Oggetto del Consiglio n. 272 del 9 gennaio 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 272/XV - Reiezione di mozione: "Impegno a ristabilire una corretta relazione tra la tariffa di smaltimento dei rifiuti indifferenziati e la tariffa per il conferimento dell'organico".
Rini (Présidente) - Point n° 4 à l'ordre du jour. Per l'illustrazione, la parola alla collega Pulz.
Pulz (ADU VDA) - Buongiorno e ancora buon anno, che ne abbiamo tutti un gran bisogno. La delibera di Giunta n. 540 del 2 maggio 2018: "Determinazione per l'anno 2018 delle tariffe da applicare a carico dei Sub-ATO per il conferimento dei rifiuti urbani e assimilati presso il centro regionale di trattamento di Brissogne, da assumere a riferimento per la determinazione dei costi di gestione dei rifiuti urbani e assimilati, nonché delle tariffe per il conferimento presso detto centro dei rifiuti speciali assimilabili agli urbani" è appunto l'ultima delle delibere di Giunta, emesse con frequenza annuale, per definire le tariffe che i Sub-ATO devono pagare per il conferimento dei rifiuti al centro di Brissogne. Questa delibera è presa in considerazione come esempio per descrivere la modifica ai criteri di calcolo da applicare alle prossime delibere con lo stesso oggetto. Il potere e la responsabilità di determinare le tariffe pagate dai Sub-ATO, come sappiamo, sono posti in capo all'Amministrazione regionale e, in base al principio di legge "chi inquina paga", adottato dalla normativa europea e da quella nazionale per incentivare ovviamente i comportamenti virtuosi, la tariffa pagata per lo smaltimento dei rifiuti indifferenziati deve essere più alta della tariffa di conferimento della frazione compostabile organica. In base allo stesso principio, le tariffe di conferimento dei materiali riciclabili devono essere modulate in funzione della qualità, cioè bassa presenza di impurità dei materiali stessi, in modo analogo a quanto previsto dall'accordo quadro nazionale tra ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani) e CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi). Contrariamente a ciò che sarebbe logico aspettarsi, come spesso tra l'altro avviene, il costo per lo smaltimento dell'indifferenziato non riciclabile è di 106,73 ? a tonnellata, mentre quello per il conferimento della frazione organica compostabile è maggiore e ammonta a 130,84 ? a tonnellata. Quest'anomalia valdostana deriva dal fatto che il costo totale per la gestione dei rifiuti indifferenziati, che ammonta a 3.377.438 ?, è stato ridotto per vari motivi: il primo, di 407.000 ? per gli introiti derivanti dalla vendita di energia elettrica prodotta con il metano estratto dalla discarica; poi di 19.377 ? per maggiori introiti derivanti dal conferimento di rifiuti speciali assimilabili ai rifiuti urbani e di 41.312 ? per introiti derivanti dalla cessione di calore coprodotto generando appunto l'energia elettrica.
Attualmente la tariffa di conferimento applicata alle varie tipologie di materiali non tiene in alcun conto il livello delle impurità presenti nei materiali stessi e questa politica tariffaria comporta tutta una serie di anomalie, che vorrei illustrarvi velocemente. In primis non sono mantenute le filiere di qualità, perché materiali di elevata purezza provenienti dalle raccolte porta a porta vengono mischiati con quelli più scadenti che provengono dalle raccolte stradali. Ecco, per chi è amante del buon vino sarebbe come mischiare del vino DOC con del vino adulterato e credo che così la cosa sia più chiara. Inoltre, vengono vanificate le maggiori spese di raccolta sostenute dai Sub-ATO, che attuano la raccolta porta a porta, e sempre per rimanere sulla metafora del vino, è inutile spendere tempo e denaro per produrre del vino DOC se poi lo si contamina con del vino, appunto, adulterato e vengono così vanificati gli sforzi fatti dagli utenti serviti dal porta a porta, sforzi che servono per evitare sanzioni e che obbligano i cittadini in qualche modo o che vedono i cittadini impegnati a differenziare con molta cura. Inoltre, si finisce per premiare gli utenti serviti dalle raccolte stradali che, siccome non sono sottoposti a controlli, producono senz'altro rifiuti di qualità peggiore. Si incrementano così - e questa è veramente una logica assurda - i costi a carico dei cittadini più virtuosi, che sono tra molte virgolette "cornuti e mazziati". Si incrementa la percentuale degli scarti di lavorazione nella fase di riciclo, con un calo della percentuale dei materiali effettivamente riciclabili, si accrescono poi le spese per il trasporto dei materiali ai centri di riciclo. Infine si rende più difficile e costoso proprio questo processo di riciclo aumentando il consumo di energia e pure l'inquinamento ambientale.
Noi quindi che cosa chiediamo con questa mozione? Chiediamo che venga innanzitutto ristabilita "la corretta relazione appunto tra la tariffa di smaltimento dell'indifferenziato e la tariffa per il conferimento dell'organico". Al fine di riequilibrare le tariffe di conferimento applicate dal centro di Brissogne in base al principio di legge fondamentale: "chi più inquina più paga", noi proponiamo di modificare la tabella 1, che ho qui, ma che potete facilmente trovare, perché è parte integrante dell'allegato della delibera che abbiamo citato prima. La nostra proposta è un po' difficile da spiegare non potendo noi visualizzare tramite proiezione quello che stiamo dicendo, cosa che in certi casi sarebbe invece davvero utile. Noi proponiamo in questa tabella di spostare le somme "vendita elettricità, introiti assimilati e teleriscaldamento" dalla riga del rifiuto solido urbano alla riga sottostante della frazione organica del rifiuto solido urbano. Ci siamo permessi di formulare una nuova tabella, che trovate anche allegata sempre a questa mozione, per sostenere l'azione del nuovo Assessore all'ambiente, speriamo che ne sia felice.
In secondo luogo chiediamo in questa mozione di modulare le tariffe di conferimento dei materiali riciclabili in funzione della qualità dei materiali stessi effettivamente conferiti da ciascun Sub-ATO, in modo analogo, come dicevo prima, a quanto previsto dall'accordo ANCI e CONAI, accordo nazionale. A tal fine è necessario che l'Amministrazione regionale crei al più presto un sistema di controllo merceologico che stabilisca, magari a intervalli trimestrali, per ciascun Sub-ATO la percentuale di impurità che è presente nei flussi dei materiali conferiti, quindi: organico, carta, cartone, vetro e multimateriale.
Presidente - Ci sono richieste di intervento? La parola al collega Bianchi.
Bianchi (UV) - Innanzitutto ringrazio la collega Pulz, che nell'altro Consiglio ci ha permesso appunto di discutere oggi di questa mozione. Sicuramente quello che la collega Pulz evidenza è già stato fatto in passato da molti Sindaci e Presidenti delle Unités, perché sicuramente, come ha spiegato nella mozione in maniera chiara, ad oggi il tributo che si paga per portare l'indifferenziato in discarica... non può essere superiore... a quello dell'organico... su questo siamo - immagino - all'interno del Consiglio regionale tutti d'accordo. A mio avviso, proprio per fare una panoramica esatta su quello che è successo e il perché questo succede, proprio per fare capire anche a chi ci ascolta - non vado troppo indietro, non torno a questioni pirogassificatore e via dicendo -, torno all'approvazione del piano rifiuti. Piano rifiuti, che prevede tutta una serie di fasi e vengo a questo punto alla fase della raccolta dell'organico, che è stata, diciamo, anticipata, perché è partita in alcuni ambiti nel 2016, se non erro, vado a memoria, chiaramente con l'Unité walser, mi sembra, e il Comune di Aosta, dopodiché allargata, chi più chi meno a tutti gli altri territori. Ma perché questo? Perché chiaramente si voleva sapere il quantitativo di organico che si poteva raccogliere in Valle d'Aosta. Vale a dire: se noi prevediamo com'è previsto nel piano rifiuti, la terza fase, cioè l'impianto di trattamento dell'organico in loco, tanto per capirci, che sicuramente ci permetterebbe di abbassare i costi che abbiamo oggi sul libero mercato, perché oggi l'organico va dopo una gara, se è sempre lì, alla società Maserati a Piacenza, quindi potete capire che chiaramente i costi ci sono.
