Oggetto del Consiglio n. 342 del 24 gennaio 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 342/XV - Interpellanza: "Interventi per sopperire alle criticità riscontrate sull'edificio "Palazzo Cogne" sito in comune di Aosta".
Rini (Présidente) - Point n° 20 de l'ordre du jour. Per l'illustrazione, la parola al collega Aggravi.
Aggravi (LEGA VDA) - Andiamo a illustrare una tematica che avevo avuto occasione di seguire in quanto Assessore e che ho ritenuto opportuno sottoporre all'attenzione dell'aula. L'antefatto della situazione è un rapporto redatto da un professionista nel marzo 2016 che evidenzia su una parte considerevole del Palazzo Cogne una serie di incompatibilità con il normale utilizzo dei locali, in particolare fenomeni di sfondellamento, di rottura dei setti del solaio, una serie di distacchi e tutta una serie di criticità in particolare legate ai piani secondo e terzo e quindi, come dicevo, a una grossa porzione del palazzo, che è un palazzo storico presente nella città di Aosta. Nelle conclusioni si individuavano tutta una serie di azioni: quelle ovviamente legate più ad una fruibilità e mancanza di fruibilità dei locali e quindi tutta una serie di interventi sia di natura conoscitiva complessiva della struttura, sia appunto di interventi per poter agire su queste mancanze. Per amore di verità, nel giugno 2016 a fronte di quest'attività, il principale fruitore di questo palazzo, il CCS Cogne, aveva fatto redigere un'altra perizia in cui queste criticità erano più circoscritte, ricordiamo anche che parte del palazzo era utilizzato da uffici regionali che erano stati trasferiti. A fronte di questo, nell'agosto 2018 il sottoscritto con il professionista che aveva redatto la perizia e altri rappresentanti delle strutture regionali siamo andati a fare appunto un sopralluogo su questi locali e abbiamo potuto riscontrare un ulteriore aggravamento strutturale dell'immobile, documentato con foto, rapporti e soprattutto un verbale di sopralluogo. È bene anche fare una cronologia dei passaggi che sono stati fatti, cioè, a fronte di questo sopralluogo e delle perizie, era stata inviata una comunicazione alle associazioni, perché una parte del palazzo è utilizzata da molte associazioni, per chiedere il rilascio dei locali e nel frattempo identificare, visto che la fruibilità di questo locale è molto importante soprattutto per la città di Aosta, la potenziale riallocazione dei locali ad uso di queste associazioni in altri locali. A fronte di questo si era identificata come possibile soluzione la palazzina che la Regione utilizza per il Centro per l'impiego visto che ci doveva essere la riorganizzazione in via Colonello Alessi, a fronte di questo era stato interessato il Comune di Aosta, che si era detto disponibile a poter valutare un nuovo utilizzo di questi locali. Ad onor del vero, va anche detto che nell'ottobre, con i colleghi Assessori delle opere pubbliche e del turismo era stato creato un tavolo per comprendere da un lato come poter operare e risolvere i problemi strutturali dell'immobile, in particolare fare una valutazione complessiva di tutto l'immobile, quindi avere un'unica perizia che ci dà lo stato vero della struttura, ma soprattutto, visto che la fruibilità soprattutto dei locali bassi è a uso di palestre, comprendere se vi era la possibilità di identificare altre palestre, altri locali nel comune di Aosta per poter evitare questo tipo di disservizio ai fruitori, soprattutto legato al servizio dato dal CRAL.
A fronte di questo ovviamente quello che andiamo a chiedere è di comprendere gli intendimenti del nuovo Governo, in particolare riguardo al futuro, al di là della contingenza della sicurezza del locale e di chi ne fa uso. Vorremmo sapere se si ha l'intenzione, come si prospettava, di definire un bando su scala europea per una ridefinizione dell'utilizzo, soprattutto la struttura del Palazzo Cogne, ma soprattutto per fare una valutazione nel breve termine complessiva dell'effettivo stato dei locali. Essendo un locale storico e avendo degli spazi molto interessanti anche da un punto di vista della storia valdostana e di quella di Aosta, questo progetto che viene lanciato - perché no? - visto che nell'incontro... questa la lancio come una provocazione proposta... potrebbe magari in parte anche ricomprendere il futuro Museo dell'immigrazione valdostana.
Présidente - Pour la réponse, la parole à l'Assesseur Testolin.
