Oggetto del Consiglio n. 185 del 18 ottobre 2018 - Resoconto
OGGETTO N. 185/XV - Ritiro di mozione: "Impegno della III Commissione consiliare permanente per un'audizione del Segretario particolare dell'Assessore all'agricoltura e ambiente sulla riorganizzazione del settore agricolo".
Fosson (Presidente) - Punto 23 all'ordine del giorno. La parola al consigliere Nogara per l'illustrazione.
Nogara (UVP) - Nel presentare questa mozione vorrei subito chiarire, per non avere poi magari dei malentendu, che io leggerò le varie dichiarazioni fatte soprattutto dal segretario particolare dell'assessore Gerandin, che sui social e sui quotidiani on line per un periodo ha imperversato con tantissime dichiarazioni. All'inizio di questa legislatura eravamo stati convocati in III Commissione, proprio per ascoltare quali erano le linee guida presentate dall'assessore Gerandin per l'Assessorato all'agricoltura e risorse naturali. Voglio leggere, perché non vorrei che ci fossero dei fraintendimenti.
Iniziamo con un'intervista su un quotidiano on line, dove l'intervistatore chiede qual è stato l'impatto di questo segretario dell'Assessorato all'agricoltura, nella quale lui dice subito: "L'impatto è impressionante, la macchina è grandissima e da qui si vede ogni giorno quello che producono i vari uffici, le infinite pratiche che vanno avanti. Quindi ci si rende conto della complessità e dell'enormità della macchina". Peccato che pochi mesi prima - scusate, ma per non fare nomi lo chiamerò "il facente funzioni" - il medesimo aveva dichiarato in una riunione (ho qui l'articolo di un quotidiano on line) che nell'Assessorato all'agricoltura nessuno lavorava, si faceva pochissimo ed era un disastro. Le varie associazioni che venivano a queste riunioni sostenevano questo, ma adesso ha cambiato idea; non è che vi parlo di anni fa, ma dell'inizio di quest'anno 2018!
Proseguiamo, perché più si va avanti e più è interessante. L'intervistatore chiede se oltre all'agricoltura c'è altro adesso nell'Assessorato: "Certo - lui risponde - decisamente sì, è importante e impegnativo, per l'Assessore più che altro. Io mi rendo conto che in termini di segretario, se paragoniamo la mia figura a quella di chi mi ha preceduto, io sono incapace. Io non sono un segretario. Io non conosco la pubblica amministrazione come altri prima di me. Non sono all'altezza dal punto di vista amministrativo". Quindi questa persona è stata messa lì non per fare il segretario: lo dichiara lui! Questa è una sbobinatura della sua intervista. Andiamo avanti: "Il motivo per cui l'Assessore mi ha chiamato qui è diverso, vista l'enormità, visto quanto è grande questo nuovo Assessorato serve una mano concreta per quanto concerne l'agricoltura e qui per fortuna ho delle competenze che hanno un senso, che sono utili, soprattutto per l'enorme crisi che attraversa il settore".
Le competenze del segretario, del facente funzioni - come mi viene più facile chiamarlo - sono quelle che ho letto su un altro articolo on line. Questa persona, prima di fare il segretario particolare, lavorava a tempo indeterminato all'Institut Agricole, fa il maestro di sci d'inverno, ha un pattinaggio a Saint-Vincent durante l'inverno e fa anche il vicepresidente di un consorzio. La sua azienda che opera nel settore agricolo probabilmente è gestita da altri; io ho solo letto, perché, se guardate, c'è scritto che è gestita da degli indiani e da suo padre. Ma questo non lo dico io, lo prendo sempre da questo articolo. Poi diciamo anche che, per le funzioni che ha avuto nell'AREV - qui ho un paio di lettere - è stato famoso per aver mandato una lettera a tutti gli agricoltori per portare il latte non nelle cooperative né nei consorzi, ma a un privato; proprio in questi giorni sono stato contattato da queste persone che, spinte dall'allora presidente di AREV, si trovano in difficoltà, perché non arriva quanto dovrebbe arrivare.
C'è stato poi tutto il problema dell'A.N.A.Bo.Ra.Va.: ci sono state le elezioni e proprio gli uffici dell'Assessorato gli hanno mandato due lettere per avvisarlo che non poteva candidare nell'A.N.A.Bo.Ra.Va. delle persone che erano nel direttivo di AREV, perché la legge che era in pubblicazione non lo prevedeva. Lui è andato avanti come un Caterpillar e alla fine ha mandato in crisi per tre mesi l'A.N.A.Bo.Ra.Va. che è rimasta bloccata per questo motivo.
Cominciamo a parlare dell'AREA. Qui forse il facente funzioni ha le idee un po' confuse, perché dice "che l'AREA ha il dovere di formare in tale direzione gli operatori dei CAA" cioè dei sindacati, ma forse l'AREA ha tutta un'altra funzione. Poi dice che "AGEA bene o male in tal senso non è che non lavori. Vi risparmio tutto quello che è stato detto all'inizio dell'anno, ci sono però troppi intoppi nelle pratiche in aspetti informatici o amministrativi che coinvolgono la Regione, che coinvolgono AREA in quanto non direttamente Regione, ma controllata da parte del nostro Assessorato stesso".
Benvenuto nel club! E lo dico anche all'Assessore, sulle cui dichiarazioni avrò qualcosa da dire, perché in quest'Aula sono state dette tantissime volte queste cose. Effettivamente - qui ne devo dare atto - per qualsiasi persona che andrà a sedersi o si siederà nelle prossime legislature in quella poltrona, ci saranno grossi problemi proprio sotto questi punti di vista e proprio sotto questi aspetti, sui quali a suo tempo, quando noi occupavamo quella posizione, siamo stati martellati e massacrati. Poi dico anche che siamo stati massacrati e martellati proprio dal facente funzioni, perché lui, come presidente di AREV, non ci faceva mancare niente.
Veniamo a un fatto importante, perché proprio in quest'Aula chi c'era si ricorderà che, quando si parlava di anticipazioni, sui fondi di rotazione andavamo a go-go, anche se continuavo a dire, in quel caso al consigliere Gerandin, che non era lecito dare degli anticipi, perché sarebbero stati aiuti di Stato; invece vi leggerò poi cosa diceva il consigliere Gerandin. Adesso il facente funzioni dice questo: "Ci stiamo muovendo anche in un'altra direzione per permettere comunque di avere un po' di respiro finanziario e quindi con la Confidi stiamo verificando la possibilità, perché le banche danno fiducia... - qui non si capisce cosa vuole dire - si può avere verso un singolo imprenditore agricolo, non possono avere verso il sistema che vede coinvolto AGEA, anche perché purtroppo in questi anni sono stati disattesi sempre i tempi e quindi abbiamo bisogno di una garanzia e la Confidi sembra che abbia la disponibilità e la volontà di fare questo tipo di operazione". Qui passiamo dai fondi di rotazione che ci proponeva l'assessore Gerandin, per dare degli anticipi senza far pagare niente agli agricoltori, al chiedere alla Confidi, praticamente chiedendo un mutuo in banca e pagando gli interessi.
Io mi rivolgo di nuovo a lei, presidente della III Commissione, consigliere Distort: capisce che mi sono trovato un po' difficoltà, perché sentire cosa ci diceva l'Assessore e sentire cosa dice il facente funzioni, sono due cose completamente diverse. Se io mi fossi permesso di dire una cosa del genere, quando ero al posto dell'assessore Gerandin, mi avrebbero appeso per i piedi!
Poi chiede se è sempre un costo, eccetera.
