Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 184 del 18 ottobre 2018 - Resoconto

OGGETTO N. 184/XV - Ritiro di mozione: "Impegno del Presidente della Regione e dell'Assessore competente a relazionare alla Commissione consiliare competente in merito alla presentazione al Consiglio del Documento di Economia e Finanza regionale 2019-2021".

Fosson (Presidente) - Punto 22 all'ordine del giorno. La parola al consigliere Testolin per l'illustrazione.

Testolin (UV) - È un argomento che a spizzichi e bocconi abbiamo già cercato di affrontare lungo le sedute degli scorsi Consigli e anche parzialmente ieri mattina. Un argomento direi cruciale, un argomento sul quale vale la pena di soffermarsi e di avere la lucidità di fare ancora alcune valutazioni e sottolineare alcuni aspetti che, a nostro avviso, sono molto gravi nell'affrontare questo problema da parte del Governo.

L'importanza di un processo di analisi, di valutazione e di programmazione penso che sia stata più volte sottolineata all'interno di quest'Aula, per riuscire a dare delle risposte importanti. Questo principio è sottolineato anche da una normativa che impone alcuni mesi prima - entro il 30 giugno c'erano tutta una serie di complicanze, ma comunque in tempi ragionevolmente accettabili - di presentare all'Aula consiliare e alle Commissioni competenti una valutazione, un'analisi delle necessità del territorio, delle risorse a disposizione dell'Amministrazione, delle istanze che il territorio stesso e i soggetti interessati possono portare all'attenzione del Governo regionale, per poi declinare da questi bisogni tutta una serie di interventi e di attività che devono tracciare la linea da seguire nel triennio successivo. Oggi siamo di fronte a una situazione assolutamente di stallo, con affermazioni anche ieri in Aula che, a giustificazione, sottolineano solo il fatto che anche l'anno scorso si è arrivati all'ultimo momento per la presentazione del DEFR, in circostanze peraltro molto diverse da quella attuale, ma che non giustificano assolutamente una mancanza di programmazione così importante, soprattutto a inizio legislatura.

Riteniamo che sia importante sottolineare due aspetti, o anche qualcuno in più, nel senso che il DEFR, così come da normativa, potrebbe essere addirittura superato a inizio legislatura da una programmazione puntuale e precisa, cosa che evidentemente non è il programma di legislatura presentato da questo Governo che, come è stato già sottolineato in una delle prime adunanze di questo Consiglio regionale, è assolutamente scarna e poco puntuale sulle azioni che devono essere ancora totalmente declinate, per tracciare un percorso di governo che sia soprattutto chiaro e anche sostenibile da un punto di vista finanziario.

Detto questo, torniamo al bisogno di programmazione: abbiamo assistito in questi giorni a quello che vuol dire una carenza di essa. Una programmazione deve portare a una valutazione delle varie situazioni e delle varie problematiche, con il tempo congruo per dare le opportune risposte. Purtroppo in queste sedute di Consiglio abbiamo assistito a delle situazioni a mio avviso molto pericolose, nel senso che portiamo in aula, o nelle sale attigue a quest'aula, delle situazioni che dovrebbero essere valutate, analizzate e risolte direttamente dal Governo regionale, senza che ci sia, in una fase operativa, un intervento del Consiglio, il quale dovrebbe approvare o meno delle decisioni proposte per la soluzione di questi problemi. Caso ne è il discorso di ieri dei vigili del fuoco che, di fronte a un percorso tecnico non ancora ultimato, hanno preferito, per essere confortati, avvicinarsi a un Consiglio regionale, con una procedura che non è proprio nella norma, rispetto a un percorso che dovrebbe vederli interloquire in certi casi direttamente con gli Assessori competenti o con il Governo regionale nel suo insieme. Detto questo, dobbiamo sottolineare l'incapacità del Governo di trovare tutta una serie di soluzioni alle situazioni che si sono presentate nel tempo.

Un'analisi del DEFR deve partire da alcune valutazioni che in primis discendono dalle risorse finanziarie che si hanno a disposizione e che devono poter soddisfare in primo luogo tutta una serie di bisogni primari che l'Amministrazione ha, quindi con delle spese che sono obbligatorie e che devono essere assolutamente coperte, e poi declinare tutta una serie di interventi che, in funzione di queste risorse, possono essere attivati come misure di investimento. Purtroppo, questa necessità di programmazione è stata disattesa in questi mesi, anche di fronte a dei problemi ben chiari. Questa mattina ne abbiamo avuto una riconferma in III Commissione, quando ho avuto la possibilità di partecipare a una seduta che trattava di importanti interventi da eseguire sul patrimonio regionale, in merito alle sistemazioni montane e a interventi sul territorio che hanno una rilevanza assolutamente primaria per le necessità della nostra Regione, ma che sono state presentate solo oggi all'interno della Commissione competente. Con immenso stupore abbiamo anche assistito a una sottolineatura del collega Ferrero in merito a una scarsa programmazione, che in questo caso deriverebbe dal fatto che a monte, per finanziare gli interventi che oggi abbiamo approvato, avrebbe dovuto esserci un finanziamento che era subordinato all'approvazione di una delibera che avrebbe stabilito il reperimento delle risorse tramite Finaosta, delibera che - come è stato esplicitato in quest'Aula nella scorsa seduta - è stata scaricata dalla Giunta il 26 luglio ed è passata in Commissione solo il 18 settembre. Pertanto, abbiamo perso due mesi, quando si parla di programmazione, a tenere ferma una delibera da parte di un commissario della Commissione, che peraltro è un collega di movimento del consigliere Ferrero, e con il beneplacito dell'Assessore competente che avrebbe potuto sollecitare, così come avrebbe potuto farlo l'Assessore alle finanze, piuttosto che la Presidente della Regione, per accelerare un iter che avrebbe permesso di dare già dal mese di agosto delle risposte importanti.

