Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 247 del 20 dicembre 2018 - Resoconto

OGGETTO N. 247/XV - Interpellanza: "Modalità di spostamento dei lavoratori addetti all'assistenza socio-sanitaria ad attività d'ufficio".

Rini (Presidente) - Punto 14 all'ordine del giorno. La parola al consigliere Cognetta per l'illustrazione.

Cognetta (MOUV') - Mi tocca tornare per la terza volta sullo stesso argomento. Ormai sono tre anni abbondanti, quasi quattro che parliamo della stessa persona e dello stesso argomento, anche perché le buone abitudini non muoiono mai e quindi è giusto ritornarci.

Parliamo di una persona che da OSS è stata trasferita negli uffici. Negli anni ha fatto carriera: è partito dalla Comunità montana Evançon e, grazie alle sue caratteristiche professionali decisamente superiori alla media di tutti quanti gli altri operatori e operatrici OSS della Valle d'Aosta, è passato prima negli uffici, poi in Regione, dopo di che è tornato al punto di partenza e adesso è stato graziato e spostato al GB Festaz. All'epoca già nel primo spostamento, quello fatto dall'Evançon in Regione, io chiesi all'allora Assessore, che se non sbaglio era il collega Viérin, se era giusto e in che modo venivano effettuati gli spostamenti, perché sappiamo che questo lavoro è usurante, perché sappiamo che ci sono professionalità anche molto elevate che, non avendo trovato altri lavori, fanno questo lavoro. Non c'era nulla di male, però avevo chiesto com'era possibile che si spostassero le persone dal lavoro più manuale a quello più concettuale negli uffici, senza un'apparente motivazione, senza nessun tipo di regolamento. Allora mi fu risposto che bisognava trovare un modo per dare maggiore attenzione a questi spostamenti e sicuramente bisognava trovare una modalità che desse modo a tutti gli operatori di partecipare alla possibilità di trasferirsi da lì a là, ma soprattutto che bisognasse prendere in considerazione chi non riusciva più a fare il lavoro manuale, essendo questo un lavoro estremamente usurante.

Ovviamente nulla è stato fatto. Ora non mi risponda che bisogna aprire un tavolo per discuterne, perché sennò mi sentirei preso in giro e questo modello ecumenico lanciato dal mio collega probabilmente andrebbe a farsi benedire. Vorrei a questo punto una risposta corretta, coerente e chiara, che non deve dare solo a me, ma anche a tutti quanti quegli operatori e a quelle operatrici che si vedono scavalcati sostanzialmente da una persona che avrà anche dei meriti, però come se li è costruiti? Questo è il punto! Se io prendo di colpo una persona che fa un certo lavoro, la sposto e le faccio un percorso per portarla da un'altra parte, non è corretto rispetto a tutti gli altri. Dovrei innanzitutto cominciare a dare a tutti le stesse possibilità e poi scegliere il migliore o i migliori. Se invece vogliamo considerare la parte usurante, dovremmo vedere chi può ancora fisicamente fare il lavoro da OSS: chi può continua a farlo e per gli altri vediamo quale soluzione trovare.

Perché poi ci sono anche dei casi - non so se li conosce, sennò glieli posso indicare - di qualche Unité des Communes o della Regione che in qualche caso hanno tentato di dismettere delle operatrici che, facendo questo lavoro usurante, non riuscivano più, ahimè, a farlo e quindi si sono trovate poi nella spiacevole situazione di essere considerate degli esuberi. Questa invece è una persona che, bontà sua, fisicamente ce la fa ancora e può tornare a fare il lavoratore OSS: prendiamo invece qualcuno più qualificato, che magari non ce la fa più, e lo mettiamo a lavorare negli uffici, così facciamo un'opera di giustizia sociale.

Attendo con impazienza la sua risposta, perché sono davvero curioso di sapere cosa mi dirà, visto che è il terzo intervento sulla stessa persona.

Dalle ore 10:06 assume la presidenza il vicepresidente Distort.

Distort (Presidente) - La parola all'Assessore Baccega per la risposta.

Baccega (UV) - È da più di un anno che lei segue questo caso, quindi credo che ci sia un interesse e un'attenzione particolare. Correttamente io le dico che la mobilità tra enti del comparto è disciplinata dall'articolo 43 della legge regionale n. 22 del 2010 e dalle relative disposizioni applicative. Per quanto riguarda il caso citato da questa interpellanza, non si tratta di un trasferimento definitivo, ma del comando di una unità di personale per specifiche esigenze dall'Unité des Communes Evançon all'Amministrazione regionale, che si è concluso il 31 dicembre 2017. Non interessa all'Amministrazione regionale il fatto che la persona in argomento sia ora assegnata alla casa di riposo, perché questo è avvenuto in piena autonomia decisionale e organizzativa degli enti interessati.

