Oggetto del Consiglio n. 343 del 24 gennaio 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 343/XV - Interpellanza: "Adozione di provvedimenti per rendere meno gravose le tariffe nei tratti autostradali gestiti dalle società RAV e SAV".
Rini (Presidente) - Punto n. 27 dell'ordine del giorno. Per illustrazione, la parola al collega Mossa.
Mossa (M5S) - In questi giorni leggiamo sui media innumerevoli attacchi nei confronti del nostro Ministro Toninelli e della nostra Deputata Elisa Tripodi da parte di alcuni Consiglieri regionali e in alcune occasioni ho sentito critiche anche da parte del Presidente della Giunta nei confronti del Ministro. Colleghi, mi sembra assurdo che debba essere io a mettervi al corrente che i rincari delle autostrade derivano da contratti e da convenzioni siglate dai precedenti Governi a tutto vantaggio dei gestori, come abbiamo già da tempo denunciato a livello nazionale. Sono contratti stipulati nel 2009 tra la società RAV e il Ministero delle infrastrutture che prevedono aumenti dei pedaggi del 430% dal 2009 al 2032. Nel 2009, quando hanno stipulato questi contratti scellerati, a Roma non c'era né il Ministro Toninelli, né la Deputata Tripodi. A Roma c'erano il Deputato Roberto Nicco e colui che oggi ricopre il ruolo di Presidente della Giunta, l'allora Senatore Antonio Fosson, mentre sempre nel 2009 il Presidente di RAV era il Consigliere Marquis. Io, a differenza vostra, non farò sterile demagogia fingendo di disconoscere le differenze tra i ruoli dei Parlamentari e quelle dei Ministri, perché anche il vostro Senatore sembrava abbastanza basito dalla convocazione in commissione e quasi imbarazzato a dover ricordare quali siano le sue competenze e prerogative che esulano da quelle dei Ministri. Dopo tanti anni da amministrazioni esperti, dovreste pur sapere come funzionano le convenzioni e i contratti tra concedenti e concessionari! A quanto pare però preferite fare demagogia al solo scopo di incrementare il malcontento generale e poi avete ancora il coraggio di dire che siamo noi i populisti! Magari tutto questo nel tentativo di discolparvi dalle vostre responsabilità remote, che nel loro insieme ci hanno portato via via alla situazione attuale.
Cosa avrebbe potuto fare, secondo voi, il nostro Ministro Toninelli più che tentare di aprire un dialogo con i concessionari nel tentativo di sterilizzare gli aumenti, così come avvenuto per il 90% delle tratte autostradali, per contenere al massimo e da subito l'impatto dei rincari del 2019, fatto, tra l'altro, senza precedenti, anche se non ho sentito nessuno dei colleghi presenti congratularsi per questo successo. Per il futuro invece sono previsti pedaggi più bassi, perché direttamente collegati con gli investimenti effettivi e non più presunti da parte dei concessionari. Cosa avrebbe dovuto fare il Ministro Toninelli? Non concedere gli aumenti delle tariffe coattivamente? A cosa sarebbe servito? Vi ricordo che il tentativo di bloccare l'aumento delle tariffe da parte del Ministro Del Rio alcuni anni fa è costato il ricorso al T.A.R. da parte della società RAV, la cui sentenza ha dato ragione a quest'ultima, causando di conseguenza l'aumento delle tariffe al 1° gennaio 2018 di oltre il 52%. Non solo, gli aumenti previsti da RAV erano dell'82%, perciò è stato depositato un ulteriore ricorso al T.A.R. per quel 30% non concesso, che andrà in giudizio a giugno con esito pressoché prevedibile, quindi probabilmente a giugno rimpiangeremo l'aumento del 6,32% del 1° gennaio.
