Oggetto del Consiglio n. 384 del 6 febbraio 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 384/XV - Interpellanza: "Intendimenti per il futuro della scuola secondaria di primo grado di Pont-Saint-Martin".
Rollandin (Presidente) - Punto n. 34 all'ordine del giorno. La parola alla collega Minelli.
Minelli (RC-AC) - Con quest'interpellanza riportiamo all'attenzione del Consiglio regionale il problema della scuola secondaria di primo grado di Pont-Saint-Martin. Nel mese di ottobre, il 18 ottobre, questo Consiglio ha approvato una risoluzione che avevo proposto insieme al collega Bertschy, una risoluzione in cui si impegnava il governo regionale ad avviare i procedimenti atti a reperire le risorse necessarie per affrontare il problema dell'emergenza per gli interventi di edilizia scolastica in generale sulla nostra Regione, ma in particolare a individuare le risorse possibili ad affrontare l'emergenza e anche la futura pianificazione degli interventi per la scuola secondaria di primo grado di Pont-Saint-Martin che, lo ricordo, accoglie gli alunni di tutta l'Unité des Communes Mont-Rose, e non solo, ci sono anche alunni provenienti da altri comuni. Avevamo ricordato allora, e lo ricordiamo anche oggi, che la competenza in materia di edilizia scolastica per la scuola secondaria di primo grado non è della Regione, ma dei Comuni. È abbastanza evidente però che l'intervento in oggetto non può essere sostenuto soltanto dall'ente locale.
In questi mesi la preoccupazione per il futuro della scuola si è mantenuta alta nei comuni interessati, sia per quello che riguarda la soluzione contingente legata all'emergenza, ma anche per quello che sarà il futuro dell'edificio scolastico, quello che dovrebbe poi essere l'edificio definitivo della scuola. Si sta costituendo in questo periodo anche in zona un comitato di cittadini che richiederanno in futuro di essere informati e di partecipare agli incontri relativi a questo argomento - à la une in bassa valle - e io ritengo che questo sia anche un segnale importante della volontà che i cittadini hanno di partecipare a tutti i processi decisionali che li coinvolgono. Sono passati tre mesi dall'impegno preso dal governo che ovviamente avrà lavorato immagino anche in questo senso e a gran velocità si avvicina la fine dell'anno scolastico. Nei tre mesi della pausa estiva necessariamente la scuola dovrà traslocare in locali idonei, che non dovranno comprendere soltanto le normali aule scolastiche, ma anche tutte quelle che servono per svolgere la normale attività didattica, quindi le aule speciali, i laboratori, le aule per i disabili e anche i locali per la mensa.
Inoltre, noi sappiamo che una soluzione di emergenza, che deve essere trovata e che necessariamente dovrà perdurare nel tempo - perché non è di certo un intervento semplice quello che prevede la realizzazione o di un nuovo edificio o della ristrutturazione del vecchio - noi crediamo che ci dovrà essere un'attenzione particolare anche alla pianificazione di questi interventi.
Per questo interpelliamo il governo regionale per sapere sia quali sono le soluzioni attualmente prese in considerazione per affrontare il problema dell'emergenza della scuola, per il prossimo e i prossimi anni scolastici, quali sono quindi le risorse effettivamente previste e destinate per questi interventi, ma anche quali saranno gli intendimenti dell'Amministrazione regionale per il futuro della scuola secondaria di Pont-Saint-Martin.
Président - Pour la réplique, la parole à l'assesseur Certan.
Certan (ALPE) - Grazie, consigliera Minelli, per avere riportato questo tema, consentendo di fare il punto della situazione. Riassumo brevemente - lei l'ha fatto correttamente - la vicenda dell'edificio di via Carlo Viola, sito a Pont-Saint-Martin, che ospita la scuola secondaria di primo grado e la sede dell'istituzione scolastica Mont-Rose A, struttura di proprietà del comune di Pont-Saint-Martin e gestita, come ha ricordato bene lei, dall'Unité des Communes, poiché è una scuola secondaria di primo grado.
