Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 309 del 10 gennaio 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 309/XV - Interpellanza: "Interventi per un corretto funzionamento degli impianti di riscaldamento all'interno di edifici pubblici".

Rini (Presidente) - Punto n. 39 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione la parola alla collega Nasso.

Nasso (M5S) - Questa interpellanza vuole semplicemente andare ad analizzare e chiedere conto di una questione molto spesso sottovalutata, ma molto importante, ovvero l'uso del riscaldamento o comunque degli impianti di clima negli edifici pubblici. Il decreto del Presidente della Repubblica del 16 aprile 2013 n. 74, definisce i criteri generali in materia di esercizio degli impianti termici. All'articolo 3 precisa che la media ponderata delle temperature dell'aria, misurate nei singoli ambienti riscaldati di ciascuna unità immobiliare, non deve superare i 18 gradi più 2 di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali e artigianali e i 20 gradi più 2 di tolleranza per tutti gli altri edifici. Lo sforamento del valore limite dei gradi consentiti è frequente negli edifici pubblici e credo che ognuno di noi nel suo quotidiano - a volte capita anche in quest'Aula - ha riscontrato la percezione di quanto appena detto.

Durante lo studio e l'approfondimento di questa tematica, ho contattato alcune scuole che mi hanno riferito avere 24-25 gradi. Mi sono anche confrontata con alcuni dipendenti pubblici, i quali mi hanno riferito di avere in ufficio addirittura 28 gradi. Sottolineo che il 30 dicembre 2015 è stato firmato un protocollo d'intesa tra il Ministero dell'Ambiente, ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e Regioni per far fronte all'innalzamento dei livelli di polveri sottili nelle città italiane e che il protocollo mette al primo posto, tra le proposte del Ministero per l'emergenza smog, la riduzione delle temperature massime di riscaldamento negli edifici pubblici e privati. Tra l'altro tale protocollo prevede l'abbassamento di due gradi del riscaldamento di edifici pubblici e privati se i limiti di inquinamento superano i valori consentiti per sette giorni consecutivi.

Considerato infine che tale intervento e un'attenzione sulla questione rappresenterebbero un comportamento virtuoso e un buon esempio da parte dell'Amministrazione, interpelliamo l'Assessore competente per conoscere: se sono state effettuate verifiche sulla temperatura degli edifici, uffici pubblici e scuole; in caso positivo, quale esito hanno dato tali verifiche; in caso negativo, come questa Amministrazione intenda intervenire per verificare le temperature negli edifici pubblici e, più in generale, quali provvedimenti si intendono adottare al fine di ottemperare a quanto stabilito dal citato decreto del Presidente della Repubblica per incidere concretamente sulla qualità dell'aria della nostra città ed eliminare eventuali sprechi legati a un non corretto funzionamento o uso degli impianti di riscaldamento all'interno degli edifici pubblici.

Présidente - La parole à l'Assesseur Borrello pour la réponse.

Borrello (SA) - Inizio con il dire qual è la produzione di ogni singola persona in un ambiente confinato, perché è un dato importante; non è una battuta, né una provocazione. Ogni singola persona produce 100 watt di potenza e mediamente un termosifone produce 1.000 watt. Faccia un calcolo dell'incidenza della persona all'interno di un ambiente e pensi che un computer produce 250 watt. Le fornisco questi dati, poi le consegnerò delle tabelle che saranno utili per approfondire la tematica nel rispetto della normativa vigente.

