Oggetto del Consiglio n. 186 del 18 ottobre 2018 - Verbale
Oggetto n. 186/XV del 18/10/2018
APPROVAZIONE DI MOZIONE: "IMPEGNO PER IL COMPLETAMENTO DELLA PISTA CICLOPEDONALE DI FONDOVALLE DA PONT-SAINT-MARTIN A COURMAYEUR".
Il Presidente FOSSON dichiara aperta la discussione sulla mozione indicata in oggetto, presentata dai Consiglieri MINELLI, BERTIN, PULZ e VESAN e iscritta al punto 24 dell'ordine del giorno dell'adunanza.
Illustra la Consigliera MINELLI.
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Si dà atto che dalle ore 12,16 assume la presidenza la Vicepresidente RINI.
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Interviene il Consigliere BERTSCHY.
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Si dà atto che dalle ore 12,32 riassume la presidenza il Presidente FOSSON.
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Prendono la parola i Consiglieri BIANCHI, MINELLI, MARQUIS, DISTORT e CHATRIAN.
Replicano gli Assessori alle opere pubbliche, territorio e edilizia residenziale pubblica, BORRELLO, al turismo, sport, commercio e trasporti, RESTANO, e la Consigliera MINELLI.
IL CONSIGLIO
- ad unanimità di voti favorevoli (presenti e votanti: trentadue);
APPROVA
la sottoriportata
MOZIONE
IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D'AOSTA/VALLÉE D'AOSTE
PREMESSO CHE:
- il cicloturismo (turismo praticato viaggiando in bicicletta) è in continua espansione e rappresenta un segmento rilevante del mercato turistico europeo, il cui valore è stimato in 44 miliardi di euro, generati da 2,3 miliardi di escursioni in bicicletta, di cui 20 milioni di viaggi che comportano almeno un pernottamento;
- in Italia il valore del cicloturismo supera i 2 miliardi di euro (11 in Germania e 7,5 in Francia);
- l'Italia è il primo paese in Europa per quantità di biciclette prodotte con oltre 2.300.000 unità;
- in Italia si vendono ogni anno ca. 1.700.000 biciclette a fronte di ca. 170.000 paia di sci;
SOTTOLINEATO CHE:
- il cicloturismo, data la caratteristica di lentezza, consente di vivere appieno i percorsi, apprezzandone non solo le particolarità ambientali e culturali, ma entrando in contatto profondo con i paesaggi e le persone;
- i cicloturisti sostano sul territorio in modo più o meno programmato per le visite, il ristoro, il pernottamento, le manutenzioni della bicicletta, valorizzando spesso aree periferiche rispetto ai flussi turistici maggiori, esercitando ricadute positive sull’economia locale e favorendo la nascita di iniziative imprenditoriali turistiche su scala diffusa;
- già da qualche anno diversi Paesi europei e anche alcune Regioni italiane hanno imboccato con convinzione la strada del cicloturismo, stanno orientando una parte cospicua dei propri investimenti nella realizzazione di itinerari ciclabili, con risultati che appaiono già estremamente redditizi;
- i 200 km di piste ciclabili nella provincia di Trento producono 80 milioni di euro ogni anno;
- i turisti che scelgono di trascorrere le loro vacanze in Italia in sella ad una bici - in modo particolare nelle regioni del nord che offrono molti chilometri di piste ciclabili e numerosi servizi - sono per il 60% stranieri e per il 40% italiani, dato rilevato dell'ENIT;
- l'affluenza dei cicloturisti non avviene unicamente nei tre mesi estivi, ma anche in quelli precedenti (marzo, aprile, maggio) e in quelli successivi (settembre e ottobre);
EVIDENZIATO CHE:
- si chiama Ven-To la pista ciclabile di 679 chilometri che, nei prossimi anni, collegherà Venezia con Torino: un progetto rivoluzionario che con soli 80 milioni di euro (il costo di 2/3 km di autostrada) richiamerà centinaia di migliaia di turisti desiderosi di attraversare i parchi e le aree protette lungo il Po. I 679 km di Ven-To potranno generare, a infrastruttura realizzata, fino a mezzo milione di passaggi/anno con un indotto di 100 milioni di €/anno;