A seguito della consegna da parte dei professionisti incaricati dal Comune, a seguito degli esiti della verifica di vulnerabilità sismica che ha evidenziato criticità di carattere strutturale, il Comune ha immediatamente disposto lo sgombero del secondo e terzo piano dell'edificio per alleggerire il carico sulle strutture, credo che fosse il mese di settembre 2018. A decorrere dell'inizio del corrente anno scolastico, le attività scolastiche della scuola secondaria di primo grado e di tutte le attività amministrative sono state concentrate ai piani terra e primo piano. Per poter ricollocare anche la SFOM e l'IMP, sino ad allora insediate in via Carlo Viola, il Comune di Pont-Saint-Martin ha dovuto procedere a una temporanea riorganizzazione delle proprie sedi scolastiche, accorpando le due scuole primarie nella sede del capoluogo, lasciando libera poi la scuola primaria di Prati Nuovi per la scuola a orientamento musicale e per il conservatorio. A oggi, il comune di Pont-Saint-Martin riesce a gestire la parte di orientamento musicale e di IMP e a risolvere gli adeguamenti che hanno previsto in modo autonomo. Con l'inizio del prossimo anno scolastico 19-20, tutte le attività scolastiche presenti all'interno dell'edificio dovrebbero essere delocalizzate a seguito dei problemi strutturali evidenziati. A questo riguardo è importante fare chiarezza e dire che, da quando ci siamo insediati, sono stati fatti tre incontri, uno con il sindaco di Pont-Saint-Martin, un'altra riunione con l'amministrazione comunale di Pont-Saint-Martin, la Presidente dell'Unité Mont-Rose, l'assessore Borrello, la sottoscritta e le rispettive strutture, quindi i dirigenti dell'edilizia scolastica e delle opere pubbliche, che si occupano di questo; e poi un altro incontro, solo con il Sindaco e la Presidente dell'Unité, l'assessore Borrello e la sottoscritta. Nell'ultima riunione, l'assessore Borrello e io, a nome del Governo, abbiamo preso l'impegno di essere coerenti con la risoluzione approvata e di ricercare, sui vari capitoli dei diversi Assessorati, le risorse che - allo stato attuale sono necessari circa 2 milioni - non ci sono. Sempre riguardo al primo punto, quando lei chiede "quali sono le soluzioni, nel territorio del comune di Pont-Saint-Martin e degli altri comuni dell'Unité Mont-Rose" non vi sono strutture sufficientemente capienti per ospitare tutte le funzioni scolastiche, che devono essere spostate e gli enti locali - dopo una ricognizione, hanno anche valutato alcune strutture nell'ex area Ilssa Viola - hanno fatto tutte le valutazioni, hanno individuato come soluzione per fronteggiare l'emergenza realizzare una struttura modulare su un terreno di proprietà del comune di Pont-Saint-Martin, prospiciente l'attuale scuola di via Carlo Viola in cui saranno collocate le aule e i laboratori per le dodici classi della scuola media, la SMIM, (perché è una scuola media musicale) quindi, con delle attività particolari, la sala insegnanti e gli uffici amministrativi dell'istituzione scolastica.
La scuola modulare rimarrà nel comune di Pont-Saint-Martin, questo è importante, l'abbiamo ribadito, l'ha ribadito il Comune anche per poter dare informazioni corrette ai genitori, che in questo periodo stanno facendo le iscrizioni, per poter sapere bene dove sarà la scuola.
Per quanto riguarda la seconda domanda: "quali risorse sono state effettivamente previste e destinate per il finanziamento dei suddetti interventi", il 19 novembre 2018 - l'ha ricordato correttamente lei, collega - il Consiglio regionale ha approvato una risoluzione per impegnare il governo regionale a reperire nel bilancio 19-21 le risorse per risolvere il problema della scuola di Pont-Saint-Martin, risoluzione votata all'unanimità. A seguito di questa risoluzione però noi non abbiamo approvato alcun atto conseguente e, nella predisposizione del bilancio di previsione, queste risorse non sono state stanziate. In considerazione della necessità di garantire il regolare avvio del prossimo anno scolastico, nelle more dell'ufficializzazione della richiesta di finanziamento da parte del comune dell'Unité Mont-Rose, l'Assessorato all'Istruzione Università, Ricerca e Politiche Giovanili ha presentato - nell'ambito della procedura di ricognizione avviata dall'Assessorato alle Finanze, Attività Produttive e Artigianato, finalizzata all'approvazione della prima variazione di bilancio 2019-2021 - la richiesta di risorse per la realizzazione della scuola prefabbricata.
Stiamo cercando adesso le risorse per la prima variazione, risorse che saremo obbligati a trovare tra tutti gli Assessorati e come Governo regionale abbiamo deciso di impegnarci in modo corale a reperire perché l'abbiamo inserita come "la priorità". Punto tre: "quali sono gli intendimenti dell'Amministrazione per il futuro della scuola secondaria di primo grado di Pont-Saint-Martin". Ha fatto bene a ricordare anche lei che la proprietà della scuola è del Comune e che la gestione della scuola secondaria è dell'Unité des communes, quindi occorre precisare che la gestione sulle scuole di base, infanzia, primaria e secondaria di primo grado, è di competenza dell'Unité e, nel caso, dell'Unité Mont-Rose, con la quale siamo comunque in contatto e abbiamo fatto le riunioni insieme con il Sindaco del Comune, e so che tra i sindaci si sono comunque accordati e hanno trovato delle sintesi come amministratori.