Veniamo alla parte secondo me più sfiziosa. Quello che succede nel mondo agricolo adesso, per il facente funzioni è purtroppo una tragedia annunciata. "Io ero in un'altra veste, ma non sono cambiato, sono sempre lo stesso. Se nel mese di marzo ero in piazza Deffeyes disperato a raccontare alla politica come caspita erano conciati gli allevatori, non è che ora, che sono da questa parte, ho cambiato punto di vista". Io qui vorrei aprire una parentesi. Qui abbiamo capito tante cose dopo la nomina del facente funzioni a segretario dell'assessore Gerandin, perché più che portare i problemi degli allevatori in piazza, il facente funzioni ha lanciato le elezioni di qualcuno proprio con queste manifestazioni. Vi dico questo perché, per i sei mesi che abbiamo gestito questo Assessorato, ho l'elenco di tutti i decreti, di tutte le date, di tutti gli importi e di tutte le misure che sono state pagate dall'1 febbraio alla fine della legislatura. Questo elenco, che prende un arco temporale di circa sei mesi, chiude con un totale di 23 milioni, quasi 24 milioni di euro. Ora siamo a quattro mesi dall'inizio della nuova gestione e io dico zero! Ma un po' più di zero è entrato e forse qualcosa dalla PAC arriverà verso fine mese. Per questo vi dico che mi fa pensare, perché tutto il mondo agricolo era in subbuglio, quando eravamo qua e quando sono arrivati questi soldi che sono - dico a spanne - 50 miliardi delle vecchie lire in sei mesi. Allora mi viene un po' il sospetto che fosse un subbuglio che non aveva quello scopo, perché non ho più sentito la Jeune Vallée d'Aoste, dove mi sembra che il suo collega Aggravi fosse l'animateur in quel periodo e facevano tweet a tutto spiano; i Mouvement Montagne sono spariti e non si sa più niente, eppure i soldi non arrivano. Probabilmente i soldi che sono arrivati per qualcuno, mi riferisco magari a Mouvement Montagne, hanno chiuso i loro problemi: i soldi sono arrivati, allora è tutto a posto; a posto io, a posto tutti.
Avevo fatto un lavoro e l'avevo detto anche in una riunione, dov'era presente anche l'Assessore - adesso non so neanche più come chiamarlo, Gerandin - nella quale avevo detto che quando c'è stata la manifestazione qui a Palazzo mi ero preoccupato e avevo chiesto agli uffici, tra le dichiarazioni delle persone intervistate e le foto che sono state fatte, fatemi la cortesia di vedere chi sono, proprio per capire le problematiche e riuscire poi a risolverle. Quando il funzionario mi ha portato l'elenco era un po' in imbarazzo, perché adesso io vi leggo, senza chiaramente dire i nomi, le cifre che le persone che erano qui a contestare, assieme al facente funzioni e a Mouvement Montagne, avevano percepito dal primo febbraio a fine anno. La manifestazione era l'8 marzo e vi leggo solo i totali, dati ufficiali: 138 mila euro, 121 mila euro, 39 mila euro, 78 mila euro, 28 mila euro, 88 mila euro, 28 mila euro, 38 mila euro, 175 mila euro, 26 mila euro, 100 mila euro, 192 mila euro, e potrei andare avanti! Questi erano i contributi di chi veniva qui sotto con il facente funzioni e con il presidente di Mouvement Montagne a protestare. E vi assicuro che c'è tanta gente, tanti allevatori e tanti agricoltori che ancora adesso devono prendere i soldi, ma non fanno tutto questo cancan, perché si spiega e si cerca di far capire loro quali sono le problematiche. E le problematiche sono tante! Non è colpa dell'assessore Gerandin, non è colpa di nessuno, ma ci sono tante problematiche, però, quando si sentono queste cose - come si suole dire - girano un po'!
"Purtroppo siamo stati tristemente profetici, perché abbiamo detto già allora che fino all'autunno non si sarebbe mosso un tubo, e questo è. Siamo arrivati ormai all'autunno e non si è mosso granché". Io riprendo la scheda ufficiale e dico che alla data della manifestazione erano arrivati 4 milioni 186 mila 146 euro; giro pagina, il "granché" del facente funzioni è di 24 milioni di euro. Da quando ha fatto la manifestazione e diceva che era un disastro, alla fine della scorsa legislatura sono entrati 24 milioni di euro. Vorrei ricordare al facente funzioni che sono lì da giugno e l'autunno è adesso! Se non si è fatto niente, non deve andare a guardare indietro, ma deve farsi un po' di autocritica, senza parlare poi del disimpegno. Questo me l'ha portato l'assessore Gerandin qui in Aula nella scorsa legislatura, dicendo "voi non sapete cosa state facendo", "portate la Valle d'Aosta con disimpegno, perché non date abbastanza contributi". Se non ci fossero i contributi che sono arrivati con la nostra gestione, adesso ci sarebbe il disimpegno, perché con i soldi che sono arrivati con questa maggioranza ci sarebbe sicuramente il disimpegno. Dati ufficiale di AGEA: la Valle d'Aosta è a metà classifica per soldi presi come contributi. Ci sono Regioni come l'Abruzzo, ci sono Regioni come il Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia meno di noi, Marche, Puglia. Ci sono delle Regioni che sono al 7 percento dei pagamenti, noi in questo momento siamo intorno al 20 percento, ma non grazie ai pagamenti che sono arrivati adesso, perché non ne sono arrivati.
Poi veniamo alla chicca sull'organizzazione dell'Assessorato, perché il facente funzioni dice che il confronto con l'Assessore è stato bello e utile, perciò oltre ad aver fiducia lui nell'Assessore - non l'Assessore in lui, ma lui nell'Assessore - ha anche dei confronti belli, utili e sinceri per quanto riguarda il personale. Tutto il personale l'ha gestito lui: non vi sto a leggere tutta la pappardella che ha detto, ma non ha le idee molto chiare. Collega Gerandin, gli faccia uno schemino, perché a un certo punto dice persino "meno male che c'è un nuovo coordinatore che adesso fa le cose come devono essere fatte". Si vede che quello che c'era prima non le faceva. Peccato che quello che c'era prima adesso è coordinatore delle risorse naturali. Ha asserito che non c'era un coordinamento, che ce n'era uno solo, invece ce n'erano due; ma comunque! Poi dice che c'è un ufficio importante - è vero, ha ragione! - che è quello del PSR, per il quale a giorni verrà dato l'incarico, ma questa intervista mi sembra fosse dei primi di settembre e ancora oggi penso non ci sia nessuno, perché non ho visto alcun incarico dato come dirigente in questo servizio, che effettivamente è importante. Però su questo potrei sbagliarmi.
Poi c'è un'altra particolarità. Lui dice che voleva un'altra direzione, però non l'ha ottenuta. Il facente funzioni voleva un'altra direzione, però non l'ha ottenuta. Perché qua parla di consorzi "che sono scarsamente rappresentati, soprattutto quando si parla di un confronto con il mondo dell'idroelettrico, e che personalmente ho iniziato i confronti con gli Assessori che rientrano in questo settore per la materia delle acque". Qua mi viene da guardare subito l'Assessore alle opere pubbliche e chiedo se avete fatto riunioni, incontri, commissioni? Mi sembra un encefalogramma piatto e non ci sia stato proprio niente. Qui c'è da fare una piccola riflessione, perché in tutti i mestieri che il facente funzioni ha fatto e fa non mi sembra che sia opportuno che un segretario particolare sia vicepresidente di un consorzio, tra l'altro di un consorzio nel quale c'è una centralina idroelettrica; mi pare sia lui il responsabile o che gestisca. Non voglio fare allusioni, ma non mi sembra opportuno; come anche che gestisca altri temi in cui è interessato.
