Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 430 del 20 febbraio 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 430/XV - Interpellanza: "Attività svolta dall'Osservatorio Regionale Rifiuti della Valle d'Aosta".

Rini (Presidente) - Punto 25 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione, la parola alla collega Pulz.

Pulz (ADU-VDA) - L'ultimo rapporto regionale sulla gestione dei rifiuti riporta testualmente che nell'aprile 2009, con delibera della Giunta regionale n. 905, è stato istituito l'Osservatorio regionale rifiuti Valle d'Aosta, ORR-VDA, completando così la rete degli osservatori del Nord Italia e dotando un territorio con caratteristiche ambientali, geografiche e socioeconomiche molto peculiari di un nuovo strumento per affrontare la complessa tematica della gestione integrata dei rifiuti urbani. La costituzione dell'ORR-VDA discende dalla legge regionale n. 31 del 3 dicembre 2007, "Nuove disposizioni in materia di gestione dei rifiuti", ovvero norme in materia di promozione anche dei livelli di qualità della vita umana, che assicurino la salvaguardia e il miglioramento delle condizioni dell'ambiente.

Alla ORR-VDA sono attribuite importanti funzioni, ricordiamo le principali: vigila sulla gestione dei rifiuti e degli imballaggi; vigila sulla riorganizzazione dei servizi di gestione dei rifiuti urbani in conformità con il Piano regionale di gestione dei rifiuti; vigila sulle modalità di pianificazione dei servizi a livello di Sub-Ato e sull'attuazione dei relativi piani; provvede alla raccolta e all'elaborazione dei dati inerenti ai flussi dei rifiuti urbani assimilati e anche dei rifiuti speciali assimilabili agli urbani; provvede al monitoraggio dei costi di gestione dei rifiuti urbani, dei rifiuti assimilabili e delle modalità di applicazione delle relative tariffe; controlla la definizione e l'attuazione di accordi di programma e di protocolli di intesa con enti e operatori coinvolti nella gestione dei rifiuti urbani e di particolari tipologie di rifiuto speciale; propone anche alla Giunta regionale azioni volte alla sensibilizzazione e informazione dei soggetti interessati alla raccolta differenziata, anche ai fini di predisporre i programmi pluriennali di attività; propone, sempre alla Giunta regionale, lo svolgimento di studi e indagini su alcuni comparti produttivi significativi e in generale sulle utenze non domestiche, anche in collaborazione con altri enti e autorità competenti in materia ambientale; sempre per la Giunta regionale, fornisce necessario approfondimento sulle tematiche inerenti alla gestione dei rifiuti, con particolare riferimento agli aspetti applicativi, legati all'introduzione del sistema tariffario, di cui abbiamo già parlato più volte, e al miglioramento delle rese della raccolta differenziata; fornisce alle strutture regionali pareri finalizzati all'adozione di atti amministrativi, sempre nella gestione dei rifiuti; collabora inoltre con la Chambre valdôtaine des entreprises et des activités libérales, al fine di promuovere iniziative sull'informazione e sulla sensibilizzazione nel settore appunto della gestione dei rifiuti; provvede all'organizzazione di uno sportello informativo e alla pubblicazione entro il 31 marzo di ogni anno di un rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani e speciabili, in modo da riportare la situazione specifica di ogni Sub-Ato.

Chi fa parte di questo osservatorio regionale dei rifiuti? Come specificato nella delibera regionale n. 360 del 2015, a svolgere le funzioni di presidente è l'Assessore all'ambiente, e poi ne fanno parte altri rappresentanti nominati dalla Giunta, che restano in carica per cinque anni, precisamente il dirigente della struttura attività estrattive rifiuti, l'ARPA Valle d'Aosta, i gestori degli impianti di smaltimento, i gestori del servizio di raccolta dei rifiuti, le associazioni di categoria, le associazioni ambientaliste, le associazioni dei consumatori, il coordinatore tecnico scientifico dell'osservatorio stesso, il Comune di Aosta, le Unités des Communes valdôtaines e il CELVA.

Proprio da questi ultimi, quindi dai sindaci, viene la richiesta di ripristinare le riunioni dell'osservatorio sui rifiuti, al fine, dicono testuali parole i sindaci del CELVA: "di garantire la piena condivisione tra gli enti locali e l'amministrazione regionale. La richiesta specifica - leggo la dichiarazione - è quella di istituire un tavolo di lavoro tra i presidenti delle Unités des Communes, per ripensare il sistema dei rifiuti in Valle d'Aosta all'interno di un percorso condiviso, dove il punto di partenza è l'analisi puntuale dei costi". Così si è pronunciata l'assemblea del CPEL lo scorso 12 febbraio (a maggioranza, con undici astenuti, abbiamo letto dai giornali, che ci sembrano rappresentare i comuni più grandi), proprio per chiedere più coinvolgimento degli enti locali e appunto che si convochi, almeno con le scadenze previste, l'osservatorio sui rifiuti.