- avviato il progetto nel 2010 - su un'idea del Dipartimento di architettura e pianificazione del Politecnico di Milano - nel 2016 è stato firmato un protocollo tra il MiBACT, il MIT e le regioni interessate per la progettazione e la realizzazione dell'intera ciclovia e il 16 aprile 2018 è stato affidato il progetto di fattibilità tecnica ed economica (preliminare);
- il progetto Ven-To è condiviso da 4 regioni, 11 province, 183 comuni, 11 parchi e 18 altri enti;
ATTESO CHE:
- la legge 11 gennaio 2018 n. 2, recante "Disposizioni per lo sviluppo della mobilità in bicicletta e la realizzazione della rete nazionale di percorribilità ciclistica" (GU n. 25 del 31-1-2018), individua la rete infrastrutturale di livello nazionale, denominata "Bicitalia", classificata d'interesse strategico, e integrata nel sistema della rete ciclabile transeuropea "EuroVelo";
- la rete nazionale "Bicitalia" comprende l'itinerario "Bicitalia 3 - Ciclovia Francigena" con le varianti Moncenisio e Sigerio, quest'ultima attraverso la Valle d'Aosta fino al Passo del Gran San Bernardo, che già conta una certa frequentazione nonostante la presenza di tratte impegnative e di punti pericolosi lungo l'attuale itinerario;
- per il conseguimento delle finalità della legge 2/2018, le regioni sono chiamate a predisporre e ad approvare i Piani regionali della mobilità ciclistica che dovrà, fra gli altri, definire la rete ciclabile regionale, con puntuale individuazione delle ciclovie che ricadono nella rete ciclabile nazionale "Bicitalia";
RILEVATO CHE:
- a partire dal 2003 sono stati realizzati e sono in corso di realizzazione tratti di pista ciclabile lungo il Fondovalle valdostano per un totale di ca. 50 chilometri totali, equivalenti a ca. il 50% del percorso fra Pont-Saint-Martin e Courmayeur;
- l'infrastruttura ciclabile esistente, pur di richiamo per i residenti, non è in grado per la sua discontinuità ed incompiutezza di corrispondere alla domanda cicloturistica nazionale ed internazionale;
- la ciclovia della Valle d'Aosta da Pont-Saint-Martin e Courmayeur, di ca. 100 chilometri, e ancor più se completasse il percorso della Dora Baltea con l'innesto sulla ciclovia Ven-To, permettendo con un percorso sicuro di ca. 900 km di arrivare da Venezia a Courmayeur in bicicletta, potrebbe diventare un asset prezioso per la diversificazione dell'offerta turistica della Valle d'Aosta;
- la ciclovia Baltea potrebbe agevolmente e proficuamente integrarsi con altri progetti di valorizzazione del patrimonio paesaggistico, ambientale, storico, culturale ed enogastronomico della Valle d'Aosta in corso e da ideare (dal Cammino Balteo, alla Valle d'Aosta romana, ai Châteaux de la Doire);
- nel confinante Canavese i comuni di Ivrea, Albiano, Borgofranco, Caravino, Montalto Dora e Settimo Vittone stanno per dare attuazione al progetto "Percorsi ciclabili del Naviglio di Ivrea", cofinanziato dalla Regione Piemonte, che segue il corso della Dora e insiste per un tratto sulla Via Francigena;
- è finora mancata una regia unitaria volta a programmare, investire e promuovere il prodotto cicloturismo Valle d'Aosta;
IMPEGNA
la Giunta regionale a:
1) assumere la regia (dalla progettazione al reperimento delle risorse finanziarie necessarie) ai fini del completamento in tempi brevi della pista ciclopedonale di fondovalle da Pont-Saint-Martin a Courmayeur, in accordo e in collaborazione con gli enti locali interessati;
2) attivarsi presso la Regione Piemonte al fine di concertare l'ideazione, la realizzazione e la promozione della Ciclovia Baltea che, seguendo la valle della Dora Baltea, si innesti sulla Ciclovia Ven-To e di operare ulteriori possibili sinergie (Cammino Balteo, Ciclovia Francigena, Castelli della Dora, percorsi in Mountain Bike o Ebike);
3) attivare un tavolo di lavoro con il CELVA e con gli operatori e le associazioni di settore (Cicloturismo, escursionismo in MTB, ecc.) al fine di mettere a punto l'offerta cicloturismo Valle d'Aosta.
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