Oggetto del Consiglio n. 288 del 9 gennaio 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 288/XV - Interrogazione: "Definizione delle competenze in materia di ricerca in capo all'Assessorato istruzione, università, ricerca e politiche giovanili".
Distort (Presidente) - Passiamo al punto 17 all'ordine del giorno. Prende la parola l'Assessore all'istruzione Certan. Prego.
Certan (ALPE) - Alla risposta dei quesiti dell'interrogazione vorrei fare una premessa. Ai compiti istituzionali assegnati a livello nazionale al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca si aggiungono quelli d'indirizzo, programmazione e coordinamento anche in ambito internazionale nel settore della ricerca. Spettano al MIUR, fra l'altro, la definizione del programma nazionale per la ricerca, nonché il coordinamento e il monitoraggio degli obiettivi europei in materia di ricerca.
Non vado a elencare tutti i vari compiti, che lei conosce penso bene, però è importante a mio avviso precisare che a tutt'oggi nel panorama nazionale è presente l'Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa - meglio conosciuto nel campo educativo come INDIRE- che è il più antico ente di ricerca del Ministero dell'istruzione, con sede centrale a Firenze e nuclei territoriali in altre tre città, a Torino, a Roma e a Napoli. L'ente è dotato di autonomia statutaria, scientifica, organizzativa, regolamentare, amministrativa, finanziaria, contabile, patrimoniale e, fin dalla sua nascita nel 1925, l'Istituto accompagna l'evoluzione del sistema scolastico italiano investendo in formazione e innovazione e sostenendo i processi di miglioramento della scuola.
L'INDIRE è il punto di riferimento per la ricerca educativa in Italia e sviluppa nuovi modelli didattici, sperimenta l'utilizzo delle nuove tecnologie nei percorsi formativi, promuove la ridefinizione del rapporto tra spazio e tempo dell'apprendimento e dell'insegnamento. L'Istituto, penso si conosca, vanta anche una consolidata esperienza nella formazione in servizio del personale docente, amministrativo, tecnico, ausiliario, dei dirigenti scolastici ed è stato protagonista di alcune delle più importanti esperienze di learning a livello europeo. Insieme all'Invalsi e al Corpo ispettivo del Ministero dell'istruzione, l'INDIRE è parte del sistema nazionale di valutazione in materia d'istruzione e di formazione. In questo ambito l'Istituto sviluppa azioni di sostegno ai processi di miglioramento della didattica per l'innalzamento dei livelli di apprendimento e al buon funzionamento del contesto scolastico.
Per rispondere nei particolari ai quesiti, vorrei ancora premettere che gli istituti regionali di ricerca educativa, quelli che erano meglio conosciuti come IRRSAE o IRRE, sono stati enti tecnici promossi dal Ministero della pubblica istruzione penso dal 1974 fino al 2007, anno in cui sono stati soppressi per essere assorbiti in un'Agenzia nazionale per lo sviluppo dell'autonomia scolastica. Tali istituti in precedenza erano chiamati IRRSAE ed erano presenti nelle varie regioni e in Valle d'Aosta la soppressione è avvenuta con legge regionale nel 2009.
La funzione degli IRRSAE è stata quella di dare supporto all'amministrazione scolastica e in particolar modo alle istituzioni scolastiche diffuse sul territorio. Le attività svolte erano legate alla ricerca educativa indirizzata a raccogliere e a elaborare e diffondere la documentazione pedagogico-didattica, a condurre studi in campo educativo, a promuovere e assistere l'attuazione di progetti di sperimentazione, a organizzare e attuare iniziative di monitoraggio e di aggiornamento sul campo. Azioni che riteniamo essere fondamentali in campo didattico. Azioni in parte assunte e svolte naturalmente anche dall'Università della Valle d'Aosta in raccordo con le strutture della sovraintendenza e con i dirigenti tecnici, che in parte hanno assorbito queste funzioni. A nostro avviso, però, queste azioni avrebbero bisogno di nuovi raccordi e una leva diversa proprio per raccordare ancora di più la parte universitaria con la parte delle scuole, delle istituzioni scolastiche, e con i docenti, in modo ancora più pratico e concreto.
La prospettiva è quella di istituire un organismo dell'Amministrazione regionale che operi d'intesa con la Sovraintendenza e l'Università della Valle d'Aosta, e naturalmente con l'attuale struttura "Ricerca, innovazione, internazionalizzazione e qualità" nell'ambito della ricerca educativa non solo regionale, ma bensì con un raccordo anche a livello nazionale e internazionale in collaborazione con il Ministero dell'istruzione, con le agenzie a esso collegate. È un approfondimento, un supporto di cui le scuole hanno fortemente bisogno.
L'Amministrazione intende investire quest'organismo del compito di promuovere e realizzare azioni finalizzate alla ricerca, alla sperimentazione, alla documentazione, allo studio e all'approfondimento di tematiche educative e formative anche relative alla condizione giovanile, a favorire iniziative a sostegno dell'innovazione didattica e dell'innovazione dell'autonomia didattica e scolastica. Attraverso specifici progetti la ricerca dovrà esplorare nuove tematiche emergenti, affrontare l'osservazione e l'analisi delle pratiche didattiche, favorire la conoscenza, la condivisione e la diffusione delle pratiche efficaci, raccogliere e mettere a disposizione la documentazione relativa ai processi didattici e di apprendimento in un'ottica bi-plurilingue.
Nel dettaglio legato proprio ai due quesiti che avete posto, ci saranno sicuramente punti di contatto stretto e continuativi nel tempo con l'attuale struttura che si occupa di ricerca. Con l'Assessore Testolin, con il quale stiamo lavorando in sinergia, stiamo definendo nei dettagli quali azioni possano essere prese in considerazione e quindi sviluppate in quest'ottica; in un'ottica di collaborazione che renda più proficua la programmazione di legami e connessioni tra politiche scolastiche e politiche del lavoro che passano necessariamente anche attraverso l'Università e la ricerca in ambito industriale, artigianale, energetico e della cooperazione.
Quanto al secondo quesito, "quale sia il perimetro", come detto all'inizio è quello della sinergia e complementarietà con la struttura della Ricerca e innovazione e nell'ambito delle possibilità d'intervento definite dal MIUR, dall'INDIRE e da tutti gli enti che si occupano di ricerca.
Presidente - Ha chiesto la parola il collega Aggravi. Prego.
Aggravi (LEGA VDA) - Grazie, Assessore, per la risposta. Probabilmente oggi è la mia giornata delle domande facili. All'inizio mi ero un po' perso perché pensavo di aver fatto una domanda molto più semplice, ma la ringrazio di aver contestualizzato l'ambito della ricerca per quanto riguarda la parte d'istruzione. Sicuramente, nella seconda parte della sua risposta, una tematica di un punto di contatto particolarmente cara, e che è un dossier che toccherà sicuramente l'istruzione ma anche la ricerca più in ambito industriale che riguarda anche il futuro del Politecnico e di quello che deve essere poi il suo raccordo con le funzioni di ricerca, vedremo quale sarà il piglio che prenderà e se l'evoluzione è quella definita.
Per quanto riguarda invece più dal punto di vista dell'organizzazione-micro, oggi, per quanto riguarda la richiamata delibera, la macrostruttura ancora non permette di addentrarsi e comprendere al meglio le responsabilità delle varie strutture anche perché, se non erro, oggi una struttura deputata a livello di Assessorato all'istruzione non era prevista. Vedremo, quindi, quale sarà la riorganizzazione che, sicuramente in tempi rapidi, state approntando. Questo ci permetterà di comprendere al meglio l'oggetto della sua risposta.