Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 307 del 10 gennaio 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 307/XV - Interpellanza: "Promozione della sottoscrizione di una convenzione tra il Comando regionale dei Vigili del fuoco e il Soccorso alpino della Guardia di Finanza".

Distort (Presidente) - Punto n. 37 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione della interpellanza ha chiesto la parola il proponente Ferrero.

Ferrero (MOUV') - Giace ormai abbandonato da diversi mesi, se non da anni, un protocollo di intesa che era già stato redatto tra il Comando regionale della Guardia di Finanza e il Comando regionale dei Vigili del fuoco; sinceramente non ho capito come mai per tanto tempo sia rimasto lì, inevaso e ignorato. Quando si parla di "protocollo d'intesa" alle orecchie suona una cosa generica con la quale non si risolve niente oppure è una specie di auspicio, non una cosa concreta. Invece, all'interno di questo accordo, che dovrebbe essere sottoscritto tra il Comando dei Vigili del fuoco regionale e il Soccorso del Comando della Guardia di Finanza della Valle d'Aosta, ci sono cose molto interessanti che avrebbero un risvolto a livello economico di risparmio per l'Amministrazione regionale, perché, senza andare nello specifico ma sintetizzando, ci sarebbe la possibilità di organizzare una serie di attività formative per i Vigili del fuoco insieme ai soccorritori della Guardia di Finanza - quindi una riqualificazione o un aggiornamento - e si potrebbe, in alcuni casi compatibili, coinvolgere l'elicottero della Guardia di Finanza in operazioni di soccorso o protezione civile con un evidente risparmio, dato che il costo di un elicottero si calcola al minuto e quindi abbiamo tariffe, a seconda del tipo di aeromobile, che vanno da 60/70 euro a 130/140 euro al minuto. Pertanto far volare un elicottero non è una cosa da poco, tant'è vero che il contratto in essere, l'appalto fatto per un triennio, costa alla Regione circa 13 milioni di euro. Può darsi che si tratti di una svista, ma temo di no.

Volevo sollecitare la sottoscrizione di questo accordo con la Guardia di Finanza, che non ci costa nulla, anche perché l'elicottero della Guardia di Finanza, che fa soccorso, deve comunque fare un tot di ore all'anno per "contratto", devono fare un tot di ore per addestramento, quindi questo elicottero potrebbe essere utilizzato per attività che coinvolgono anche i Vigili del fuoco, i quali sono un po' abbandonati. L'abbiamo visto con le informazioni che ha fornito il collega Manfrin perché, a livello di mezzi e di immobili, la situazione è disperata. Alla formazione si procede solo ormai più parzialmente e, di conseguenza, si rischia anche di perdere delle professionalità, perché ci sono tanti bravi ragazzi.

Ho un articolo di giornale in cui, a margine di una discussione in Commissione, qualcuno dice: "I Vigili del fuoco fanno pochi interventi, dormono, vanno a casa e fanno un secondo lavoro". Penso che quelle dichiarazioni feriscano profondamente, perché intanto di tutte le erbe non si può fare un fascio e anche perché ho riscontrato all'interno del Comando una serie di sensibilità. La gente ha voglia di fare, ma se io privilegio sempre il Soccorso alpino, se privilegio sempre qualcun altro per fare il lavoro che può essere svolto dal centinaio di Vigili del fuoco che sono lì, allora che cosa ho regionalizzato a fare il Corpo dei Vigili del fuoco? A questa domanda qualcuno mi potrà rispondere: "All'epoca era stata fatta una sottoscrizione", ma io stenderei un velo pietoso su come sono state raccolte le firme in quell'occasione. Dato che però l'abbiamo regionalizzato, dato che nel sistema di protezione civile dovrebbe essere un fiore all'occhiello e non una specie di corpo spedito in un angolo, intanto permettiamo ai nostri Vigili del fuoco di avere una professionalità, una formazione, un interscambio di informazioni come il resto dei Vigili del fuoco del Corpo nazionale, perché se la regionalizzazione ha portato solo ad una riduzione degli stipendi, ad una riduzione delle tutele e a un peggioramento del servizio, allora tanto vale che avessimo lasciato tutto allo Stato, sarebbe stato più conveniente!