Allora, chiaramente c'era stato un ragionamento anche con la Regione Piemonte, dove nel Canavese non era ancora partita la raccolta dell'organico, cosa che è partita oggi. Se non erro, l'organico ad oggi, se non è cambiato, se non è aumentato, e non ho proprio i risultati di questi ultimi mesi, siamo sulle 6.000 tonnellate all'anno. Capirete che fare un impianto di trattamento dell'organico per 6.000 tonnellate, molto probabilmente rischiamo di fare un impianto che poi è un peso per la comunità valdostana, perché dobbiamo ricordare sempre che sia lo smaltimento in discarica che la differenziata e la raccolta sono in capo agli utenti, cioè vale a dire devono coprire il 100 percento del costo.
Detto questo, sono partito da qua proprio per fare capire il principio. La collega Pulz, secondo me, evidenzia un problema che è evidente, perché se noi non incentiviamo, cioè il costo di smaltimento in discarica è inferiore al costo della raccolta differenziata, l'incentivazione a fare quel tipo di raccolta differenziata capite che non può funzionare, ma bisogna spiegare il principio, il perché si è addivenuti a questo, vale a dire siamo andati sul libero mercato, sul quale il costo è questo. A mio avviso, già ai tempi sul fatto delle Unités... nella mozione non viene evidenziato, ma, a mio avviso, sarebbe importante che in questa fase ci fosse la condivisione con gli Enti locali, perché è estremamente importante, perché? Abbiamo sempre sostenuto anche in passato - il collega Vesan sicuramente se lo ricorda - che era inutile avere dei territori - e parlo di ambiti chiaramente - al 75 percento e poi avere degli altri territori, che magari hanno una produzione di rifiuti superiore, al 40 percento. Era quindi importante andare avanti con tutto il territorio valdostano in maniera virtuosa, cioè andando verso il 65 percento e oltre, com'è previsto dal piano dei rifiuti. A questo punto la mozione è evidente che sottolinea un problema
A mio avviso, sarebbe il caso di entrare in merito su questa discussione proprio in commissione, ma poi in ogni caso l'Assessore nella replica sicuramente lo spiegherà meglio di me. Il vero problema è, sì, fare la raccolta dell'organico, ma, a mio avviso, proprio vista la tipologia del nostro territorio... perché noi abbiamo anche spinto negli anni passati moltissimo il compostaggio domestico, quindi è chiaro che il quantitativo di organico che abbiamo per un ipotetico impianto molto probabilmente è troppo poco, quindi bisognerebbe fare delle valutazioni con le regioni vicine, anche con dei privati - perché no? - per velocizzare l'impianto di trattamento dell'organico, allora sì che daremmo una vera risposta e sicuramente riequilibreremmo il discorso delle tariffazioni. Dall'altra parte, è indiscutibile che all'interno del conteggio per addivenire alla delibera che determina le varie tariffe, è chiaro che quella che viene fatta a giugno che chiude un ciclo, vale a dire parla dell'anno prima, del 2017... e sicuramente la Giunta a breve scaricherà un'ipotetica tariffa oggi, perché è sempre successo questo, il che è importante per la costruzione dei bilanci degli Enti locali: questo è il principio! Allora il vero problema esiste, bisogna esserne consapevoli nella maniera più assoluta, ma quello che io sto cercando di far capire è che, a mio avviso, partendo dal piano rifiuti - e la terza fase, lo ripeto, è quella della progettazione e della costruzione di un ipotetico impianto di trattamento dell'organico -, si potrebbe valutare di velocizzare la cosa e nello stesso tempo trovare delle collaborazioni con i territori vicini per addivenire a un quantitativo di organico che ci permetta di rendere economicamente vantaggioso anche l'impianto del trattamento dell'organico. A questo punto permettetemi di ricordare che il trattamento del compost, che oggi viene fatto con la raccolta del verde, tanto per capirci, qui in Valle trova poco mercato, perché per più anni lo stiamo dando via gratuitamente e in ogni caso il costo del trattamento dell'organico viene chiaramente caricato sui valdostani non avendo il mercato. È proprio questa quindi la proposta: molto probabilmente, ipotizzando un impianto in un posto che sia vantaggioso anche per territori fuori dalla Valle, a mio avviso, si potrebbe dare una risposta concreta agli Enti locali e, a questo punto, a tutti i valdostani, sicuramente abbassando la tariffa della raccolta dell'organico. Io adesso mi fermerei qui, poi se nella discussione ci saranno altri punti da evidenziare, interverrò.
Présidente - Le collègue Nogara a demandé la parole.
Nogara (UVP) - Il mio sarà un breve intervento, anche perché diverse tematiche, diversi argomenti sono già stati trattati dal collega Bianchi, ma il mio intervento è solo intanto per ringraziare chi ha presentato questa mozione e per informare tutto il Consiglio che i membri della III Commissione hanno già preso contatto, anzi c'è stato un contatto tra l'Assessore e la III Commissione proprio per portare queste problematiche in commissione il più presto possibile, anche perché proprio in commissione abbiamo bisogno di dibattere tutte le problematiche che sono state portate, sono state in questo momento presentate dal collega Bianchi, perché effettivamente diversi passaggi di questa mozione sono importanti, sono anche condivisibili. Volevo quindi dare un'informazione all'aula che la III Commissione al più presto possibile, in collaborazione con l'Assessore, si riunirà per discutere su questa problematica.
Presidente - Altre richieste di intervento? La parola al collega Vesan.
Vesan (M5S) - Gli interventi fatti dai rappresentanti della maggioranza evidenziano il fatto che il problema dei rifiuti stia loro particolarmente a cuore e che quindi tentano di prendere in mano questa questione fin dalle prossime commissioni, purtroppo non ne abbiamo parlato in occasione dell'ultima III Commissione, ma sono contento che sarà oggetto del dibattito nel prossimo incontro. Il motivo per cui noi abbiamo presentato questa mozione - è ormai il quarto rinvio della discussione della stessa - è legato in realtà a una situazione, diciamo, di imperiosa urgenza. È vero che possiamo andare in commissione e discutere e approfondire a nostro piacimento come può essere fatta nel miglior modo possibile questa ritaratura della tariffa, però non è affatto vero che adesso prenderemo una decisione che risolverà i problemi del futuro, perché il futuro sulla gestione del servizio raccolta rifiuti in Valle d'Aosta è già segnato, nel senso che nell'appalto per la gestione della frazione differenziata e indifferenziata è previsto un regime tariffario già definito a partire dall'annualità 2020 e quindi la nostra possibilità di intervenire con questa mozione è legata esclusivamente all'annualità 2019.
Se ne discutiamo tre mesi in commissione, quindi probabilmente l'oggetto di questa specifica mozione non avrà nessunissimo significato. Ricordo a tutti che con la chiamiamola "gara di appalto" se vogliamo, con il regime di concessione della gestione dei rifiuti, la quota legata alla tariffazione dell'indifferenziato è fissa, cioè 148,00 ? base d'asta meno il 2,38 percento, quindi la raccolta indifferenziata costerà una cifra molto più alta dell'attuale, e la raccolta differenziata consisterà in 68,00 ? a tonnellata, sempre meno il famoso ridicolo 2,38 percento di ribasso ottenuto in questa gara europea, per qualunque tipo di frazione differenziata. Il fatto che noi realizzeremo l'impianto sul territorio, il fatto che noi produrremo del compost di qualità, che avrà un mercato e potrà essere vendibile, quindi non porterà nessunissimo vantaggio alle casse dei valdostani, perché l'utile è legato alla valorizzazione della frazione differenziata è espressamente previsto nell'appalto che quest'Amministrazione regionale ha bandito che finisca tutto nelle tasche del concessionario, quindi se il concessionario sarà bravo e farà un buon compost e riuscirà a venderlo, l'utile sarà tutto suo. Se i cittadini separeranno meglio i rifiuti, anche da un punto di vista qualitativo, il vantaggio sarà esclusivamente - parlo di qualità della differenziata - a favore dell'impresa aggiudicataria.
