Oggetto del Consiglio n. 431 del 20 febbraio 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 431/XV - Interpellanza: "Impegni assunti per il completamento della pista ciclopedonale di fondovalle da Pont-Saint-Martin a Courmayeur".
Rini (Presidente) - Punto 26 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione, la parola alla collega Minelli.
Minelli (RC-AC) - L'interpellanza che presentiamo è volta a richiedere alcune informazioni e alcuni chiarimenti sugli impegni che erano stati presi nell'ottobre scorso con la votazione all'unanimità di una nostra mozione, quella sulla pista ciclopedonale di fondo valle, da Pont-Saint-Martin a Courmayeur. In quella mozione avevamo impegnato la Giunta soprattutto ad assumere la regia di questo progetto, in accordo e in collaborazione con gli enti locali interessati, e ad attivarsi presso la Regione Piemonte al fine di concertare l'ideazione, la realizzazione e la promozione della ciclovia Baltea. Inoltre, sempre in quella occasione, avevamo chiesto alla Regione di attivarsi con il CELVA, con le associazioni di settore, quindi le associazioni del cicloturismo e dell'escursionismo, al fine di mettere a punto un'offerta articolata per il cicloturismo in Valle d'Aosta.
Come è evidenziato anche nel verbale di quella seduta consiliare, a seguito della presentazione della mozione c'era stato un ampio dibattito e tutti gli interventi dei consiglieri avevano espresso interesse per questo progetto della ciclovia Baltea. Occorre poi dare seguito agli impegni che si sono assunti, quindi la nostra interpellanza è volta ad avere informazioni per sapere se la Giunta regionale si è attivata con i tavoli che avevamo indicato, in particolare modo con il CELVA, con gli operatori e con le associazioni di settore che sono interessate dall'intervento, e se non è stato fatto se si intende farlo nel breve periodo.
Vogliamo anche sapere se ci sono stati dei contatti con la Regione Piemonte. Abbiamo appreso dagli organi di stampa che in questo senso qualcosa è stato fatto e che probabilmente si va nella direzione che avevamo indicato, ma volevamo avere qualche informazione in più.
Poi chiediamo se sono stati persi anche degli altri impegni di cui non siamo a conoscenza e soprattutto, infine, come si intenda procedere per assumere nel futuro la regia di questo progetto, perché avevamo sottolineato nell'esposizione della mozione, lo abbiamo ribadito nel dibattito e lo dico anche oggi: è sempre molto importante che poi ci sia un coordinamento delle iniziative. Noi riteniamo che lasciare alle singole iniziative dei comuni che hanno dei tratti di pista ciclopedonale sia una cosa da evitare, perché invece è più importante assumere tutto il controllo di quello che è un progetto importante. Avevamo detto che può anche essere un atout per il turismo sostenibile in Valle d'Aosta e che dal punto di vista della sostenibilità finanziaria ha un impatto, che però è sicuramente inferiore a quello che hanno altri interventi che magari hanno impatti di altro tipo.
Dalle ore 12:34 assume la presidenza il vicepresidente Distort.
Distort (Presidente) - Grazie collega Minelli. Per la risposta l'assessore Borrello, prego.
Borrello (SA) - La collega ha ben esposto il percorso dell'approvazione all'unanimità della mozione all'interno del Consiglio regionale e vado a ripercorrere gli ultimi passaggi, perché sono passati due o tre mesi rispetto all'approvazione della stessa. Parto dal presupposto che, ovviamente, io interverrò per quanto di competenza rispetto alle infrastrutture delle piste ciclopedonali, tenendo conto che l'aspetto dei rapporti con le associazioni è un ragionamento più di carattere turistico, incardinato in una visione più globale del turismo ciclabile in Valle d'Aosta.
