Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 420 del 20 febbraio 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 420/XV - Interrogazione: "Criteri adottati per la nomina del Comandante del Corpo forestale della Valle d'Aosta".

Rollandin (Presidente) - Punto 14 all'ordine del giorno. Pour la réponse, la parole à l'assesseur Chatrian.

Chatrian (ALPE) - L'incarico di comandante del Corpo forestale della Valle d'Aosta rientra tra gli incarichi fiduciari indicati dall'articolo 11 della legge regionale 22 del 2010. Pertanto, il comandante è individuato su base fiduciaria tra soggetti in possesso dei requisiti di legge, compresi quelli previsti dalla legge regionale 12 del 2002, recante "Nuove norme sull'ordinamento e sul funzionamento del Corpo forestale della Valle d'Aosta e sulla disciplina del relativo personale", che stabilisce il possesso per il comandante del corpo del diploma di laurea specialistica o del diploma di laurea conseguito in un corso di durata almeno quadriennale in discipline giuridico-economiche o agrario-forestali.

Il dottor Dovigo, nominato con deliberazione della Giunta regionale n. 91 del 2019 è in possesso di laurea specialistica in Scienze forestali. Il dottor Dovigo possiede una formazione tecnica nel campo delle scienze forestali e un'ottima esperienza che spazia dalla gestione delle attività legate alla forestazione, alla formazione, all'agricoltura, alla gestione dei programmi cofinanziati con fondi europei, temi e settori di cui si è occupato nelle vesti sia di funzionario che di dirigente. Crediamo, come governo regionale, di aver individuato la figura adatta a ricoprire il ruolo di comandante del corpo forestale, che ritornerà a essere una struttura portante del Dipartimento risorse naturali, all'interno del quale sarà nuovamente incardinato, proprio per ottimizzare le sinergie operative tra le strutture del dipartimento, razionalizzando e ottimizzando gli interventi sul territorio.

In merito, colleghi, alla seconda domanda, trattandosi di incarico fiduciario, non si applicano le procedure di pubblicità preliminari al conferimento degli incarichi dirigenziali di cui all'articolo 20 della legge regionale 22 del 2010, per cui non è prevista nessuna valutazione di candidatura.

Infine, il dottor Dovigo ha dichiarato sotto la sua responsabilità di non avere nessuna incompatibilità rispetto all'incarico ricevuto. Non sono ancora stati fatti controlli specifici su questa dichiarazione, ma si ricorda che il dottor Dovigo ha già svolto l'incarico di comandante del Corpo forestale della Valle d'Aosta nel periodo dall'8 ottobre 2007 al 31 agosto 2008. Penso di aver risposto in maniera puntuale ai due quesiti. Riteniamo il dottor Dovigo persona valida, competente e capace di ridare dignità al Corpo forestale della Valle d'Aosta.

Presidente - La parola al collega Manfrin, prego.

Manfrin (LEGA VDA) - Questa interrogazione (forse ve ne sarete accorti ma nel caso ve lo svelo) è la stessa identica che è stata proposta e presentata, al netto degli errori di grammatica che abbiamo dovuto giocoforza correggere, dal collega Baccega quando era consigliere durante il governo Spelgatti. Quella interrogazione appunto verteva su un altro ruolo apicale di questa amministrazione.

Io sono lieto che siano stati effettuati i controlli del caso, sono lieto che siano stati esperiti i necessari controlli, ma che ci siano ancora ovviamente degli approfondimenti nel merito. Quello che mi piacerebbe sapere è se poi è stata valutata un'opportunità politica nella nomina di questo comandante, perché, concordo con lei, nulla toglie ovviamente alla sua professionalità e alle sue conoscenze - queste sono fuori di dubbio e vorrei che fosse chiarito - ma come lei sa ci sono questioni di opportunità politica. Ad esempio, ci sono legami di parentela stretta con persone che appartengono al suo movimento o addirittura alla sua Giunta, che potrebbero rappresentare chiaramente una inopportunità in questa nomina. Ho trovato strano che, nonostante io le avessi anticipato ieri questo tema, lei non l'abbia nemmeno discusso: l'avrei apprezzato molto se fosse intervenuto nel merito nella sua risposta. Ho pensato che fosse un atto di cortesia metterla a conoscenza ieri di questa situazione, della quale penso che lei fosse già al corrente. Quindi non credo che lei sia stato sereno fino in fondo nella sua risposta. Mi limito a considerare, come osservava Ennio Flaiano nel suo Diario notturno del 1956, che l'Italia è questo popolo di santi, di poeti, di navigatori, di nipoti e di cognati.