L'urgenza relativa all'approvazione di questa mozione è solo perché l'anno 2019 è l'ultima annualità di raccolta rifiuti in cui possiamo dare un indirizzo di tipo espressamente politico, perché, essendo una normativa finalizzata alla copertura del 100 percento dei costi da parte dei cittadini, come ha ricordato Bianchi, il margine è molto limitato. Non si può dare un aiuto con soldi provenienti dal bilancio regionale sulla raccolta dei rifiuti, che permettano di raggiungere comportamenti virtuosi, non è possibile. Se noi facciamo pagare alle Unités un costo inferiore per la raccolta dell'organico rispetto al costo della raccolta dell'indifferenziato, però diamo uno stimolo proprio di tipo politico da Regione alle Unités per separare meglio i rifiuti e quindi andare in una direzione più virtuosa sia per quello che riguarda il contenimento dei costi ma soprattutto per quello che riguarda la separazione dei rifiuti e quindi la durata della nostra triste discarica di Brissogne. È importante che questa decisione sia presa in tempi brevi; noi ci aspettavamo che, visto che questa mozione è stata presentata parecchio tempo fa e c'è stato tempo e modo di metterci le mani sopra anche con il cambio di assessorato, in quest'aula fosse oggetto di discussione una controproposta da parte dell'assessorato, che ci dicesse magari: "non ribaltiamo tutti questi costi sull'organico - che effettivamente è una soluzione costosa - ma riduciamo comunque in modo magari bilanciato i costi delle altre frazioni differenziate", quelle per cui comunque i cittadini pagano, perché tutto l'utile rimane, anche adesso, in mano a Valeco o in mano al concessionario.
È molto importante quindi che quest'aula dia un indirizzo, che non deve essere per forza l'approvazione della tabella presentata nella nostra mozione, ma un indirizzo per cui la commissione e il competente assessorato lavorino per dare nella nostra ultima occasione possibile... perché è così, perché poi per 17 anni non potremo più definire alcunché sulle politiche tariffarie della raccolta rifiuti, niente di niente, perché la tariffa è stata fissata con una gara di appalto ed è previsto espressamente che non ci sia nessun costo a carico dell'Amministrazione regionale e quindi le scelte sulle politiche tariffarie successive saranno, diciamo, molto limitate, e noi 35 Consiglieri avremo perso la nostra possibilità di intervenire, ma lo stesso vale per il competente assessorato. Noi quindi chiediamo a quest'aula di prendere un impegno preciso per dare, nell'ultima annualità in cui abbiamo questa possibilità, un'indicazione diversa alle nostre Unités, è vero poi che loro sono libere di ribaltare sui cittadini come ritengono più opportuno. Le differenti Unités hanno risultati, come ha evidenziato il collega Bianchi, anche molto diversi da un punto di vista qualitativo anche in funzione del loro impegno e dell'impegno dei loro cittadini. Se noi riusciamo a dare l'esempio per cui chi separa di più i rifiuti riceve comunque una premialità... il costo totale della raccolta rifiuti sarà sempre quello e non cambierà niente, dovrà essere ribaltato tutto sui cittadini, però è anche giusto che le Unités in cui ci sono cittadini più virtuosi abbiano dei risparmi rispetto a quelle che hanno trascurato per anni questo aspetto e che quindi fino adesso hanno vissuto un po' sulle "croste" dei risultati da parte delle altre Unités. Se noi vorremo dare quest'esempio, daremo un esempio virtuoso ai nostri Enti locali, i quali saranno ulteriormente stimolati a incentivare il buon lavoro da parte dei loro cittadini; se noi continueremo a dire che è la raccolta differenziata la facciamo perché siamo obbligati dallo Stato - ma, come vedete, costa ancora più cara dell'altra -, l'esempio che daremo come politici ai nostri cittadini in una direzione virtuosa sarà veramente molto limitato.
L'ex Assessore Bianchi ha ricordato anche le enormi spinte da parte dell'Amministrazione regionale nei confronti del compostaggio domestico per evitare il costosissimo trattamento di quello che riguarda la frazione organica, anche della frazione organica verde attualmente trattata a Brissogne con tutti i problemi del caso. Proprio sulla scorta di questo, ricordo che tutti i mezzi dell'Amministrazione regionale che fanno servizio di manutenzione del verde, non compostano in proprio la produzione del verde ma la inseriscono nel ciclo urbano della raccolta dei rifiuti e quindi caricano sui cittadini questi costi. Ecco, questo grande esempio da parte dell'Amministrazione regionale su come gestire la frazione organica io non sono riuscito ad apprezzarlo, ma da parte di tutti, i camion dei mezzi della Forestale che scaricano nei centri di conferimento degli Enti locali sono tuttora all'ordine del giorno. Forse adesso che l'Assessorato dell'ambiente ha anche la gestione di quello che riguarda il Corpo forestale e del Servizio sulle risorse naturali, si potrà andare in questa virtuosa direzione: togliendo la frazione organica, come tutto il compostaggio fatto direttamente, dal servizio a carico dei cittadini, forse quella frazione permetterà un minimo di risparmio dei costi per i cittadini.
Non infierirò ulteriormente sul dibattito sull'argomento rifiuti, perché, detto chiaramente, mi aspetto, come tutti gli interventi fatti nell'ambito dei rifiuti da parte di Impegno Civico e da parte del Movimento Cinque Stelle, che la risposta sarà una massiccia astensione da parte della maggioranza e uno scarso dibattito sull'argomento. Vi prego comunque di considerare il valore di questa iniziativa per i nostri cittadini, perché è veramente l'ultima possibilità che abbiamo. L'approvazione della tariffa per il 2019, che viene fatta di solito con due deliberazioni della Giunta regionale, presuppone una deliberazione approvata nel mese di ottobre, chiamiamola "a preventivo", che è quello sulla scorta della quale le Unités des Communes fanno i loro bilanci e stabiliscono la tariffa che caricheranno sui loro cittadini. Questa deliberazione non so se sia già stata approvata per quest'anno, a me non risulta e quindi non abbiamo ancora approvato una deliberazione sui rifiuti del 2019. Potrebbe essere interessante un indirizzo dato da quest'aula per quello che riguarda la definizione di questa tariffa. La delibera citata nella mozione è invece la seconda delibera di approvazione della tariffa, quella a consuntivo, che viene approvata nella primavera dell'anno successivo all'anno di gestione. Già questo crea qualche problema agli Enti locali, perché è difficilissimo applicare una tariffa ai cittadini e poi scoprire, quattro mesi dopo, l'anno successivo, che bisogna modificarla, reiterarla e richiedere ulteriori soldi ai cittadini. Se noi abbiamo degli indirizzi più precisi, abbiamo degli indirizzi politici significativi già nella delibera di approvazione della tariffa preventiva, che deve essere fatta adesso e che ha senso se viene modificata subito, perché se l'approviamo subito e con questi indirizzi, le Unités e i Comuni potranno approvare delle tariffe che tengono in considerazione questa differenziazione. Se noi la approveremo quando i bilanci delle Unités saranno già stati fatti, la tariffa sui rifiuti 2019 applicata dai Comuni sarà comunque quella fatta in questo modo se vogliamo un po' indiscriminato e che premia chi separa peggio e non avremo ottenuto nessun risultato. La mia paura è che, rinviando questa discussione alla commissione, che magari perderà anche solo 15 giorni, anche solo un mese, si finirà per avere una delibera delle tariffe già approvata, una delibera dei bilanci degli Enti locali definitivamente approvata con l'approvazione della loro tariffa, per cui tutto questo intervento, tutta questa proposta sarà completamente vanificata e arriveremo al 2020 senza avere nessuna possibilità di fare ulteriori interventi.
Presidente - Ci sono altre richieste di intervento? Da parte del Governo, la parola all'Assessore Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Grazie a tutti i Consiglieri che sono intervenuti, ma io penso che su questo settore nessuno abbia la bacchetta magica, ma che sia importante non solo che se ne parli, ma che si cerchi di trovare la miglior soluzione. Per trovare, per cercare la migliore soluzione, bisogna cercare di fare una fotografia attenta di cos'è stato fatto, di cosa non è ancora stato fatto, di quali sono gli investimenti che sono in essere - sono già stati declinati da diversi colleghi -, di quali sono le criticità all'interno dei vari ambiti: nelle varie Unités, nelle varie comunità, nei Comuni, per poi arrivare al cittadino.