Per quanto riguarda la seconda domanda, la mobilità del personale interna e di comparto è certamente un tema importante per l'Amministrazione regionale e per i dipendenti interessati, che deve contemperare le esigenze dell'ente e le istanze legittime del personale. Non si tratta pertanto di una questione che dipende dalle intenzioni di un assessore o dal Presidente della Regione, ma piuttosto di una visione complessiva dell'organizzazione che rientra nel più generale processo di revisione della legge regionale n. 22 del 2010, che sicuramente dovrà essere affrontata. Non dico di fare un tavolo, ma credo che su questo argomento la nuova Giunta magari potrà ritornare.

Sulla base dell'esperienza che ho avuto in questi pochi anni, prima nell'amministrazione comunale di Aosta, poi nell'Amministrazione regionale, abbiamo avuto e riscontrato molti casi di forte insofferenza all'interno delle strutture, insofferenza determinata dai difficili rapporti tra il personale, tra competenze differenti che non venivano ben pianificate, che non venivano ben organizzate, problemi di carattere personale tra gli uni e gli altri. Questo determinava una difficile qualità del lavoro e della produzione all'interno della struttura stessa. Personalmente le dico quello che mi viene più facile sottolineare: se si riuscisse a predisporre ulteriori regole che favorissero e migliorassero l'efficacia, l'efficienza e l'economicità, sarebbe sicuramente meglio per tutti. Quindi, non entrando nel caso specifico, ho la sensazione che su questo argomento ci si potrà tornare e predisporre dei provvedimenti che vadano in questa direzione.

Presidente - La parola al consigliere Cognetta per la replica.

Cognetta (MOUV') - Assessore, sgombriamo il campo da ogni dubbio rispetto a miei interessi o attenzioni particolari verso questa persona. A me di questa persona non interessa assolutamente nulla! A me quello che importa negli ultimi tre anni rispetto a questa persona è che sia un caso emblematico di favoritismo! A me questo importa. Mi spiace sinceramente per lei, perché purtroppo le è toccata questa situazione: sono cose che succedono, però ora è lei il Governo. Tra l'altro, giusto per precisare, io avevo presentato questa interpellanza il 26 ottobre, quindi si figuri a quale governo l'avevo presentata! Mi dispiace che ci sia lei, ma i fatti anche in questo caso parlano chiaro.

Lei come rappresentante del Governo purtroppo deve fare qualcosa, perché se no che governo è, se scarica le responsabilità e dice che non è il Governo che deve fare questo, non è il Governo che deve decidere come o dove in qualche modo definire il problema di chi non riesce più a lavorare come OSS. Ma soprattutto dovrebbe definire come è possibile che una persona che può ancora lavorare tranquillamente come OSS venga presa e messa negli uffici, facendogli questo regalo. Poi che l'ultimo trasferimento sia una decisione presa tra il GB Festaz e l'Unité des Communes Evançon mi fa abbastanza sorridere, visto che noi come Regione siamo parte attiva del GB Festaz. Quindi non è stato neanche questo un caso, secondo me, perché qui, quando si parla di autonomia decisionale, siamo quattro gatti in questa Regione! Non prendiamoci in giro.

Un'altra cosa molto interessante che lei mi ha detto è che purtroppo non si riesce a risolvere il problema, perché va al di là delle sue competenze. Eh no, questo no! Se la competenza del personale è del Presidente della Giunta, quest'ultimo tramite i propri uffici, tramite magari le collaborazioni e la fattiva attività del CRRS, potrebbe in qualche modo far partire un'attività sindacale e con i sindacati trovare una modalità, cosa che i sindacati chiedono a gran voce. Che quello sia un settore turbolento e pieno di problemi lo sappiamo tutti, ma così i problemi li aumentiamo; non è che così li risolviamo. Così i problemi non si risolvono, perché in quel settore ci sono tantissime persone, come le ho detto prima, che non sono molto contente di subire soprusi. Per non parlare poi di quello che accade al GB Festaz, che sarà sicuramente oggetto di numerose interrogazioni successive a questa nei prossimi Consigli.

Forse va data una sistemata a questo sistema una volta per tutte: non possiamo più continuare a perdere tempo e a raccontarci le favole. Quindi io la pregherei per il futuro - questo glielo posso porre come un invito - di assumersi le proprie responsabilità come rappresentante di un governo. So che è difficile, so che ci sono dei limiti all'azione, ma questo non è un limite, questa è una cosa che lei può fare e che può far fare a questa Giunta.