Quali sono queste scadenze previste? Guardiamo l'articolo 4 del regolamento, "Organizzazione e funzionamento dell'osservatorio regionale dei rifiuti", che al comma 1 specifica che l'ORR va convocato in adunanza almeno tre volte l'anno. L'articolo 8 poi dice che nell'ultima seduta di ogni anno deve essere presentata la proposta del piano di lavoro per l'anno successivo e che questo piano sarà valutato e approvato entro il 31 dicembre di ogni anno. Inoltre ogni anno l'ORR redige e pubblica il rapporto sulla gestione dei rifiuti per l'anno precedente.

Noi sostanzialmente chiediamo all'Assessore quante riunioni di questo osservatorio dell'ORR si sono svolte negli ultimi tre anni e perché non sia stata soddisfatta la richiesta delle associazioni ambientaliste di poter avere accesso ai verbali. Chiediamo quali siano state le figure dei tecnici esperti incaricati di predisporre la proposta del piano di lavoro dell'ORR, in che cosa consistano queste proposte e nell'occasione di quali riunioni queste proposte siano state approvate. Chiediamo poi per quale ragione non sia stato pubblicato il rapporto sulla gestione dei rifiuti, relativo agli ultimi due anni. Per concludere, vogliamo saper quali siano gli intendimenti al fine di dare efficacia a questo che è sicuramente un importante organo di vigilanza e di coordinamento.

Presidente - Per la risposta la parola all'assessore Chatrian.

Chatrian (ALPE) - Vorrei ringraziare particolarmente la collega, perché mi dà la possibilità di fare un po' di chiarezza, altrimenti per chi ci ascolta, se ha capito poco, la confusione è molto alta. Quindi mi piacerebbe mettere un po' i vari tasselli al posto giusto: chi fa che cosa, in che maniera e chi deve dare corso alla legge che è stata approvata da questo Consiglio nel 2007. La ringrazio, perché mi dà proprio la possibilità di mettere nero su bianco cosa è stato fatto, cosa si sta facendo e cosa vorremmo fare nei prossimi mesi.

L'Osservatorio regionale sui rifiuti è stato istituito, lo diceva anche lei, nel 2007 con la legge regionale n. 31, che all'articolo 17 stabilisce che l'osservatorio sia rappresentativo di tutti i portatori di interesse coinvolti a qualunque titolo nella gestione dei rifiuti. Questo è il perimetro in cui si è deciso di inserire l'osservatorio e questa è la sua filosofia. Non elenco chi sono gli attori dell'osservatorio, perché la collega lo ha illustrato bene poc'anzi citando il medesimo articolo. In attuazione della legge n. 31 del 2007 l'osservatorio è stato istituito per la prima volta, con deliberazione di Giunta n. 905, il 3 aprile 2009. Successivamente, con deliberazione n. 946, del 4 luglio 2014, la Giunta regionale prorogò la designazione fino al 31 dicembre 2014, al fine di consentire di avviare la procedura di rinomina dell'osservatorio stesso. Vuol dire che ci sono delle scadenze: scadono le nomine e bisogna rinominare, perché sono gli attori che daranno la disponibilità per il quinquennio successivo. Tale fase non aveva potuto essere esperita per tempo, a seguito della dimissione da parte degli assessori regionali che limitò l'attività della Giunta per quel periodo all'ordinaria amministrazione. L'osservatorio è stato poi ricostituito fino al 31 dicembre 2017, con deliberazione della Giunta n. 360 del 13 marzo 2015 e prorogato con successivo atto fino al 31 dicembre 2018. Quindi dal punto di vista politico-amministrativo, l'osservatorio è stato prorogato e tutti i suoi delegati sono stati prorogati fino al 31 dicembre 2018, al fine di consentire la predisposizione del rapporto annuale 2017.

Pertanto l'osservatorio fino al 31 dicembre 2018 era vivo e vegeto, ma nel 2018, sia nel primo semestre che nel secondo semestre, non è mai stato convocato dall'assessore compente. Vorrei ripetere questo concetto, soprattutto a chi ci ascolta: non è mai stato convocato l'osservatorio regionale sui rifiuti. Con nota in data 26 gennaio 2019 - vorrei che questo dato fosse molto chiaro alla collega, perché altrimenti chi ci ascolta, mi spiace collega, non capisce - dato che gli attori dell'osservatorio erano scaduti, sono state chieste ai diversi organismi previsti dalla legge n. 31 del 2007 le designazioni dei membri di competenza. Anche per chi ci ascolta è importante questo passaggio, perché i colleghi sindaci hanno ricevuto il 26 gennaio la mia lettera, in modo da avere la possibilità di rispondere e indicare il delegato per il nuovo osservatorio dei rifiuti.