Non basta, il 18 settembre si approva questa delibera che garantisce i finanziamenti e solo oggi, a distanza di un mese, si propongono degli interventi assolutamente urgenti e sui quali noi sottoscriviamo punto per punto come forze di opposizione la necessità di andare avanti. Lo abbiamo fatto con forza: sia il gruppo dell'Union Valdôtaine che il gruppo dell'UVP all'interno della seduta della Commissione consiliare. Avevamo addirittura sollecitato questi interventi negli scorsi Consigli, per sottolineare l'importanza e l'urgenza di fare questo tipo di azioni sul territorio.

Si cerca di scaricare, come si è fatto ieri, dicendo che ci sono tutta una serie di problemi che bisogna affrontare. Bisogna affrontarli! Per quello che si può, si devono affrontare con il giusto piglio e i giusti tempi, perché altrimenti di risposte non ne diamo. È per questo che noi sollecitiamo una presa di posizione e un'indicazione forte di quelle che vogliono essere le volontà di un Governo, che ha l'obbligo di decidere cosa fare e cosa non fare, perché ci sono delle situazioni a livello finanziario che non permetteranno da qui in avanti di dare risposto a tutto, ma non si può neanche continuare a rimandare il pallone in avanti e pensare che poi forse arriverà qualcun altro o forse succederà qualcosa di diverso da quello che sta succedendo adesso. Bisogna prendere delle decisioni, bisogna avere la forza di esplicitarle queste decisioni e di dire sì quando è sì e no quando è no. Non si possono fare degli scivoloni, come quello di ieri, dove, a fronte di una mancanza di numeri, si danno delle indicazioni che poi non possono che essere smentite a distanza di qualche ora, perché mancano tutta una serie di tasselli. Programmazione vuol dire conoscenza dei percorsi, individuazione delle esigenze e individuazione delle risposte da dare.

Non voglio farla troppo lunga, perché alla fine alla gente serve capire quali siano le cose che stanno ferme e perché stanno ferme, quelle che si possono fare perché si possono fare e quelle che invece, per altri motivi, devono essere messe in standby per poter essere analizzate da qua a un futuro. La nostra mozione va nell'ottica, ancora una volta, non di mettere i bastoni tra le ruote, ma di sollecitare delle decisioni che competono a un Governo regionale che deve darci, come Consiglio, la possibilità e la capacità di poter intervenire su delle indicazioni che magari potrebbero da una discussione essere modificate o essere assolutamente sottoscritte, piuttosto che stravolte nel loro insieme. Quindi c'è bisogno di questo tipo di confronto ed è questo l'obiettivo che noi ci poniamo con la nostra mozione.

Una mozione che vuole capire dalla viva voce degli interessati quale sia la situazione finanziaria, perché, al di là di qualche spot, così come abbiamo detto ieri, nessuna indicazione ci è stata data in merito al contenzioso dei 240 milioni di euro che può avere un peso strategico sul futuro bilancio 2019 e il futuro triennale della Regione. Vogliamo capire se ci sia nella testa del Governo la valutazione, già sollecitata da alcuni gruppi di opposizione, in merito a delle scelte anche importanti per il reperimento di risorse da una quotazione di una percentuale della nostra partecipata CVA, se questo rientri in una linea strategica o meno per cercare di dare delle soluzioni nei prossimi anni o se invece è una strada totalmente preclusa; ci piacerebbe capirlo. Avevamo iniziato un percorso di valutazione che poi si è arenato sul nascere, perché purtroppo, se non ci sono sempre degli stimoli da parte dell'opposizione, le cose vanno a scemare in maniera totalmente naturale. Poi ci piacerebbe anche capire - così come diceva il collega Bertin - se le scelte a livello nazionale possono incidere sulle finanze regionali: sono un certo tipo di scelte targate soprattutto Lega e che avranno un impatto sicuramente negativo sui trasferimenti dallo Stato alla nostra Regione. Quindi ci piacerebbe capire quali possono essere gli scenari che derivano da un certo tipo di amministrazione, anche a livello nazionale, con la quale voi sottolineate con frequenza il fatto di avere dei rapporti abbastanza intensi.

C'è un altro aspetto che mi è particolarmente caro e ringrazio anch'io, come ha fatto in maniera molto rapida l'assessore Aggravi, gli uffici che si sono mossi in questi mesi, grazie a un progetto di gruppo che era stato attivato all'inizio dell'anno, in merito alle valutazioni relative alla manovrabilità fiscale. Un progetto nato dall'approvazione lo scorso anno di una norma di attuazione che ci dava delle possibilità di intervenire su determinati ambiti fiscali e che per stimolo del precedente Governo aveva avuto il suo avvio, in modo da poter dare un quadro sufficientemente chiaro per poter operare delle scelte; non che proponesse delle scelte, ma per dare la possibilità di fare delle valutazioni su quali iniziative intraprendere. Questo ci piacerebbe conoscere all'interno di un DEFR, all'interno di un ragionamento che spetta tutto a chi governa. Sempre che si abbia coscienza di quello che sta succedendo nella nostra Regione e quali siano le problematiche e soprattutto - per usare un'espressione cara al collega Chatrian - i punti di caduta nel tempo di queste azioni.

Ci piacerebbe capire quale sia l'impatto degli aumenti contrattuali previsti in molti settori, tra i quali anche quello discusso ieri, così come quello del Corpo forestale, così come quello della USL, così come quello del comparto pubblico nel suo insieme, quali risorse e se si è già pensato a come soddisfare queste esigenze finanziarie.

