Oggetto del Consiglio n. 370 del 5 febbraio 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 370/XV - Interpellanza: "Interventi per la risoluzione delle problematiche inerenti l'erogazione dei finanziamenti riguardanti le politiche abitative".
Rollandin (Presidente) - Punto n. 18 all'ordine del giorno. Chiede la parola il collega Distort, ne ha facoltà.
Distort (LEGA VDA) - Illustro brevemente l'interpellanza. Parliamo della situazione di erogazione dei mutui prima casa in riferimento alla legge regionale n. 3/2013; "Disposizioni di carattere generale e procedimentali per la concessione dei benefici di cui alla legge 3/2013" è il successivo regolamento di attuazione. In merito alla questione, io mi rivolgo all'Assessore competente. L'Ufficio mutui è stato oggetto di mie esperienze personali in qualità di libero professionista, mi sono trovato diverse volte con miei clienti a presiedere alle fasi di approfondimento per le varie istanze. Questa mia attività la svolgo da diversi anni e mi sono reso conto che negli anni passati il procedimento si svolgeva in un certo modo, con una certa velocità di risposta, una presenza di personale significativa per poter rispondere a tutte le necessità degli utenti, ultimamente invece la situazione è estremamente critica. Ho riscontrato un numero limitato di addetti, che fanno quello che possono. Ci tengo a precisare quindi che il mio intervento è un intervento costruttivo, non un intervento di critica, in particolar modo per il personale che opera, che ha dimostrato sempre e comunque la disponibilità a eseguire nel miglior modo possibile la loro possibilità di servizio nei confronti degli utenti.
Tuttavia, dai dati che risultano dalle delibere, riscontro 228 domande per l'anno 2017 e questi dati li pongo per questioni statistiche, per l'anno 2018 mi risultano - a meno che non siano corretti questi dati - 608 domande, abbiamo quasi un triplicare delle domande nel 2018 e a tutt'oggi ancora 400 da evadere. Il personale che svolge questo incarico è costituito - mi corregga se sbaglio perché queste sono informazioni che ho cercato di raccogliere proprio nello spirito di voler collaborare nella soluzione di un problema per il bene della comunità valdostana -: una segretaria per di più in regime di part-time, cinque tecnici, dei quali due impiegati parzialmente, uno di nuovo part-time e uno con un provvedimento di cui alla legge n. 104, le categorie dei tecnici sono C2, B2, mancano dei D. Io mi ricordo gli anni trascorsi in cui c'era un D amministrativo e un D tecnico, ora non ci sono. È chiaro che il discorso di categorie è un discorso formale, di fatto l'impegno e la capacità del personale impiegato possono andare ben oltre i limiti di categoria e lo stanno dimostrando quotidianamente, e ci tengo a sottolineare, Assessore, che ha un esercito di fanti che svolgono in maniera eroica il loro lavoro.
Il problema, tuttavia, è che c'è una situazione di criticità. Le domande sono triplicate e vi è difficoltà a evaderle e, laddove l'iniziativa privata porterebbe la possibilità di avere un raggio di sole nella crisi dell'edilizia, perché vorrebbe dire in qualche modo mettere in moto attraverso l'iniziativa privata della prima casa... e noi sappiamo che a livello statistico nella realtà italiana - e la Valle d'Aosta non è distante da questa realtà - secondo i dati dell'ISTAT, l'80% dei cittadini possiede case di proprietà. Il campo di azione del mutuo prima casa è un campo di azione che sostiene fortemente l'edilizia. Noi ci troviamo in questo paradosso: crisi dell'edilizia, un triplicarsi delle domande e un'impossibilità ad arrivare a compimento, a chiudere il cerchio. Questa crisi, questa difficoltà dell'Ufficio mutui e del settore di questa parte dell'amministrazione pubblica sicuramente si configura come frutto di un'insufficienza di personale, a meno che le informazioni che lei mi darà siano diverse. Vediamo le difficoltà di istruttoria, vediamo difficoltà anche a reperire il tempo di front-office, insufficienze anche strutturali di uffici, di arredi. Mi permetto di citare di nuovo un fatto riscontrato per esperienza personale: mi sono trovato in un ufficio in cui ho riscontrato un'ottima disponibilità degli operatori, vi erano dei clienti ai quali dovevano dare ulteriori approfondimenti e ho assistito a un dialogo che sicuramente non aveva i termini della segretezza, ma la necessità di una giusta privacy sì, lo presupponeva. In quel caso l'ufficio era occupato da due operatori ed erano in corso quindi due incontri di front-office. Nello stesso ufficio le pratiche erano giacenti sui tavoli, sugli scaffali e sul pavimento. È vero che questo fa parte di tutto un corollario di attività eroica di cui ho accennato, ma non è il caso di rendere particolarmente difficile le azioni di chi lavora per poterli onorare del titolo di eroi... a questo punto anche problemi strutturali.