Nel finale, rispondendo a una delle ultime domande che gli è stata fatta, dice che finalmente siamo a posto con l'antimafia. Lui dice: meno male, siamo a posto con l'antimafia! Qui vorrei fare un piccolo inciso e lo stesso collega Gerandin l'ha detto nello scorso Consiglio: qui con l'antimafia abbiamo ancora diversi problemi e non è tutto chiuso. Io ho avuto notizia che adesso per i pagamenti della PAC il Ministero ha dato l'okay per una prima tranche senza antimafia, ma poi per il futuro, per quanto riguarda la PAC, si dovrà presentare a saldo la dichiarazione antimafia. Lo dico per l'ennesima volta: se si hanno contatti, come si dice, con il Governo nazionale, sarebbe molto importante che venga prorogata questa norma che dice che si deve presentare la dichiarazione antimafia, perché scade il 31 dicembre di quest'anno e lì sì andrebbero veramente in crisi tutte le nostre aziende e l'agricoltura della nostra regione.
Chiude con una chicca, ma qua io non mi sbilancio, perché non lo so: dice che sta valutando il fatto che il Prefetto prenda le funzioni della Questura per fare le dichiarazioni antimafia. A me sembra una cosa fuori dal mondo, però l'ha dichiarato lui: "Sicuramente sì! Stiamo verificando la possibilità di farla entrare tra le funzioni prefettizie, per bypassare la Questura che non ha troppo personale a disposizione per fare questo tipo di pratica". Lui ha deciso che, in questo caso la presidente Spelgatti, faccia le dichiarazioni antimafia. Non so se sia possibile; non credo, però anche questo lo inseriamo.
Poi veniamo alle dichiarazioni del collega - mi scusi se la chiamo collega, ma ormai, con tutto quello che ha detto il facente funzioni, l'assessore praticamente è lui - che in III Commissione ci dice: "è una situazione non facile, è una situazione che comunque lentamente, anche con le scelte fatte e il percorso fatto da chi mi ha preceduto, si sta lentamente normalizzando. Abbiamo ancora una serie di difficoltà concrete, quelle che vi ho peraltro detto e che sono riferite sicuramente alle problematiche relative alla Misura superficie per il PSR, vale a dire alle procedure informatiche, ai sistemi informativi (ci sono davvero troppi errori di sistema), alla corretta definizione del carico zootecnico". Ha ragione, collega Gerandin! Ma quando gliel'ho detto io all'inizio dell'anno mi ha risposto che gli allevatori e gli agricoltori se ne fregano delle problematiche dei sistemi e che noi abbiamo il compito di far arrivare, di muoverci e di fare. Benvenuto nel club! È la terza volta che glielo dico oggi! Quando era qui a incalzarmi, mi diceva sempre che lei aveva presentato una risoluzione sui fondi di rotazione che dovevano essere dati per chiudere non un anno, non sei mesi, ma chiudere fino al 2020 tutti i contributi del PSR. Io già lì le avevo risposto che, a parte che non c'erano le disponibilità finanziarie, per gli aiuti di Stato non si poteva fare una cosa del genere. Però lei diceva: "noi le presenteremo una risoluzione in cui chiederemo di utilizzare quei soldi che vengono restituiti dagli agricoltori, quei soldi inutilizzati".
Io voglio vedere come voterà, Assessore. Sono curioso di capire come voterà, perché sono convinto che l'unica risposta concreta e reale che possiamo dare al mondo dell'agricoltura è di continuare a finanziare gli anticipi fino al 2020, anno in cui si chiuderà questa triste esperienza del PSR. Gerandin, lei è lì: adesso è un attimo! Anche perché - non c'entrava niente con questo - sempre all'inizio di quest'anno, mi veniva detto "mi scusi lei, Assessore, o cosa, le hanno spiegato come funziona il bilancio?", in riferimento agli operai forestali che non sarebbero stati assunti, perché non c'erano i soldi. Sono sempre le teorie del nostro amico Gerandin!
A questo punto io lo chiedo a lei, perché tutto quello che ho esposto è proprio per farle capire - mi riferisco a lei, collega Distort - che quello che ci è stato detto in Consiglio è poco o niente o contrario a quello che il facente funzioni ha dichiarato in questa intervista. A noi farebbe piacere capire se è un'idea del facente funzioni, se è un accordo con l'Assessore, che quando è venuto non ce l'ha detto... se, se, se. Ed è solo per questo motivo che noi le chiediamo e chiediamo a lei Presidente, chiaramente all'Assessore e alla maggioranza, di avere un po' di chiarezza, per capire un po' dove si va. Prima il consigliere Testolin lo ha detto benissimo: noi vorremmo capire anche con il DEFR quali sono le direzioni. La direzione dell'agricoltura: se io leggo queste dichiarazioni e se leggo le dichiarazioni del collega Gerandin, veramente non c'è un'idea di dove si vuole andare e quale sia l'idea. Per questo motivo lo chiedo cortesemente, che poi non è niente di speciale: vogliamo solo sentire il facente funzioni in Commissione, se ribadisce tutto quello che ha dichiarato in questa intervista.
Presidente - La parola al consigliere Ferrero per mozione d'ordine.
Ferrero (MOUV') - L'ennesima mozione d'ordine: oggi si è ripetuto esattamente lo stesso teatrino a cui abbiamo assistito ieri! Nomi, cognomi, indicazioni esatte su una persona sono state date in Aula, ma io vi rammento che in occasioni simili sono stato redarguito dalla Presidenza del Consiglio che ha trasformato in seduta segreta la trattazione dell'iniziativa. Allora mi sfugge qualcosa: è cambiato il Regolamento interno e nessuno mi ha detto niente? Perché, se non è cambiato, io sinceramente di assistere a questi linciaggi davanti a tutti, indipendentemente da chi è la persona linciata...! Può essere anche una cosa da ridere, ma, dato che siamo in Consiglio regionale e non siamo all'osteria, alle buvette, su Facebook o in altri posti, gradirei di avere adesso una risposta sul fatto che da ora in poi la discussione diventi una seduta segreta. Se è cambiato qualcosa, me lo dite e poi iniziamo anche noi a linciare qualcuno che magari se lo merita pure, perché sinceramente adesso sto perdendo un pochettino la pazienza. Se poi invece è cambiato il Regolamento nel frattempo, chiedo venia. Però, c'era stata una levata di scudi incredibile quando avevo parlato di alcune persone, che guarda caso avevano una connotazione politica molto precisa e che lavoravano, ad esempio, alla casa da gioco di Saint Vincent, e poi alcune si sono ritrovate in lista con i nostri amici dell'Union Valdôtaine. Facciamo la lista dei buoni e cattivi? Io ho mi sono detto: vado in maggioranza, non ho nessun incarico, ma almeno prendere schiaffoni anche da qui, speriamo di no! Invece vedo che quando ero all'opposizione non potevo parlare, ma gli altri possono dire qualsiasi cosa, quindi il Regolamento viene fatto effettivamente per i buoni e i cattivi. Se c'è già un patto di governo trasversale autonomista che avete fatto, ditelo, così lo so! Però, su questa questione, che da adesso in poi la seduta sia segreta, perché non si sputtanano così le persone!
Presidente - La mozione tecnicamente non aveva dei nomi scritti, però sono delle funzioni facilmente identificabili, su questo lei ha ragione a personalizzare. Pregherei di evitare questi riferimenti così personali e facilmente identificabili.
La parola al consigliere Nogara.
Nogara (UVP) - Io ho fatto attenzione a non fare nomi, ma mi fa specie che dal consigliere Ferrero mi venga fatta questa osservazione. Io capisco quando si fanno dei nomi, ma lei durante la scorsa legislatura non ha fatto altro che fare questo tipo di interventi.