La verità e che dopo 10 anni non vedevate l'ora che uscisse un capro espiatorio, meglio se due, a cui dare la colpa sulle scelte scellerate fatte in passato dai precedenti amministratori, esattamente come avete tentato di fare anche con la Casinò. Vogliamo parlare di come si è espresso il Consiglio nel 2011 relativamente a una petizione popolare nella quale i cittadini valdostani chiedevano una riduzione dei pedaggi sull'autostrada Courmayeur/Aosta/Pont-Saint-Martin? Venticinque astenuti e la petizione non è stata approvata, tra gli astenuti di allora troviamo il collega Rollandin, la collega Rini e il collega Viérin, che oggi si indigna sui social per gli aumenti autostradali. Queste concessioni, questi contratti con cui ci dobbiamo confrontare oggi non sono stati fatti dall'attuale Governo ma da quello precedente e, nonostante tutto, è proprio grazie al nuovo Governo se ora sono finalmente in fase di revisione. A questo punto intanto che a Roma vengono riviste le concessioni, sarebbe bello se a livello locale ci fossero delle iniziative da parte della maggioranza per mitigare questi aumenti: ad esempio, andando a vedere i programmi elettorali dei colleghi di maggioranza, vediamo cosa si proponeva in merito alle tariffe autostradali durante la campagna elettorale, probabilmente qualcuno vi avrà dato fiducia anche in base a queste promesse, quindi quale occasione migliore per mantenerle. Partiamo da UVP e Alpe, che in campagna elettorale promettevano una vignette valdostana con sistema di tariffazione agevolata per la circolazione autostradale. Sui social il collega Viérin in questi giorni scrive: "ci auguriamo che chi ha promesso di fare qualcosa in campagna elettorale pochi mesi fa lo faccia", ecco, quale occasione migliore per dimostrare che si possono mantenere le promesse fatte in campagna elettorale? Dove sono le vignette, Assessore Viérin e Assessore Chatrian? Siete al Governo, quando le darete ai cittadini valdostani? Passiamo a Stella Alpina e PNV, che in campagna elettorale dicevano: "abbiamo costruito l'autostrada Aosta/Monte Bianco con denaro pubblico per togliere il traffico dalla strada statale, dai centri abitati, per favorire la qualità dell'ambiente e la sicurezza, oggi a causa delle tariffe elevate, l'autostrada è deserta, come risolvere il problema? L'autostrada deve diventare di proprietà pubblica perché in questo modo è possibile ridurre le tariffe, come a Bolzano, oggi è possibile acquistarla completamente utilizzando i fondi in cassa e parte delle risorse in disponibilità del Traforo del Monte Bianco, insieme alla rata pagata con i pedaggi. I bilanci saranno in ordine, sarà una società efficiente e trasparente, favoriremo trasporti più puliti, nel contempo dovremo intervenire sul corretto uso delle infrastrutture stradali nei casi di emergenza ma anche nelle occasioni di blocchi dovuti al traffico intenso. Per l'autostrada Aosta/Pont Saint Martin, poiché il socio privato non è interessato a cedere le proprie azioni, intendiamo promuovere sconti per i residenti più forti rispetto agli abbonamenti attuali". Ancora il 3 marzo 2018 uscivano con un comunicato stampa dal titolo: "Rincari autostradali, unica via d'uscita è la regionalizzazione della tratta RAV", che diceva: "i Consiglieri del gruppo Stella Alpina, PNV Area Civica intervengono in merito alla notizia diffusa dagli organi di informazione del nuovo ricorso presentato al T.A.R. della Valle d'Aosta dalla società RAV, che gestisce la tratta A5 Aosta/Monte Bianco. L'istanza, dovuta da parte del consiglio di amministrazione, è stata avanzata con il voto contrario dei rappresentanti regionali a seguito dell'autorizzazione da parte del Ministero dell'incremento del 52,69% delle tariffe a decorrere dal 1° gennaio 2018, anziché dell'81,12%, percentuale che avrebbe dovuto essere riconosciuta in forza delle previsioni del contratto di concessione che disciplina il rapporto tra concedente e società concessionaria. A fronte di quest'azione predicibile e degli ulteriori e insostenibili aumenti tariffari già previsti che nuovamente verranno applicati nei prossimi anni, sosteniamo che l'unica radicale soluzione al caro tariffe sia la regionalizzazione dell'autostrada". I Consiglieri concludono dicendo: "in politica non c'è nessuno che fa più danni di coloro che non fanno scelte e lasciano le cose andare al loro destino, il Governo è chiamato a elaborare le soluzioni, anziché parlare di battaglie inesistenti e di lanciare slogan e proclami che, di fatto, non offrono alcuna prospettiva".
