Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 363 del 5 febbraio 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 363/XV - Interrogazione: "Predisposizione di uno studio per valutare la potenziale possibilità di sfruttamento delle acque a fini idroelettrici da parte dei consorzi di miglioramento fondiario".

Rini (Présidente) - Point n° 11 de l'ordre du jour. Pour la réponse, la parole à l'Assesseur Borrello.

Borrello (SA) - Ho già avuto modo di parlarne con il collega Luboz anche all'interno della III Commissione consiliare, quando c'è stata la possibilità di audire il Coordinatore del dipartimento, l'ingegner Rocco, in virtù anche della tipologia della richiesta che lei ha prodotto, dove mi chiede tutta una serie di documentazioni, di cui le ho già fornito copia in modo da agevolare lo sviluppo della mia risposta.

Per quanto attiene la prima questione, tutti i consorzi di rilevamento fondiario presenti sul territorio regionale, attualmente sono 176, dispongono di diritti di derivazione d'acqua, i quali sono effettuati sui corpi idrici superficiali, ma in alcuni casi anche all'interno di corpi idrici sotterranei. In allegato abbiamo formulato l'elenco dei 176 consorzi di miglioramento fondiario, utili anche per quanto riguarda un programma tecnico che si chiama Segrian per quanto riguarda l'accesso ai contributi del TSR: questa è una cosa importante per avere un'analisi omogenea delle potenzialità di accesso ai contributi a livello europeo.

Per quanto riguarda la seconda questione, attualmente sul territorio regionale risultano già rilasciate 64 subconcessioni di derivazione d'acqua a uso idroelettrico al servizio di impianti che sfruttano alcune infrastrutture di proprietà di consorzi di miglioramento e di consorzi irrigui, di queste solo 30 sfruttano anche il diritto di derivazione in capo al consorzio. Per quanto riguarda questo dettaglio, all'interno dell'allegato 2, ha tutta la formulazione dei titolari. A titolo informativo si allega un'ulteriore tabella: la tabella n. 3 per quanto riguarda invece le domande, che sono attualmente in istruttoria, e sono 25 domande, oltre alle 64 che precedentemente le ho annunciato, con il dato aggiornato al 31 dicembre 2018.

Terzo quesito: abbiamo formulato un elenco di consorzi di CMF che hanno promosso o stanno promuovendo le iniziative legate allo sfruttamento a scopo idroelettrico, con diritti di derivazione a scopo irriguo, sono riepilogati nella seguente tabella, all'interno della quale si evidenzia una considerevole disomogeneità delle iniziative, alcune di queste iniziative riguardano la realizzazione di impianti idroelettrici caratterizzati da una potenza nominale di pochi chilowatt, che è necessaria per esigenze puntuali del CMF. Altre invece riguardano un aspetto più di carattere economico, destinate alla produzione e alla vendita dell'energia da immettere in rete. Il discorso della rete, dell'immissione in rete con tutto quello che è legato agli incentivi è un elemento importante da prendere in considerazione, anche per andare a sviluppare l'ultimo quesito che lei ha posto.

Per quanto attiene all'ultima sua domanda, non è stato mai commissionato dall'Amministrazione regionale uno studio che possa andare a valutare la potenzialità. Riteniamo che potrebbe essere utile anche all'interno dell'evoluzione del piano di tutela delle acque, dove sappiamo che ci sono diversi portatori di interesse, trovare il giusto equilibrio rispetto alla potenziale fruizione della risorsa idrica, rispetto alle esigenze di salvaguardia del territorio. Bisogna anche riconoscere per onestà intellettuale che avere una potenzialità di produzione teorica di energia non significa che poi concretamente esista la possibilità di realizzare una centralina perché entra in gioco anche la valutazione dei costi di realizzazione. I costi sono strettamente connessi anche con lo stato delle reti e con la necessità di intervento su di esse. È quindi una valutazione generale della manutenzione dei CMF all'interno del territorio regionale. Bisogna poi anche tenere conto - e questo è un elemento importante - anche dei possibili ricavi, dell'esistenza e della consistenza degli incentivi per quanto riguarda le risorse rinnovabili a livello nazionale. Per quanto riguarda la disponibilità, l'abbiamo già manifestata all'interno della commissione di fare un ragionamento complessivo all'interno del piano di tutela delle acque.

Cito ancora un ulteriore passaggio: con la direttiva n. 3 del 2017 dell'Autorità distrettuale del Po sono cambiate le regole per quanto riguarda le nuove possibilità di utilizzare e di realizzare questi impianti e si prendono in considerazione le esigenze effettive legate alla situazione in essere. Le ho fornito documentazione, in ogni caso, anche in virtù di una risposta, che dovevo formulare alla collega Minelli in merito al PTA e con la manifestata disponibilità di parlarne in commissione, potremo approfondire, quando lei ritiene, l'argomento.

Dalle ore 16:06 assume la presidenza il Vicepresidente Rollandin.

Rollandin (Presidente) - Per la replica, la parola al collega Luboz.

Luboz (LEGA VDA) - Merci Monsieur l'Assesseur, je vous prie de remercier aussi vos bureaux pour l'excellent travail qui ont réalisé. C'est un argument que j'ai beaucoup à cœur, car dans mon temps libre je gère - maintenant est un peu plus limité - un consortium d'amélioration foncière et vous savez les difficultés qui ont les bénévoles qui gèrent les consortiums d'amélioration foncière. Je retiens que la ressource "eau publique" pourrait revenir en quelque sorte à aider les consortiums pour ce qui est des frais de manutention de leurs œuvres.

So in diverse realtà quanto siano remunerative queste risorse, per due piccoli consorzi di miglioramento fondiario di cui ho conoscenza un imprenditore privato ricava 700-800 mila euro l'anno dalla risorsa acqua pubblica, destinando al consorzio di miglioramento fondiario dal 2 al 5%. Ritengo quindi che sia anche doveroso da parte dell'amministrazione pubblica, che spesso è in condizioni di difficoltà nell'erogare contributi ai consorzi di miglioramento proprio per il loro funzionamento, rendere edotti i presidenti di consorzio, laddove sia possibile, dello sfruttamento ai fini idroelettrici di questa risorsa. So che il cosiddetto "decreto FER 1" è stato emesso, è stato inviato a Bruxelles, ritorna in questo decreto il corrispettivo incentivante per le risorse idroelettriche, laddove non pregiudichino la risorsa idrica principale, quindi ritengo che in III Commissione ci sarà modo e tempo per analizzare più approfonditamente questo argomento.