello che ha sempre detto e da quanto emerge, pare che non si potesse concedere quei locali in via esclusiva; questa è una parte della sua risposta che mi pare di aver capito. Non si potevano concedere locali in via esclusiva, ma ci sono le comunicazioni che invece dichiarano che effettivamente quei locali erano concessi in via esclusiva. Quindi, sarà nostra premura approfondire questa vicenda, tutto il faldone e tutta l'intera segnalazione. Peraltro, vorrei solo una conferma, perché forse ho capito male: mi pare che l'ultimo capitolato affidi la gestione dal 2017 al 2027, quindi dieci anni di gestione della stessa struttura allo stesso soggetto. Saremmo molto curiosi di vedere come è stato scritto questo bando, con quali caratteristiche e se vi sono, appunto anche qui, dei rilievi da fare.
Presidente - Grazie, colleghi. Possiamo terminare la seduta. I lavori riprenderanno alle 15:30.
La seduta termina alle ore 13:00.