Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 368 del 5 febbraio 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 368/XV - Interrogazione: "Esito dell'incontro con l'ANAS in merito alla chiusura degli accessi agricoli lungo la strada statale n. 27".

Rollandin (Presidente) - Punto n. 16 all'ordine del giorno. La parola all'Assessore Borrello.

Borrello (SA) - Ringrazio il proponente che ci dà la possibilità di trattare una tematica molto importante e che ha, tra virgolette, "suscitato" l'interesse di molti colleghi all'interno di quest'aula, cito anche la sua persona, anche in qualità del precedente suo percorso assessorile, ma anche gli stessi colleghi Nogara, all'epoca Presidente della III Commissione, il collega Farcoz, lo stesso collega Viérin, rispetto alla preclusione relativa ai fondi agricoli lungo il percorso della strada statale n. 27, soprattutto per quanto riguarda i rapporti con ANAS. Proprio in virtù dell'avere preso visione e coscienza di questa problematica, già nel luglio 2017 avevamo mandato, con il collega Viérin, una lettera a doppia firma per cercare di sensibilizzare l'ANAS rispetto a questa tematica. C'è stata tutta una serie di confronti con lo stesso Ente e alcuni anche da lei citati rispetto all'iniziativa che pone in essere. Abbiamo scoperto che, proprio in virtù delle modifiche e dei lavori che l'ANAS aveva preventivato per mettere adeguati sicurvia lungo la strada statale che potessero rispettare la norma di legge, erano stati chiusi tutta una serie di accessi rispetto a questi fondi e soprattutto si era presa coscienza del fatto che molti di questi accessi non erano neanche autorizzati. Abbiamo cercato di sensibilizzare ANAS e, nell'ultimo incontro che ho avuto personalmente a Milano il 29 gennaio, ho trattato diverse tematiche relative ai rapporti con ANAS per cercare di trovare una soluzione, partendo dal presupposto che gli accessi ai fondi devono essere o di carattere pedonale, o di carattere carrabile. Nel momento in cui si interviene in un discorso di carattere carrabile, c'è tutta una problematica legata al Codice della strada. Ho ricevuto dall'Ente ANAS la disponibilità a provare a trattare la tematica, partendo dal presupposto che è un unicum a livello nazionale, perché un problema similare c'è anche in Trentino Alto Adige, ma, come ben sapete, le strade in quel contesto sono di proprietà della Provincia e non dell'Ente ANAS. Di conseguenza, di concerto con il collega Viérin, daremo mandato in questa prima fase agli uffici dell'Assessorato all'agricoltura di fare un'analisi conoscitiva dei fondi interclusi ai quali sono stati negati gli accessi, partendo dal presupposto che la sensibilità trasversale che citavo precedentemente non è solo una questione di carattere infrastrutturale e viario, ma soprattutto di gestione e di tutela dei nostri territori e di tutto il contesto legato all'agricoltura: nel momento in cui non vengono manutenuti questi territori, c'è un problema innanzitutto di gestione di sicurezza del territorio stesso, ma ne conseguono anche delle ripercussioni negative dal punto di vista turistico. Lei sa benissimo che non è facile perché non dipende solo da noi, ma ci stiamo adoperando (molti dei colleghi che ho citato precedentemente l'hanno fatto con diversi volets); l'attenzione del collega Viérin e di tutti i colleghi sulla tematica è alta e cercheremo di rendervi edotti rispetto alle possibilità di intervento insieme all'Ente ANAS.

Presidente - La parola al collega Gerandin.

Gerandin (MOUV') - Ho voluto riproporre questo tema perché ero in Giunta con lei quando, in occasione del sopralluogo fatto per i problemi legati alla galleria che riguarda il discorso della statale del Gran San Bernardo, le chiesi di farsi portavoce di questo disagio, che non nasce dal 2017, ma dal 2016, perché il suo collega Testolin ne era già a conoscenza, c'era già stata questa problematica in una riunione sollevata dall'Agricoltura. Man mano poi quelli che si sono succeduti all'Assessorato dell'agricoltura hanno trovato questo problema da risolvere: è un problema indubbiamente serio, non facile da risolvere perché, come giustamente ha detto, è quasi un unicum per le problematiche riferite ad ANAS. È però un problema che evidenzia una grande difficoltà perché - ci tengo a sottolinearlo - questa chiusura comporta l'impossibilità di coltivare i fondi agricoli impedendone l'accesso con i mezzi agricoli. C'è un alto rischio di abbandono dei fondi stessi. In quella zona è, tra l'altro, presente un canale irriguo di cui è necessario mantenere l'accessibilità per l'uso irriguo, la manutenzione sia ordinaria, sia straordinaria, tra l'altro, è un canale che paradossalmente raccoglie anche le acque provenienti dalla sede viabile della statale; da un lato, pertanto, questi non possono più accedere, ormai è un fondo intercluso. Noi sappiamo che il Codice civile addirittura tutela i fondi interclusi, in questo caso ci troviamo di fronte a un fondo intercluso derivante dal fatto che questo fondo è diventato intercluso a seguito dell'allargamento, della messa in sicurezza di quel tratto di strada. Se da una parte il Codice civile pertanto addirittura ti tutela in caso di fondi interclusi, in questo caso uno che è diventato intercluso a seguito di interventi su questo tratto di strada statale si vede purtroppo con le mani legate.

Sono contento che lei ne abbia parlato anche nell'incontro avvenuto con ANAS a gennaio, ma spero che questo Governo, lei in prima persona, sia a fianco di questo consorzio, perché tante volte noi difendiamo questi consorzi, ma poi al fine pratico non possiamo pretendere che un consorzio - sappiamo tutti come vengono gestiti i consorzi - possa tutelarsi di fronte a una prevaricazione, io penso che sia una prevaricazione quella che sta avvenendo in questo caso nei confronti di questo consorzio. Il Comune mi risulta che abbia fatto anche una lettera a sostegno, però in tutta sincerità io penso che questa problematica si risolva solo a fronte di una presa di posizione forte da parte dell'Amministrazione regionale. Le problematiche con ANAS sono svariate, l'altra volta le ho fatto un'interpellanza sulla Monjovetta, oggi si legge che avremo sei nottate dove quella zona sarà isolata, nel senso che o fai il colle, o prendi l'autostrada. Sono convinto che anche lei lo sappia che bisogna probabilmente avere la volontà, la forza di imporre delle soluzioni più consone con l'ambiente e la morfologia valdostana. È una battaglia di principio, Assessore, se perdiamo questa battaglia, perderemo quella con la Terna, che mi risulta abbia ripreso i lavori di manutenzione rifacendo la linea, perderemo quelle battaglie con quelle grosse imposizioni che ci vengono calate dallo Stato. Se noi perderemo queste battaglie... poi parlare di ruoli e di quant'altro sarà una cosa che avrà poco senso perché sono le battaglie come queste che ci portano a essere tutti compatti a difendere un territorio e soprattutto a difendere una Valle d'Aosta, in questo caso un consorzio che questi accessi li aveva ben prima che ANAS se ne impossessasse o li chiudesse a seguito dell'allargamento.