Altro aspetto assolutamente nevralgico per il nostro territorio e per le nostre comunità è quello del confronto e della verifica delle esigenze dei nostri enti locali, i quali quest'anno hanno avuto l'opportunità di avere, rispetto agli ultimi anni, un aumento delle risorse a disposizione. Probabilmente non è ancora sufficiente per mettere in sicurezza o per dare le risposte che i cittadini dei nostri Comuni attendono, però, grazie a una iniziativa di utilizzo delle risorse degli avanzi d'amministrazione degli anni precedenti, ha permesso di utilizzare queste stesse risorse per importi assolutamente interessanti, con una programmazione che poi è arrivata con un'ultima delibera della vostra Giunta regionale, ma che era già stata programmata all'inizio per completare tutti quegli interventi di investimento, anche con acquisti necessari a infrastrutturare in molti casi i nostri Comuni.

Ci piacerebbe anche capire quali siano gli obiettivi e le finalità della legge n. 8 che va a sostenere e a incentivare i nuovi insediamenti industriali, che a regime potrebbero addirittura portare un aumento considerevole nelle casse regionali in quanto a ritorno fiscale. È un percorso intrapreso negli anni con una certa lungimiranza, ma è un discorso che al momento necessita di capire quali possono essere le possibilità di continuità sul programma che deve ancora essere declinato e anche qui il DEFR potrà renderci edotti in merito a questo tipo di scelte e alle possibilità di finanziare gli interventi richiesti per l'insediamento di queste aziende. Sono risorse finanziarie che prescindono da una scelta fatta sulle opzioni che sono state declinate prima: quotazione in borsa o meno, possibilità di avere delle risorse suppletive dallo Stato e tutta una serie di azioni che sono correlate tra di loro.

Poi ancora, delle risposte importanti devono essere date al nostro settore di punta per quello che è l'ambito turistico: gli impianti di risalita. Si è discusso in questo Consiglio più di una volta in merito all'opportunità di riavvicinarsi con una certa importanza alle modernizzazioni all'interno dei nostri comprensori sciistici, che nel tempo hanno conosciuto momenti di forte innovazione e che adesso avrebbero necessità di nuovi slanci. Soprattutto c'è da capire quali possano essere le scelte da effettuare con il sostegno, se non totalmente finanziario, anche gestionale, degli ambiti intervallivi che possono dare ai nostri comprensori une envergure di carattere internazionale, ampliando quelle che potranno eventualmente essere le possibili ricadute positive per il nostro territorio.

Poi ancora, il settore agricolo. Lo abbiamo sottolineato e abbiamo appreso con piacere che all'ultimo secondo probabilmente la variazione di bilancio andrà a soddisfare una parte delle richieste che in quest'Aula erano state avanzate tramite una mozione, poi approvata sostanzialmente all'unanimità, che devono indicare la via maestra per capire quali potranno essere le iniziative da spendersi a favore del sistema cooperativistico o dei consorzi di miglioramento fondiario, per ultimare importanti interventi che anche in questo caso molte volte, quando si era dall'altra parte della barricata, si sollecitavano, come i riordini fondiari e delle sistemazioni montane che oggi hanno rappresentato motivo di discussione e di condivisione. Quindi ci piacerebbe capire quale strada, anche in questo ambito, si intenda portare avanti.

Poi ci sono settori nevralgici per l'intera comunità: il sistema sociosanitario. Si è parlato in questi mesi delle indispensabili iniziative che dovranno essere intraprese sui blocchi operatori, per modernizzarli e renderne efficaci ed efficienti le strutture, per diventare attrattivi nei confronti dei nostri vicini piemontesi. Abbiamo necessità di capire la strada da intraprendere in merito alla possibilità di continuare a garantire dei servizi sul territorio ai nostri anziani. C'è l'esigenza di reperire risorse, di concerto con gli enti locali, per la messa a norma di tutta una serie di situazioni che hanno delle ricadute sui contesti giornalieri delle nostre famiglie. Poi ancora, importanti indicazioni le aspettiamo in merito a un piano di edilizia scolastica che era già stato individuato e tracciato dalla scorsa Amministrazione, con una attenzione particolare da parte dell'Assessorato competente, per individuare dei percorsi assolutamente indispensabili per riuscire a riorganizzare in maniera efficace le infrastrutture dedicate alla scuola e per renderle confacenti alle normative di sicurezza sempre più pressanti. Ci sono da prendere importanti decisioni in merito a iniziative già iniziate, qual è la scuola di Tzamberlet, al di là delle parole interlocutorie dell'Assessore all'istruzione emerse in un'interpellanza della scorsa seduta consiliare, che deve darci delle indicazioni precise e definitive; non si può pensare di temporeggiare su qualsiasi tema si debba affrontare.

Ci sono poi iniziative che toccano la viabilità, la sicurezza - oggi ne abbiamo parlato - con la necessità di intervenire su tutta una serie di situazioni causate anche dalle condizioni climatico ambientali dello scorso anno, che ci hanno portato ad affrontare delle emergenze, ma nei confronti delle quali bisognerà dare un'indicazione chiara.

Poi ci sono ancora delle valutazioni importantissime da fare, più su quello che c'è da spendere e su quello che c'è da programmare, in merito alle risorse comunitarie: un utilizzo delle risorse ancora in pancia all'Amministrazione; nel triennio si chiederanno alcuni programmi comunitari che necessitano di una attenzione particolare. Per evitare anche mancanze o debolezze del passato, serve un inizio di programmazione nuova, soprattutto in merito ad alcuni programmi che, per la loro complessità, più di qualche volta purtroppo ci hanno portato delle rigidità di azione e delle difficoltà di spesa, dove chi ha avuto modo di percorrere una parte di questo percorso ne ha subito le criticità; se si vuole lavorare, bisogna dare una prospettiva di un certo tipo.

