Oggetto del Consiglio n. 204 del 21 novembre 2018 - Resoconto
OGGETTO N. 204/XV - Comunicazione e presa d'atto delle dimissioni rassegnate dal Signor Stefano BORRELLO dalla carica di Assessore alle opere pubbliche, territorio e edilizia residenziale pubblica.
Fosson (Presidente) - Punto 8 all'ordine del giorno. La parola all'assessore Borrello.
Borrello (SA-AC-PNV) - In questi mesi e in queste ultime settimane, come avete ben potuto notare, non ho rilasciato dichiarazioni agli organi di stampa e sono rimasto concentrato rispetto alle attività che volevo portare avanti all'interno della Giunta regionale, dal punto di vista amministrativo e politico. Non entro nel merito dei giudizi sul mio operato, io posso solo dichiarare all'interno dell'Aula consiliare l'onestà intellettuale di aver portato avanti con serietà tutti i dossier, nell'interesse unico dei valdostani. Questo l'ho fatto fino all'ultimo giorno e posso dichiarare pubblicamente che, proprio nell'ottica della continuità amministrativa, senza andare a fare delle invasioni di carattere politico, ho portato avanti tutti i dossier amministrativi lasciandoli in eredità alla Giunta che ancora è organicamente costituita. Ritengo che questo sia un elemento importante al fine di garantire la dignità del ruolo della politica, per garantire l'aspetto di professionalità dal punto di vista amministrativo.
Due considerazioni di carattere politico le voglio fare, proprio in virtù del fatto che oggi si sancisce la fine del mio percorso e della mia appartenenza all'interno della trentunesima Giunta regionale della Regione autonoma Valle d'Aosta. Questo progetto era partito con delle ambizioni e ha avuto delle problematiche su dossier molto importanti e pesanti dal punto di vista anche politico. Si è manifestata all'interno dell'Aula una crisi latente, sommersa che poi si è rivelata in tutta la sua criticità nelle scorse settimane, dove per la prima volta - lo dico a memoria, non l'ho verificato - si è aperta una crisi politica con le dimissioni dell'Ufficio di Presidenza. A queste sono seguite le dimissioni di componenti della Giunta regionale ed è diventato palese il fatto che c'è uno stallo di carattere politico, al di là delle dichiarazioni di alcuni gruppi politici di uscire dalla maggioranza.
In seguito anche a un confronto con il movimento al quale appartengo ho deciso nel pomeriggio della giornata fatidica di cui non ricordo la data, mi sembra il 14 o il 15 ottobre, di rassegnare le dimissioni al fine di poter agevolare il dialogo politico. Adesso permettetemi, colleghi, nell'ottica proprio della responsabilità e della dignità della politica: il nostro Statuto prevede degli organi rappresentativi dell'espressione della democrazia all'interno della Regione Valle d'Aosta. C'è l'istituto dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio, il Presidente del Consiglio, c'è la Giunta, il Presidente della Regione, c'è l'organo collegiale della Giunta e c'è l'organo parlamentare, il Consiglio regionale. Le dimissioni consegnate agli organi sono per poter agevolare il dialogo politico affinché, nella responsabilità che noi tutti trentacinque abbiamo, nell'ottica della democrazia rappresentativa, si possano trovare delle soluzioni per il bene dei valdostani. Quindi questo mio atto va nell'ottica di agevolare il dialogo che la politica responsabilmente deve produrre, senza porre veti incrociati. Io ritengo che questo sia un atto che noi dobbiamo dare ai cittadini, perché ci hanno votato per rappresentarli e per trovare delle soluzioni. Nel momento in cui questo non succederà, saremo obbligati a ritornare alle urne, ma il ritorno alle urne è una sconfitta di tutti quanti.
Io, quando sono stato eletto la prima volta sia a livello comunale che a livello regionale, ho sentito forte il senso della responsabilità rispetto al ruolo che andavo a ricoprire, sia che fosse di minoranza, di maggioranza o all'interno di un organo collegiale esecutivo, e quella responsabilità la sento forte anche oggi nel rassegnare le dimissioni rispetto a un ruolo che ho interpretato con orgoglio e con dignità. Sono orgoglioso di aver partecipato dall'interno e in maniera organica, seppur con dei distinguo, con delle problematiche, seppur con dei litigi, ma sempre nell'interesse unico del popolo valdostano, sono orgoglioso di aver fatto parte della storia della Valle d'Aosta all'interno della trentunesima Giunta regionale.
Io ringrazio i colleghi del Consiglio regionale che mi hanno votato, ma anche coloro che non mi hanno votato e coloro che hanno sollecitato la mia attività amministrativa nell'organo. Ringrazio il Presidente del Consiglio, ringrazio la Presidente della Regione e la Giunta intera, ritengo che però la politica debba assumere nuovamente la dignità che le spetta.
Presidente - Non ci sono altri interventi, il Consiglio prende atto.