Finiamo con l'Union Valdôtaine, che in campagna elettorale prometteva la negoziazione delle tariffe autostradali e, guarda caso, anche loro l'introduzione della vignette combinata a telepass per i residenti. Bene, perfetto. Oggi siete tutti lì e sedete nei banchi della Giunta, governate voi. Come scrive sui social il collega Viérin con il quale non possiamo che condividere questo pensiero, non vediamo l'ora che manteniate le vostre promesse elettorali, ben 14 di voi hanno promesso ai valdostani questa vignette, gli altri quattro di acquistare la RAV regionalizzando il tratto autostradale e sconti per la tratta Aosta/Pont-Saint-Martin, bene stupiteci!
Presidente - Devo dire che, per l'illustrazione di un'interpellanza, ha fatto un po' un'apoteosi del fatto personale, tant'è che credo che i colleghi prenderanno la parola. Ho sentito anche il mio nome, devo dire la verità, non ho capito a cosa era riferito, se a un atto che avevo votato in Consiglio...
(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)
... che non avevo votato... prese di posizioni credo più che legittime. Tengo solo a precisare che, quando si parla di programmi elettorali, non si parla né di promesse, né di altro, si parla di programmi elettorali, quindi credo che vada usata la terminologia corretta per non portare in confusione chi ci ascolta.
La parola al collega Marquis per fatto personale.
Marquis (SA) - Grazie Presidente che mi ha anticipato nella motivazione della richiesta. Credo che non ci sia da stupirsi, se qualcuno ha stupito i valdostani oggi è lei nell'illustrazione di questa iniziativa, lei tra le righe ha detto che io mi occupavo di autostrada lasciando intendere che ho preso parte a quelle scelte e quindi le ho quanto meno accettate e ho avuto un ruolo. Credo che lei sia una persona onesta, pertanto non posso che sottolineare che avrà trattato il tema in modo superficiale, perché se si fosse informato, avrebbe capito che all'epoca io ricoprivo un ruolo nella società, ma ho fatto una grande battaglia per cercare di evitare questi scellerati aumenti, così come li ha definiti lei, e ho votato contro questa proposta, quindi la invito a leggere i verbali che sono stati presi all'epoca.
Per quanto riguarda la storia recente, se lei si stupisce che dei movimenti politici abbiano come obiettivo quello di cercare di risolvere il problema, io non so cosa farci, perché noi abbiamo fatto di tutto e faremo di tutto per risolvere questo problema, quello che mi stupisce è come viene affrontato a livello nazionale. Lei si stupisce che qui qualcuno si sia posto l'obiettivo di introdurre delle vignette valdostane quando la settimana scorsa il Ministro che la rappresenta e che rappresenta tutti noi, il Ministro dello sviluppo economico, ha dichiarato che introduceva una vignette europea, una tariffa unica per tutti i Paesi oltre all'Italia, quindi coinvolgendo anche gli altri. Credo quindi che ciascuno debba guardare a casa propria e cominciare a interrogarsi affrontando i temi che trattano i propri sodali.
Presidente - Collega, nella replica avrà modo di chiarire, collega Mossa. La parola al collega Assessore Viérin per fatto personale.
Viérin (UVP) - Per fatto personale solo per dire dispiace che nell'enunciazione di un'iniziativa che ha uno scopo ben preciso e credo che l'importante sarà ascoltare quello che l'Assessore ha intenzione di rispondere, si citino delle azioni del passato estrapolandole dal contesto, intanto l'astensione su un atto non significa che non si è d'accordo su quell'atto. Ricordo benissimo che avevamo anche cercato una condivisione sull'atto ma, non essendoci stata una disponibilità a delle modifiche, ci siamo poi astenuti su questa cosa, come avviene spesso su tante risoluzioni. Il fatto quindi di aver espresso un'astensione estrapolata nel modo in cui lei l'ha espressa sembrava, anzi sembra... viene utilizzata come se noi che ci siamo astenuti fossero contro lo stop agli aumenti e non è così. Presidente, quindi io mi appello al fatto personale per sottolineare che non è corretto che si utilizzi un'espressione di voto di astensione su un atto per sintetizzare il fatto che si era contrari allo stop, anche perché ci siamo sempre impegnati tutti. La questione è un po' più profonda ed è un po' più seria da affrontare: ecco perché mi sono permesso di dire sui social... perché c'era una bellissima intervista di Di Maio che è venuto ad Aosta - poi gliene faccio avere una copia video, perché è molto interessante -: "al Governo rivedremo i pedaggi dell'autostrada", quindi al Governo nazionale perché non è una competenza del Governo regionale, quindi mi ero permesso semplicemente di dire in modo non polemico che si sperava che almeno questa cosa fosse stata fatta. Purtroppo è stato fatto in gran parte del territorio nazionale tranne che in Valle d'Aosta, quindi probabilmente ci si è dimenticati che si era espressa una promessa in Valle d'Aosta e invece è stata esaudita in altri posti. In questo senso quindi, ripeto, non volevo intromettermi in un'interpellanza che non è di mia competenza, ma semplicemente per chiarire affinché non venga distorto il pensiero.
