Oggetto del Consiglio n. 187 del 18 ottobre 2018 - Verbale

Oggetto n. 187/XV del 18/10/2018

APPROVAZIONE DI MOZIONE: "IMPEGNO PER LA REGOLAMENTAZIONE DELL'USO DEL CELLULARE NELLE SCUOLE".

Il Presidente FOSSON dichiara aperta la discussione sulla mozione indicata in oggetto, presentata dai Consiglieri RUSSO, NASSO, MOSSA e VESAN, e iscritta al punto 25 dell'ordine del giorno dell'adunanza.

Illustra la Consigliera RUSSO.

Intervengono le Consigliere MINELLI e PULZ, l'Assessore all'istruzione e cultura, SAMMARITANI, e la Consigliera RUSSO.

Prendono la parola l'Assessore SAMMARITANI, che presenta un emendamento al dispositivo, e la Consigliera RUSSO, d'accordo all'emendamento.

Intervengono i Consiglieri VIÉRIN, TESTOLIN e RINI.

IL CONSIGLIO

- con l'emendamento presentato dall'Assessore SAMMARITANI;

- ad unanimità di voti favorevoli (presenti e votanti: trentacinque);

APPROVA

la sottoriportata

MOZIONE

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D'AOSTA/VALLÉE D'AOSTE

APPURATO che

- l'uso dei cellulari tra i banchi di scuola divide in due l'opinione pubblica: smartphone sì, smartphone no;

- in Francia vi è un disegno di legge che prevede il divieto per gli studenti di utilizzare smartphone, tablet e altri dispositivi tecnologici per uso personale;

- in diversi paesi della Germania, del Regno Unito e degli Stati Uniti e in varie città italiane, diverse scuole hanno inserito, nei loro regolamenti, il divieto per gli studenti di utilizzare lo smartphone in classe;

PRESO ATTO che

- la priorità della scuola è quello di mirare allo sviluppo delle facoltà mentali analogiche per permettere agli studenti di padroneggiare il mondo digitale che deve essere al loro servizio e non viceversa;

- lo smartphone è uno strumento individuale, che spinge all'isolamento;

- il cellulare permette di essere "altrove", nel cyberspazio, ma a scuola i ragazzi devono essere mentalmente in classe per apprendere tramite la relazione reale con gli insegnanti ed i compagni;

- secondo il sondaggio "scuola.net 2018", uno studente su due usa lo smartphone in classe, senza l'autorizzazione del professore, per scopi personali, cioè per chattare, consultare i social, giocare e svolgere i compiti in classe;

DICHIARATO che

- attualmente, la gestione dei cellulari in classe è interamente a carico dei docenti: i ragazzi in classe sono sempre connessi, ma non è sufficiente dire loro di non utilizzare il cellulare perché lo facciano;

- la dipendenza da smartphone coinvolge moltissimi adulti ma ancor di più moltissimi ragazzi;

- la lim e i pc collegati alla rete sono validi sussidi a sostegno dell'apprendimento in classe, ma la didattica innovativa non deve passare solo attraverso strumenti digitali;

- attuali ricerche scientifiche ricordano di prendere in seria considerazione i rischi legati all'esposizione prolungata ai campi elettromagnetici simili a quelli dei cellulari;

CONSTATATO che

- una scelta politica in questo ambito di forte attualità avrebbe certamente un impatto educativo importante immediato, a costo zero e si delineerebbe come un prezioso sostegno agli insegnanti in classe ed ai genitori a casa;

IMPEGNA

l'Assessore competente a sollecitare e, ove possibile, impegnare i dirigenti scolastici affinché inseriscano, dal mese di settembre 2019, nei regolamenti di tutte le scuole secondarie di primo e secondo grado (qualora non ancora presente) il divieto di utilizzare lo smartphone in classe durante le ore di lezione, fatta salva l'utilizzazione del medesimo a fini didattici.

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