Noi pensiamo che al centro ci debba essere il sistema Valle d'Aosta sui rifiuti/situazione ambientale. Ho cercato di spiegarmi nel rispondere alla mozione presentata dai colleghi... penso che non sia il luogo, o poteva anche essere il luogo, ma non è che in mezz'ora o in un'ora in Consiglio regionale, mettendo qualche dato sul tavolo, si vada a stravolgere il percorso. È troppo importante, invece, che si faccia: uno, chiarezza; due, si metta sul tavolo cos'è stato fatto, cosa si sta facendo e dove si può ancora intervenire. Apprezzo gli interventi di tutti i colleghi; dall'altra parte, io penso che l'Amministrazione regionale può attivarsi in maniera rapida... e quindi chiederò al Presidente Nogara di convocare subito nel giro di 4-5 giorni, quindi per martedì prossimo la III Commissione. Noi siamo a disposizione per poter affrontare nel merito, nel dettaglio, con tanto di tabelle, le criticità nelle varie Unités... È stato detto da diversi colleghi che abbiamo Unités con delle marcie completamente diverse, con dei risultati completamente diversi, con delle criticità completamente diverse, abbiamo Unités più a vocazione turistica, dove abbiamo dei picchi, delle difficoltà e dove le percentuali nel momento di punta tracollano, poi avremo modo in commissione di entrare nel merito. Qualche considerazione di natura generale e qualche considerazione di natura anche politica. La determinazione della tariffa di gestione dei rifiuti urbani, di cui la tariffa per il conferimento per il trattamento e l'avvio al recupero e smaltimento dei rifiuti urbani presso il centro regionale di trattamento di Brissogne costituisce una parte, è disciplinata in via generale dall'articolo 238.
Qualche premessa va fatta, perché anche per il cittadino che ci ascolta è importante, qui non esistono i buoni e cattivi, qui c'è una criticità, ma c'è la volontà di risolvere nel miglior modo con degli strumenti che abbiamo e che possiamo usare, guardando anche a delle realtà virtuose, che sono partite prima, che hanno fatto delle scelte diverse, ma che vanno in una certa direzione. La tariffa è composta da una quota determinata in relazione alle componenti essenziali del costo del servizio riferite in particolare agli investimenti per le opere e ai relativi ammortamenti, nonché da una quota rapportata alla quantità dei rifiuti conferiti, al servizio fornito e all'entità dei costi di gestione in modo che sia assicurata la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio. È stato detto da tutti i colleghi, che la Giunta regionale dal 2012 approva ogni anno una delibera di concerto con gli Enti locali sulla tariffa. Questa era solo una breve premessa, che però è utile per inquadrare la questione.
Seconda considerazione: ai Sub-ATO compete gestire il servizio di raccolta sia esso stradale o puntuale, presso i cittadini e la determinazione delle tariffe in funzione dei costi di raccolta e di conferimento al centro di Brissogne. Ecco, la metafora del buon vino, in questo caso è un po' fuori strada, potremmo declinare i DOC, potremmo declinare la loro provenienza, la loro gradazione, ma qui siamo leggermente fuori strada, nel momento in cui ognuno ha dei ruoli e delle responsabilità. Un altro passaggio molto importante, come stabilito dalla legge regionale n. 31/2007, a partire dall'annualità 2012 - lo dicevo poc'anzi - la Regione ha determinato annualmente la tariffa di conferimento dei rifiuti urbani individuando, in coerenza con quanto previsto dal DPR 15/1999, i costi e gli eventuali ricavi specifici per ciascuna filiera di rifiuti. Questo è il passaggio forse più delicato, a seguito della proposta dei colleghi e avremo modo di entrare nel dettaglio numerico di ordine di grandezza e di difficoltà delle varie Unités. Ricordo che FORSU è anch'essa un rifiuto, ma che va gestito e che implica pertanto dei costi alla quale si applica allo stesso modo il principio di "chi più inquina più paga". Mi sembra che su questo siamo tutti d'accordo. L'Unione europea stabilisce infatti una precisa gerarchia nel trattamento dei rifiuti: la prima la prevenzione; la seconda il riutilizzo e il riuso; la terza il riciclo; la quarta il recupero di energia e la quinta, in ultimo, la zona rossa, quella da cercare da evitare, che è lo smaltimento. La prima nella gerarchia più importante nella sostenibilità massima è la prevenzione, cioè non dimentichiamoci mai la prima, che è la più importante. Ne deriva che la vera azione sulla quale si deve lavorare in futuro è quella della prevenzione, così come previsto dal piano regionale dei rifiuti. La più difficile? Sì. Quella dove è più difficile probabilmente mettere in campo delle azioni? Sì, ma è la più importante e non è economica. La tariffa da applicare per diverse tipologie di rifiuti conferiti presso il centro regionale di Brissogne viene determinata annualmente con la deliberazione di Giunta, come dicevo poc'anzi.
Un altro passaggio importante è legato alla tariffa di smaltimento dei rifiuti urbani indifferenziati. C'è da precisare due cose: che vengono assunti a riferimento tutti i costi sostenuti per la compattazione e l'immissione in discarica dei rifiuti, nonché, per la gestione della stessa, rappresentati dal costo del personale, dai materiali da consumo degli impianti, degli automezzi e delle attrezzature, dalla terra di copertura della discarica, dallo smaltimento del percolato, dalla conduzione del sistema di captazione e valorizzazione del biogas estratto dalle discariche e dai costi del monitoraggio ambientale. Naturalmente - e questo è un altro passaggio importante - gli introiti riconducibili alla gestione della discarica, che derivano dalla valorizzazione del biogas, attraverso la vendita dell'energia elettrica e dall'apporto del calore comportano minor costo rispetto agli oneri generali sostenuti per la gestione dei rifiuti indifferenziati. Per i rifiuti differenziati, vengono sostenuti oneri derivanti dalla loro gestione presso il centro regionale di trattamento di Brissogne per il raggruppamento, lo stoccaggio e l'eventuale selezione con rimozione di eventuali impurità presenti nei rifiuti conferiti e la loro compattazione per il successivo trasporto ai centri di recupero (piattaforme CONAI).
Sono tutte considerazioni ed elementi fondamentali per poi andare eventualmente a modificare anche la delibera di Giunta, che ad oggi non è ancora stata approvata e su cui avremo modo nelle prossime settimane, prima di approvarla, di confrontarci come vi ho detto in commissione con i responsabili e se non basterà una volta, ci proveremo anche due volte, senza nessun problema, senza nasconderci né dietro le criticità, le difficoltà, ma affrontando comunque la questione. Terzo: dai costi vengono detratti però gli introiti derivanti dalla cessione ai consorzi di filiera del CONAI e al Coordinamento nazionale RAEE o, come nel caso di materiali ferrosi o dei rifiuti da avviare agli smaltimenti particolari, quali pile, batterie esauste, farmaci, farmaci scaduti, eccetera, effettuati dai recuperatori operanti in regione o da smaltitori specializzati individuati mediante gara periodica. Questo è l'altro elemento importante legato alla FORSU, diversi conoscono le criticità ma anche le potenzialità. Per quanto riguarda l'avvio al recupero della FORSU - questa è la fotografia dell'oggi aggiornata - non essendo presente in Valle d'Aosta un impianto di trattamento di tale frazione, gli oneri sostenuti sono rappresentati dalla gestione tecnico-amministrativa svolta per il raggruppamento di tali rifiuti in due centri, nonché dalla tariffa di trattamento applicata dall'impianto di recupero finale ubicato fuori regione.
Il passaggio invece forse più delicato è questo: la determinazione delle tariffe da applicare ai Sub-ATO per la gestione dei rifiuti differenziati e indifferenziati conferiti presso il centro regionale di Brissogne è eseguita quindi seguendo, come previsto, dei criteri stabiliti a livello nazionale in una logica di filiera. Ricordiamo che il servizio di raccolta è gestito dai Sub-ATO per cui, al di là delle operazioni di raffinamento eseguite presso il centro di Brissogne, il problema di mescolare rifiuti di qualità maggiore con quelli di minore pregio va gestito - e qui penso avremo modo di entrare nel dettaglio, forse non in quest'aula ma martedì prossimo - a livello locale; penso che questo sia uno degli anelli da definire, ma su cui trovare delle soluzioni, cioè vi rappresento la criticità ma poi non basta. Una volta analizzata bene la criticità, io penso che nelle sedi opportune, in questo caso la commissione e poi, per il tramite dei tecnici, si debbano trovare anche delle soluzioni.