Pertanto, ogni determinazione in merito alla futura localizzazione, quella definitiva, penso che lei si riferisse a quello, della scuola di Pont-Saint-Martin, la decisione di ristrutturare la sede scolastica di proprietà del Comune o, in alternativa, di realizzare la scuola in un sito diverso, compete all'Unité, di concerto con i Comuni. L'Amministrazione regionale, come sempre, è a disposizione per un confronto volto a individuare la soluzione migliore e più conveniente, nonché per supportare gli enti locali nel reperimento delle risorse finanziarie necessarie per la scuola definitiva o per, eventualmente, anche valutare delle soluzioni, so che c'è Palazzo Europa sul quale si stanno facendo delle riflessioni, Palazzo Europa in questo momento, dopo essere stato del Comune, è dell'Amministrazione regionale e su questo ci sono delle riflessioni da parte del Comune. Noi abbiamo detto che in questo momento la priorità è trovare la soluzione per il prossimo anno scolastico. Quindi quella è la prima priorità, come Governo regionale ci stiamo impegnando a trovare una soluzione a quella criticità, che deve essere trovata nell'immediato, o quasi, e successivamente siamo disponibili poi a fare tutte le valutazioni per la sede definitiva. Voglio solo dirle che le amministrazioni hanno ritenuto che sia probabile l'acquisto di questa scuola modulare, non l'affitto, mi pare che abbiano fatto un conteggio, un'analisi: non ha più convenienza l'affitto.
Presidente - La parola per la replica alla collega Minelli. Prego.
Minelli (RC-AC) - Ringrazio l'Assessore per la risposta. Devo dire che la prima parte della sua risposta ha acuito le mie preoccupazioni perché sapere che le risorse non erano state destinate dalla precedente amministrazione, e che non erano quindi disponibili nel momento in cui vi siete trovati a dovere affrontare la questione della legge finanziaria, è sicuramente motivo anche un po' di sconcerto, visto quanto era stato detto. Apprendo che nella variazione di bilancio c'è volontà di occuparsi di questa problematica, che è una situazione complessa, sia per quanto riguarda l'immediato, quindi la soluzione per i prossimi anni scolastici, sia per quello che riguarda il futuro. Non ci sono le risorse, lei ha detto, questa è una cosa che non avrei voluto sentire. Io spero davvero che con lo sforzo, come è stato detto, di tutti gli Assessorati, si riuscirà a trovare una soluzione. Credo che la scelta di procedere all'acquisto della scuola modulare, se da una parte ha sicuramente una valenza economica, come ci è stato spiegato - perché dopo tre anni, non avrebbe più senso l'affitto perché ci sarebbe quasi un ammortamento - dall'altra io spero che questo non sia il primo passo per avere poi una scuola modulare, una scuola prefabbricata che rimarrà lì nel tempo. La scelta dell'intervento definitivo è certamente a carico dell'amministrazione comunale, però qui tutti sanno molto meglio di me, per l'esperienza che hanno, che un intervento di quel genere, ovviamente, un comune da solo non sarà in grado di sostenerlo e quindi ci sarà bisogno del supporto finanziario dell'amministrazione regionale, come per altri interventi nel campo dell'edilizia pubblica e dell'edilizia scolastica. Io credo che questo sia uno degli argomenti che, nel corso del tempo, seguirò con molta attenzione per le motivazioni, che ben conoscete. Quella è la mia scuola da quasi trent'anni e l'idea anche solo che la scuola modulare possa essere una struttura provvisoria che rimane nel tempo... O, peggio ancora, per i problemi legati sia alla questione economica sia al fatto che la popolazione scolastica, lo sappiamo, non è più quella di un tempo e quindi ci saranno anche delle criticità per quello che riguarda i numeri, io non vorrei che negli anni a venire si prendesse in considerazione l'ipotesi di una delocalizzazione in un altro luogo, lontano dal comune di Pont-Saint-Martin. Dico questo anche perché so che c'è già una piccola percentuale di famiglie, di studenti che stanno valutando la possibilità di spostarsi fuori valle, e questo mi preoccupa anche per quello che riguarda il futuro della scuola valdostana, ci sono forse poi anche altre motivazioni, però questa è una delle motivazioni. L'altra scelta - che alcune famiglie stanno ponderando di fare, non sto parlando delle scadenze imminenti, sto parlando di famiglie che hanno figli alle elementari e che stanno facendo delle valutazioni - è di mandare i ragazzi a Châtillon, con il fatto che la struttura è lì, c'è il dopo scuola, sono tante le variabili.
Certo è che è una scuola che serve otto comuni - che poi in realtà sono di più, ci sono anche alunni che provengono da Issime, da Arnad - è una scuola importante che oltretutto ha una sua storia particolare. Voi tutti sapete che la scuola è intitolata a Carlo Viola (il fondatore dell'Ilssa Viola che aveva voluto una scuola all'epoca proprio perché si riteneva importantissimo che le famiglie della zona potessero mandare i loro figli alla scuola media, prima all'avviamento professionale e poi alla scuola media) e pensare che questa struttura, che questa scuola nel tempo andrà incontro a una situazione di forte criticità e di problemi, è qualche cosa che, facendo uno sforzo sia finanziario sia progettuale, dobbiamo tutti insieme cercare di evitare.
Io confido nell'attenzione e nell'impegno dell'assessore Certan e dell'assessore Borrello, ma anche di tutta la Giunta visto il discorso che l'Assessore ha fatto in apertura.
Dalle ore 10:06 assume la Presidenza il presidente Rini.