Questa era un po' la ricostruzione del percorso - perché altrimenti a chi ci ha ascoltato sembriamo un po' fuori strada - nel periodo che va dall'istituzione fino a fine 2018. Collega Pulz, non so se può interessare, ma sempre nella stessa data abbiamo pubblicato una manifestazione di interesse per soli titoli per l'individuazione del membro esperto nelle materie ricomprese tra le attività e i compiti dell'osservatorio sulla gestione dei rifiuti, per i profili tecnico-scientifici provenienti dal settore pubblico o privato, con scadenza entro le ore dodici del giorno 28 febbraio 2019. Come ben capisce, cerco di spiegare e portare a conoscenza di questo Consiglio che cosa abbiamo fatto in queste settimane e in questi due mesi.

Cercherò di rispondere puntualmente ai quesiti che lei ci ha posto e mi ha posto. La prima domanda: "quante riunioni dell'Osservatorio Regionale Rifiuti della Valle d'Aosta (ORR-VDA) si sono svolte negli anni 2016, 2017 e 2018"? Nel 2016 è stato convocato e si è riunito una volta, il 27 maggio e due volte nel 2017, una il 7 aprile e la seconda il 7 luglio. Quindi una volta nel 2016, due volte nel 2017 e non c'è stata nessuna riunione nel 2018.

Vado avanti nel cercare di rispondere ai quesiti che lei ci ha posto: "quali sono stati negli ultimi tre anni le figure di tecnici esperti incaricati di predisporre la proposta del piano di lavoro dell'ORR, in cosa consistano le loro proposte di lavoro...". Faccio presente che la funzione di "tecnico esperto, avente particolare esperienza in materia di tutela dell'ambiente dagli inquinamenti e nel settore della gestione tecnica ed economica dei rifiuti nel loro complesso, con funzioni di coordinamento tecnico-scientifico, designato dalla Giunta regionale", in base alla legge regionale n. 31, è stata svolta sin dal 2009 sempre dal dottor Giorgio Ghiringhelli, titolare e amministratore della società ARS Ambiente S.r.l. di Gallarate. La scelta è avvenuta successivamente alla pubblicazione di un bando di manifestazione di interesse espletata dall'allora direzione ambiente e il relativo incarico regolato da apposito disciplinare è stato sottoscritto la prima volta in data 19 maggio 2009 e successivamente confermato con deliberazione della Giunta il 31 dicembre 2018. Tutte le attività svolte dal professionista nel periodo 2009/2018 sono state sempre concordate e approvate dall'osservatorio. Nel corso del 2017 e nel 2018, il professionista incaricato ha svolto diversi sopralluoghi presso i Sub-Ato, per valutare la situazione operativa degli stessi e lo stato di fatto della riorganizzazione, nonché per dare un supporto tecnico alla gestione del programma ORSO attivato per la raccolta, l'elaborazione e la gestione di tutti i dati afferenti ai servizi di gestione dei rifiuti urbani e speciali.

Veniamo alla pubblicazione del rapporto sulla gestione dei rifiuti relativo agli ultimi due anni. Il rapporto per il 2017 è stato regolarmente predisposto, ma è ancora mancante di alcuni dati economici, forniti solo alcuni giorni fa da un Sub-Ato. La sua pubblicazione di conseguenza avverrà appena completato e immagino che nel giro di due settimane sarà pubblicato il rapporto 2017. Per quanto concerne invece il rapporto 2018, questo sarà possibile pubblicarlo solo a partire dal mese di maggio e cerco di spiegare il perché. Come avviene ogni anno, i dati definitivi sulla raccolta dei rifiuti urbani saranno disponibili nella forma definitiva, così come i dati economici, al momento della presentazione del MUD, la dichiarazione obbligatoria che i Sub-Ato devono presentare all'ISPRA entro il 30 aprile di ogni anno. Nel frattempo, non appena sarà rinominato il nuovo osservatorio e individuato il nuovo responsabile scientifico, verrà predisposta la relazione del rapporto, in maniera tale da renderlo pubblicabile, probabilmente e spero - seguirò direttamente la questione - entro giugno 2019.