Un'ulteriore riflessione va fatta su quanto evidenziato dai diversi Consiglieri, ovvero la diversa qualità della raccolta stradale rispetto a quella porta a porta, non mischiamo le pere con le mele. Abbiamo però comunque delle Unités, degli ambiti, dei costi alti per il cittadino e dato che ci sono due raccolte, quella stradale e quella porta a porta, ovvero del diverso comportamento dei cittadini, riportando l'attenzione non tanto sulla gestione rifiuti in sé ma sulla necessità di operare affinché migliori il comportamento dei cittadini e dei turisti, che in alcuni periodi raddoppiano la popolazione presente in Valle d'Aosta. Noi passiamo da 128.000 abitanti, in certe settimane dell'anno a 250.000, 280.000, 290.000 abitanti e quindi il nostro modello deve essere organizzato per affrontare tali criticità senza però mettere in discussione il percorso che è stato fatto. Cosa vuol dire? Portarci tutta la negatività oggi in certe località: quelle più robuste dal punto di vista numerico a livello di ordine di grandezza... sono proprio in quelle località che le percentuali di differenziata scendono, cioè cadono in una maniera vertiginosa. Ribadisco, i costi derivanti dal centro di Brissogne sono costi medi applicati a livello di Sub-ATO: questo è un altro concetto comunque importante, che non possono scendere al dettaglio del singolo cittadino, i quali devono essere premiati nel loro comportamento virtuoso dal Comune con sistemi tariffari che contengano in futuro meccanismi premianti basati sulla quantità di rifiuti effettivamente prodotta e differenziata. Io penso questo sia un altro concetto importante da declinare dal punto di vista tecnico.
Fatte queste premesse, vorrei fare qualche passaggio in più. Per quanto concerne i rifiuti indifferenziati - e quindi qualche numero in più anche per focalizzarci proprio sulla questione -, una quota della tariffa è altresì composta dall'applicazione del tributo speciale per lo smaltimento in discarica dei rifiuti solidi, che viene annualmente determinato sulla base della percentuale di raccolta differenziata conseguita da ciascun Sub-ATO. Questo è importante perché ogni singolo Sub-ATO ha una sua filiera, ma anche un suo risultato. L'importo relativo al 2018 è fissato in 10,33 ?/tonnellata di rifiuti avviati allo smaltimento in discarica. Cosa vuol dire? Ai Sub-ATO che non hanno conseguito nell'anno precedente il 65 percento della raccolta differenziata viene applicata una maggiorazione del 20 percento: una penalizzazione che porta il tributo a 12,40. Ai Sub-ATO che hanno raggiunto e superato il 65 percento vengono applicate riduzioni progressive in rapporto alla percentuale conseguita. Faccio due esempi - gli esempi sono quelli che di solito chiariscono bene lo stato dell'arte -: nel 2018 tre Sub-ATO hanno pagato 7,23, quindi una somma nettamente diversa rispetto a chi non ha raggiunto certi obiettivi, e un Sub-ATO ha pagato 6,20, praticamente la metà di quei Sub-ATO che invece non sono stati premiati. C'è quindi già una certa premialità, che è forte, stiamo parlando di percentuali che superano il 50 percento e quindi vi è l'applicazione del tributo speciale, che rappresenta l'elemento di distinzione tra i Sub-ATO virtuosi e gli altri, ad oggi mettendo sul tavolo gli ordini di grandezza, ripeto: con un'apertura totale nell'affrontare a 360 gradi il perimetro del nostro modello sui rifiuti.
Vorrei ricordare ancora due altre cose, che i Sub-ATO meno virtuosi - questo è un altro passaggio importante - dovranno in futuro pagare un tributo speciale ulteriormente aumentato a seguito del mancato adeguamento alle disposizioni inserite nelle ultime tre leggi di stabilità dello Stato... che prevedeva il non aumento dei tributi locali, trovandosi a dover sopportare dei costi per l'indifferenziata che potrebbero lievitare fino a 21,6, cioè più di tre volte rispetto a quel dato che vi dicevo su quel Sub-ATO, che, invece, ha avuto una riduzione molto cospicua e importante, aumentando notevolmente il divario delle tariffe che saranno sostenute dal Sub-ATO virtuoso rispetto ai peggiori.
In merito ai timori sulla purezza dei rifiuti conferiti che mi sembra di avere anche carpito nell'illustrazione - e mi sento di tranquillizzare i Consiglieri firmatari - attualmente - e questo è un altro passaggio importante, magari non di dominio pubblico -, i risultati raggiunti dalla Regione, che vengono certificati annualmente dai consorzi di filiera del CONAI con tutti i suoi... chiamiamoli collaboratori, dimostrano una valorizzazione certa di oltre l'80 percento per tutti i rifiuti conferiti ai fini del recupero: questa è una percentuale molto alta, ad oggi, fatto salvo per la plastica, che supera comunque il 50 percento previsto dalla direttiva comunitaria. Il 100 percento della frazione organica, così come per i metalli, è avviato a valorizzazione certa e certificata. Da ciò cosa possiamo desumere? Chiaramente che la tipologia di raccolta non incide sulla qualità dei rifiuti avviati alla valorizzazione. Ricordo infine che cercare di contenere le tariffe - e questo è un passaggio, dal nostro punto di vista, importante - e mettere in atto politiche di tariffazione premianti per i cittadini più virtuosi è un atto doveroso, ma - e questo "ma" ci tengo a dirlo -, dal punto di vista politico, forse è la parte più importante della discussione su questa mozione - e avremo modo anche su questo di declinarlo in commissione - è il rispetto per l'ambiente che passa attraverso una corretta gestione dei rifiuti, ma non può passare solo unicamente attraverso le leve economiche, occorre invece lavorare sulla consapevolezza e sui comportamenti dei cittadini. Dico questo perché ho avuto modo in questi giorni proprio nel predisporre anche la risposta di confrontarmi e avere comunque del materiale rispetto ad ambiti, Sub-ATO, comunità virtuosissime, che, ad esempio, sul territorio nazionale stanno registrando lievi recessioni delle percentuali di differenziata proprio perché la leva economica oltre un certo limite non fa scattare un maggiore impegno da parte del cittadino. Cosa voglio dire con questo? È ottima la leva economica, sono ottime le azioni da mettere in campo, ma c'è un "ma" che è fondamentale, anche dal punto di vista politico. Prima il collega Vesan giustamente diceva: "noi abbiamo un altro ruolo: quello di natura politica e di indirizzo", e su questo vorrei soffermarmi, noi abbiamo un'altra leva che non è solo quella economica. Dato atto che la situazione del recupero e della valorizzazione dei rifiuti raccolti in forma differenziata e qualificata e che la Regione, come risulta dai dati pubblicati dai consorzi di filiera del CONAI, è fra le migliori in Italia negli obiettivi perseguiti ad oggi; considerato che i criteri applicati dalla Regione per la determinazione delle tariffe di smaltimento dei rifiuti sono coerenti sia con le direttive nazionali che con l'accordo ANCI-CONAI, la Valle d'Aosta è l'unica Regione in Italia che ha sottoscritto direttamente con tale consorzio, oltre che aver successivamente sottoscritto le convenzioni con i singoli consorzi di filiera e che rispettano pertanto la gestione per filiere, con l'attribuzione dei costi e degli introiti specifici per tipologia di rifiuto, come risulta chiaramente dalle tabelle allegate da parte vostra, l'altra tabella è praticamente quella con gli ordini di grandezza che vi ho messo in evidenza poc'anzi.
Termino dicendo ai colleghi che hanno presentato tale mozione che non ci sottraiamo al confronto né politico, né tecnico, perché comunque, per poter prendere delle decisioni di natura politica, dobbiamo avere una visione e soprattutto un perimetro a 360 gradi della situazione della Valle d'Aosta. Con questo quindi chiederei ai colleghi, se è possibile, di ritirare questa mozione con l'intenzione, come ho detto prima all'inizio della replica, di confrontarci in commissione, se non avremo modo di chiudere il cerchio martedì prossimo, calendarizzando anche un secondo incontro da parte mia e da parte del Governo regionale. C'è la volontà di affrontare le criticità ma soprattutto, guardando al futuro e cercando di mettere in campo le migliori soluzioni, con un occhio di riguardo, se me lo permettete, che la questione non sia solo di natura economica, ma che prettamente sia più di natura ambientale.
Dalle ore 10:25 assume la presidenza il Vicepresidente Rollandin.
Rollandin (Presidente) - Ha chiesto la parola la collega Pulz, ne ha facoltà.