Presidente - Sempre per la precisazione, per la replica, la parola all'Assessore Bertschy.
Bertschy (UVP) - Sarò rapido. Pur avendo grandi differenze dalla visione politica del Movimento Cinque Stelle - che non vuol dire che uno è migliore e uno è peggiore, ma abbiamo un approccio diverso al fare politica e ad affrontare i temi politici -, noi ci aspettiamo in questo caso - e personalmente lo sottolineo anche a nome della maggioranza - un'azione positiva del Movimento Cinque Stelle a livello regionale, perché immagino e spero che sarete con noi nella battaglia a difesa della Valle d'Aosta. Il passato è passato, possiamo anche dire che tutti hanno sbagliato, ma noi stiamo cercando fare un'azione che riguarda il futuro ed è un'azione tutta politica, però noi abbiamo sottolineato con grande favore le cose che finalmente qualcuno ha detto e nelle quali crediamo, cioè questo modello di legislazione e le concessioni attuali hanno prodotto un danno alla Valle d'Aosta, poi gli altri territori che si difendano da soli. C'è un Ministro a nome di un Governo, che rappresenta anche la Lega, che dice queste cose, che le concessioni siano complicate lo sappiamo tutti, è stato oggetto di tante battaglie qui dentro, ma finalmente un Ministro dichiara, a nome di un Governo, che cercherà di rivedere questo modello, in un ulteriore intervento della scorsa settimana il Ministro Di Maio ha detto addirittura che lo rivedrà a livello europeo, bene. Noi siamo assolutamente con voi in questa battaglia e speriamo che voi ci aiuterete a difendere la Valle d'Aosta da quello che è un problema.
Sul fatto che prima si siano fatti dei percorsi che non hanno portato a nulla evidentemente ci si è presentati agli elettori con quello che si poteva. Si sono ottenute prima le riduzioni delle tratte fisse, con quel tipo di abbonamento che prevedeva su otto passaggi lo sconto a quattro, poi questo abbonamento è passato da quattro a due. L'evoluzione, per venire alla prima domanda, sta nella proposta che abbiamo fatto anche con uno studio: quella di provare a inserirci con un abbonamento annuale, qualcuno l'ha chiamato vignette, qualcuno l'ha chiamato in altra maniera.
Noi vorremmo proporre in questa fase di transizione della discussione politica che c'è sulla legislazione un abbonamento annuale ed è quello che andremo a trattare con i concessionari, che non prevederà, per quello che ci riguarda, una riduzione delle entrate delle aziende, prevederà invece un mantenimento - e lo studio porta a questo -del loro progetto di impresa, che verrà recuperato attraverso la diminuzione dei costi delle tratte e un aumento dei passaggi, è semplicemente questo. È quello che cercheremo di fare, mi fa piacere che il Presidente del Consiglio l'abbia ribadito, nel programma elettorale abbiamo presentato un'azione politica come quella che avete presentato voi a livello nazionale e l'avete rinforzata dopo i fatti di Genova. Io ribadisco, per quello che mi riguarda e ci riguarda, è bene che si dica che questo modello che è passato da infrastrutture costruite con finanze pubbliche a concessioni private ha prodotto oggi delle storture che sono note sul panorama nazionale e sul panorama europeo, tant'è vero che nelle due riunioni che abbiamo fatto a livello politico con gli attori economici e sociali... e mi ha fatto piacere che era presente il Movimento Cinque Stelle, una volta con lei Capogruppo e la scorsa riunione con la collega Nasso, abbiamo detto questa è un'azione di forte protesta della situazione che vive la comunità, che arriverà al Governo nazionale ma che probabilmente non si fermerà. Stiamo studiando la legislazione per capire come inserirci anche su una discussione a livello europeo, perché che l'Italia oggi soffra di pedaggi esagerati l'hanno capito tutti, che questi siano regolamentati da concessioni legittime anche, che nella legittimità si