Oggetto del Consiglio n. 289 del 9 gennaio 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 289/XV - Interrogazione: "Notizie sulle iniziative espositive organizzate nella Regione".
Distort (Presidente) - Passiamo al punto 18 all'ordine del giorno. Prende la parola l'Assessore Viérin. Prego Assessore.
Viérin (UVP) - Ringrazio il collega Bertin per l'iniziativa, come ringrazio i colleghi che hanno lavorato nei mesi scorsi alle iniziative culturali, in particolare il collega Sammaritani che, assieme alla collega Rini per un'altra parte di anno, ha lavorato alla programmazione culturale che poi abbiamo avuto la possibilità di sviluppare in Valle d'Aosta nella stagione riferita alla domanda, cioè l'estate. Abbiamo richiesto i dati puntuali in modo che il collega possa avere la possibilità, insieme ai colleghi, di eventualmente utilizzarli per farne le dovute valutazioni.
Per il numero di visitatori delle mostre organizzate dall'amministrazione regionale nelle sedi espositive bisogna tenere conto che sono le mostre direttamente organizzate dall'Amministrazione senza calcolare quelle sul territorio, in particolare quelle del Forte di Bard che hanno, in termini numerici e di successo, dei grandi risvolti. Il numero per la stagione estiva è stato di 34.808 visitatori, per rispondere puntualmente alla domanda che era riferita alla stagione estiva 2018. Se il numero di visitatori per la seconda domanda corrisponde alle previsioni, il dato tratto dai dati aggregati rispetto all'anno scorso fa registrare un incremento: nella stagione 2017 i visitatori erano stati 32.339, quindi circa 2000 e più visitatori che hanno partecipato a queste iniziative.
Per quanto riguarda, invece, la questione "se corrisponde alle previsioni", chiaramente da parte dell'Amministrazione credo che ci sia una possibilità in termini di crescita su questi eventi, ma che sia necessario analizzare l'offerta culturale e soprattutto espositiva nell'insieme dell'offerta turistico-culturale e di tutte le potenzialità che la Valle d'Aosta mette in campo. Sicuramente potranno essere fatte delle valutazioni per il futuro, l'affluenza non è l'unico numero, però sicuramente bisogna lavorare affinché, in base ai turisti che vengono in Valle d'Aosta, ci sia la possibilità di far conoscere anche e soprattutto la parte culturale e le esposizioni della Valle d'Aosta possono essere una parte importante a cui accedono i nostri turisti e anche i Valdostani.
Per quanto riguarda le ricadute, sicuramente le esposizioni, come gli eventi che vengono organizzati, hanno un impatto positivo anche in termini di ricadute economiche sulla comunità, ma hanno anche una valenza culturale, hanno anche un valore aggiunto in quello che una regione fa e produce.
A quanto ammontano i costi? Bisogna sottolineare che per tutta la parte di programmazione espositiva estiva c'è stato un investimento complessivo di 117.000 euro per tutte le esposizioni. Sappiamo che spesso i parametri dei costi di una grande esposizione o di esposizioni sono ben superiori. A questo bisogna giustamente aggiungere il costo del personale, che è stato richiesto dal collega. Il costo del personale è di 179.000 euro circa, quindi la cifra totale è da aggregare. Anche in questo caso l'investimento per il personale sta a sottolineare che l'organizzazione di eventi significa anche prospettiva di occupazione e formazione culturale per chi lavora all'interno di queste manifestazioni.
Per quanto riguarda, invece "quali siano le iniziative espositive previste per la stagione estiva" una parte di programmazione era già in corso. Stiamo cercando di chiudere la programmazione al fine di integrarla, vista anche la riorganizzazione dell'Assessorato, cercando di sviluppare quelle sinergie che abbiamo spesse volte a più riprese sottolineato in quest'aula, cercando di lavorare affinché all'interno dei singoli settori della cultura ci sia la costruzione scientifica della parte di prodotto cultura.