Pulz (ADU VDA) - Ringrazio l'Assessore per la risposta ricca e oculata e anche i colleghi Cinque Stelle, che hanno collaborato alla stesura della mozione e tutti i Consiglieri che hanno ritenuto di arricchire questo dibattito con i loro interventi. Vedo che altri colleghi si sono prenotati e questo ci fa piacere. La mozione è volta innanzitutto, come avrete capito, a ottenere che anche il Valle d'Aosta venga applicato il principio di legge: "chi più inquina più paga", secondo la normativa europea e nazionale, purtroppo, il sistema tariffario adottato dalla Regione Valle d'Aosta al contrario premia ancora "chi più inquina" e questo lo hanno ribadito, molto sinceramente, tutti i colleghi che ringraziamo. Non è accettabile né da un punto di vista logico, a cui sono molto affezionata, né da quello etico, a cui sono allo stesso modo molto affezionata, e nemmeno dal punto di vista legale che gli utenti serviti dalla raccolta stradale, che produce rifiuti differenziati di scarsa qualità, paghino meno di quelli serviti dalla raccolta porta a porta, che produce materiale invece molto meno inquinante. Il nostro vivo auspicio sarebbe che l'Assessore all'ambiente, come primo responsabile della politica del riciclo dei rifiuti, intendesse al più presto sanare questa illogica aberrazione proprio a partire da oggi, anche per evitare di esporsi a dei ricorsi in sede giudiziaria. Non riteniamo quindi affatto di dover ritirare questa mozione, anzi scopriamo con un certo dispiacere, Assessore, che lei non apprezza proprio il vino migliore, chiediamo quindi che la mozione venga messa ai voti. Da parte mia sarò comunque felice di continuare a riflettere sul tema e collaborare su questa centrale questione dei rifiuti per una migliore gestione dell'ambiente e un suo più efficace rispetto nella III Commissione, di cui mi onoro di far parte. Spero che possiamo anche in quella sede immaginare una migliore collaborazione con gli Enti locali, come sottolineava bene il collega Bianchi. Grazie a tutti quindi per l'impegno preciso che vorremo prendere subito insieme in una direzione più virtuosa per tutti cittadini, che, come spiegava bene il collega Vesan, è proprio urgente e non possiamo più rimandare.
Presidente - Ha chiesto la parola il collega Vesan, ne ha facoltà.
Vesan (M5S) - Solo due puntualizzazioni alla replica dell'Assessore Chatrian, che sono contento che abbia preso in mano il dossier in questo tempo che ha avuto a disposizione e si sia confrontato soprattutto sulle realtà degli Enti locali relativamente al servizio raccolta dei rifiuti. Temo però che la distanza nel tempo che separa la sua posizione di Consigliere rispetto a quando era Sindaco di Torgnon non le abbia permesso di apprezzare nello specifico dettaglio come funziona il servizio di raccolta dei rifiuti presso gli Enti locali. La collega Pulz ha parlato della possibilità di valorizzare le raccolte differenziate in funzione della loro tipologia di raccolta, cioè separare, se possibile, i flussi del porta a porta rispetto ai flussi della raccolta stradale e l'Assessore ci ha detto che questo non è possibile, che prima di tutto non è competenza dell'Amministrazione regionale, ma degli Enti locali che raccolgono tutto assieme. Non è tristemente così, perché la raccolta stradale in gran parte del territorio regionale ormai viene organizzata con dei sistemi seminterrati o con dei sistemi a cupole fuori terra, che hanno un sistema di raccolta legato a un gancio di sollevamento con la gru, che vengono scaricati così come sono dentro ai camion per il trasporto e questi camion vanno alla discarica di Brissogne. È vero che l'intestatario della bolletta è sempre l'Unité, ma il viaggio di raccolta dei rifiuti - cito l'esempio che conosce probabilmente meglio anche lei, Assessore: quello delle Unités dove entrambi abitiamo: Valtournenche e Torgnon, dove hanno un sistema di raccolta con contenitori seminterrati - di quei Comuni fino alla discarica di Brissogne viene fatto con un mezzo espressamente dedicato, perché i due sistemi di raccolta non sono compatibili. Il porta a porta, invece, viene raccolto sul tutto il territorio valdostano con degli autocompattatori, che è vero che si travasano l'un l'altro, ma non hanno la possibilità di travasare su un camion grande con la gru e quindi travasano solo su autocompattatori di dimensioni maggiori, fino a 16 anche 18 metri cubi, questi mezzi vanno direttamente a Brissogne. Se vogliamo fare una separazione di questi flussi, quindi questa separazione può essere fatta con una competenza regionale, cioè la gestione della discarica di Brissogne e delle frazioni. È quindi invece possibile in capo all'Amministrazione regionale fare politiche che portino a questo tipo di separazione.
Sempre nel suo intervento, lei ha citato questi picchi e queste problematiche legate all'affluenza turistica. È vero, c'è una grossa stagionalità, c'è un quantitativo di rifiuti raccolto molto più alto nei mesi di gennaio, di luglio e di agosto rispetto agli altri mesi, ma non è così vero che ci sia una rispondenza sulla qualità della raccolta differenziata in funzione di questa stagionalità. Faccio il triste esempio sempre dei due Comuni che le ho citato e il comune di Valtournenche, dove le seconde case sono circa il triplo delle prime case e dove l'affluenza turistica è consistente con la stagione invernale lunghissima, fin dal 2017 è riuscito a superare il 60 percento di raccolta differenziata con un sistema di raccolta della componente domestica esclusivamente stradale, con il porta a porta del settore domestico. Altri Comuni con la stessa tipologia non sono riusciti a ottenere questo risultato, quindi, in realtà, la possibilità di intervenire nei confronti dell'Ente locale per un maggiore impegno e una maggiore dedizione alla raccolta c'è e il dare la colpa ai turisti sulla mancata qualità della raccolta differenziata è una scusa e chi opera nel settore all'interno degli Enti locali si è accorto che non ha più questo significato e anche su questo si può intervenire.
Veniamo invece alla questione del tributo regionale, per cui le ci ha ricordato che esiste già, con l'approvazione del nuovo piano rifiuti, dal 2015 una modulazione del tributo regionale per lo smaltimento in discarica, che permette a chi è particolarmente virtuoso in una fattispecie, se non ricordo male, che ha superato il 75 percento della raccolta indifferenziata, o solo il 70, non sono certo, ha un tributo regionale di 6,20 ? a tonnellata di indifferenziato, mentre il tributo regionale per quelli meno virtuosi, cioè tutti quelli che non hanno raggiunto il 65 percento è di 12,40. La differenza tra chi fa tanto meglio e chi fa il peggio normale, cioè meno dell'obiettivo di legge, anche fosse a 64,9, è di circa 6 ?, cioè tra 12,40 e 6,20, parlerò anche dell'aggiornamento con l'adeguamento della legge. Vediamo la situazione allo stato attuale, stiamo parlando di una valorizzazione che ha un peso pari a 6 ? a tonnellata fra chi fa il meglio in assoluto e chi fa il peggio in assoluto, qualcosa meno di 6 ? a tonnellata, quando la nostra proposta permette una differenziazione per quello che riguarda la tariffa dell'indifferenziato di quasi 20 ? e quindi decisamente più significativa. È solo una leva economica, è vero, ma noi non siamo nelle condizioni più virtuose in cui la leva economica pesa così poco.
Veniamo invece all'adeguamento dei tributi, cioè finalmente le leggi finanziarie dello Stato ci permettono di adeguare i nostri tributi regionali e quindi applicheremo il tributo previsto dal piano del 2015, e lei ci cita il fatto che il tributo per chi non raggiunge il risultato diventerà molto più alto, diventerà 21,06. Il dato che non ci riporta, ma che comunque è particolarmente importante, è che questa sanzione ha comunque una percentuale di penalizzazione rispetto a un tributo che si alza complessivamente. Anche il tributo per quelli più virtuosi quindi non sarà 6,20 e pertanto non è affatto vero che è tre volte tanto, crescerà anche il tributo per quelli più virtuosi e che separano bene; dunque il delta non è tre volte tanto, come lei ha detto, ma è decisamente più significativo.
