Oggetto del Consiglio n. 424 del 20 febbraio 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 424/XV - Interpellanza: "Valutazioni in merito alla sostenibilità dell'aeroporto regionale rispetto all'attuale classificazione".
Rollandin (Presidente) - Punto 19 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione, la parola al consigliere Ferrero.
Ferrero (MOUV') - Torniamo a parlare dell'annosa questione della gestione dell'aeroporto, non tanto per tornare sul canone annuale di 3 o 4 milioni di euro (adesso ci dirà bene l'Assessore) che viene pagato per la gestione di questa aerostazione fantasma, ma quanto per approfondire l'attività che viene svolta da questa società partecipata dalla Regione, che si chiama AVDA e in cui la Regione è socio di minoranza.
Assistiamo a pompose conferenze stampa in cui vengono annunciati voli da una parte e dall'altra. Sembra che ci sia un traffico indescrivibile, ma poi si scopre che l'anno scorso ci sono stati due voli attivati per dei periodi limitatissimi: uno verso Olbia e l'altro verso Monaco; fine delle trasmissioni. All'inizio, con le conferenze stampa c'era una lista di voli e sembrava che da Aosta si potesse andare in tutto il mondo, poi ci siamo dovuti ricredere.
Perché è necessario, anzi, indispensabile esaminare la questione dei voli? Oltre al fatto che ci costa una marea di soldi tenere in piedi questo aeroporto senza voli, anche quelli che sono stati attivati hanno un rapporto costi benefici che io non sono riuscito ancora bene a capire. L'unica cosa certa è il numero dei passeggeri trasportati: il dato del 2018 che mi è stato fornito è di 202. Quindi noi teniamo in piedi un ambaradan di 4/5 milioni di euro per 202 passeggeri!
Ma la cosa più interessante è vedere quanto viene incassato dai biglietti di questi voli e quanto viene speso per noleggiare gli aerei, per fornirli di carburante e per tutte le altre spese inerenti. Allora, ben si capisce che la tratta di Olbia a 299 euro e quella di Monaco a 159 euro, non sono assolutamente sufficienti, con duecento persone, a coprire i costi. È un calcolo molto semplice, a meno che non ci sia qualche altro incasso di cui non sono a conoscenza e di cui mi informerà l'Assessore. Tanto più che da Milano e da Torino ci sono voli che arrivano a Olbia con Easyjet - non sono dati vecchi, ma che ho consultato tre o quattro giorni fa - che, rispetto ai 299 euro che vengono pagati da Aosta, costano 39/40 euro, quindi in totale 80 euro rispetto ai 299. Mettiamoci anche il treno per arrivare a Milano o a Torino, ma capiamo bene che il costo del biglietto non è competitivo.
Ecco che allora è necessario fare un po' il punto della situazione per vedere quali sono le spese complessive di gestione dell'aeroporto, ma anche capire se questi voli sono fatti tanto per dire "abbiamo fatto qualcosa". Per capire se non si guarda al bilancio dei voli, se il bilancio è positivo o negativo, perché è qualcosa della serie "bisogna pur fare", bisogna giustificare il fatto che c'è una società, bisogna giustificare il fatto che c'è un canone, bisogna giustificare il fatto che non si ha il coraggio di tornare indietro e lasciare al volo a vela, al volo turistico l'aeroporto, che una volta funzionava per tutta una serie di considerazioni, e invece bisogna andare a schiantarsi contro il muro, a buttare via soldi sempre in questa direzione.
Nell'interpellanza si chiedono semplicemente dei dati relativi ai costi generali e ai costi di attivazione di questi voli: quanto ci sono costati. Perché poi sappiamo che gli aerei fanno anche delle strade manovre: l'aereo torna ad Aosta, poi deve essere ricoverato in un hangar che è in Piemonte. Allora ci chiediamo: questo andirivieni ha un costo?! Perché ovviamente il carburante che viene utilizzato dagli aeromobili è un combustibile raffinato che incide molto su quella che è la spesa generale.