Testolin (UV) - Sì, credo che il collega abbia tracciato il percorso, e come risulta e risultava già dalla lettura dell'interpellanza stessa, emerge una difficoltà oggettiva di fondo, risoltasi dall'agosto 2018 relativamente alla necessità di far collimare la prioritaria tutela dell'incolumità degli attuali fruitori con l'individuazione di una loro ricollocazione in nuovi e diversi scenari. In effetti, come appunto ricordato nel testo illustrato dall'interpellante, approfondimenti tecnici e sopralluoghi dai quali sono emerse delle criticità strutturali riguardo al fabbricato Palazzo Cogne hanno condotto nel detto mese di agosto dello scorso anno in via cautelativa ad allertare gli occupanti circa la necessità di sgombrare i locali occupati all'interno del Palazzo Cogne stesso. A seguito di tale nota, gli uffici dell'Assessorato hanno avviato una trattativa con il Comune di Aosta, così come già ricordato, al fine di comprendere se vi fosse la disponibilità a dislocare le sedi delle associazioni ora ospitate nel Palazzo Cogne presso un immobile di proprietà del Comune: quello che è stato identificato in via Colonello Alessi, al fine di delocalizzare queste associazioni e questo palazzo, momentaneamente occupato ancora da sedi regionali, potrebbe essere reso disponibile. Il Comune si era dichiarato disponibile a una collaborazione fattiva, salvo le esigenze da verificarsi. Siamo al momento al corrente che alcune associazioni si siano effettivamente rivolte agli uffici comunali ma non conosciamo nel dettaglio gli esiti se non di un singolo caso, dove, viste le puntuali esigenze dell'associazione stessa, il Comune ha comunicato di non poter accogliere queste proposte. Parallelamente la Regione ha chiesto la collaborazione dell'Associazione Nazionale Alpini al fine di ospitare alcune associazioni ad essa affini nell'immobile regionale concesso in comodato alla citata Associazione e si sta al momento lavorando per approfondire questa opportunità. Apprese dagli organi di stampa inoltre alcune notizie circa l'attività di rilievo programmata all'interno dei locali, gli organizzatori dell'Associazione ospitata presso lo stabile sono stati diffidati, in accordo con le competenti strutture dell'Assessorato opere pubbliche, in conseguenza anche di verifiche ulteriori che sono state effettuate, dal proseguire con questo tipo di attività già prevista.
Detto questo, in tempi brevi l'idea è che bisognerà affidare un incarico di aggiornamento e completamento della perizia svolta nel 2016 che non comprendeva la perizia di tutto lo stabile, che interesserà in questo caso l'intero immobile. Ciò anche in relazione agli esiti degli ultimi sopralluoghi che sono avvenuti in maniera congiunta tra i vari Assessorati regionali. Le risultanze della perizia forniranno quindi elementi utili per delineare il percorso e la tempistica per giungere all'attivazione delle eventuali procedure da attuarsi in conseguenza degli esiti riscontrati e a tutela prioritariamente della pubblica sicurezza. D'altro canto, viste le numerose attività associative e ricreative, sportive svolte al suo interno, l'Amministrazione sta proseguendo con quell'opera di dovuta attenzione, per quanto possibile, nell'azione finalizzata a trovare una nuova collocazione per i diversi utilizzatori, da agosto ad oggi non è ancora definita nel suo complesso, e anche richiedendo la loro collaborazione per il reperimento di alternative sostenibili. Allo stesso tempo gli uffici competenti sono al lavoro per valutare le varie strade possibili per la valorizzazione del fabbricato che riveste una particolare importanza nel tessuto urbanistico di Aosta, prioritariamente l'idea è quella che si procederà alla definizione di un bando di valorizzazione che dia pubblicità delle opportunità, attraendo soggetti appunto interessati che intendano attivarsi per il recupero architettonico e funzionale della struttura, a seconda di quelle che saranno direi le opportunità che anche gli offerenti presenteranno o le esigenze dell'Amministrazione, tra le quali la proposta può essere una di quelle da mettere sul tavolo ma vi sono anche altre opportunità che la collocazione in quella particolare zona geografica della città possono suscitare a livello di interesse e di complementarietà rispetto ad altre strutture che sono in itinere o in ultimazione. Tale bando, svolti i dovuti approfondimenti, si presume che potrà essere... e si lavorerà in questo senso per proporlo entro la fine del prossimo mese di marzo.