Infine, decisioni anche in merito ai fondi di rotazione. Ieri lo riportava il collega Gerandin: c'è bisogno di capire delle cose, dobbiamo capirle, capiamo se ci sono o no delle possibilità, perché bisogna prendere atto delle situazioni di fatto che possono essere modificate oppure non modificate, ma bisogna fare delle scelte. Ognuno avrà delle visioni a sé stanti, ma bisogna che qualcuno, in questo caso quel qualcuno è il Governo regionale, si esponga declinando in maniera forte e chiara il percorso che vuole intraprendere.

Questo è il senso della nostra mozione, che vorrebbe anche capire cosa si intenda fare sull'agenzia forestale, su un'azienda unica di promozione, sulla creazione di comitati grandi eventi. Ci sono all'interno di questo tipo di documento tutta una serie di iniziative che esulano anche da un aspetto meramente legato alle disponibilità finanziarie, ma che necessitano di chiarezza e di strategia per essere attuate. Questo è ciò che noi chiediamo con l'impegno da parte della Presidente e degli Assessori che vorranno venirci a illustrare le linee guida che tracciano e preludono alla presentazione del DEFR, per capire anche se c'è stato un confronto con il territorio, se questo confronto è stato lasciato bellamente nel cassetto e se invece, a fronte di questo, sono emerse ulteriori nuove esigenze. Io confido che il Governo regionale e la maggioranza tutta possano approvare questo tipo di percorso, per almeno permetterci di capire le vostre idee, se ci sono.

Presidente - Dichiaro aperta la discussione generale. La parola al consigliere Cognetta.

Cognetta (MOUV') - Solo per dichiarare la mia disponibilità, come presidente della II Commissione, qualora il Consiglio decidesse di approvare questa mozione, a calendarizzare nel più breve tempo possibile l'audizione che eventualmente ci sarà a seguito dell'approvazione della mozione stessa. Credo che da parte mia non ci sarà alcun tipo di impedimento, però permettetemi una domanda. Mi rivolgo a lei direttamente, collega Testolin, che è il primo presentatore di questa mozione. Dobbiamo parlare del DEFR, così come dobbiamo preparare un bilancio come maggioranza, ma questa mattina avrà notato che come maggioranza non siamo neanche riusciti a mettere in votazione i componenti della Commissione paritetica.

Io comprendo che ognuno deve fare il suo lavoro e tutti quanti dobbiamo stare qui a cercare di capire come risolvere i numerosissimi problemi che ci sono e che lei ha elencato. Ha saltato solo le politiche del lavoro, rispetto a tutto il resto: ha fatto un elenco, io l'ho seguito attentamente e poi mi sono accorto che mancavano le politiche del lavoro, che mi sembra un argomento molto importante. Magari lei l'ha messo in un altro argomento, ma io l'avrei tenuto a parte in un DEFR, nel senso che le politiche del lavoro mi sembrano talmente importanti rispetto ai problemi del lavoro, che sicuramente andrebbero declinate anch'esse all'interno di un DEFR; almeno come intendimenti generali.

Detto questo, io chiedo all'Aula, ma a lei come presentatore, se è opportuno a questo punto discutere di ciò o non di una futura maggioranza che si occupi di fare un DEFR: come dice qualcuno, des deux l'une! O noi definiamo un perimetro entro il quale facciamo le cose e allora portiamo avanti tutto quello che dobbiamo fare: andiamo in Commissione, facciamo le nostre valutazioni, facciamo le votazioni; oppure, secondo me, si stanno prendendo in giro i cittadini, perché nel frattempo si sta lavorando esternamente per fare un'altra maggioranza. Ma allora, che senso ha discutere di una mozione del genere? È un interrogativo che pongo molto semplicemente a quest'Aula.

Capisce che, se noi facciamo un DEFR, ma la settimana dopo che l'abbiamo presentato la maggioranza cambia, non penso che accoglierà il DEFR che è stato fatto, magari lo modificherà profondamente, o forse lo accetterà in toto e allora lo voterà, ma mi sembra un rischio da non far correre a questa Regione. Pertanto vi chiedo se sia una discussione da portare avanti: la possiamo votare questa mozione? Io direi di sì, però è abbastanza speciosa, per non dire superflua. A meno che io non stia vivendo in un altro Consiglio, dove c'è una maggioranza a diciotto compatta e coesa e una opposizione, altrettanto compatta e coesa, che non sta creando una nuova maggioranza. Ma non mi sembra sia questo il caso, almeno a me. Poi non so se qualcuno mi può smentire.

Quindi ripeto e ribadisco la mia sollecitudine, nel momento in cui ci sarà, a presentare in Commissione, però facciamoci anche questo interrogativo, solo per toglierci dei dubbi.

Presidente - La parola al consigliere Bianchi.

Bianchi (UV) - A mio avviso quello che ha evidenziato il collega Cognetta ci sta, nel senso che il significato di questa mozione - immagino che il collega Cognetta l'abbia capito perfettamente - è che volevamo far capire ai valdostani che l'immobilità amministrativa non è su un singolo dossier, ma è su tutto, a trecentosessanta gradi. Infatti il collega Testolin ha elencato tutta una serie di situazioni che sono ferme. Quello che abbiamo appurato oggi è che non c'è una maggioranza e che la maggioranza che c'era non lavorava per il bene dei valdostani.