Rispondo puntualmente alle questioni che lei ha richiesto. Le strutture regionali competenti dal punto di vista tecnico hanno avviato un'interlocuzione diretta con le singole amministrazioni locali, i Comuni o le Unités des Communes, per definire nel dettaglio le disponibilità, le esigenze del territorio e identificare un percorso base di pista ciclabile da sviluppare sull'asse del fondo Valle. Tale attività risulta terminata e troverà una restituzione a livello di programmazione nel piano di mobilità ciclabile, che costituirà una delle tematiche affrontate nel Piano regionale dei trasporti che il competente assessorato regionale approverà prossimamente. Abbiamo finito l'attività di concertazione con le amministrazioni locali e le Unités des Communes e il tutto verrà poi codificato in un atto che sarà inserito nel Piano regionale dei trasporti che il collega porterà prossimamente. Relativamente al coinvolgimento degli operatori e delle associazioni di settore, come dicevo prima, si dovrà fare un ragionamento complessivo legato al discorso turistico insieme agli organi competenti.
Per quanto riguarda l'attivazione presso la Regione Piemonte per la ciclovia Baltea, i contatti sono già stati avviati e si esplicitano nella partecipazione a progetti comuni in ambito statale ed europeo, per la rilevazione di iniziative condivise che coinvolgono sia la mobilità transfrontaliera (cito il progetto che coinvolge la Regione Piemonte, la Liguria e la Savoie), sia a livello nazionale il coinvolgimento del progetto FSC riguardante la variante ciclabile della via Francigena in collaborazione con l'Assessorato al turismo. Lei ha citato giustamente alcune notizie di carattere giornalistico rispetto a un'attività di confronto su varie tematiche, tra virgolette, legate alla connessione con la Regione Piemonte, che abbiamo avuto in quel di Quincinetto, per problematiche legate alla difesa del suolo, ma anche per quanto riguarda gli aspetti legati alla viabilità, sia veicolare sia ciclabile. Abbiamo avuto un confronto con l'assessore Balocco, assessore ai trasporti della Regione Piemonte e con l'assessore mio omologo ai lavori pubblici, per cercare di coordinarci dal punto di vista politico, per dare gli indirizzi tecnici che già stanno affrontando la tematica rispetto a progetti di carattere transfrontaliero e interregionale.
La terza domanda: "quali eventuali altri passi siano stati fatti per dare concretezza agli impegni assunti". Le do velocemente solo i titoli delle iniziative attualmente in corso. Completamento della pista ciclabile dell'Unité des Communes Mont Emilius, tra i comuni di Fénis e Saint-Marcel: il quinto lotto dell'importo di 1 milione euro, tutti finanziati dai fondi FESR, con lavori che sono già stati aggiudicati e per i quali si prevede l'avvio entro la primavera del 2019; abbiamo un sesto lotto, anche questo per 1 milione e 400 mila euro del fondo FSC della Regione Piemonte, con la realizzazione in capo alla regione prevista nell'anno 2019; settimo lotto, sempre in comune di Saint-Marcel per 1 milione e 400 mila euro, con progettazione e realizzazione nel 2020. Poi abbiamo la realizzazione di un tratto ciclabile compreso tra il comune di Pont-Saint-Martin e Hône per un importo di 900 mila euro, già finanziato nelle risorse delle aree interne; la progettazione e la realizzazione dell'opera spetterà all'Unité des Communes Mont Rose. Ulteriore punto, la realizzazione di un tratto ciclabile dell'Unité des Communes Grand Paradis, compreso tra i comuni di Sarre e Avise, per un importo di 3 milioni 800 mila euro, sempre finanziati con risorse europee; è in corso di predisposizione l'accordo di programma tra le amministrazioni. Ultimo, il progetto "Aosta in bicicletta" per un importo di 4 milioni 800 mila euro, di cui 3 milioni già finanziati con i progetti europei FESR da erogare al Comune di Aosta per la realizzazione dell'opera, mancante 1 milione e 800 mila euro che rientrano nel capitolo della sicurezza del Piano Nazionale della sicurezza stradale.