Poi lei parla di sputtanare le persone? Lei si vada un po' a rileggere o a risentire tutte le cose che con cattiveria sono state dette. Io non ho - come dice lei - sputtanato nessuno, perché io non ho fatto altro che leggere quello che hanno detto! Se poi volete che venga fatta segreta, perché non si senta cosa si dice di certe persone, va bene, però non mi sembra di aver fatto nomi; ho semplicemente letto le dichiarazioni che l'assessore Gerandin e questa persona hanno fatto.
Presidente - Le dichiarazioni fatte sono tutte pubbliche, rilasciate ai giornali, però è chiaro che, quando si va a personalizzare così, si potrebbe richiedere una trattazione a porte chiuse.
La parola al consigliere Ferrero.
Ferrero (MOUV') - Non ci siamo capiti, perché ovviamente non c'è peggior sordo di chi non vuole sentire. Io ho fatto un'esplicita richiesta alla Presidenza che è quella di dirmi se da adesso in poi si possono fare citazioni, per cui si riconduce direttamente a una persona facilmente riconoscibile tutta una serie di questioni: se è così, mi adatto, è una prassi, avete interpretato il Regolamento in maniera diversa, mi può anche stare bene; oppure c'è stato un errore. Però, abbia pazienza, Presidente, in questa ipotesi i casi sono due: se c'è stato un errore, da adesso in poi la seduta diventa segreta; se non c'è stato un errore, lei mi dice che adesso abbiamo un'interpretazione più ampia e quindi si può dire "le nom e le cognom" di chiunque, amministratore di partecipate o comunque dipendenti di partecipate, senza avere dei problemi, perché in passato c'è stata una censura.
Riguardo alle affermazioni del collega Nogara non sto neanche a replicare. Non pensavo di essere così cattivo, adesso mi metterò una kappa sulla camicia e diventerò il Cattivik del Consiglio.
Sono sinceramente allibito, però chiedo cortesemente che ci sia una decisione su questa cosa: sì, andiamo avanti così; no, abbiamo sbagliato, abbiamo compiuto un errore di distrazione e da adesso in poi la seduta diventa segreta. Mi pare di non chiedere la luna.
Presidente - Il Regolamento non è cambiato, in futuro saremo sicuramente più attenti su questo, l'assessore Gerandin mi chiedeva di non secretare la riunione, io pregherei però su questo di mantenersi a un livello molto più generale.
La parola al consigliere Distort.
Distort (LEGA VDA) - Il mio intervento non è relativo alla mozione d'ordine, chiaramente, ma è in termini generali. Come presidente della III Commissione giustamente il collega Nogara si rivolge a me e lo ringrazio, mi sento onorato di essere chiamato in causa in quest'Aula. Ribadisco, come ha già detto il mio omologo collega Cognetta: come presidente di Commissione non farò altro che aderire alla richiesta, qualora il Consiglio si esprimesse a favore. Lo ribadisco senza retorica, senza lusinghe, ma ne sarò onorato.
Ciò non toglie che, fintanto che il Consiglio non si sarà espresso su questa linea, mi permetto di fare alcune riflessioni. Io personalmente non entro nel merito di un giudizio relativo a una persona, potrò entrare nel merito nel momento in cui sarà opportuno e quindi sarà oggetto di una riflessione della III Commissione in merito all'operato. Assolutamente da parte mia ci sarà sempre il rispetto e invito tutti quanti noi ad averlo sempre, a mantenere e rispettare la persona. Il banco degli imputati non è una situazione piacevole e in quest'Aula abbiamo assistito - a mio parere, ma penso non solo a mio parere - già troppe volte a una situazione di banco degli imputati. Quindi ritengo che un dialogo costruttivo sia estremamente più forte di un dialogo demolitivo; assolutamente! E proprio nell'obiettivo di quella che è l'arte del persuadere, cerchiamo di essere costruttivi.
Mi ricollego all'intervento, che ho apprezzato e che ho memorizzato, del collega Nogara: se ci sono delle criticità che sono emerse, criticità che sono state individuate con dettaglio, chiaramente se ne parlerà nella sede opportuna, se ne parlerà con le persone e con le figure opportune. Io vi dico che personalmente ritengo - come qualunque persona di buonsenso e quindi credo di avere l'adesione di tutte le trentacinque persone di quest'Aula - che il criterio sia semplicemente quello del giusto: quello che è giusto si fa. E il giusto si declina attraverso due aspetti: c'è un aspetto formale e uno di contenuto. L'aspetto formale è chiaramente quello procedurale, quindi si tratterà di capire se a tale livello abbia senso o se esista una legittimità, un senso di fondo nell'occupare il tempo della III Commissione - lo dico nel rispetto della dignità di tutti i componenti della III Commissione - con un intervento in cui parli una figura che non è il diretto interessato. Perché, in questo caso, su tutti questi problemi che riguardano il settore, riguardo a cui condivido in pieno la preoccupazione, mi chiedo se la figura da interpellare non sia invece assolutamente l'Assessore. Questo è un aspetto di giustizia, la dimensione formale del giusto.
L'aspetto dei contenuti è altrettanto importante e compone l'interezza di questo elemento di giustizia, che è il fatto di sapere per quale motivo, cioè il contenuto mi dice cui prodest, a chi giova? L'unica risposta del "a chi giova" è il bene della Valle d'Aosta. Nel momento in cui c'è in ballo il bene della Valle d'Aosta penso che ognuno di noi, per un senso diffuso e condiviso di allineamento al nostro incarico, non può che dire di sì, non può che aderire.
Pertanto io ribadisco semplicemente questo, essendo estremamente importante che ci sia una dimensione formale e quindi che ci sia la collocazione della giusta figura da interpellare, e che questo avvenga nell'obiettivo del bene della Valle d'Aosta. Ritengo che questa non sia retorica, per quanto io la consideri nel senso etimologico del termine, che è arte del persuadere, del dare ragione di quello che si dice, quindi è assolutamente in questa linea. Pertanto, l'unico criterio dal mio punto di vista - lo dico adesso nella fase di riflessione e di dibattito sulla mozione - sarà semplicemente quello di chiederci cui prodest, a chi giova questo tipo di scelta, perché è importante prendere in esame gli argomenti sottolineati: sono questioni estremamente importanti, sono argomenti che vanno risolti, sono risposte che dobbiamo dare al popolo valdostano. Ribadisco il nostro senso di responsabilità che non è né più né meno che l'espressione del lavoro e del motivo per cui noi facciamo parte di quest'Aula. Ribadisco il richiamo al senso di giustizia, di correttezza della linea e dell'utilità come ultimo utente finale di questo bene, di questa nostra iniziativa che deve essere sempre, solo e comunque la comunità valdostana.
Concludo con un invito che viene da una figura che è stata un colosso della nostra civiltà, da Don Bosco - so che qualcuno in quest'Aula apprezzerà tantissimo il fatto che io vada a scomodare Don Bosco - il quale diceva: "Quando credi che qualcosa sia giusto, costi quel che costi, fallo". L'unico criterio sarà questa giustizia e l'unico criterio di questa giustizia sarà il bene della comunità valdostana.
Presidente - La parola al consigliere Vesan.
Vesan (M5S) - Questa mozione ci lascia perplessi quanto quella precedente, forse ancora di più, se vogliamo parlare di interventi pretestuosi. Qui stiamo parlando di un'Amministrazione che parla per atti, come ci viene spesso ricordato, e noi vogliamo discutere in questo Consiglio sul fatto di convocare in una Commissione un segretario particolare, per discutere nel merito dello sviluppo delle politiche dell'Assessorato. Il segretario particolare è una figura fiduciaria con un incarico molto speciale (per questo ha tale denominazione) e non si occupa dell'assessorato, ma dell'assessore. Quindi, quando fa delle uscite sulla stampa, svolge la funzione di pubbliche relazioni, come è espressamente specificato: "cura la tenuta dell'agenda e degli impegni e il disbrigo della corrispondenza riservata; prepara i contatti dell'Assessore con uffici, enti, organismi e cittadini, anche per la partecipazione alle Commissioni".