Alla luce di questa situazione, io esprimo e formalizzo le domande a cui chiederei risposta: "quali sono i motivi che determinano il rallentamento delle procedure; quali sono gli intendimenti relativi al personale impiegato e se si intende, in forza delle problematiche riscontrate, rivedere l'organizzazione del relativo processo amministrativo ovvero potenziare l'organico in forza del prossimo futuro, in che modo e in quali tempi; la previsione di evasione delle pratiche giacenti e i relativi tempi di erogazione dei finanziamenti" e, infine, se esistono, "i dati statistici delle richieste, delle evasioni e delle relative tempistiche negli ultimi anni". Ringrazio per l'attenzione.
Presidente - Per la replica, la parola all'Assessore Borrello.
Borrello (SA) - Ringrazio il proponente perché mi dà la possibilità di fare un'analisi a 360 gradi rispetto a questa iniziativa con tutti gli aspetti positivi e anche le problematiche che lei correttamente ha manifestato e che devono essere degne di attenzione. Innanzitutto la modifica del 2017 aveva finalità non in un contesto di investimenti pubblici, ma nel contesto del settore edilizia privato, e, come lei ben ha anticipato, di andare a incentivare il mercato edilizio come risposta puntuale e immediata alla crisi dell'edilizia non solo con i denari pubblici, quindi con gli investimenti pubblici, ma soprattutto per quanto riguarda il settore del mercato immobiliare privato, molto più presente all'interno del territorio. La finalità del 2017 era quindi un chiaro segnale contro la crisi. Possiamo dire, alla luce dell'avvenuta applicazione di questa modifica, dal novembre 2017 al febbraio 2019, quindi un anno e due mesi, che l'obiettivo di dare una scossa al mercato immobiliare con interventi di carattere edilizio del privato è stato raggiunto; c'è stato un impatto significativo, dettato essenzialmente da dei numeri che adesso andrò a citare ed enunciare. Le pratiche dal 1° gennaio al 1° novembre del 2017 erano 176, negli ultimi due mesi del 2017, quindi novembre e dicembre, le pratiche erano 218, quindi, in dieci mesi 176 e in due mesi 218, per un totale di 394 del 2017. Si percepisce già nell'immediato quello che è stato l'impatto, di come la reazione del mercato immobiliare privato abbia avuto sicuramente un aspetto positivo, e c'è stata una ricezione di questo messaggio da parte dell'amministrazione pubblica; l'indotto positivo, come lei sa benissimo, avrà un riscontro nel prossimo periodo. Tale risposta positiva del mercato immobiliare nel settore privato per quanto riguarda la prima e la seconda casa - perché la modifica è stata da 100 a 180 mila euro, ed è stata introdotta la possibilità di chiedere fino a 300 mila euro per il recupero del patrimonio edilizio privato all'interno del territorio valdostano - si è avuta anche nel 2018 con ad oggi 626 domande.