Alla fine, se fosse possibile sapere se l'attuale maggioranza ha qualche idea! Potete anche magari dirmi che domani si attivano altri quarantacinque voli, così passeremo dai duecento passeggeri ai trecentocinquanta. La mancanza di progettualità, la mancanza di una prospettiva per quanto riguarda l'aeroporto, è un fatto grave, perché ci costerà decine e decine di milioni di euro nei prossimi dieci, quindici anni, quindi vale la pena forse di fare il punto della situazione. Sono curioso di sentire i dati che mi darà l'Assessore. Tra l'altro, ogni volta nel darmi le risposte alle richieste di accesso ai dati mi si raccomanda: i suddetti dati siano soggetti a riservatezza. Ma io penso che i valdostani abbiano il diritto di sapere quante persone volano e quanto effettivamente costa il noleggio degli aeromobili, perché questa è una società di cui noi valdostani siamo azionisti; ma che riservatezza! Come per una qualsiasi società, dobbiamo sapere se il bilancio è in positivo o è in negativo, o se pure dobbiamo sorbirci le conferenze stampa per cui sembra che si voli dappertutto e invece ci prendiamo solo delle castagnate sulla testa.
Presidente - Per la risposta, la parola all'assessore Bertschy, ne ha facoltà.
Bertschy (UVP) - Grazie, collega Ferrero. Intanto le dico che l'obiettivo della maggioranza non è quello di fare volare le conferenze stampa, ma di fare volare gli aerei, se riusciamo. Quindi il messaggio che è stato dato all'attuale consiglio di amministrazione e al presidente è quello di comunicare quello che faremo e non quello che vorremmo fare, di modo che non si creino opinioni sbagliate sull'enorme difficoltà che si vive con questo benedetto aeroporto. Lungi da me giustificare quello che stiamo vivendo, anche perché, come ben lei sa, parliamo degli anni intorno al 2004. Sono passati numerosi governi, tanti esponenti politici e forse anche nei suoi passaggi in maggioranza anche lei non ha potuto sempre porre l'accento su quello che avrebbe voluto scrivere e dire; si è fatto un po' come si è potuto.
Che l'insuccesso dell'aeroporto oggi sia evidente, è un dato di fatto. Sulla questione che si debba tentare di capire se l'origine di quel progetto e di quell'investimento fosse basato su dati corretti, che poi si sono ritrovati in una difficoltà di gestione e nelle criticità che abbiamo visto in questi anni e che non hanno permesso il vero sviluppo, è l'oggetto del completamento dell'analisi che è in corso con l'approvazione della risoluzione del 2015 - non mi ricordo se fu proposta dal consigliere Bertin - che aveva dato mandato al Consiglio regionale e al Governo di allora, di rivalutare il master plan originario per decidere e poi, alla fine di quella valutazione, se c'erano i numeri per poter continuare sulla strada tracciata. Sarebbe informazione dell'ultima parte della domanda, comunque si è conclusa la seconda fase del master plan - sono fasi molto lunghe perché l'ENAC ci mette parecchio a rivalutare i dati - e siamo nella terza fase.
Rispetto alla sua interpellanza e anche all'osservazione che fa sulla riservatezza dei dati, devo dirle che nessuno vuole negare niente: il 116 è regolamentato dal Consiglio e mi pare che venga riportata semplicemente quella dizione che, se dà fastidio, dirò ai dirigenti di non scriverla più. Evitiamo di innervosirci su cose che non servono a niente, mentre il problema è che abbiamo un aeroporto costato un sacco di soldi, che sta costando un sacco di soldi e che oggi non svolge alcuna funzione di sviluppo. Su questo, bene o male, dovremo poi tutti insieme fare una valutazione, dati alla mano, e prendere delle decisioni con le regole che oggi ci sono, perché lei sa bene che esiste un contratto trentennale che prevede un corrispettivo e un canone, e da quello in qualche maniera bisognerà uscire.
Rispetto alle domande, come mi è capitato di rispondere al collega Bertin, dico intanto che l'AVDA è disponibile a venire in Commissione a raccontare tutto quello che serve, con un po' più di riservatezza rispetto ad alcuni dati che abbiamo sollecitato per un paio di volte (qualcosa siamo riusciti a ottenere e qualcosa no), però convocateli, metteteli sotto torchio e fatevi raccontare tutto quello che io non riuscirò a raccontarvi con dei dati pubblici.