Non è in ogni caso da escludere un'altra strada: quella dell'assegnazione per la valorizzazione se sostenibile e se giustificata e comprovata tramite enti o associazioni che si possano a tal fine proporre così com'è avvenuto per altri immobili nella scorsa legislatura, così come parzialmente concluso alcuni iter negli scorsi mesi. Rimane dunque prioritaria la tutela dei fruitori dell'immobile per quanto concerne la situazione complessiva dello stesso e un'attivazione per la ricerca di una valorizzazione del fabbricato che va portata avanti e intrapresa con la dovuta celerità e contestualmente anche un'attenzione alle associazioni che fino ad oggi sono state ospitate, dove evidentemente la necessità di spazi è trasversale e dove anche la stessa difficoltà di trovare questi stessi spazi non è così immediata, ma diciamo che la collaborazione per quanto riguarda questo aspetto è assolutamente prioritaria da parte dell'Amministrazione.
Presidente - Per la replica, la parola al collega Aggravi.
Aggravi (LEGA VDA) - Grazie Assessore per la risposta, per aver confermato che, di fatto, la strada tracciata era una buona strada e su questa si può lavorare. Sicuramente è corretto, e lo abbiamo vissuto sul nostro operato, che andare a gestire una situazione di questo genere in cui ci sono tanti fruitori non è facile, perché ognuno ha le sue esigenze e soprattutto sappiamo che, quando si parla di spazi, spesso non si riesce a identificare spazi per tutti. L'idea di utilizzare quella palazzina era appunto una soluzione che ci sembrava corretta e io ci tengo particolarmente a sottolineare la necessità del coinvolgimento - un po' per prendere la palla al balzo che giustamente diceva - della città di Aosta, e per valutare una fruibilità e una costruzione anche del bando, che può essere in linea con lo sviluppo dell'area, ovviamente per non creare nulla che sia distaccato dall'area. Soprattutto mi rincuora il fatto che ci sarà e c'è l'intenzione di proseguire su una perizia complessiva per avere effettivamente uno stato aggiornato dell'arte e per poter decidere, vigileremo ovviamente sul discorso del bando ma sono sicuro che tutto andrà a buon fine.
Presidente - La parola al collega Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - Ringrazio anch'io ovviamente sia il collega Aggravi, che si è interessato di una criticità molto importante, sia l'Assessore Testolin per le risposte. Credo però si debba mettere l'accento su una cosa: è stato evidenziato che ci sono perizie su una parte di quell'immobile che dicono che ci sono delle criticità strutturali, nello specifico ai piani secondo e terzo. Siccome la struttura è unica, è lecito pensare che le criticità riguardino tutto l'edificio e a maggior ragione - è stato detto ma va evidenziato - considerato che ad oggi si svolgono ancora numerose attività in quella struttura, bisogna quindi pensare all'incolumità di frequentatori di quella struttura, ma soprattutto - e ci tengo a evidenziare questo aspetto - se il Comune di Aosta, visto che è stato evocato, è a conoscenza di queste criticità, sarebbe bene chiedere di evitare di organizzare iniziative tipo quella del Capodanno, con più di 100 persone presenti a una festa in quella struttura, se quella struttura presenta delle criticità. Anche su questo aspetto quindi credo sia importante evitare, con la collaborazione del Comune di Aosta, che questa struttura venga sottoposta a sollecitazioni eccessive, stante il fatto che non conosciamo ancora le condizioni di quella parte, ma potendo presumere invece che si possa riassumere in quanto già esposto nella perizia che abbiamo citato... quindi è importantissimo fare una verifica sulle condizioni dello stabile e chiaramente controlleremo che questa venga eseguita, così come controlleremo il bando, come già detto dal collega Aggravi.
Presidente - La parola al collega Distort.
Distort (LEGA VDA) - Presidente, ho due minuti, mi permetto soltanto di segnalare due aspetti per i quali, tra l'altro, noi, come gruppo Lega intendiamo essere a disposizione della Giunta per dare il nostro contributo per il bene della comunità. Ricordo due aspetti: il fabbricato avrà bisogno di un'attenzione particolare, proprio per il suo ruolo e la sua collocazione di tutela. Si tratta quindi di pensare a un progetto a medio termine per la tutela, per la valorizzazione di un fabbricato che noi sappiamo progettato dall'architetto Giò Ponti, quindi è comunque oggetto di tutela e merita quest'attenzione.
Un altro aspetto che io voglio ricordare non per creare un senso di ansia, ma per una giusta preoccupazione, è che il distacco del plafone, che è il rischio principale emerso dalla perizia - un metro quadro di intonaco pesa circa 30 chili, un ambiente di 20 metri quadri porta su di sé 600 chili -, può essere un infarto strutturale immediato. Questo non vuole esprimere un senso assolutamente angoscioso, però è bene che si sappiano le entità dei pericoli e delle situazioni in atto: questo è il contributo che intendo dare a titolo costruttivo.