Qui siamo veramente al contrario di quello che deve fare l'Amministrazione. Invece di chiedere al segretario particolare se l'Assessore interviene in Commissione, noi chiediamo al presidente della commissione, davanti all'Assessore competente, di convocare il segretario particolare a parlare di un argomento del quale non dovrebbe avere alcuna competenza, perché lui altro non è che un portavoce dell'Assessore. Se le dichiarazioni sui giornali fatte dal segretario particolare non sono condivise dall'Assessore, visto che lui parla sui giornali a nome dell'Assessore, sarà cura di quest'ultimo stigmatizzare o meno la sua posizione. Ma da parte della III Commissione perdere tempo per ascoltare questo signore sulle reali problematiche dell'agricoltura valdostana, mi sembra assolutamente inutile, tanto quanto continuare a discutere di questo argomento all'interno del Consiglio.
Questa mozione è stata presentata per avere più tempo a disposizione rispetto a un'interpellanza, per discutere su cosa viene fatto e cosa non viene fatto dall'Assessorato all'agricoltura. Usiamo gli strumenti corretti e non portiamo via a questo Consiglio del tempo utile per arrivare nel merito degli argomenti, perché noi usciamo da questa discussione con una votazione su una mozione che non dirà nulla sugli impegni dell'Assessorato nei confronti dei problemi dell'agricoltura. Arriveremo a votare una mozione che chiede al presidente della III Commissione di convocare un segretario particolare per sentirci dire quello che dovrebbe dirci l'Assessore, se abbiamo veramente bisogno di sentire queste cose dell'Assessore stesso. Quindi non riusciamo veramente a capire quali siano le modalità con cui vengono presentati e messi all'ordine del giorno documenti di questo tipo, se non la possibilità di avere trenta minuti per discutere in streaming e quindi farci sentire da tutta la popolazione su quali gravi problemi sono stati risolti dal precedente brillante Assessore, quali sono stati lasciati in sospeso dall'attuale Assessore e quali siano i titoli di competenza, visto che il nome non l'abbiamo fatto ma abbiamo praticamente letto il suo curriculum, del segretario particolare. Usiamo altri canali e altri strumenti che non siano questi, ma per i cittadini che ci ascoltano e per il buon lavoro che facciamo all'interno di questo Consiglio.
Presidente - Non ci sono altre richieste di intervento, chiudo la discussione generale.
La parola all'assessore Gerandin.
Gerandin (MOUV') - Faccio una premessa prima di rispondere. Ho chiesto al Presidente di non secretare almeno la fase della replica, perché ritengo che sia la seconda volta in quest'Aula che invece di fare politica si cerca di denigrare, di linciare, di sottovalutare, di mettere in piazza: non so, non mi viene neanche il termine. Di certo, nella mia replica non riprenderò quelle provocazioni che volutamente erano alla base di questa mozione.
Prima di rispondere, ringrazio il collega Vesan, perché forse ha detto la verità: per voler giustificare delle scelte passate si cerca di minimizzare o denigrare le scelte che sono state fatte oggi. Lo dico in tutta sincerità: il fatto che questa nomina abbia dato noia alla vecchia politica, mi rincuora! Significa che probabilmente stiamo rompendo un po' i vecchi schemi, dove in politica si usava nominare a segretario particolare i non eletti, gli iscritti a movimenti e partiti, si nominavano magari amici, amiche, conoscenti, a volte anche parenti; questa è stata un po' la storia dei segretari particolari. Io ci ho messo due mesi per scegliere e non è che fosse una decisione già presa. Ci ho messo due mesi, perché non ho chiesto l'adesione a un movimento, a un partito o di essere iscritti, io ho semplicemente chiesto la collaborazione affinché per il mondo degli allevatori, di fronte a un sistema che va rivisto tra Aosta e Roma, vale a dire AREA e AGEA, ci sia un'inversione di tendenza, se paragonata alle volte in cui gli allevatori hanno dovuto chiedere il sostegno della politica. Questo era il senso per cui ci siamo confrontati.
Tenuto conto del percorso che ha avuto questa persona - correggo il collega Nogara, perché non è mai stato presidente di AREA, ma dell'AREV; succede anche di sbagliarsi e qualche lapsus è comprensibile - ho chiesto se era disponibile a lavorare con tutte le istituzioni, a cominciare dall'organizzazione degli uffici interni, per il semplice motivo che, anche a seguito della mia esperienza all'interno del passato Consiglio e delle Commissioni, una cosa che mi è rimasta impressa è che c'era sovente una contrapposizione tra la categoria degli allevatori e agricoltori e il mondo della politica e anche il mondo delle strutture, che poi erano quelle che dovevano dare risposte al mondo agricolo.
Dicevo che ci ho messo due mesi, perché non ho mai avuto la convinzione o la percezione di sapere tutto del settore dell'agricoltura. Ho cercato di capire come ridare fiducia e ricomporre il dialogo e la collaborazione tra strutture dirigenziali e strutture che si occupano di mandare avanti le pratiche dell'Assessorato e il mondo agricolo. Ho sbagliato valutazione? Può darsi, perché, rispetto a quanto lei ha dichiarato qualche Consiglio fa, io non ho la presunzione e la convinzione di aver fatto tutto giusto. Al contrario: io sono convinto di non aver fatto tutto giusto. Per cui probabilmente la differenza tra lei e me è questa. Lei si sente in qualche maniera delegittimato o espropriato di un ruolo che le apparteneva di diritto: quello di essere assessore, di decidere come organizzare il mondo agricolo, di decidere anche il segretario del futuro assessore, di dividere la riorganizzazione di questo mondo. Io non ho questa convinzione. Io penso di essere probabilmente un assessore che durerà anche poco perché, probabilmente anche a causa di questa instabilità politica o mancanza di maggioranza, non avrò un ruolo che potrà durare a lungo, ma ho la convinzione di aver provato a dare un segno di cambiamento, a cominciare da una figura che non è costata di più all'interno dell'organizzazione, perché un segretario particolare avrei dovuto nominarlo - anzi, forse è costato qualcosa di meno perché ci ho messo due mesi - ma ho scelto una figura che provenisse di quel mondo e ne portasse la voce. Per cui non voglio entrare neanche nella polemica dei ruoli o di cosa abbia fatto: io gli ho chiesto la collaborazione, perché a me è sembrato necessario riaprire collaborazione e dialogo tra il mondo agricolo e il mondo della politica, soprattutto con le strutture dell'Assessorato.