Veniamo invece alla valutazione degli ottimi risultati ottenuti dalla vostra Amministrazione regionale grazie al fatto che la Regione contratta direttamente con CONAI e con tutti i suoi associati di filiera per quello che riguarda la valorizzazione economica del rifiuto differenziato. Ecco, è vero che questa è un'opportunità, nel senso che l'Amministrazione regionale potrebbe avere in questa maniera più peso rispetto all'ANCI e anche la possibilità di tarare meglio questo risultato utile. In realtà, non sfrutta in modo adeguato il suo peso, perché noi sulla valorizzazione delle materie plastiche, che è la parte in questo momento più onerosa... cioè, per quanto riguarda la tariffa, abbiamo stabilito che tutta la raccolta del multimateriale in plastica e metalli viene pagata dai cittadini 50 ? a tonnellata in più, oltre al costo del servizio per la raccolta. Ebbene, in altri Paesi europei i famosi 120 euro che noi abbiamo ottenuto a tonnellata per questo tipo di materiale sono molto più alti. Anche a livello di contratto ANCI-CONAI ci sono dei valori più alti e questi valori sono stabiliti in funzione della qualità della plastica conferita. Noi abbiamo fatto un contratto con CONAI per cui la nostra plastica, proprio per il fatto che la raccogliamo in modo multimateriale mescolata con i metalli e mescolata anche a plastiche dure che non sono imballaggio, viene riconosciuta la tariffa più bassa a livello nazionale. All'estero la valorizzazione della plastica tramite i consorzi di filiera di riciclaggio consente di ottenere cifre che sono il doppio di quella che il CONAI concede agli italiani e noi dovremmo valorizzare, diciamo, questa nostra autonomia contrattuale andando in quella direzione e non nella valorizzazione al livello più basso perché ci viene più comodo conferire la plastica a livello qualitativo più basso.
Infine, visto che ho pochi secondi ancora, tantissime volte, quando lei sedeva dalla nostra parte dell'aula, ha fatto questa dichiarazione - e l'ho sentita fare in televisione anche quando ancora io non sedevo in questa parte dell'aula -: "l'Amministrazione lavora per atti", ed è questo il motivo per cui noi chiediamo che da questo Consiglio esca una mozione approvata e non il ritiro della stessa, perché lei, in cambio della votazione della discussione sulla mozione, ci propone la sua buona intenzione, che è quello che ci ha dichiarato poco fa, cioè l'intenzione di discutere in commissione. Ebbene, noi, come Consiglio, lavoriamo per atti e quindi chiediamo che sia posta in discussione questa mozione e che tutti i Consiglieri possano esprimere quello che, di fatto, è sostanzialmente un indirizzo nei confronti del suo operato. Se lei e l'attuale maggioranza intendete rifiutare questo indirizzo da parte di quest'aula... e il non intervento da parte dell'aula sulla discussione, vi assumerete le vostre responsabilità, com'è giusto che faccia qualunque maggioranza. Noi abbiamo dato la nostra disponibilità a lavorare congiuntamente in questa direzione e con questa mozione, non è che guadagni qualcosa la minoranza dal fatto di modificare le tariffe sulla raccolta dei rifiuti. Se preferite lavorare in modo autonomo e senza il coinvolgimento di tutta l'aula, siete naturalmente liberi. Chiedo scusa se ho sforato.
Presidente - Ha chiesto la parola il collega Bertin, ne ha facoltà.
Bertin (RC-AC) - Con questa mozione si voleva semplicemente andare a rafforzare un principio che, tra l'altro, è contenuto anche nelle direttive europee a cui faceva riferimento l'Assessore: il principio di "chi più inquina più paga", un principio che deve per forza ispirare il sistema di gestione dei rifiuti, e questo è un effetto virtuoso su tutto il sistema, anche sulla parte a cui accennava l'Assessore riguardante la produzione stessa dei rifiuti. Aumentando i costi il cittadino è disinvogliato a produrre maggiori rifiuti, pertanto è un principio che deve ispirare tutto il sistema e questa mozione andava, nei limiti del possibile, a rafforzare questo principio. L'Assessore ha detto che non è una questione essenzialmente economica, su questo siamo d'accordo in parte; in realtà, i valdostani, da un punto di vista generale e, se vogliamo, culturale, hanno espresso chiaramente la loro disponibilità a fare la loro parte e lo hanno fatto con un referendum: l'unica Regione d'Italia, gli unici cittadini che hanno espresso chiaramente la loro disponibilità. Sulla parte culturale e sulla sensibilità ambientale pertanto certo si può continuare a sensibilizzare, ma c'è una disponibilità da parte dei cittadini, poi bisogna passare all'aspetto premiale e premiare chi ha dei comportamenti virtuosi e penalizzare chi non ne ha, orientando il sistema proprio in questo senso.
Ci chiedete di rinviare questa mozione. Come precisava il collega Vesan, i tempi sono stretti, sono anni che aspettiamo di dare un'accelerata a queste cose. Quando sento questi discorsi, mi viene in mente l'ineffabile Ministro Toninelli: "pochi mesi, massimo anni", e qui non sono più anni e neanche mesi, bisogna prendere una decisione: non ispiriamoci al Ministro Toninelli perché non è proprio il caso!
Presidente - Ha chiesto la parola il collega Gerandin, ne ha facoltà.
Gerandin (MOUV') - Ringrazio i colleghi che sono intervenuti e quelli che hanno presentato questa mozione. Sarò molto breve, nel senso che questo è un argomento che è stato oggetto di discussione più volte in quest'aula nei vari passaggi e anche nelle precedenti legislature. Devo dire che è stato anche un argomento dove c'è stata una larga condivisione, questo penso che sia innegabile, e questa larga condivisione era nata anche dal principio che era stato condiviso da tutti: "chi inquina paga". Mi pare che quanto proposto in questa mozione, in cui si dice: "troviamo un metodo per ribadire questo principio sacrosanto", sia in perfetta linea con la discussione avvenuta negli anni in quest'aula. Lei, Assessore, ci ha letto tutta una serie di dati, che sono assolutamente corretti, ci mancherebbe - tra l'altro, posso dire che, per quello che riguarda i dati della Valle d'Aosta, sono dei dati virtuosi in un contesto italiano, per cui è innegabile la cosa -, però io penso che il vero fine, il vero scopo di questa mozione sia quello di dire: "beh, se siamo già bravi, possiamo anche fare qualcosa di più, diamo un altro segnale, un segnale più forte". Introdurre un criterio di premialità su chi differenzia meglio io sono certo che vada in questo senso, anche in passavo, dicevo, si è condiviso questo tipo di percorso. Lei ha parlato di tariffe di conferimento di RSU molto diverse nelle varie Unités legate alla percentuale di differenziata; è assolutamente vero, però probabilmente questa mozione va oltre, nel senso che non va a dire: "io all'interno del costo di conferimento della differenziata premio chi fa una migliore differenziata e chi meno...", ma dice: "io voglio privilegiare il discorso del differenziato rispetto all'indifferenziato", dopodiché i criteri di premialità o di penalizzazione sono chiaramente legati a quel discorso tariffario che lei faceva presente. Lei parlava anche di località turistiche in difficoltà per quanto riguarda il discorso delle seconde case, della popolazione fluttuante, ma ci sono anche località turistiche molto virtuose, nel senso che non obbligatoriamente il discorso della popolazione fluttuante, della popolazione turistica, delle seconde case deve essere e deve continuare a essere un sistema penalizzante.
Voglio essere molto breve: io ero convinto che il Governo avrebbe accettato questa mozione apprezzando quell'annunciato percorso che lei ci ha detto in commissione in cui si dovrebbe rivedere un po' il sistema legato ai rifiuti, riservandosi probabilmente di dire: "io accetto e condivido questo principio sacrosanto, mi riservo, come Governo, come Esecutivo, come Giunta, di dire: "non per forza debbo accettare che sia questa la tabella, quella proposta, quella che va a differenziare, ma il principio non posso negarlo"". Il principio non deve essere negato e quello che mi aspettavo da questo Governo e da lei, Assessore - anche perché comunque lei è stato uno dei grandi fautori di questo tipo di battaglia sul differenziato -, era che si accettasse questa mozione come una mozione di indirizzo, un impegno, senza prendere come obbligatoria per forza questo tipo di tabella, perché io immagino che un Governo debba avere la possibilità eventualmente di fare delle rimodulazioni diverse, ma non può negare un principio e un impegno.
Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore Chatrian, ne ha facoltà.