Insisto su una questione su cui ero già intervenuto nel 2005: avere un centinaio di persone e lasciarle lì a fare niente, quando con un corso di formazione potrebbero effettuare servizi che all'Amministrazione regionale costano milioni di euro, è un po' colpevole. Non si tratta di instaurare una concorrenza tra Vigili del fuoco, Soccorso alpino o altre realtà. Ho poi letto un'altra cosa gravissima, la dichiarazione di un responsabile del Soccorso alpino valdostano che dice: "Noi non riconosciamo la convenzione fatta dal Soccorso alpino nazionale con i Vigili del fuoco, perché noi dobbiamo lavorare". Caro signore, se vuole lavorare, venga a lavorare non a cinquecento euro all'intervento, ma venga a lavorare a 1.500 euro, a 1.600 euro al mese, e non a intervento come lavorano i Vigili del fuoco, perché la Regione non è un ente di assistenza, di beneficienza e di privilegio (aggiungo io). Dobbiamo uscire da questa logica. Se notate, c'è un filo conduttore nei miei interventi, perché in tutti i miei interventi si evocano le possibilità di risparmiare dei soldi. Non c'è solo il sistema di andare a Roma a bussare le porte per ottenere dei soldi o per ottenerne la restituzione, c'è anche un sistema più virtuoso e più impegnativo: eliminare i privilegi, utilizzare le risorse a disposizione che quindi non costerebbero di più, ottimizzare tutti i servizi, e ci sarebbe anche un interscambio di informazioni che funziona meglio. Addirittura dal Comando ci sarebbe la disponibilità di utilizzare alcune apparecchiature costose in operazioni di soccorso, quindi di utilizzarle al posto della Regione o del Comando regionale che dovrebbe acquistarle. Potrebbero essere fatti tutta una serie di risparmi.

Questo protocollo d'intesa non è la salvezza per tutta la protezione civile valdostana, che dovrebbe essere rivista da cima a fondo, ma è un inizio per dare comunque un segnale che si vogliono utilizzare le risorse di cui disponiamo in maniera proficua, senza appiccicare etichette né agli uni, né agli altri. Non ci sono i fannulloni e non ci sono i professionisti, perché in tutti i settori c'è il buono e c'è il cattivo, ma bisogna stare attenti e distinguere bene gli stracci dalla seta, però iniziamo questa collaborazione e iniziamo anche a risparmiare. Siccome mi sarà confutato: "L'elicottero della Guardia di Finanza non può intervenire, se non in alcuni casi", facciamolo intervenire almeno in quei casi, quando c'è per esempio il recupero di una salma comportante anche la presenza di un ufficiale di Polizia giudiziaria che possa certificare il decesso della persona. La mia sollecitazione va in questo senso e spero di avere buone notizie dal Presidente.

Presidente - La parola, per la risposta, al Presidente della Regione.

Fosson (GM) - Consigliere Ferrero, lei parte sempre dai problemi specifici per poi fare dei discorsi generali, che noi - le assicuro - condividiamo. Stiamo cercando di allinearci su questo: i risparmi non devono essere fatti solo con maggiori entrate, ma anche con un'attenzione alla spesa ed è quello che dicevo prima sulla Maison du Val d'Aoste.

Lei fa riferimento a una bozza di convenzione di cui l'attuale Governo non era a conoscenza, perlomeno io non ne sono a conoscenza. Abbiamo però fatto qualche ricerca e abbiamo trovato una risposta già data il 20 ottobre 2015 ad una sua interpellanza sullo stesso argomento, dalla quale emergeva come questa ipotesi di "convenzione" fosse finalizzata essenzialmente alla realizzazione di sessioni addestrative comuni e allo sviluppo di generiche forme di sinergia. Da allora non se n'è fatto più niente e non è arrivata nessun'altra proposta.