Quanto è stato detto è frutto di confronti giornalieri. Ha detto bene il collega Vesan: se io avessi qualcosa in contrario rispetto a quel processo di riorganizzazione l'avrei detto, probabilmente avrei smentito le parole del segretario. Io ho la fortuna di confrontarmi: io non so tutto e per quella parte per me meno conosciuta mi confronto giornalmente con il segretario. Abbiamo condiviso come riorganizzare le strutture. Lei ha citato il discorso dei consorzi: quando io ho fatto la scelta di non confermare più la struttura che si occupava di promozione e quant'altro, l'ho fatto sinceramente a malincuore. Soprattutto ho chiesto al personale di rimanere, perché era comunque preparato, e ho scelto di creare la nuova struttura di zootecnia per un problema molto difficile. Noi in questo momento, al di là dei proclami di quest'Aula, abbiamo dei seri problemi legati all'escherichia coli della fontina e mi è parso legittimo favorire il discorso della zootecnia. Avessi avuto un'altra struttura in più, in tutta sincerità, avrei creato quella dei consorzi, perché i consorzi, i riordini fondiari, le consorterie, per le quali adesso dovremo legiferare a seguito della norma dello Stato, sono un patrimonio che in questo momento va valorizzato. Paradossalmente lì abbiamo anche risorse da mettere in campo e vanno chiuse queste partite. Questo per dire che la scelta è stata fatta perché - è sempre una delle mie percezioni e posso aver sbagliato - il mondo agricolo e chi è in sofferenza, in questo momento non se ne fa nulla dei proclami e dei comunicati della politica. Per cui ho immaginato che probabilmente era più consono e legittimo parlare la loro lingua e provare a far comunicare tra di loro quelle che sono le oggettive difficoltà.
Toccherò solo alcuni dei punti che lei ha citato. Un'altra carenza che è parsa evidente è proprio quella legata al discorso formativo e comunicativo. Io non so quanto ci rimarrò qui dentro, ma penso che sia fondamentale che si crei un sistema di collegamento che dia in tempo reale le informazioni della situazione aziendale alle varie aziende agricole: non possono più fare la processione nei vari uffici o allo sportello o, peggio ancora, dall'Assessore per chiedere informazioni. Tutti ormai hanno la Posta Elettronica Certificata e dobbiamo essere noi a informarli direttamente a casa loro.
Per quanto riguarda la formazione non si può banalizzare il discorso che noi dovremmo prenderci il compito anche di formare i CAA come AREA, perché ogni domanda compilata correttamente significa che non ritransita più in AREA e non deve essere caricata manualmente.
Sui fondi di rotazione io non ho mai cambiato idea, ci mancherebbe! Penso che la prima cosa da fare sia di confermare la possibilità di non restituire i fondi per chi non ha percepito nulla e deve restituire entro fine anno: almeno questo, io dico! Non ho mai cambiato idea sui fondi di rotazione e se in quest'Aula dovessi votare o presentare un provvedimento per rifinanziare i fondi di rotazione, che non sono la soluzione ottimale, come si è detto in passato, lo farei tranquillamente. E sarei molto più tranquillo di votare per i fondi di rotazione che dovrebbero essere istituiti a tasso zero dagli agricoltori che non percepiscono le somme dovute, piuttosto che probabilmente finanziare degli aiuti, come avete fatto negli anni per quello che riguarda altri contesti.
Sui fondi di rotazione, perché non si propone una cosa del genere? Ma adesso siamo davvero al paradosso! Voi, per avere risorse a bilancio, siete riusciti a prelevare le capienze dei fondi di rotazione. È chiaro che, per avere la possibilità di rifinanziare il fondo di rotazione, bisogna avere delle risorse. In questo momento i fondi di rotazione non sono finanziabili neanche con l'indebitamento, perché devono esserci risorse proprie dell'ente. Per cui penso che una delle sfide del prossimo bilancio sarà proprio quella di mettere a disposizione i fondi di rotazione, perché la situazione è insostenibile.
Sui pagamenti che lei diceva, ben vengano, ci mancherebbe e dovrebbero essere di più. Il vero problema è che, se noi non riusciamo a sistemare il pregresso del 2015, i pagamenti sono fatti esclusivamente per coloro che in questo momento hanno le pratiche a posto. I vecchi problemi legati al rapporto e al caricamento dati sono purtroppo ancora da risolvere. Noi abbiamo più di quindicimila pratiche da caricare manualmente e a volte noi facciamo la voce grossa con AGEA, però abbiamo anche noi i nostri problemi: su quindicimila forse neanche la metà sono stati caricati. Pertanto, ecco la necessità di formare il personale sicuramente nei CAA, affinché compilino domande giuste, ma anche il personale di AREA, cosa che non è successa. In passato c'erano persone brave che conoscevano, ma non erano in grado di comunicare e dare le informazioni giuste a tutti. La tranquillizzo, è stato nominato il dirigente di AREA e da lunedì sarà già operativo. C'è questo collegamento giornaliero, perché la volontà è quella di risolvere i problemi.
Per quanto riguarda l'antimafia, c'era un impegno da parte del Governo che probabilmente ci ha un po' distratto, nel senso che doveva già essere addirittura nel decreto Milleproroghe. Non è così. Sono stato a un incontro a Milano e c'è la volontà politica, anche su espressa richiesta dell'Emilia-Romagna, di prorogare questi termini. Abbiamo avuto dei contatti con la Questura, non tanto per portare in capo al Prefetto questo tipo di funzioni, ma per avere una forma di collaborazione per superare almeno le emergenze.
L'attitudine con cui si è provato a riorganizzare il sistema non è stata né di stravolgimento né persecutoria. Io sono contento perché alla fine in questo assessorato nessuno se ne è andato, anche se qualcuno mi aveva detto che avrebbe chiesto il trasferimento, ma alla fine probabilmente si è sentito motivato, perché penso che da questa sfida se ne esca tutti assieme.
Per quanto riguarda il discorso della PAC, stanno pagando il 70 percento degli anticipi del 2018: per fortuna che c'è la PAC! Perché in questo momento, sui dati che lei diceva, riferiti alla percentuale di pagamento, dove non si rischia il discorso del disimpegno, è ancora aumentata, perché in questo momento, rispetto ai suoi dati, la Valle d'Aosta è al 26,25 percento, per cui, rispetto a quando c'era lei, qualcosa si è fatto e si è continuato a fare. Però in questo momento il paradosso è che ci vengono delle disposizioni da parte di AGEA, con cui ci dicono che, essendoci delle Regioni che rischiano effettivamente il disimpegno, si privilegiano queste stesse Regioni. Per cui chi è stato in parte più virtuoso o comunque si è comportato meglio, in questo momento viene penalizzato. Abbiamo dei settori che sono impossibili da caricare: non esiste il programma per caricare il biologico ed è una follia! Ci sono Assessori che stanno muovendosi per chiedere addirittura di mettere in infrazione AGEA per queste cose qua e noi ci saremo, se si deciderà di fare una cosa del genere.
Quello che però tenevo a dire è che l'esperienza all'Assessorato all'agricoltura è un passaggio che segna, perché siamo di fronte a difficoltà reali, siamo di fronte ad aziende che rischiano di avere i beni messi all'asta, quando hanno ancora delle risorse da prendere, perché non siamo in grado di pagare. Questo è il vero problema. Per cui, quando parlavamo di Confidi e davamo quell'informazione, era per evitare che gli agricoltori valdostani entrassero in quel conflitto molto pericoloso dove, se tu sei nel registro dei cattivi pagatori, poi non c'è più né Confidi né anticipi che ti possono essere dati e rimane solo il tracollo dell'azienda.
Per quello che riguarda la mozione dico che è legittima, ma penso che lo scopo sia stato già raggiunto, per cui le chiederei il ritiro, altrimenti mi appellerò all'articolo 25, comma 2, del Regolamento interno del Consiglio che dice espressamente che "possono inoltre avvalersi della consultazione di esperti esterni all'Amministrazione, nonché, previa autorizzazione degli amministratori competenti, di funzionari della Regione e degli uffici da essa dipendenti". Sicuramente io eviterò l'ennesimo assurdo processo in Commissione di un segretario particolare, perché non lo merita, per l'impegno e per la competenza che ha dimostrato, e solo perché ha condiviso con me questa scelta in controtendenza con scelte della vecchia politica vecchio stampo. Sono felice della scelta e sono assolutamente dell'idea che non sia questo il metodo di amministrare. Mi dispiace che qualcuno ne parli con rancore, perché io penso che un'esperienza in quel settore debba essere un accrescimento, ma mai una rabbia o un rancore per aver visto magari che qualcun altro o qualcosa si muove. Penso che, quando nulla si muove, sia una sconfitta della politica e una sconfitta di tutto il mondo agricolo.