Le ho annunciato questi temi, intanto per far capire che si sta lavorando in questa direzione in maniera operativa, ma anche per rappresentarle, in virtù della differenziazione di progettazione e realizzazione dell'opera, della necessità - lo stiamo dimostrando - di una regia rispetto all'attività dei diversi enti su questo progetto comune. Il progetto comune è di realizzare una continuità ciclabile all'interno del territorio. Quindi, al di là di chi possa eseguire la progettazione o realizzare l'opera e al di là della provenienza dei fondi (fondi europei, piano di sicurezza nazionale di carattere stradale o fondi regionali), ci deve essere una regia per definire questo completamento, che è in itinere così come lo abbiamo annunciato.
Quali sono le ulteriori attività. Bisogna continuare questo confronto con i colleghi Bertschy e con il collega Viérin per quanto riguarda da una parte l'aspetto turistico e dall'altra parte il coinvolgimento da un punto di vista politico, rispetto tutta una serie di interlocutori sia nazionali, sia i colleghi francesi e svizzeri, per poter creare dei progetti per attingere a quei fondi europei, in modo da poter completare questa visione turistica che è sicuramente nobile per la Valle d'Aosta. Inoltre, l'importante è che la politica dia un segnale, che è stato dato con la mozione approvata all'unanimità, e che in maniera continuativa ci sia questa azione di confronto con i colleghi delle altre regioni, per la realizzazione tecnica dei progetti da poter portare all'attenzione anche della Comunità europea.
Dalle ore 12:41 riassume la presidenza la presidente Rini.
Rini (Presidente) - Per replica la parola alla collega Minelli.
Minelli (RC-AC) - Grazie assessore per la risposta. Come avevamo appreso, c'è stato questo contatto di cui lei ci ha dato ulteriore comunicazione. Io credo che in questo senso ci possiamo dire parzialmente soddisfatti, perché l'aver preso contatto, anche attraverso un piano che non comprende soltanto ovviamente la ciclovia, ma più in generale i collegamenti transregionali tra la Valle d'Aosta e il Piemonte, è importante. Mi spiace che in questo momento non siano presenti in aula l'assessore ai trasporti e l'assessore al turismo, perché giustamente lei ha detto che bisogna che siano coinvolti anche altri attori e che, soprattutto, questo intervento va inserito in un piano di sviluppo turistico della Valle d'Aosta. Il piano della mobilità ciclabile è una parte importante - ecco che è rientrato l'assessore ai trasporti - e vedremo cosa sarà previsto quando potremo esaminarlo. C'è stato il contatto con le Unités des Communes e poi, come lei ci ha elencato, sono previsti in prosecuzione degli interventi nei vari comuni che hanno tratti di pista ciclabile.
Io mi permetto di insistere sulla questione della regia. Lei ci ha detto che si sta lavorando per assumere un'attenzione e una razionalizzazione di tutti questi progetti che hanno delle diversità, sia perché sono stati finanziati con fondi diversi, sia perché hanno caratteristiche tecniche e progettuali diverse. Io credo sia importante - lo dico anche sulla base delle esperienze pregresse che ci sono state in altre regioni - che questa azione di regia sia incisiva, importante e strutturata. Credo sarebbe necessario pensare a un piano, a uno studio di fattibilità che veda coinvolti e che metta insieme tutte le varie realtà da Pont-Saint-Martin a Courmayeur. Promuovere il cicloturismo senza pensare e progettare delle infrastrutture adeguate, quindi non soltanto i tratti di pista, ma tutto quello che può essere connesso alla pista stessa, è un impegno oneroso, un impegno sicuramente serio da non prendere sotto gamba, ma a nostro avviso assolutamente necessario se si vuole davvero arrivare a dare, con questo progetto della ciclovia di fondovalle, un esempio e un'alternativa per il turismo sostenibile, che potrebbe davvero diventare una delle caratteristiche peculiari della nostra regione in tema di sostenibilità del turismo. Mi auguro che le azioni che già sono state intraprese vengano portate avanti, sia per quanto riguarda i contatti con la regione a noi vicina, sia soprattutto per quanto riguarda la sinergia nel mettere insieme tutto ciò che riguarda i singoli comuni. Altrimenti rischiamo di avere ancora degli interventi che per un po' di tempo saranno a spezzatino ed è quello che, secondo me, dobbiamo assolutamente evitare.