Farei ora una parentesi. Lei parla di un protocollo che giace abbandonato; le assicuro che lo andremo a verificare, perché è interessante quanto lei dice sulle sinergie. Il Soccorso alpino e tutto il sistema delle emergenze si regge sulle sinergie, non può non esserci una sinergia e ognuno ha una specificità. Io ricordo perfettamente - lei non l'ha citato - che questa interpellanza allora si rivolgeva anche a un fatto particolare, a un decesso in cascata perché nell'ambito dell'acqua il servizio speleologico non era arrivato con urgenza e forse si poteva fare di più. Questo non si è poi più verificato.

Mi permetto di fare un'altra parentesi: lei ha parlato di giudizi negativi sui Vigili del fuoco; mi dispiace per qualcuno di loro che è qua, ma non è così. Io sono stato due settimane fa all'incontro della Protezione civile con il Papa, con seimila addetti della protezione civile, e ci sono state due ore di racconti sugli interventi dei Vigili del fuoco. Hanno tutta la nostra stima e attenzione e io non sono convinto che questi dormano, perché poi, quando ci sono incendi o eventi di alto rischio richiedenti alta professionalità, ci sono sempre. Non possiamo condividere un tale giudizio. Ritorneremo comunque su questa bozza, poiché i Vigili del fuoco fanno parte del soccorso e dell'emergenza.

Sulle sinergie ho già detto tutto: a volte queste sinergie non sono sempre possibili, bisogna distinguere i compiti, perché il Soccorso alpino della Valle d'Aosta ha una professionalità altissima, soprattutto collegata a interventi in montagna, in alta quota. Sull'elicottero del Soccorso alpino c'è sempre un medico di alta professionalità e un anestesista rianimatore, ma ci sono anche problemi di peso e di struttura; lei sa che su questi elicotteri non possiamo caricare un infermiere, quindi c'è tutta una problematica che va vista. L'elicottero della Guardia di Finanza in passato ha svolto opere emerite prima del Soccorso alpino: le potrei raccontare di soccorsi fatti dalla Guardia di Finanza, dai militari, quando non c'era ancora il Soccorso alpino; comunque queste sinergie vanno viste. Non so se ci sarà una possibilità di risparmio, ma va verificato, forse c'è anche da prevedere una differenziazione degli interventi come quello delle salme. Bisogna verificare se con il proprio elicottero e la propria professionalità riesce ad arrivare in certi spazi ed è disponibile sempre come il Soccorso alpino, che ha un'altra professionalità. Riandremo a vedere questo protocollo con l'ottica di cercare di aumentare le sinergie sui servizi di altissimo livello, sinergie che migliorano comunque i risultati e anche i costi. La ringrazio per avere risollevato dalla polvere questo problema e non è certo nostra intenzione abbandonare questa sua idea.

Presidente - Per la replica, la parola al proponente, Consigliere Ferrero.

Ferrero (MOUV') - Prendo atto della volontà di esaminare la questione. Dato che però dalla mia precedente interpellanza sono passati tre anni, conterei su una maggiore velocità nell'adozione dei provvedimenti. È ovvio che qui abbiamo politici di lunga data, che probabilmente avremo ancora qui tra trent'anni e che batteranno dei record, però aspettare ha senso fino ad un certo punto perché, quando si aspetta, le situazioni si incancreniscono, peggiorano e riprenderle diventa poi sempre più complicato.

Lei mi ha detto che ci sono i presupposti, quindi date un segnale tangibile per iniziare un percorso che vada nel senso della valorizzazione, della riqualificazione delle professionalità che noi abbiamo all'interno del Comando regionale dei Vigili del fuoco, in modo tale che si possa dire: "Abbiamo regionalizzato i Vigili del fuoco e abbiamo un Comando che è meglio di tutti gli altri Comandi nazionali", poiché, quando si acquisiscono competenze, lo si fa per fare meglio di come andavano le cose precedentemente. Sarebbe un peccato demotivare o lasciare incancrenire questo e perdere un'occasione che, non solo è a costo zero, ma può andare a sensibilmente ridurre in alcuni casi le spese che dobbiamo sostenere per il legittimo servizio di soccorso.