È palese, come ha evidenziato il collega capogruppo, che per esempio oggi in III Commissione è stato approvato un finanziamento che va per delle opere di sicurezza. Se non erro, già al primo Consiglio dopo la pausa estiva noi come gruppo dell'Union Valdôtaine avevamo presentato un'interpellanza sugli eventi valanghivi, soprattutto nel comune di Bionaz, ci fa estremamente piacere che in ogni caso, solamente per aver presentato un'interpellanza e poi non avendo mai avuto l'occasione di discuterla, se non altro gli uffici e gli Assessori preposti si sono dati da fare per dare delle risposte. Quindi vuol dire che l'interpellanza fatta mesi fa comunque ha pungolato, non direi più la maggioranza, ma i singoli Assessori, anche perché lì andiamo a parlare di sicurezza. Il Sindaco di Bionaz aveva scritto lettere alla precedente maggioranza nella scorsa legislatura, nel mese di luglio/agosto aveva inviato un'ulteriore lettera alla nuova maggioranza, ma non aveva avuto risposte e per di più si trovava con una parte della popolazione sotto valanga, proprio per delle problematiche emerse durante le grandi nevicate dell'anno scorso, e con una raccolta di firme.

La funzione di questa mozione è per evidenziare che non c'è solo il dossier del casinò che ha portato scompiglio all'interno di quella maggioranza, ma è perché a tutti i dossier come questo (siamo al 18 di ottobre, festa di San Luca), diamo delle risposte un po' tardive, pensando che l'inverno ormai è alle porte. Quindi, ripeto il principio di questa mozione è proprio quello di evidenziare l'immobilismo amministrativo che c'è tuttora, dopo cento giorni di amministrazione della Giunta Spelgatti/leghista.

Presidente - Collega facciamo gli auguri di buon onomastico a lei e a tutti i Luca. La parola al consigliere Cognetta.

Cognetta (MOUV') - Infatti lei ha ragione, quindi l'obiettivo è stato raggiunto nel momento della presentazione. Nel momento in cui l'ha presentata ha raggiunto l'obiettivo, giusto? È d'accordo, bene! Il collega Bianchi è d'accordo e penso anche il collega Testolin, quindi la votiamo lo stesso? È solo una domanda. Era solo per finire il discorso.

Siccome sono d'accordo con lei che l'obiettivo era questo ed è stato raggiunto, la possiamo anche votare, non c'è problema: sarà sicuramente mia cura, appena arriva il documento...

Voce fuori microfono

... questa mozione ci sta, fa parte delle regole. È automatico direi anche che, quando sarà presentato il DEFR, arriverà in Commissione, si discuterà e chi lo avrà presentano lo espliciterà! È nelle cose, automaticamente! Voi avete raggiunto l'obiettivo politico con la presentazione della mozione e possiamo anche votarla - non sto parlando per la maggioranza, sto parlando a nome mio - però abbiamo entrambi raggiunto l'obiettivo: lei di far evidenziare quello che già era molto evidente e io quello di evidenziare che l'avete evidenziato; benissimo, allora andiamo avanti.

Presidente - La parola al consigliere Marquis.

Marquis (AC-SA-PNV) - Vorrei inserirmi anch'io in questa discussione, perché ritengo che l'argomento sia importante. Ho ascoltato le considerazioni espresse dai colleghi Bianchi e Testolin e anche dal collega Cognetta e vorrei entrare più nel merito che nel metodo della discussione. Credo che l'argomento sia estremamente importante per tutti i valdostani, al di là della situazione di difficoltà che vive oggi il Consiglio regionale. Dopo gli ultimi anni in cui abbiamo vissuto delle situazioni di emergenza e c'è stata la difficoltà di affrontare con i dovuti tempi la stesura del DEFR, mi aspettavo che quest'anno dopo le nuove elezioni ci fosse modo e tempo per poter definire una programmazione che potesse guardare al futuro, tracciando delle linee guida per poter uscire da questa situazione di oggettiva difficoltà che sta attraversando la nostra Valle. Purtroppo, per tutta una serie di ragioni, oggi non siamo ancora nella condizione di poter cominciare questo itinerario o perlomeno questo percorso non è stato ancora scaricato dalla Giunta e non è quindi a disposizione dell'Aula per fare le prime discussioni. Io mi rendo conto dell'oggettiva difficoltà, però a questo punto credo che bisogna cercare di uscire da tale situazione difficile. Quindi a mio avviso, al di là di votare o non votare la mozione, quello che conta è il risultato e l'obiettivo che riusciamo a perseguire, grazie a questa iniziativa che può essere considerata di stimolo e funzionale a favorire la discussione.

Ritengo che a questo punto sia importante, se il DEFR non è pronto, perlomeno cominciare a parlare, magari in Commissione per illustrare qual è lo stato dell'arte, se ci sono delle linee guida su determinati argomenti. Ci sono dei settori che sono in completa difficoltà: ad esempio, come facciamo a rilanciare il comparto dell'edilizia privata in Valle d'Aosta? Io credo che qui in Aula ci possano essere anche dei contributi da parte di tutti per individuare un sistema di leve, di strumenti organici per affrontare l'argomento. Un DEFR fatto in chiave prospettica che vuole guardare al futuro non si può fare in due giorni e di questo dobbiamo prenderne atto tutti. Pertanto credo che bisogna mettere a disposizione tutte le energie che ci sono dentro l'Aula, attraverso un confronto, se lo si vuole fare in Commissione, anche diversamente rispetto all'approccio del passato, dove, settore per settore, ciascuno può fornire il suo contributo, le sue idee per uscire da questa situazione di oggettiva difficoltà, perché, al di là della situazione di crisi, la Valle d'Aosta non può continuare ad aspettare e non possiamo permetterci di fare dei ragionamenti alla veloce.

C'è tutto l'aspetto della fiscalità, a seguito dell'approvazione della norma di attuazione dello scorso anno: si sono susseguiti ancora due Governi e c'è stato il problema che si è preso atto che si doveva fare tutta una serie di verifiche sul gettito delle entrate, per fotografare la realtà, però noi oggi non sappiamo se questo lavoro è stato fatto. Bisogna capire qual'è lo stato dell'arte, perché diversamente anche quest'anno non saremo in grado di poter applicare i contenuti del decreto legislativo della norma di attuazione approvata sulla fiscalità, e quella è una leva di straordinaria potenza per rilanciare l'economia della Valle d'Aosta.