Chatrian (ALPE) - Ringrazio i colleghi che sono intervenuti in replica. Colleghi, penso che abbiate avuto modo di ascoltare il mio intervento. Ho voluto utilizzare pochissimi dati proprio per mettere in evidenza invece principi, valori e obiettivi da raggiungere. Io penso che - e mi sembra di aver capito che siete d'accordo su questo - sia più opportuno affrontare in commissione l'elencazione eventualmente di dati, di differenze fra i vari ambiti; l'esempio che ho citato parlando dei grandi numeri legati alle località turistiche, è la Valdigne. Collega Vésan, lei ha ricordato invece i numeri della Mont-Cervin, grazie per avere declinato le differenze, i motori diversi anche negli ambiti simili ma che hanno risultati diversi. Io penso che nella replica di qualche collega sia stato messo in evidenza proprio dove noi possiamo intervenire e dove noi potremmo fare eventualmente la differenza. C'è dello spazio, non abbiamo votato contro questa mozione, non abbiamo fatto una controproposta perché ci sembrava invece, a livello di metodo di lavoro, in maniera serena di poter mettere nero su bianco le varie posizioni e le varie soluzioni in commissione, dopodiché oggi potevamo approvare questa mozione modificata? Forse sì, ma ci è sembrato invece più corretto politicamente affrontare la questione nel merito, anche perché avevamo avuto modo in queste settimane di interloquire con altre località e comunità che, come vi ho detto stanno regredendo, legando il tutto solo alla questione di natura economica e quindi, dal nostro punto di vista, ci sembrava invece basilare affrontare tale questione.
Dato che il collega Vesan prima ha elencato dettagli che io avevo ma che non ho messo in evidenza perché mi sembravano superflui, però i numeri quelli invece non mentono, allora sono obbligato a fare un po' di chiarezza per quanto riguarda i rifiuti indifferenziati. È già così: "chi più inquina più paga", e quindi questo è il valore principale, ma ci sono altre due elementi molto importanti che dobbiamo però ribadire: il primo, il minimo e il massimo del tributo sono fissati dallo Stato, questo che sia chiaro anche a chi ci ascolta, perché altrimenti siamo i virtuosi... Noi possiamo giocare la partita all'interno di quel range e anche su questo di solito gli ordini di grandezza non mentono e anche i numeri non mentono, fino al 2018 fino al 65 percento il tributo totale ammontava a 12.4 ? con una maggiorazione del 20 percento. Per il Sub-ATO che invece ha una percentuale di raccolta che va dal 75 all'80 percento, la riduzione è del 40 percento... 6.2?, quindi è la metà, da 12.4 a 6.2, non penso che sia una qualche percentuale così... 6.2 è la metà di 12.4. Per il 2018 - soprattutto per chi ci ascolta, perché le informazioni devono, dal nostro punto di vista essere corrette - l'importo del tributo fino al 65 percento è di 18 ?, maggiorato del 20 percento per il tributo speciale, il costo è di 21.6, per lo stesso Sub-ATO che nel 2018 aveva una riduzione della metà. Per quanto riguarda il 2019, invece sarà due volte e mezzo, sempre per chi ci ascolta, quindi gli ordini di grandezza sono questi, quindi il Sub-ATO che oggi ha pagato 6.2 con la nuova tariffazione pagherà 9, il Sub-ATO che non arriva al 65 percento pagherà 21.6, solo per fare un po' di chiarezza anche per chi ci ascolta, altrimenti qui sembra la pallottoliera dei numeri, ma già oggi "chi inquina di più paga molto di più". Gli ordini di grandezza sul 2019 sono 21.6 per chi non arriva al 65 percento, per chi arriva a 80-85 percento 9, 75-80 praticamente 10.8.
L'altro passaggio comunque da non sottovalutare è che anche per quanto riguarda la contrattazione legata a Valeco, bisogna tenere presente che a monte ci sono delle gare e le piattaforme CONAI, per avere il massimo contributo in relazione alla qualità della plastica... non è vero praticamente che la contrattazione... anche perché è Valeco ora che fa periodicamente le gare. Un altro passaggio importante è che per il CONAI non è vero che possiamo contrattare direttamente, anche perché a monte c'è un accordo quadro. Io pensavo sinceramente, colleghi, di non entrare in questi singoli dettagli, poi se dobbiamo entrare nei singoli dettagli anche in Consiglio, facciamolo mettendo sul tavolo però i paletti e dove noi possiamo modificare in positivo o in negativo quelli che a questo punto non sono più degli indirizzi ma degli ordini di grandezza.
Termino dicendo che, per quanto ci riguarda, per quanto riguarda questa maggioranza, su questo tema affronteremo in commissione la questione cercando, come ho detto prima, di mettere al primo posto... che è fondamentale, che non è solo legato al discorso della sensibilizzazione ma che va oltre, che è legato alla prevenzione. Facciamo solo attenzione che poi a un certo punto, nel momento in cui si mettono in campo delle azioni o delle misure dove i numeri sono molto più piccoli e parlo di comunità, località, piccole e anche poco turistiche, deve esserci un buon equilibrio tra le azioni che si mettono in campo e poi il risultato finale, che poi è "chi più inquina più paga".
Io quindi penso che, in un'ottica proprio di ragionamento e di modello VdA sui rifiuti, ci sia la possibilità di fare ancora meglio, intervenire su delle altre azioni e altre misure prendendo anche spunto dalle proposte che sono state fatte da certi colleghi... io penso che l'Amministrazione, se così è, debba invece invertire la rotta e trovare delle soluzioni per potere essere la prima a migliorare il rapporto tra la raccolta del verde e tra... se certi servizi vengono erogati direttamente dall'Amministrazione regionale.
Presidente - La parola al Presidente della Giunta.
Fosson (GM) - Faccio un breve intervento per dire che, pur nel rispetto di tutti gli interventi che sono stati fatti questa mattina in aula su un argomento molto complesso, su cui però, come ha precisato il collega Gerandin, c'era già stata una grande condivisione. Riaffermo da parte del Governo, ma lo ha già fatto bene l'Assessore, il sostegno al principio che "chi più inquina deve pagare di più", principio che è stato riaffermato, che c'è già e che forse va potenziato. Esprimo il rammarico del Governo per non aver accolto questo desiderio di discutere e approfondire insieme un argomento così difficile, con l'apertura dell'Assessore, che è stata molto ampia, che aveva subordinato la delibera a una discussione in commissione, quindi era un percorso molto aperto, molto condiviso. Ci dispiace questo doverci dividere su un argomento che poteva unirci di più proprio con questi presupposti. La nostra comunque è una posizione non contraria di astensione e ribadiamo questa intenzione del Governo di aprire in breve tempo una discussione su tutto l'argomento aperta a tutti i contributi utili.
Presidente - Ci sono altri interventi? La parola al collega Vesan per il terzo intervento.
Vesan (M5S) - Intervengo per dichiarazione di voto, se è possibile, visto che il Presidente ha fatto la dichiarazione di voto a nome della maggioranza. Naturalmente il nostro voto su questa mozione è favorevole, anche perché la valorizzazione numerica, come ribadita dall'Assessore, è importante, è consistente e merita di essere votata. Lui ha parlato di organi di grandezza di tre volte tanto; è vero noi passiamo dalla massima penalità di 21,00 ? alla minima penalità di 9,00 ? con una differenza di 11,6 ? a tonnellata, questo vuol dire che con il vigente sistema la Comunità montana, che butta una tonnellata di bucce di mela nell'indifferenziato, viene penalizzata con una sanzione di 11,6 ? a tonnellata. Con il sistema di calcolo da noi proposto questa differenziazione, cioè il valore di una tonnellata di buccia di mela che viene buttata nel differenziato rispetto a una tonnellata di bucce di mela che viene buttata nella raccolta dell'organico viene valorizzato con 97,00 ? a tonnellata. Lì quindi ci sono ordini di grandezza diversi e lì possiamo andare a incidere solo per quest'annualità e quindi noi insistiamo con la nostra mozione. Siamo naturalmente disponibili al confronto in commissione, non vorrei che questa nostra insistenza nel votare la mozione fosse presa come un'indisponibilità al dialogo, indisponibilità al dialogo è semmai quella che abbiamo trovato dall'altra parte e quindi, come Movimento Cinque Stelle, noi voteremo a favore della mozione presentata.
Presidente - Ci sono altri interventi? Se non ci sono altri interventi, passiamo alla votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 17
Favorevoli: 17
Astenuti: 18 (Baccega, Bertschy, Bianchi, Borrello, Certan, Chatrian, Daudry, Farcoz, Fosson, Marquis, Morelli, Nogara, Restano, Rini, Rollandin, Sorbara, Testolin, Viérin)
Il Consiglio non approva.