Per la parte agricoltura, enogastronomia e della filiera di qualità vi è il medesimo ragionamento: che sia costruito dal punto di vista scientifico, con competenza, il prodotto Valle d'Aosta e che la parte turistica collochi il prodotto sul mercato cercando di studiare anche i mercati affinché ci si possa rivolgere a tali mercati attraendo le persone in base alle loro inclinazioni e facendo sapere a priori che cosa oggi esiste in Valle d'Aosta, al di là di avere un'offerta che si propone quando il turista viene in Valle d'Aosta.
Per la cultura, sottolineo e ripeto, c'è sicuramente una valenza locale perché la Valle d'Aosta negli anni ha sempre investito in cultura, e i Valdostani, nella logica dell'accessibilità la più larga possibile, hanno lavorato in questo senso, ma questa è una parte di offerta turistica molto importante che va integrata con tutto ciò che il prodotto Valle d'Aosta rappresenta.
In questo senso, la programmazione non solo culturale ma per la stagione 2019 e 2020 andrà a integrare tutte le sfaccettature e tutte le possibilità e il potenziale che la Valle d'Aosta può offrire, cercando di costruire un prodotto coordinato, seppur differenziato nelle proprie sfaccettature, da posizionare su mercati che si stanno studiando. Questo affinché ci sia anche qui una strategia a monte che possa aggiungere una parte importante nella parte culturale alla parte turistica generale, e che ci possa essere un maggior afflusso e una strategia di rilancio del settore espositivo.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Bertin. Prego collega.
Bertin (RC AC) ? Questa interrogazione è un po' un classico, anche per fare il punto della situazione rispetto a questo settore. È un settore interessante, tra l'altro in crescita nonostante le difficoltà economiche che caratterizzano questo periodo. È un settore importante nel quale la Regione Valle d'Aosta può avere un suo ritorno importante. Magari poi eventualmente richiedo nel dettaglio le varie mostre, anche perché non mi ha dato risposta relativamente ai visitatori paganti, non tanto per una questione strettamente economica ma è rilevante in ragione dell'interesse che l'esposizione ha. Poi le chiederò nel dettaglio la documentazione.
Purtroppo i risultati sono un po' in linea con gli anni precedenti e la debolezza di tutto questo sistema è la mancanza di una programmazione. Credo sia necessario avere una programmazione pluriennale in questo settore, è obbligatorio anche per poter poi fare, come sottolineava anche l'Assessore, una promozione adeguata. Una promozione adeguata e mirata la si può fare quando si hanno dei tempi medio-lunghi nei quali vi è una programmazione seria a monte, che non può essere improvvisare una mostra a marzo per giugno, perché altrimenti poi non si riescono a ottenere risultati. I risultati non sono soltanto in termini numerici ma anche di promozione culturale in generale e vanno, a mio avviso, ben distinti. Ci sono mostre che hanno certi obiettivi ed esposizioni che ne hanno altri, occorre tenere separate le due cose anche valutando - nel caso di certe mostre che devono avere un obiettivo proprio di attrazione anche turistico-culturale - le ricadute e gli investimenti fatti.
È un settore dove c'è molto da fare, negli anni si è speso tanto, ma si è speso anche male. È un settore nel quale c'è molto da fare, soprattutto c'è necessità di una programmazione seria nel tempo, che permetta un'adeguata promozione che può significare, per una città come Aosta in certi periodi dell'anno, un afflusso di turisti significativo. Non faccio l'esempio di Martigny perché avrebbe poco significato, sono realtà molto diverse, ma investire in questo settore è importante se lo si fa con continuità negli anni e con una programmazione seria.
Insomma, c'è del lavoro da fare. I dati confermano l'andamento un po' triste. Buon lavoro, perché ce n'è! Spero che l'aspetto della promozione sia anche maggiormente valorizzato, altrimenti i risultati non possono che essere quelli costanti di questi anni.
Presidente - Grazie collega Bertin.