Oggetto del Consiglio n. 178 del 17 ottobre 2018 - Resoconto
OGGETTO N. 178/XV - Interpellanza: "Intendimenti in merito alla realizzazione dell'ospedale previsto in via Guedoz ad Aosta".
Fosson (Presidente) - Punto 16 all'ordine del giorno, per l'illustrazione la parola al consigliere Bertin.
Bertin (IC) - Riprendiamo l'annosa vicenda della realizzazione di un presidio unico, vicenda che sappiamo si trascina da tanti anni, è stata oggetto anche di un referendum, conosciamo il risultato e tutto quanto a esso collegato. Con questa interpellanza si voleva da una parte capire quali erano gli intendimenti del Governo regionale riferiti alla realizzazione di questo presidio unico, poiché vi è stato in via Guedoz un ritrovamento nell'area nella quale era prevista la costruzione del nuovo ospedale, che avrebbe sostituito quello di viale Ginevra; tra l'altro la realizzazione di un nuovo ospedale in centro città potevamo immaginare sin da subito che avrebbe provocato una serie di problemi, a iniziare dai ritrovamenti archeologici, ma non solo, la stessa realizzazione di un ospedale di queste dimensioni nel centro città non poteva che creare dei problemi, oltre ad avere dei costi di realizzazione molto più elevati rispetto all'ospedale che si sarebbe potuto realizzare fuori città. Tra l'altro ricordo che l'attuale presidio ospedaliero dell'ospedale Parini è stato proprio una delocalizzazione di un ospedale in centro città che era praticamente qui: l'ospedale originario era in questa zona della città, esattamente qui dove ci troviamo noi e un'iniziativa all'epoca è stata quella di portarlo fuori città. La logica è quella. E l'hanno portato nell'attuale viale Parigi ed era secondo me più intelligente all'epoca che non adesso. Questo è un dato di fatto. L'ospedale Parini però nel frattempo ha avuto una serie d'interventi infiniti, cosa che crea una serie di problemi infiniti per i degenti, perché i lavori in corso in un ospedale certamente non hanno un effetto positivo sui pazienti, oltre che avere dei costi e dei continui spostamenti di reparto da una parte all'altra, senza avere una soluzione, ci troviamo sempre con tre ospedali in città su diversi siti. Tra l'altro ricordo che, per quanto riguarda il nuovo ospedale, tra progetti, costi sostenuti per l'istituzione e il mantenimento dell'attività della società CUP, società partecipata istituita ad hoc che sta lì da tantissimo tempo, si sono spesi, tra progetti, scavi di sondaggi e mantenimento degli amministratori e dei dipendenti, ben 14 milioni di euro. Senza realizzare praticamente niente o ben poco. Oltre a questa spesa di progetti e in varie altre attività preparatorie che non hanno avuto un approdo concreto, ci sono i lavori di ristrutturazione dell'attuale presidio in viale Ginevra e un'altra domanda è capire quant'è l'ammontare della spesa nell'ultimo decennio per i lavori di ristrutturazione dell'attuale ospedale di viale Ginevra e quanti ne sono ancora previsti nell'attesa di un nuovo ospedale. Semmai ci sarà. A mio avviso, no.
Presidente - La parola all'assessore Certan per la risposta.
Certan (ALPE) - Collega Bertin, penso che in premessa il tema dell'ospedale regionale sia una delle priorità che avremo da affrontare e che coinvolgerà sicuramente fra poco il Consiglio regionale nel suo complesso, perché penso che sia un tema che deve coinvolgere l'intero Consiglio regionale e quindi sicuramente la sua interpellanza anticipa il tema, ma in Commissione penso che presto dovremo affrontarlo. Per me oggi rappresenta solo la prima occasione per trattare questo dossier molto delicato, su cui stiamo raccogliendo informazioni anche direttamente da chi mi ha preceduto, perché anche le amministrazioni precedenti hanno lavorato su questo tema, su cui è necessario individuare delle soluzioni che non sono certo agevoli, ma che nel contempo credo non siano precostituite, anche perché dipendevano da delle valutazioni e da dei cantieri aperti che devono terminare i lavori e che quindi sono ancora oggetto di valutazioni, ma che dovrebbero a fine ottobre/metà novembre dare dei primi esiti.