Io credo che, al di là del votare la mozione o del non votarla, sia importante uscire oggi da quest'aula con un indirizzo su come si vuole provare a gestire questa situazione: se si ritiene o non si ritiene che possa essere funzionale e di interesse di tutti avviare un percorso in Commissione, per cercare di costruire questo documento in modo partecipato, con l'apporto di tutte le energie che vogliono mettersi a disposizione. Questa è una considerazione che ritenevo di dover fare.

Presidente - La parola al consigliere Bertschy.

Bertschy (UVP) - Per cortesia, non impastiamoci in questo clima surreale! In due giorni siamo passati dal collega Gerandin che voleva un bilancio partecipato, a chi non vuole discutere. Qui c'è una mozione, noi la vogliamo discutere, diteci quali sono i vostri indirizzi: se sono distinti o non sono distinti e chi se ne importa! Dateci una risposta. Siete al governo, avete delle responsabilità, giusto ieri avete fatto delle nomine - alcune le fate, altre non le fate - andate avanti! Se no votate contro la mozione. Però un documento ufficiale di indirizzo a pochi giorni dall'approvazione di un bilancio, che credo a breve scaricherete come testo in Giunta, noi lo vogliamo avere. A noi non interessa cosa sta succedendo nella maggioranza in questo momento, perché è un problema che si deve discutere e risolvere la maggioranza. C'è una mozione presentata in Aula: parliamo di quella, se ce la fate. Se non ce la fate, ci dite che non ne parliamo e votate contro, vi astenete o fate quello che dovete fare.

Presidente - La parola al consigliere Testolin.

Testolin (UV) - Solo per rispondere finché le domande sono ancora calde. Il collega Cognetta ha espresso il suo punto di vista, ma io dal mio non posso che sottoscrivere la traccia che mi ha lanciato il collega Bertschy. La nostra iniziativa ha una duplice finalità: una è assolutamente amministrativa, l'altra è assolutamente politica, ma entrambe hanno la loro importanza, perché, quando si arriva in quest'Aula e si dice "non mi hanno lasciato fare", io dico che questa affermazione deve essere motivata e, se non faccio niente, mi porto a casa le mie colpe e dichiaro pubblicamente che non sono stato in grado di gestire una situazione.

Dall'altra parte la presentazione di un DEFR è compito di un Governo, di una Giunta che si riunisce periodicamente anche più volte alla settimana e che prende delle decisioni, sempre nella stessa situazione che ci troviamo oggi ed eventualmente ci troveremo tra qualche giorno a discutere in II Commissione in merito a un DEFR. Se questa Giunta lavora, deve farlo anche per questo tipo di obiettivo che secondo me è strategico, al di là che poi fra due mesi ci sia ancora lei o meno. Altrimenti alla fine della scorsa legislatura o come alla fine di qualsiasi legislatura, oppure come quando uno non fa più il sindaco o quando uno va in pensione tra due mesi, si tira i remi in barca e non si fa più niente! Io questo tipo di approccio non lo condivido, quindi chiedo che ci sia la presentazione di linee chiare di intervento sulla prossima politica ipotizzata da questo Governo, che vengano esplicitate nella sede corretta, che siano oggetto di analisi e quindi, a mio modesto modo di vedere, credo che l'iniziativa possa assolutamente andare avanti ed essere votata. Ma per una questione anche di correttezza e di chiarezza nei confronti dei cittadini che devono poter sapere che cosa si intende fare in questo momento. Se poi da qua a ics tempo ci saranno soluzioni alternative, si prenderà atto di un percorso e si terrà conto di quello che si potrà tenere in conto e si cambieranno le cose che si cambieranno, in modo da avere un'idea ben chiara delle idee di qualcuno e delle idee di qualcun altro, dei modi di affrontare i problemi di qualcuno e dei modi di affrontare i problemi di qualcun altro.

Per quanto mi concerne io andrò avanti con la richiesta di votazione e ringrazio il collega che ha parlato di lavoro: io l'avevo inglobato un po' nel discorso della valorizzazione delle aziende nella bassa Valle, che chiaramente è un po' riduttivo per il mondo del lavoro nel suo complesso, però voleva essere un'opportunità per sottolineare che c'è assoluta necessità di creare della nuova occupazione e che tutti i meccanismi e le iniziative che vanno in questo senso saranno sempre ben accolte. Grazie comunque.

Presidente - La parola al consigliere Bertschy.

Bertschy (UVP) - Per quello che riguarda l'interesse di questa mozione io credo che bisogna essere molto espliciti nel chiedere a voi e, in particolare all'Assessore Aggravi e alla Presidente attuale, qual è la vera situazione rispetto ai 244 milioni di euro che lo Stato deve alla nostra Regione, perché attraverso quello si può anche cominciare a capire cosa si costruirà e cosa non si costruirà in termini di programmazione e di bilancio. È un compito che vi è stato affidato, mi pare anche dai compagni di maggioranza attuale, quello di portare a casa un buon accordo e siamo oltremodo preoccupati che a pochi giorni dal momento in cui si discuterà il nostro contenzioso non ci siano notizie. Ieri mattina la Presidente ha detto quello che ha potuto dire, evidentemente quel poco che ha potuto dire: che c'è un'interlocuzione in corso, però io credo che un ordine di grandezza bisogna cominciare a portarlo in questa sala, anche per capire se l'azione politica che state facendo incide sui tecnici e sulle strutture del Ministero o se rimane un'azione buona e di impegno, ma non realizza quello che tutti auspicano, a partire dai colleghi di maggioranza. Quindi tutta questa programmazione è in attesa di capire se il contenzioso si risolverà, come lo si risolverà e se i valdostani potranno avere indietro i 244 milioni di euro che spettano loro e che ci hanno visto con il Governo uscente iniziare una battaglia che speriamo venga portata avanti e vinta, se possibile.