faccia soffrire così tanto un territorio... c'è quello che bisogna fare in termini politici. Come e quando lo faremo, per venire alla risposta, quindi sarà nella forza che tutti avremo di fare qualcosa e l'azione politica è assolutamente diretta in quella direzione. Io quindi, finita questa fase di discussione... ero con il collega Viérin quando si è espresso a nome anche del comparto turistico su questa situazione e le posso garantire che non è stata un'espressione né contro Di Maio, né contro Toninelli, è stato piuttosto dire: "bene, avete detto queste cose, aiutateci a rinforzare il messaggio che anche noi a livello locale stiamo portando avanti". Se ci riusciremo, merito del Ministro, del Governo attuale, viva, a noi interessa risolvere i problemi per i valdostani ed è questa l'azione politica che ci motiva a tentare di fare qualcosa che non è mai stato fatto: unire tutte le forze politiche, tutti gli attori sociali, tutti gli attori economici e vedere se questo ci mette nella condizione di ottenere un risultato migliore per il futuro. Grazie per tutto quello che potrà fare come Movimento a sostegno di quest'azione e di questa proposta che speriamo vi vedrà coinvolti.
Concludo dicendo che con il Deputato, pur sapendo che i ruoli sono differenti, anche con il Senatore, il Governo intende istituire la collaborazione necessaria per far sì che la Valle d'Aosta, e non le persone con i loro nomi e cognomi, attraverso le sue istituzioni possa rappresentare sempre al meglio i problemi che ha da vivere e i progetti che ha per il futuro, ed è per questo che l'ho coinvolta sul progetto dell'ammodernamento della ferrovia e mi ha fatto piacere che in questi giorni si stia adoperando per una riunione che avremo con il Sottosegretario a Roma.
Présidente - Pour la réplique, la parole au collègue Mossa.
Mossa (M5S) - Intanto rispondo al collega Marquis relativamente a quello che ho detto quando ho fatto il suo nome in quanto ex Presidente della RAV: io ho semplicemente fatto una fotografia di quello che era il 2009, ho nominato anche il Deputato Nicco ma non per questo l'ho reso colpevole degli aumenti delle tariffe autostradali, ho detto semplicemente che lei era Presidente della RAV. Se lei ha sottinteso qualcosa, mi spiace ma probabilmente ha la coda di paglia, io non volevo dire nulla del genere, ho anche detto che non volevo fare demagogia in questo senso, dicevo solo che non c'erano né la Deputata Tripodi, che all'epoca sarà stata una studentessa, nemmeno il Ministro Toninelli. Per rispondere al collega Viérin, lei dice che Di Maio dovrebbe mantenere le promesse...
(interruzione dell'Assessore Viérin, fuori microfono)
... sui social e i media magari quello è l'effetto che c'è stato, poi se la sua intenzione era diversa... Volevo solo fare presente a questo Consiglio che non è nemmeno un anno che siamo al Governo e sono state approvate diverse cose che in passato non sono state approvate, come, per esempio, il decreto dignità, la legge anticorruzione, la cosiddetta "spazza-corrotti", che dopo mani pulite è la prima vera riforma in questo senso e ultimamente quota cento e il reddito di cittadinanza. Certamente ci occuperemo anche dell'autostrada, ci aspettavamo qualcosa di più concreto a livello locale, intanto che aspettiamo che da Roma facciano qualcosa. Vorrei far presente che all'ultimo tavolo che ha riunito, Assessore Bertschy, non ho partecipato perché ero in II Commissione in audizione proprio con i vertici RAV e SAV e da quest'audizione sa cos'è emerso? Che gli aumenti delle tariffe autostradali vanno a beneficio dei soci, più si aumentano le tariffe e più aumentano i ricavi: questa la dura verità!
Presidente - Prima di affrontare il prossimo punto, credo che possiamo fare una breve sospensione per una riunione della Conferenza dei Capigruppo.
La seduta è sospesa dalle ore 11:00 alle ore 11:30.