Intanto inizio a darle la risposta alla domanda: "qual è il reale bilancio relativo ai due voli attivati limitatamente a un periodo del 2018 relativamente ai ricavi complessivi e ai costi sostenuti". I dati relativi ai ricavi e ai costi sono stati richiesti al gestore che ha organizzato questi voli charter. Riguardo ai ricavi, dai dati forniti da AVDA risulta un totale di 31.474,60 euro, di cui 30.072,70 relativi alla vendita di biglietti e supplementi e 1401,90 per servizi venduti alla compagnia aerea. Con riferimento ai costi sostenuti, AVDA ha riferito che gli oneri relativi all'attività di volo sono legati a un contratto privato stipulato con la compagnia aerea tedesca, che trattasi di informazioni di natura confidenziale e che quindi non possono essere divulgati. Le ripeto quello che ho già detto una volta: gli strumenti che io ho sono quelli della politica e dell'amministrazione. AVDA si è peraltro però dichiarata disposta, come avevo risposto al collega Bertin, a produrre e ad analizzare tutti i dati in sede di un'eventuale audizione nell'ambito di una seduta riservata presso la Commissione consiliare competente. Rispetto al bilancio generale dei voli, AVDA rileva che, al di là dei numeri, l'iniziativa è stata importante perché ha posto le premesse per un rilancio di questo scalo nell'estate 2019. Pochi giorni fa abbiamo chiesto di documentare in maniera analitica queste premesse, perché anche a noi interessa che ci siano fatti concreti e non ipotesi. È stato annunciato che ci sono collaborazioni in corso con la Kuoni Asia e con alcuni aeroporti, dei quali non citerò le regioni per ovvi motivi, così evitiamo anche allusioni che non servono in questo momento. Comunque c'è un'iniziativa in corso e un'operatività che adesso va resa concreta, altrimenti rimaniamo sul piano della volontà, ma non è quello che questo Governo e questo Consiglio regionale vogliono.
La seconda domanda: "qual è stato il costo complessivo, iva inclusa, del noleggio degli aeromobili e del carburante utilizzato per i citati voli". Sulla base di quanto riferito, non si tratta di un contratto di noleggio esecutivo, ma di un contratto charter il cui prezzo è comprensivo del carburante ed è da considerarsi contrattualizzato secondo gli standard full charter. Anche questo prezzo verrà portato a conoscenza della Commissione competente.
La terza domanda: "quali sono i risultati in termini di bilancio, rispettivamente per ognuna delle annualità dell'ultimo triennio disponibile della società partecipata AVDA S.p.A. e a quanto ammonta il canone versato alla medesima dalla Regione". Intanto i bilanci 2017 e 2018 non sono stati ancora approvati, mentre quelli relativi al 2015 e al 2016 sono stati impugnati dalla Regione. Ciò premesso, rispetto all'annualità 2015, 2016 e 2017 si rilevano i seguenti risultati: nel 2015 meno 823.512 euro, nel 2016 più 11.000,17 euro, nel 2017 più 10.743 euro, anche se il progetto di bilancio è stato approvato il 21 settembre 2018. Gli importi versati dalla Regione nell'ultimo triennio, ai sensi della convenzione per l'affidamento della concessione stipulata il 29 dicembre 2004, che sono per correttezza dei corrispettivi e non dei canoni, sono nell'anno 2016 1.507.970 euro, nell'anno 2017 1.606.362 euro e nell'anno 2018 1.620.819,26 euro.
La domanda più politica: "se è intenzione del Governo regionale, in via di urgenza, provvedere a una attenta valutazione sulla sostenibilità dell'aeroporto con l'attuale classificazione...". Rispetto a questo, come le dicevo prima, credo che sia un problema che tutte le maggioranze si sono trovate ad affrontare. Io ho dato anche un'occhiata al programma che nel luglio era stato presentato dalla vostra maggioranza e non se ne faceva cenno, anche perché è tema del quale tutti parliamo. Dall'opposizione evidentemente diventa più semplice analizzare l'insuccesso del Governo, ma bisogna governare con le regole che ci sono. Quello che noi abbiamo detto è che in maniera molto trasparente vogliamo concludere la fase che è stata lanciata con la risoluzione e che è stata lanciata dalla vostra maggioranza, che è anche quella della ricerca di una transazione per uscire quanto meno dalla conflittualità nella quale si trova a operare da tempo la società. Ieri sera, rispondendo all'interrogazione dei colleghi della Lega, abbiamo risposto dicendo che stiamo portando avanti quel contratto di transazione e a breve concluderemo tutte le valutazioni, anche perché ce ne sono da fare sui bilanci in essere. Quindi noi chiuderemo la valutazione del master plan e cercheremo di chiudere questa transazione, cercando poi di portare alla fine un documento alla Commissione per fare una valutazione tutti insieme.