Le temperature degli stabili regionali vengono monitorate in maniera continuativa, in quanto nella conduzione è prevista la sorveglianza sullo stato di corretto funzionamento degli impianti termici mediante sonde di temperatura ambiente. Adesso le dirò tutta una serie di termini, previsti nel capitolato, che poi vedrà anche nelle tabelle allegate, quindi sonde di temperatura ambiente, sonde di temperatura di mandata, tempi di accensione e spegnimento del generatore di calore e rendimento di questi ultimi. Tutti i dati vengono inviati alla centrale di gestione e controllo al fine di avere uno stretto controllo degli impianti e del loro stato di funzionamento. In remoto c'è quindi tutta la statistica rispetto alle temperature e la gestione degli impianti di riscaldamento negli edifici pubblici. Dalle operazioni di monitoraggio emergono dei report di stato impianto che riportano tutti i parametri sopra riportati. Questi risultati sono riassunti e glieli fornirò. Contrattualmente i gestori degli impianti, oltre a dovere rispettare i limiti di legge per ciò che concerne le temperature medie ponderate - le ha citate lei nella sua illustrazione, 20-22 gradi - sono incentivati (e questa è l'azione che l'Amministrazione regionale pone in essere per aumentare il controllo su tale tipo di capitolati) da capitolato tramite la cessione di premi in caso di minori consumi e l'erogazione di penali in caso di maggiori esborsi rispetto alle previsioni. È tutto da capitolato.

Per quanto attiene la terza e la quarta questione da lei poste, è opportuno precisare che, nell'ambito della regolare attività di monitoraggio della qualità dell'aria e ambiente, non sono stati riscontrati negli ultimi anni superamenti relativi ai limiti di legge delle polveri sottili e non si è egualmente verificata la situazione espressa nel terzo punto dell'interpellanza stessa, ossia un superamento uguale o superiore ai sette giorni della media giornaliera di PM10. È tuttavia corretto porre l'accento sulle problematiche connesse alle emissioni degli impianti di riscaldamento, in quanto tali emissioni nel periodo invernale risultano produrre circa il 50 per cento delle polveri totali emesse in atmosfera. Questo è un dato importante che bisogna cercare di abbattere. Sulla base della realizzazione della rete di teleriscaldamento della città di Aosta, si evidenzia che la maggior parte degli edifici pubblici di proprietà regionale sono già stati allacciati al teleriscaldamento, dismettendo quindi le centrali ed eliminando i consumi di combustibile.

Per ciò che concerne gli stabili direttamente gestiti dall'Amministrazione, la conduzione, il monitoraggio e le regole messe in atto per la corretta gestione degli impianti termici previsti da capitolato d'appalto si basano su concetti che hanno come obiettivo l'ottimizzazione e la razionalizzazione dei consumi. Gli impianti e gli stabili in alcuni casi sono veramente datati e quindi bisogna fare un'analisi non tanto rispetto alla tipologia di combustibile che viene prodotto, quanto piuttosto al ragionamento dell'isolamento termico dell'edificio stesso per cercare di migliorare il rendimento dell'edificio. Da questo punto di vista ci stiamo adoperando, tramite risorse a bilancio ma anche attraverso fondi europei, per fare dei ragionamenti rispetto al programma di efficientamento energetico. Alcuni lavori sono già stati finanziati con fondi europei (questa è un'altra azione che l'Amministrazione regionale sta facendo per cercare di ridurre gli impatti), come gli interventi per la Biblioteca di Châtillon, per l'Assessorato delle attività produttive e per il Salone del Consiglio regionale. Le fornirò poi le tabelle in cui vi sono tutti i dati da lei richiesti.

Présidente - La parole à la collègue Nasso pour la réplique.

Nasso (M5S) - La ringrazio, Assessore, per la risposta. Ovviamente dove ci sono tante persone sicuramente farà più caldo, questo è fisiologico, ma comunque dovremmo andare ad analizzare a fondo la questione. Per esempio mi dicono dalla regia che questa mattina in quest'Aula c'erano 28 gradi; forse siamo troppi Consiglieri...

La ringrazio comunque per i dati, li analizzerò volentieri, ed è interessante quanto mi ha spiegato sui tempi di accensione e spegnimento. I premi o le penali sono incentivi interessanti e utili per chi rispetta o meno le emissioni a causa del riscaldamento. Sarebbe però auspicabile un monitoraggio costante delle temperature degli edifici e un eventuale intervento, qualora ce ne fosse bisogno, per stare ai gradi previsti dal decreto e andare tutti nella stessa direzione virtuosa. In ultimo, il dato che mi ha fornito, quello del limite mai raggiunto, non posso che giudicarlo positivo.