Presidente - Chiudo la discussione generale, per la replica la parola all'assessore Aggravi.

Aggravi (LEGA VDA) - Ringrazio il collega Testolin per la lunga e dettagliata presentazione, ringrazio gli altri colleghi per la discussione. Io cercherò di concentrarmi sulla risposta alla mozione e su alcuni elementi, per fare un po' di chiarezza, almeno quella che io posso fare e di cui sono a conoscenza.

La stesura del documento del DEFR, come c'è già stata occasione di anticipare, è stata avviata e gli uffici di ogni Assessorato ci stanno lavorando. Sicuramente questo DEFR sarà fortemente impattato o comunque le determinazioni saranno fortemente incise dalla definizione della trattativa con lo Stato e sicuramente, collega Bertschy, al punto 33 dell'ordine del giorno ci sarà l'occasione per dare maggiori dettagli e soprattutto in Commissione ci sarà la possibilità di farlo. Se oggi non sono stati dati ordini di grandezza non è perché le trattative si muovono tan pé dire [tanto per dire patois, ndc], ma perché c'è un'interlocuzione e un certo tipo di riservatezza, anche nei confronti di quello che sta avvenendo con il MEF, tenuto anche conto che la finanziaria nazionale in parte è stata presentata e sicuramente anche questo punto dovrà essere valutato ai fini degli impatti sullo stesso DEFR. Quindi l'intenzione, almeno per le tempistiche delle prossime scadenze a mia conoscenza, perché non sto partecipando alla costruzione di nessuna nuova maggioranza, è di portare in tempo utile il DEFR in Commissione e soprattutto al Consiglio regionale. Se tutto andrà a legislazione corrente, si arriverà al termine dell'elaborazione del lavoro, per poi sicuramente passare a una condivisione che fa parte del gioco politico, per i primi di novembre o a fine ottobre.

Una piccola battuta me la permetterà il collega Testolin, che ha parlato lungamente di programmazione. Ho preso spunto da tre elementi che giustamente lei citava: la delibera legata alla legge n. 40, il cosiddetto "deliberone" che va a finanziare tutta una serie di interventi, la legge n. 8 e i fondi di rotazione. Se quella delibera è stata così concepita e sicuramente ha avuto un tempo di analisi maggiore per chi non l'aveva concepita, se sulla legge n. 8 oggi stiamo cercando di lavorare per sbloccare il bando e riportarlo in funzione e se la situazione dei fondi di rotazione è quella che ci siamo trovati, forse certe programmazioni passate non sono state poi così ben programmate.

Presidente - La parola al consigliere Vesan per dichiarazione di voto.

Vesan (M5S) - Pur essendo anche noi preoccupati per il ritardo della definizione dei futuri bilanci della Regione Valle d'Aosta e consci del fatto che molti di questi punti non sono ancora stati puntualmente definiti, perché il contenzioso riguarda degli importi particolarmente consistenti al fine della definizione del nostro bilancio, vorrei provare a entrare nel merito della mozione.

Questa mozione così come è scritta, al di là di come è stata ben presentata dai colleghi, consiste nell'impegnare "il Presidente della Regione e l'Assessore competente a relazionare alla Commissione su quando intenda presentare al Consiglio il Documento...". È un impegno legato a un lavoro all'interno della Commissione su una cosa che avremmo potuto chiedere direttamente qui in occasione delle comunicazioni del Presidente. Ci è sembrato, come dichiarato nella sua stessa illustrazione da parte del consigliere Bianchi, un'azione strumentale finalizzata a portare a conoscenza della popolazione valdostana il grave ritardo in cui siamo nei confronti dell'approvazione del bilancio. Ma nel merito di questa mozione poco di utile può venire fuori, secondo noi, da questa convocazione della Giunta in Commissione per dire una data, quando sappiamo che probabilmente dipenderà dal punto in cui saranno le questioni delle trattative con lo Stato. Rischiamo di convocare una Commissione, mettere all'ordine del giorno e non avere nessun tipo di risposta esaustiva o comunque utile per il prosieguo dei lavori. Quindi, sulla scorta della scarsa utilità di questa mozione, ancorché la discussione sia stata interessante all'interno di questo Consiglio, il Movimento 5 Stelle intende astenersi.

Presidente - La parola al consigliere Bertin.

Bertin (IC) - La questione del DEFR ogni volta, da quando è stata introdotta, l'abbiamo sempre affrontata in ritardo. È uno strumento importante in linea teorica, ma purtroppo per vari vicende, politiche e non, si è tradotto con un ritardo sistematico e ogni volta viene approvato in contemporanea con il bilancio o appena in precedenza; così è avvenuto negli ultimi due anni.

Vorrei soltanto capire, in modo più preciso rispetto alla replica dell'Assessore, se praticamente anche quest'anno verrà presentato in ritardo come gli anni scorsi, entro il limite ultimo previsto, se ho ben capito. Quindi la risposta alla mozione è stata data? Se la risposta è questa, mi sembra che la mozione a questo punto non abbia un grande significato. Se la risposta è quella, la mozione di per sé perde di significato, poiché la risposta è stata data dall'Assessore. Se la mozione verrà mantenuta, ma a questo punto non capisco perché mantenerla, il voto sarà di astensione: la risposta è stata data.

Presidente - La parola all'assessore Aggravi.

Aggravi (LEGA VDA) - Confermo la disponibilità, se la mozione verrà tenuta, a prendere l'impegno di relazionare alla relativa Commissione, come già anticipato dallo stesso presidente della Commissione.