Presidente - La parola alla consigliera Rini per dichiarazione di voto.
Rini (GM) - Colgo l'occasione per esprimermi su questo tema. Ovviamente non mi addentro nelle considerazioni del settore che ha fatto l'Assessore e che ha fatto il collega Nogara, ma colgo l'occasione per fare un paio di considerazioni sul tema che forma un po' l'oggetto di questa mozione.
Il collega Vesan ha riassunto in maniera molto precisa e puntuale, richiamando le competenze dei segretari particolari. Lo ringrazio per questo, perché sono molto chiare le funzioni che svolge un segretario particolare: ricordo che il segretario particolare coordina l'attività dell'Assessore o del Presidente. Quindi mi consenta, assessore Gerandin, di intervenire per una questione di correttezza di informazione, perché mai come in questo periodo credo che le persone che ci ascoltano siano un po' stufe di sentire informazioni e accuse anche tra di noi, che sinceramente ritengo non portino da nessuna parte. Questo lo dico a chiunque dei trentacinque, ovviamente a partire da me, sieda in quest'Aula.
Lei ha parlato di cambiamento, Assessore, nelle nomine dei segretari particolari. Se c'è un cambiamento vuol dire che avete cambiato le mansioni, ma io questo non l'ho visto; lo chiedo, ma non credo. Quindi, se non c'è stato il cambiamento, giustamente - sottolineo: giustamente! - chi ricopre il ruolo di assessore o di presidente sceglie una persona di propria fiducia, così come è sempre stato. Lei ha parlato del passato dove si nominavano - ha detto - amici, parenti e amici del partito che non sono stati eletti, ma stava parlando di ieri o di oggi compreso, perché la invito a guardare, perché chi ha nominato il Presidente, chi hanno nominato tanti dei suoi colleghi Assessori, - ripeto: giustamente, perché è nelle loro piene facoltà e ognuno si sceglie una persona di fiducia che con te arriva e con te va via - senza andare a scomodare nomine da ARER o altri organismi. Quindi non facciamo mala informazione, non continuiamo a fare i buoni e i cattivi, il passato e il presente, ma lavoriamo tutti insieme nella buona direzione che è quella giustamente del rispetto dei ruoli di ognuno e anche di chi svolge oggi il ruolo di segretario particolare a pieno titolo, perché persona di fiducia dei vari componenti di questa Amministrazione. Io credo che questo si debba dire per una questione di correttezza, senza fare ancora una volta mala informazione e disinformazione.
Presidente - La parola al consigliere Viérin.
Viérin (UVP) - Abbiamo ascoltato con attenzione l'intervento del collega Gerandin che ci ha spiegato un po' il suo programma per il settore dell'agricoltura, quindi è un'iniziativa che, alla fine, è servita un po' a tutti per dare una visione. Ciò che aveva stupito è che, invece di aver ascoltato dall'Assessore quali erano gli sviluppi per il futuro del settore, questi erano stati lanciati da un funzionario, perché quando una persona viene nominata segretario particolare diventa un dirigente dell'Assessorato.
Stupisce anche che qualcuno si stupisca dei toni usati, perché, vede collega Gerandin, probabilmente alcuni toni, anche forti, derivano da alcuni toni che qualcuno in quest'Aula aveva messo in campo, quando si sbraitava dai banchi dell'opposizione con quella politica della bava alla bocca, come l'abbiamo definita nell'ultimo periodo di legislatura. Quindi, come si ricordava in alcuni interventi, a ogni azione c'è anche spesso una reazione e questo forse a chi vede solo un pezzo del film bisognerebbe ricordarlo. Lo diciamo non ai nuovi, ma a chi ha già vissuto esperienze nel passato. Il collega Manfrin giustamente ieri parlava della politica trentennale, ma non vorremmo che qui qualcuno del vecchio cerchi di diventare il nuovo, cambiando con quattro colpi di azioni, che peraltro nel passato erano state contestate dalle medesime persone, pensando di "riverginarsi" un futuro per mantenere qualche posto dove sta seduto. Diciamo questo perché noi abbiamo ritenuto inopportuna quell'intervista e chiaramente la mozione era anche provocatoria, per dire che invece di invitare l'Assessore facciamo prima a invitare il suo funzionario che ci spiegherà quello che non si era mai visto (diciamocelo!).
L'altra considerazione è che probabilmente anche alcune iniziative nascono per smascherare la contraddizione della non coerenza rispetto al passato. Quando il collega Perron, lo possiamo citare perché non è più in Consiglio, aveva cercato di nominare come segretario particolare qualcuno che apparteneva al mondo sindacale - in questo caso lei, Assessore, ha spiegato una sua scelta dicendo di avere cercato nel settore, ma quello è il sindacato degli allevatori, sindacato nel senso di rappresentanza - lei, collega Gerandin, aveva pesantemente attaccato quella scelta, tant'è che poi non si fece e si parlò di sciacallaggio politico: fuori la politica dal settore! Questo per dire che ogni tanto bisognerebbe un po' ricordarsi delle cose che si dicono per andare in coerenza, invece di ricordare la coerenza agli altri, perché poi questa è la politica del boomerang - ci ricordiamo la scena del film di Fantozzi, che sente bussare alla porta, apre ed era il boomerang - che è molto delicata perché colpisce tutti.
Noi ci siamo semplicemente permessi di dirle delle cose con molto garbo, collega. Con lei abbiamo più facilità a dire certe cose, perché abbiamo condiviso delle battaglie e spesso poi riuscire a mantenere quella coerenza ci deve essere, ma deve essere una coerenza vera. Però, quando lei dice che è finita la politica degli annunci, mi scusi, ma forse ci siamo persi la giornata di ieri! Ieri lei è andato da solo ad annunciare delle cose che non si potevano fare, peraltro forse dimenticandosi che si deve occupare anche lei forse un po' più del suo settore, perché le funzioni della Protezione civile, vi invito di nuovo ad andare a leggere bene le skill, sono rimaste in capo alla Presidenza; sono delle deleghe non delegabili. Peraltro è anche un po' inopportuno per chi ha forse qualche conflitto rispetto a certi mondi e quindi anche qui la vecchia politica non sappiamo quale sia: favorire il settore a cui si è appartenuto o si appartiene, cercare di non creare commistioni? Questi sono altri elementi che noi sottoponiamo all'attenzione dell'aula, con molto garbo.
Noi crediamo che lei abbia fatto una riorganizzazione, che ha avuto modo di spiegare, ma che noi non condividiamo, in un settore che ha bisogno soprattutto che qualcuno, in particolare chi è a capo dell'Assessorato, lavori con presenza, con costanza e faccia le cose. Sui risultati è giusto che si giudichi e su questo mi trova d'accordo, ma noi di risultati dopo quattro mesi non ne abbiamo ancora visto uno, se non qualche annuncio, anzi, tanti annunci e nulla più. Quindi era solo per spiegare ai colleghi qual era lo spirito di un'iniziativa che non voleva essere assolutamente offensiva rispetto alle persone, ma che, soprattutto a seguito dell'intervento, va ricondotta in un non riconoscere la coerenza rispetto al passato, quel passato che poi si dice di non rappresentare mentre lo si rappresenta, e secondo noi l'inopportunità di aver bypassato i ruoli che invece devono dare gli indirizzi politici rispetto a chi invece ha dato le indicazioni o comunque le azioni che rilevano della Commissione competente, dell'Assessore, dell'Amministrazione e del Governo.
