Oggetto del Consiglio n. 246 del 20 dicembre 2018 - Resoconto
OGGETTO N. 246/XV - Interrogazione: "Situazioni di morosità relative ai pagamenti delle spese di ospitalità di squadre di calcio e di basket presso la Casino de la Vallée S.p.A.".
Rini (Presidente) - Punto 13 all'ordine del giorno. La parola al Presidente della Regione per la risposta.
Fosson (GM) - Le risposte che fornisco oggi mi sono state fornite dalla società.
"A quanto ammontano complessivamente le situazioni di morosità relative ai pagamenti delle spese di ospitalità presso la Casino de la Vallée S.p.A.". Per quanto riguarda la prima domanda, la Casino de la Vallée segnala che il 2 novembre scorso ha riscontrato una sua domanda con 116 a cui ha già risposto, fornendole l'elenco delle squadre sportive ospitate dalla casa da gioco e che non hanno ancora provveduto al pagamento di quanto dovuto. Stando a quanto riportato nella tabella che le è stata inviata, si rileva che la Casino de la Vallée deve ancora percepire più di 138 mila euro da otto diversi soggiorni di squadre di basket e di calcio avvenuti tra il 2014 e il 2018.
"A quando risale la più vecchia situazione debitoria". Per quanto riguarda la seconda domanda, dai dati che sono forniti emerge che la situazione debitoria più vecchia si riferisce a una squadra di Bucarest, la Steaua, che è stata ospitata dal 15 al 27 giugno 2014.
"Se corrisponde al vero che la scelta del funzionario o dell'ufficio all'interno della Casa da gioco che ha individuato gli interlocutori ai fini dell'ospitalità, non abbia effettuato alcuna verifica sulla solvibilità e sulla professionalità dei soggetti ad oggi debitori". Per quanto domanda questa terza domanda la Casino de la Vallée comunica che il rapporto con la società che ha proposto e gestito questi ritiri è nato nel giugno 2014, allorquando la società ha stretto un primo accordo di collaborazione con la Promocalcio prevedendo che, a fronte dell'attività di consulenza relativa al ritiro della prima squadra di club presso le strutture alberghiere della società, sarebbe stato pagato un corrispettivo forfettario a titolo di provvigione per gli affari promossi. La Casino de la Vallée presume che, essendo la società tenuta al pagamento di un corrispettivo a fronte di una prestazione, la verifica della solvibilità e solidità economica del consulente non sia apparsa in quel momento dirimente per la finalizzazione dell'accordo. Per completare l'informazione, a beneficio di tutto il Consiglio, si aggiunge che la Casino de la Vallée, nel riscontrare la sua richiesta di documentazione, ha altresì precisato di aver tentato il recupero giudiziale delle somme non percepite, ma il debitore si era trasferito prima a Dubai e poi in Arabia Saudita, e le notifiche effettuate tramite il Consolato non hanno avuto esito - potremmo andare noi in missione a Dubai, se lei vuole! -. Poiché il legale da ultimo incaricato del recupero giudiziale ha segnalato che le prospettive concrete di recuperare queste somme sono molto basse - siamo convinti anche noi - e comunque con costi così consistenti da rendere controproducente il recupero, a fine ottobre 2018 la Casino de la Vallée ha portato a perdita questi crediti attraverso l'utilizzo del fondo svalutazione crediti per un totale di euro 128 mila.
Presidente - La parola al consigliere Ferrero per la replica.
Ferrero (MOUV') - Cerco di continuare questo clima "ecumenico" che è stato creato dal presidente Fosson, quasi un embrassons-nous generale in cui sono rappresentate tutte le "confessioni" (buddisti, cattolici, eccetera) e in cui lei ha cercato di mettere tutti assieme. Questo è apprezzabile e io cercherò, fin quando ce la farò, a tenermi nei toni a un livello decente.
La cosa che mi preme sottolineare è che di tutta la questione casinò fino adesso - lo avevo già fatto notare in precedenza - gli unici che hanno pagato lo scotto di errori di amministrazione, di direzione o politici, alla fine, senza andare a vedere altre questioni, sono i dipendenti della casa da gioco. Intorno alla questione dipendenti, però, bisognerebbe analizzare tutta un'altra serie di situazioni. Io inizio con questa, essendo quella che mi salta più agli occhi, perché ci sono comunque delle anomalie.
Avevo fatto una richiesta di informazioni alla casa da gioco e mi era stato mandato il materiale, ma non sapevo, ad esempio, della presenza di questa consulenza Promocalcio che è stata pagata. La cosa appare un pochettino strana, perché questi dovevano fare da mediatori: se facevano da mediatori, avevano una percentuale su quello che il casinò incassava? Qui mancano 138 mila euro all'appello e mi piacerebbe sapere se costoro i soldi se li sono presi lo stesso.
Tra l'altro ci sono delle situazioni abbastanza chiamiamole particolari. Ad esempio, nel caso di una squadra di basket, di cui non faccio né il nome né il cognome: fatturato 43 mila euro, incassati 33 mila, residuo 9820 euro, ma poi c'è la precisazione che si tratta di un incasso virtuale, perché c'era stata una specie di accordo di comarketing con questa società. Quindi dovremmo togliere ancora dei soldi da quelli che risultano virtualmente incassati.
Ma quello che più mi inquieta è che in quei periodi mi pare ci fosse una persona in particolare che si occupava del marketing, che non era proprio pagata due soldi. Era una persona che aveva già avuto dei rapporti con la Casino de la Vallée, che era ritornata in auge e si era beccata una consulenza. Non vorrei sbagliare, ma, da quello che ricordo io, era sicuramente sopra i 90 mila euro all'anno.
La seconda questione che mi turba è che io ho cercato di fare una ricerca riguardo ai clienti che hanno favorito l'ospitalità delle squadre. Se per quanto riguarda la squadra, ad esempio, del Monaco c'è una società sicuramente virtuosa perché hanno pagato tutto - i 107 mila euro e i 22 mila euro sono stati regolarmente pagati -, nel caso delle squadre arabe e della Steaua di Bucarest ci troviamo con una società della quale io non sono riuscito a trovare traccia e non so che razza di società sia. Nel caso poi del debito più ingente, quello di circa 78/79 mila euro, c'è il nominativo di una persona che non ha mai fatto mediazione per quanto riguarda squadre di calcio, ma è una persona - anche qui non dico nomi! - che si occupa dell'aménagement dei campi di calcio e che, dagli articoli di giornale, si trova attualmente in Arabia Saudita. Che tipo di professionalità aveva questo signore che gira nei Paesi arabi? È vero, mi hanno anche detto che "gli abbiamo messo gli avvocati alle calcagna, ma questo non lo becchiamo più". Perciò, anche in questo caso è vero che ci sono dipendenti della casa da gioco che erano pagati molto e una riduzione ci vuole, ma andiamo a vedere anche un pochettino le responsabilità di alcuni consulenti o dirigenti che si sono avvicendati in quel periodo, perché qui c'è un danno sicuramente alle casse della Casino de la Vallée.