È però corretto dire è che non è riportando l'aeroporto al volo a vela che finisce il problema. Solo gestire il volo vela costa quasi un milione di euro di spese di gestione. Il racconto che, volando a vela, sarebbero finiti i problemi dell'aeroporto, è una favola che non esiste. Magari si riducono i costi, ma si riduce anche completamente una possibile operatività che va valutata sulla base del master plan. Da parte nostra massima trasparenza nel lavorare, nessuna inerzia nel cercare di concludere questa fase e volontà di evitare che questo diventi per i prossimi vent'anni argomento delle interpellanze dell'opposizione e delle risposte degli assessori di turno, senza trovare un punto di caduta finale.
Presidente - Per la replica, la parola al collega Ferrero.
Ferrero (MOUV') - Non ringrazio l'Assessore perché sostanzialmente non mi ha detto niente. Prendo atto dei 31 mila euro di ricavi. Io vado a occhio e croce: adesso non mi vengano a rompere le scatole sul fatto che dico delle cifre campate in aria; che qualcuno non si permetta, perché questa volta mi arrabbio veramente! Secondo me le spese sono state tranquillamente il doppio o il triplo dei ricavi.
Tutta questa segretezza sui dati mi fa sinceramente ridere! Allora, caro presidente di AVDA, faccia qualche conferenza stampa in meno e faccia qualche conto in più, quando si tratta di fare le tratte degli aerei, perché poi andiamo a controllare! Sinceramente sulla questione della riservatezza sono seccato! Perché qui si realizzano delle tratte con la pressoché certezza di fare un'operazione in passivo, tanto per darsi una lucidata, tanto per darsi una spolverata di cipria. Questo a me e, penso, a tanti valdostani non sta bene! Un conto è la comunicazione, ma qui si fa facendo della propaganda, bassa propaganda: facciamo una bella conferenza stampa, partiamo, andiamo di qua, andiamo di là, facciamo accordi. Tutte cose in passivo: non ci vuole l'esperto di economia per capire che sono in passivo! Basta andare a vedere le tariffe che fanno gli altri operatori su Torino e Milano e si capisce che noi avremo sempre quattro gatti che volano.
Dato che c'è tutta questa segretezza che, per carità, va rispettata, ancorché il regolamento del diritto di accesso agli atti non prevedrebbe tutta questa segretezza, se dobbiamo andare in Commissione e portare tutti in quella sede per ogni richiesta di accesso agli atti, passiamo il nostro tempo in commissione e non risolviamo nulla. Non mi volete dare i dati? Io prendo atto che non mi volete dare i dati. L'Assessore mi fa un gesto con le mani per dire: noi cosa possiamo fare? Beh, la forza di una maggioranza si vede anche per queste cose! Le partecipate vi snobbano e voi: "cosa possiamo fare?". Non lo so cosa potrete fare, ma vi dico che cosa farò io. Farò una segnalazione alla Corte dei Conti per quanto riguarda il danno erariale cagionato da privati alla pubblica amministrazione, per dei voli che la casalinga di Voghera capirebbe che non stanno in piedi e che vengono comunque messi in piedi, per dare comunque quella spolverata e nascondere il nulla che sta sotto a una politica che non può andare avanti così, a prevedere voli in un deserto.
Quindi adottiamo ognuno i propri sistemi. Qui si cerca di andare con le buone, si cerca di parlare, ma troviamo sempre un muro di gomma che ci respinge, una volta con una motivazione, una volta con un'altra. Beh, questo denuncia tutta la pochezza rispetto a certi argomenti: "c'è la convenzione" e adesso noi per trent'anni dobbiamo corrispondere il canone. Avevamo già esaminato una volta la questione, lo rammento all'Assessore, ci sono dei motivi di risoluzione del contratto, bisognerà pagare una piccola o grande penale, ma sarà meglio che pagare per gli anni restanti della convenzione un qualcosa che non dà nulla alla Valle d'Aosta.
Sulla questione del volo a vela sicuramente ci sarebbero dei costi, io non dico che il volo a vela non costi nulla, però con le caratteristiche che ha la nostra regione, con la clientela di élite che c'era, facendo una politica promozionale giusta, noi recuperiamo nel giro di un anno e mezzo o due e portiamo tutto in attivo. Questo si può fare, perché sappiamo che quella è una clientela d'élite. Chi viene a fare il volo a vela è una persona che ha disponibilità finanziarie notevoli. Quindi dal punto di vista della ristorazione, dell'accoglienza, delle spese, del prestigio del territorio sarebbe una scelta vincente. Continuate a fare i voli con duecento persone, però qualcuno dovrà pagare il conto, che non deve essere fatto pagare sempre e solo ai valdostani!