Questa è una nota introduttiva per fare capire che effettivamente, rispetto all'ante novembre 2017, la mole di lavoro per gli uffici è decisamente aumentata e, considerazione di carattere politico-amministrativa, per fortuna, perché vuol dire che c'è una bontà della scelta che è stata prodotta a livello di Amministrazione regionale. Tuttavia la problematica deve essere affrontata. Per quanto riguarda il discorso legato alle lettere prodotte, proprio in virtù di un confronto che abbiamo avuto con l'Ufficio legale e con il collega Aggravi, all'epoca titolare del Dicastero alle finanze, abbiamo deciso di non fare più le procedure di ammissione al beneficio proprio perché la disponibilità economica, a fronte dell'elevatissima richiesta, non poteva presupporre un procedimento amministrativo che potesse andare a certificare un'ammissione al beneficio senza la copertura dei denari. Di conseguenza abbiamo valutato con l'Ufficio legale e con l'Ufficio finanze di non produrre più la lettera ammissione al beneficio, che presuppone la copertura finanziaria, ma abbiamo prodotto, ripeto, in accordo con l'Ufficio legale e con il bilancio, una lettera di avvenuta istruttoria della pratica, in modo tale da dare risposta ai cittadini rispetto al percorso del procedimento amministrativo e la copertura finanziaria, quindi l'ammissione al beneficio nel momento in cui c'è la copertura in senso stretto, anche perché con i rientri che vengono fatti semestralmente di circa 14 milioni di euro - poi entrerò nel dettaglio della copertura rispetto alle pratiche - avevamo nel 2018 una necessità, a fronte dei 14 milioni di rientro, di 40 milioni, non c'era quindi la copertura totale rispetto alle domande presentate.
Per quanto riguarda invece la seconda domanda rispetto alle difficoltà del personale, io la ringrazio di aver prodotto questa iniziativa perché ha percepito probabilmente del disagio e il disagio non deve essere mai sottovalutato. Evidentemente il carico di lavoro che gli uffici stanno sopportando è elevato, ne siamo consapevoli, ovviamente c'è la problematica di andare a reperire il personale all'interno dell'Amministrazione regionale proprio in virtù della carenza e della mancanza di possibilità con il rapporto 1-10 di andare a sostituire i pensionamenti. C'è però questa consapevolezza, tant'è che, anche in virtù della sua sollecitazione, ho chiesto al dirigente competente una riunione con gli uffici per capire ed enucleare in maniera molto diretta e sincera le problematiche per poterle affrontare. La riunione è già stata fatta, sono state fatte delle richieste da parte degli uffici per quanto riguarda tutta una serie di problematiche, alle quali, con le risorse che abbiamo anche dal punto di vista del personale, cercheremo di dare delle risposte in virtù della consapevolezza del carico di lavoro al quale sono sottoposti.
Parallelamente, in virtù anche delle modifiche delle norme nazionali, stiamo valutando - e questo rientra nella sua risposta per quanto riguarda la domanda che lei ha prodotto - una modifica del procedimento amministrativo per andare a valutare la necessità o meno di fare le perizie estimative, perché questo elemento potrebbe sgravare notevolmente gli uffici rispetto alla procedura. È un elemento che è sotto la valutazione di Finaosta, ma anche a livello nazionale ci sono delle modifiche in tal senso.
Per quanto riguarda il terzo punto: la previsione di evasione delle pratiche giacenti, come le dicevo, le pratiche sono tante: 176 ante novembre 2017, 218 con il post modifica sempre del 2017, nel 2017 le pratiche sono tutte finanziate. Per quanto riguarda il 2018, le pratiche sono 626, con il prossimo rientro, che sarà tra qualche settimana, andremo a "soddisfare" circa 150 pratiche delle 626 incardinate nel 2018, per un totale di 550 pratiche di cui abbiamo avuto l'ammissione al beneficio su 1000 pratiche presentate. Ovviamente, anche in virtù di quanto previsto con il discorso dei fondi di rotazione, ogni sei mesi c'è il rientro dei 14 milioni, ma è da sottolineare anche un elemento incardinato all'interno del DEFR: c'è scritto in maniera chiara e netta all'interno di questo bilancio, predisposto anche dalla precedente Giunta alla quale io partecipavo con il collega Aggravi - ed è stato confermato dall'attuale Giunta - che gli utili delle partecipate saranno destinati ad alimentare i fondi di rotazione. Questo è scritto nel DEFR per andare a dare ancora maggiori risposte rispetto a questa iniziativa molto importante.