Infine, per quanto riguarda "gli intendimenti al fine di dare efficacia a questo importante organo di vigilanza", vi informo che è mia intenzione riavviare prima possibile l'operatività dell'osservatorio. Penso di essere stato chiaro: ho invitato tutti gli attori a presentare la propria disponibilità. Infatti ho già dato disposizione in tal senso e con lettera del 26 gennaio è stata chiesta ai diversi organismi che compongono l'osservatorio la designazione dei membri di loro competenza. Abbiamo riscontrato a oggi - così le do un quadro - la designazione dei rappresentanti degli enti locali, avvenuta con delibera del 12 febbraio 2019 del CPEL, e delle associazioni operanti in difesa dell'ambiente. Nella stessa data è stato anche pubblicato un avviso pubblico, come dicevo prima, di manifestazione di interesse per individuare il professionista a cui affidare la funzione di responsabile scientifico; la scadenza per la presentazione delle domande è fissata al 28 febbraio 2019. Non appena perverranno tutte le designazioni verrà approvato dalla Giunta regionale il rinnovo dell'osservatorio.

In considerazione dell'importanza che tale organismo riveste per affrontare correttamente le diverse problematiche afferenti alla gestione dei rifiuti in generale, sia urbani che speciali, e tenuto conto della continua evoluzione normativa comunitaria, che comporta un aggiornamento costante degli obiettivi di gestione e di conseguenza dell'attività da porre in atto, è mia intenzione convocare l'osservatorio non appena possibile e concordare un programma di attività da avviare. Se avremo le risposte puntuali entro fine mese e l'incarico al tecnico scientifico, spero e confido di organizzare il primo incontro entro fine marzo, per poi proseguire con ulteriori incontri operativi per poter utilizzare al meglio l'osservatorio, con tutti gli attori principali che intervengono su questo importante dossier. Spero di essere stato chiaro e franco, ma soprattutto cerchiamo di veicolare - vi chiedo un favore, collega Pulz - le informazioni corrette all'esterno, perché altrimenti travisare su un così importante istituto, io penso che non sia corretto.

Presidente - Per la replica, la parola alla collega Pulz.

Pulz (ADU VDA) - Grazie Assessore per la sua riposta, anche scritta. Questa mattina credo di averla sollecitata anche troppo, quindi cercherò di trattenermi almeno fino al pomeriggio, così potrà riprendersi nella pausa pranzo.

Mi permetto di far notare che le varie crisi politiche non avrebbero dovuto influire sull'ORR-VDA, dal momento che l'articolo 3 del regolamento, "Organizzazione e funzionamento dell'osservatorio regionale dei rifiuti", stabilisce che in caso di assenza o di impedimento le funzioni di presidente sono svolte dal dirigente della competente struttura regionale, quindi in questo caso dal dirigente della struttura attività estrattive e rifiuti. Ci viene il dubbio che, come spesso accade nella nostra regione, gli organismi di controllo come l'ORR siano o siano stati considerati, se adesso davvero le cose cambieranno, un inutile impedimento alla libera espressione del mandato politico, che siano cioè gestiti per rispettare la legge più nella forma che non nella sostanza, e speriamo davvero che si intravveda un nuovo modo di operare come lei dichiara.

La mancanza di convocazione delle diverse sedute non ha suscitato grande scalpore tra gli addetti ai lavori e allo stesso tempo bisogna dire che la mancanza di un interlocutore politico ha scoraggiato i più coscienziosi dal fare rimostranza. Chiaramente, i momenti di vuoto di potere politico sono pericolosi, sono sempre pericolosi, perché vi è il rischio che tutte le decisioni relative a una problematica, in questo caso chiaramente la gestione dei rifiuti in Valle d'Aosta, ricadano unicamente sui dirigenti, che però non possono da soli sostenere il peso di questa responsabilità. Quindi, noi chiediamo: l'ORR è stato interpellato, per esempio, in merito al progetto per la costruzione e la gestione dell'impianto di trattamento a freddo dei rifiuti?

In ultimo, una piccola verve polemica, me la conceda, sono stanca anche io. Le decisioni sulla gestione dei rifiuti già prese dal Consiglio regionale, in assenza di adeguati e costanti controlli democratici, non rischiano forse di essere invalidate?

Presidente - L'assessore Chatrian chiede la parola per fatto personale, però lo espliciti.

Chatrian (ALPE) - Sono obbligato...

Presidente - Ha toccato la persona o l'operato, perché se si tratta l'operato faccia una nota di specifica.

Chatrian (ALPE) - Ha toccato la persona. Se posso...

Presidente - Espliciti il fatto!

Chatrian (ALPE) - Il fatto è che nulla c'entrano le crisi politiche avvenute nel 2018, se l'osservatorio non è stato convocato. Chi convoca l'osservatorio è l'assessore competente, collega Pulz.

Presidente - Assessore, poi vi chiarirete in separata sede!