Presidente - La parola al consigliere Nogara.
Nogara (UVP) - Come al solito su queste cose l'assessore Gerandin è bravissimo: quando bisogna andare all'attacco ad attaccare, quando bisogna fare la vittima a fare la vittima, quasi piagnucolando. Ma il discorso non è stato proprio capito. L'ho detto all'inizio del mio intervento: io sono partito dalla considerazione che noi siamo stati convocati in Commissione dal presidente della stessa - mi riferisco anche a lei, collega Vesan, se lo ricorderà - perché ci dovevano dire quali erano le linee dell'agricoltura. Noi siamo andati in Commissione, ci ha detto le linee dell'agricoltura, è uscito un articolo dal suo segretario personale che diceva tutte cose mai sentite. Questo articolo è uscito i primi di settembre, siamo a metà ottobre, io mi aspettavo che uscisse subito un qualcosa.
Poi vorrei essere chiaro da subito che questo non è un attacco personale, ma è un attacco politico e, ripeto, che non è un attacco alla persona, ma sono dichiarazioni fatte nello svolgimento delle sue funzioni pubbliche e amministrative. Non c'entra assolutamente niente il segretario persona, ma il segretario funzionario per quello che ha detto e per quello che ha fatto.
Poi sempre con quell'aria dimessa! Ognuno, quando sceglie delle persone fiduciarie, prende chi cavolo vuole, scusate il termine! Ognuno si sceglie chi vuole, ma giustamente! Io l'ho detto all'inizio del mio intervento: ho letto quello che è stato dichiarato da un funzionario! Io peraltro sono disponibilissimo e condivido tutto quello che ha detto il presidente della III Commissione, perché probabilmente è stato un errore, ma io sono disposto assolutamente a cambiare la mozione nel dire che venga l'Assessore, ma che si mettano d'accordo su quello che dicono!
Anzi, alla fine della fiera di questa cosa qua, visto che è stato toccato il discorso che c'è dell'astio, perché si vuole tornare...! Ma lei ha parlato di cose di cui io non ho parlato: io ho voluto chiarire una posizione. Se mi si riporta la dichiarazione di un suo funzionario, per cui da marzo 2018 all'autunno non è cambiato niente, mi permette di dirle che invece sta dicendo delle stupidaggini? Le ho portato le cifre, le ho portato i dati e tutte le cose che ho citato era solo per chiarirle. Ma sa che problema ho a sapere lei come si organizza, cosa vuole fare con il suo segretario, se è d'accordo o meno? Ma assolutamente zero! Se parliamo di agricoltura, io so benissimo quali sono le problematiche che ci sono e lei, quando era qua che sbraitava e ce ne diceva di tutti i colori, addirittura aveva detto che bisognava chiudere l'Assessorato all'agricoltura, se lo ricorda? Se non si era capaci di portare i contributi in Valle d'Aosta - glielo ha ricordato il consigliere Rollandin poco tempo fa - lei aveva dichiarato che allora era meglio chiudere l'assessorato; veda un po' lei! Adesso invece sembra da Libro Cuore e sono tutti bravi. Sono tutti bravi, però via uno, via l'altro. Quelli sono sempre tutti bravi, però poi si aggiusta come vuole.
Questa iniziativa l'ho portata per un fatto di chiarezza, perché avevamo due versioni completamente diverse delle linee dell'agricoltura. È un problema che non interessa? Poi, consigliere Vesan, io non vengo da lei a dirle: guardi che la sua iniziativa mi sembra che non si debba...! Qua sono state dette e affermate delle cose da un funzionario regionale, che è il suo segretario particolare, false, non veritiere e diverse da quelle cose che ci aveva detto in Commissione. Non è importante una cosa del genere, secondo lei? Io non vengo a sindacare le iniziative che fa lei. E qui non è certo il fatto che io ce l'ho con la persona, lo voglio chiarire: io ce l'ho con il funzionario che ha fatto queste dichiarazioni, che non sono state smentite dall'Assessore. Ma non perché doveva smentirle; si vede che erano quelle. Io vorrei fare chiarezza in quest'Aula per capire quali sono le linee dell'agricoltura. Addirittura, non c'è nessun problema da parte mia a ritirare questa mozione!
Poi, i lapsus: sì, ho detto AREA invece di AREV. Ma anche lei ieri mi sembra che con i pompieri ne abbia avuti di lapsus. Doveva essere tutto a posto, tutto fatto e poi abbiamo dovuto fare retromarcia immediatamente, perché non si poteva fare. Guardi, per non dare nessuna dimostrazione di astio, come lei vuol far capire o interpretare o dire, mi prendo io la responsabilità per il mio gruppo di ritirare la mozione.
Presidente - L'assessore Gerandin chiede la parola, ma la mozione è stata ritirata. L'assessore può intervenire brevemente per ringraziare...
Gerandin (MOUV') - No, no! Io devo...
Voci fuori microfono.
Gerandin (MOUV') - Presidente, chiarisca se io posso intervenire, o no!
Presidente - Si che può, i tecnici mi dicono che può farlo. La parola all'assessore Gerandin...
Voci fuori microfono.
Presidente - La parola al consigliere Viérin per mozione d'ordine.
Viérin (UVP) - Solo per capire, visto che l'atto è stato ritirato, quale sia il prosieguo della discussione. Visto che in altre occasioni, ogni volta che era stato ritirato l'atto, l'argomento era chiuso, volevamo capire se ci sono delle novità. Come è stato spiegato dal collega e anche sulla base delle richieste di altri colleghi, l'atto è stato ritirato al fine di evitare che questa discussione continui forse su una falsariga o su altri temi che verrebbero portati avanti, ma soprattutto con l'impegno che c'è, se non abbiamo capito male, di andare in Commissione per parlare invece dei problemi reali dell'agricoltura.
Presidente - Lei ha ragione, ma l'assessore Gerandin aveva chiesto per mozione d'ordine di fare...
Voci fuori microfono.
Presidente - L'assessore Gerandin può intervenire per mozione d'ordine.
Voci fuori microfono.
Presidente - Può commentare il ritiro! Prego, assessore Gerandin.
Voci fuori microfono: ...non è una mozione d'ordine!...
Gerandin (MOUV') - Grazie, Presidente, abbiamo chiarito l'equivoco: non mi interessa intervenire per mozione d'ordine. Mi interessa commentare il ritiro e la disponibilità a farlo. Premetto che ringrazio per il ritiro e sono disponibile a essere presente in Commissione, quando e come si ritenga opportuno. Penso che sia sufficiente la presenza dell'Assessore in Commissione, visto il clima politico che c'è, per cui sicuramente dovrete farvene una ragione: andrà l'Assessore e non qualcun altro, questo è quanto.
Voglio solo correggere alcune inesattezze...
Voci fuori microfono.
... ho premesso che non mi interessava intervenire per mozione d'ordine. Volevo solo rientrare nel merito della mozione e dire che mi dispiace che un'associazione rappresentativa come l'AREV, che rappresenta gli éleveurs valdôtains, sia paragonata a un sindacato di settore: non mi pare che sia un sindacato di settore, per quello che mi riguarda
Soprattutto volevo aggiungere, visto che qualcuno ha fatto dei riferimenti alle mie dichiarazioni di ieri - è un altro argomento, ma mi pare corretto replicare - che io ho semplicemente detto che in quest'anno non ci sono le disponibilità finanziarie per il contratto dei vigili del fuoco. Se c'è la volontà condivisa da tutti...
Voci fuori microfono.
... ma posso spiegare? Lo hanno citato loro: non posso nemmeno rispondere?
Presidente - Aveva chiesto di replicare, ma sulla mozione che è stata ritirata.