Per quanto riguarda i dati statistici, quindi il quarto punto, nel 2015 le pratiche erano 192, gliele elenco velocemente, poi le lascio la documentazione, ovviamente i numeri sono molto lontani rispetto a quelli attualmente in essere, 192 rispetto alle 800 pratiche attualmente in essere, tutte ammesse a beneficio nei 60 giorni, c'era la totale copertura finanziaria a monte. Nel 2016 258, nel 2017 394, ripeto 178 e 216 con la nuova misura, con le 626 che le ho annunciato. L'analisi dei numeri fa capire in maniera molto concreta, molto tecnica l'impatto di questa nuova misura. Le disponibilità finanziarie ad oggi non ci sono per coprire la totalità delle domande, abbiamo coperto circa la metà delle domande prodotte, c'è l'impegno, già definito all'interno del DEFR, di andare ad aumentare i fondi di rotazione per dare risposta a queste domande e c'è una consapevolezza rispetto all'aumento del carico di lavoro. La ringrazio pertanto per la sua iniziativa, confermo alcune preoccupazioni che sono già all'interno della consapevolezza dell'Assessore.
Presidente - Per la replica, la parola al collega Distort.
Distort (LEGA VDA) - Grazie, Assessore, per l'intervento, le sue parole in parte mi confortano, anche se in parte io percepisco che il tema è impegnativo. I numeri sono imponenti, le risorse sono scarse: scarse dal punto di vista economico, scarse dal punto di vista del personale, ma, almeno dal punto di vista del personale, io mi sento di rafforzare la mia richiesta. Mi permetto semplicemente di leggere una sorta di interpretazione, ho la percezione che lei si trovi in una situazione di assedio, dove la sua capacità di azione non ha potere illimitato, deve fare i conti con tutto un personale amministrativo, deve fare i conti con gli altri Assessorati, con le disponibilità dei mezzi. Sotto il profilo dell'assedio, visto che sia io sia lei condividiamo un passato militare, lei sa benissimo che dall'assedio si esce fondamentalmente in due modi: o si tenta una sortita, o arrivano i rinforzi. Se si combinano le due azioni: la sortita e i rinforzi, il successo è garantito. Sotto questo punto di vista, pertanto io le dico: a fianco a lei ci sono gli Assessori, i suoi colleghi di squadra con cui lei deve fare i conti, io non voglio interferire nel ruolo degli Assessori, ma sono un Consigliere e voglio consigliare, il mio consiglio è questo: abbia il coraggio di prendere tutte le misure necessarie perché le politiche abitative sono l'elemento fulcro, il cardine tra la struttura amministrativa, la pubblica amministrazione e la comunità dei cittadini, sono uno dei punti cardine, quello o funziona, o non funziona. Questa pertanto è una parte cruciale, per cui si avvalga di questo mio animato intervento per fare valere tutte le sue ragioni e questo coraggio lo deve avere in tutti i settori dal punto di vista dell'organizzazione degli uffici, come dal punto di vista del colloquio con i suoi colleghi. A rischio anche di svolgere un ruolo retorico, ma, come ho più volte sottolineato in quest'aula, la retorica è l'arte del persuadere, non è certo l'arte dell'imbonire, a nome mio, del gruppo Lega, della categoria di chi lavora nel settore dell'edilizia, di tutta la comunità valdostana, le chiedo di avere il coraggio di assumere tutte le misure necessarie a trasformare questa struttura regionale oggi sofferente in una struttura di eccellenza, ricorrendo al suo ingegno, all'ingegno del personale dirigente e ricorrendo sempre e comunque al valore del coraggio e, se questo coraggio dovesse in qualche modo vacillare, sappia che potrà contare sul mio sostegno, come sul sostegno del gruppo Lega, perché, quando si ha a che fare con elementi come il bene della comunità valdostana, con i valori di questa comunità, con i criteri di giustizia e di identità, noi parliamo di temi che costituiscono l'ossatura, il DNA ideologico, il nostro atto di fede quotidiana e troverà in noi degli alleati.