Presidente - La parola al consigliere Bertschy.

Bertschy (UVP) - Intanto è particolare che, quando si parla di un documento così importante, si giudichi poco interessante l'argomento e poi magari su temi di settore bisogna discuterne a tutti i costi. Questo, a nostro avviso, è un impegno a dirci se si sta facendo programmazione. Poi c'è il tempo di venire (dieci giorni, cinque giorni, quattro giorni), ma si sta facendo programmazione? La domanda oggi in Consiglio regionale è questa e la risposta è che non si sta facendo programmazione. Al di là di quello che hanno fatto quelli prima, vedremo cosa saprete fare voi, assessore Aggravi, in una condizione di bilancio che è sempre precaria. E lei oggi lo sta provando, perché per programmare - se tutto fosse così semplice! - ci vanno le risorse certe e poi ci sono tutte quelle cose che oggi stiamo discutendo. Però a noi oggi interessava capire se su alcune azioni specifiche e puntuali, indicate nel vostro programma di governo, c'è un'indicazione su un documento programmatorio che sta nascendo o se di tutto questo oggi non c'è ancora traccia. La risposta è che non c'è ancora traccia e, quando avrete la documentazione finanziaria, verrete in Commissione.

Per noi mantenere la mozione è una scelta che dipende anche da chi l'ha presentata, però a nostro avviso è un documento sul quale oggi è giusto arrivare a una votazione e sapere quali sono le condizioni. Poi, se la maggioranza si prenderà altro tempo, aspetteremo il tempo di discussione. A oggi a noi interessava capire a che punto era il documento e lo abbiamo capito. Vi prenderete il tempo che deciderete di prendervi, ma sul documento di programmazione finanziaria c'è un estremo ritardo di discussione, che è il ritardo ormai ciclico che si trova su questo argomento.

Presidente - La parola al consigliere Cognetta.

Cognetta (MOUV') - Mi sembra di aver capito dalla risposta dell'Assessore che presenterà il documento a fine ottobre, inizio di novembre. Siccome il collega Vesan giustamente ha ricordato che l'impegno è a dire quando ci sarà in Commissione il documento, immagino che ci sarà a fine ottobre, inizio di novembre, perché poi deve venire licenziato dalla Giunta, passa alla Commissione e la Commissione a quel punto viene fatta. Se poi si chiede di fare un momento antecedente a questo per dire in Commissione quando sarà presentato il documento, questo è stato interpretato come oggetto della mozione, se ho capito bene. A questo punto non ho capito se bisogna fare una Commissione prima che venga licenziato il testo o direttamente quando verrà licenziato il testo.

Presidente - La parola al consigliere Testolin.

Testolin (UV) - Il succo del discorso è che, al di là della lettura letterale che effettivamente porta a chiedere una data all'interno della quale verrà presentato il DEFR, che è conseguenza della trasformazione di questa mozione da un'interpellanza, ma era per ampliare il dibattito su un tema assolutamente prioritario, la nostra è la necessità di incontrare in merito a un'azione programmatoria l'Assessore e il Presidente in Commissione. Se l'impegno è che entro la fine di ottobre vi presentate in Commissione con il DEFR redatto, è un impegno che voi prendete in quest'Aula che per noi può essere sufficiente. Se invece l'interpretazione letterale è una scusa per non venire in Commissione a parlare in maniera più ampia di quella che è la data di presentazione, ma per dare tutta una serie di elementi, noi teniamo la mozione e la votiamo.

Solo due risposte veloci, perché non vorrei che diventasse un rimpallo. Solo per chiarezza, dico due cose in merito al "deliberone", come lo ha definito lei: era lì dalla fine della scorsa legislatura, non poteva essere approvato perché mancava una lettera da parte di Finaosta che sancisse determinati passaggi, che lei ben conosce, Assessore, ed era in elenco per la prima Giunta del nuovo Governo. Quindi era tutto pronto, proprio per dimostrare l'esatto contrario di quello che si è detto in quest'Aula fino adesso: se domani non ci siamo più noi, non facciamo niente. No, noi l'abbiamo fatto ed era lì pronto per ripartire. Il discorso dei fondi di rotazione è stata una scelta, che poi avete criticato e quindi potete rimetterci mano; è quello che vogliamo sapere ed era uno stimolo in quel senso. Sulla legge n. 8 ci sono delle risorse che potrebbero essere implementate in funzione di altre valutazioni. Questo solo per rispondere a delle critiche che lei ha avanzato.

Per il resto, se l'Assessore o il Presidente si prendono l'impegno di presentare il DEFR entro la fine del mese, a questo punto ritiriamo la mozione i calendarizziamo, già magari nella prossima seduta della II Commissione, l'audizione per la presentazione del DEFR.

Presidente - La parola all'assessore Aggravi.

Aggravi (LEGA VDA) - Per cogliere questa proposta, impegnarmi per le scadenze che ci siamo detti e quindi organizzare, qualora il presidente la confermasse, la convocazione della Commissione.

Riguardo al cosiddetto "deliberone" non dico di più: avremo occasione di chiarirci in separata sede.

Presidente - La parola al consigliere Cognetta.

Cognetta (MOUV') - Per specificare che la Commissione è già stata prevista per il 29 ottobre e, se avremo il testo, automaticamente verrà immediatamente aggiunto all'ordine del giorno e quindi già il 29 di questo mese potremo parlarne; o al massimo la settimana dopo.

Presidente - Quindi, se ho capito bene, viene ritirata la mozione.

La parola al consigliere Testolin.

Testolin (UV) - In seguito alla dichiarazione dell'Assessore e la presa di questo impegno formale a presentare il DEFR entro fine mese, ritiriamo la mozione.

Presidente - La mozione è ritirata.