Per quanto riguarda tutta la cronistoria dal referendum del 2007 a oggi, collega Bertin, potremmo dire "l'avevamo detto", ma oggi la situazione non è più la stessa del 2007 e in questi pochi minuti mi limiterò a fornire delle risposte rinviando poi a dei momenti di approfondimento in Commissione.
Per quanto riguarda la domanda 1 ("L'ammontare della spesa sostenuta negli ultimi dieci anni nei lavori di ristrutturazione dell'attuale presidio ospedaliero di viale Ginevra"): nell'ultimo decennio sono stati sostenuti circa 60 milioni di euro, di cui 26,4 milioni di ristrutturazione e 35 milioni di manutenzioni, pari a circa 9 milioni di euro annui. Va detto che queste cifre riguardano anche l'ospedale del Beauregard e che comprendono le spese per gli adeguamenti strutturali e impiantistici imposti da normative edilizie per la sicurezza sugli edifici esistenti. Di questi fondi ci sono anche importanti quote statali a cui negli anni la Regione ha acceduto.
Per quanto riguarda i dati relativi al triennio del bilancio pluriennale in corso di gestione, con deliberazione della Giunta regionale n. 1853 del 28 dicembre 2017, sono stati approvati dei trasferimenti per circa 19 milioni di euro, di cui anche qui un'importante quota finanziaria dallo Stato per circa il 25 percento. Queste spese sono state sostenute dalla Regione o dall'Azienda USL.
Va detto invece che nel progetto preliminare generale di ampliamento e ristrutturazione dell'ospedale Umberto Parini di Aosta, redatto dal gruppo di progettazione CSPE s.r.l nel 2012, gli interventi delle fasi 4 e 5 di competenza di COUP relativi alla ristrutturazione, adeguamento dell'attuale presidio ospedaliero di viale Ginevra, al fine di ospitare i servizi esterni dei poli materno infantile e psichiatria che attualmente sono dislocati, quindi la ristrutturazione dell'attuale ospedale, sono subordinati alla conclusione dell'intervento di fase 3 di ampliamento ospedaliero verso est dedicato al nuovo polo.
Quindi, per darle un'idea, la situazione attuale è tra la fase 2 e l'inizio della fase 3, mentre tutta la ristrutturazione dell'attuale complesso sarebbero le fasi 4 e 5. La società COUP a oggi non ha sostenuto alcuna spesa di ristrutturazione dell'attuale presidio ospedaliero di viale Ginevra.
Per quanto riguarda la domanda 2 ("Quali siano gli intendimenti relativi alla realizzazione dell'ospedale previsto invece in via Guedoz ? quindi parte nuova ? e all'obiettivo enunciato nel programma di maggioranza"): la DGR n. 417 dell'aprile 2018 e l'allegato programma esecutivo annuale del PEA 2018 di COUP prevedono, con riferimento al corpo di ampliamento verso est ? cioè zona via Guedoz come la definisce lei ? di subordinare l'avvio e la revisione progettuale dell'ampliamento ospedaliero principalmente a tre punti: all'esito di tutte le attività programmate per l'anno 2018, finalizzate a verificare il permanere della fattibilità e della funzionalità dell'intervento di ampliamento progettato, quindi con una revisione che in parte è già stata presentata dai progettisti a seguito delle scoperte archeologiche; alla ridefinizione della programmazione tecnico-finanziaria dell'intera opera.
Ricordo che è stata affidata a COUP una ricerca proprio per capire quali possano essere le forme di cofinanziamento pubblico/privato o di project financing, per valutare delle cooperazioni in questo ordine di collaborazioni e come reperire la relativa provvista delle risorse finanziarie, poiché il mutuo previsto è a scadenza, entrambi questi ultimi aspetti dovrebbero avere delle risposte entro il mese di ottobre/novembre, come da incarico dato a COUP ? che sta comunque rispettando i tempi ? una ricerca attuata mediante un'analisi giuridico, tecnica e finanziaria concernente le possibili modalità alternative di finanziamento e di realizzazione dell'opera, propedeutica alla valutazione da parte della Giunta regionale, delle Commissioni e del Consiglio delle diverse soluzioni prospettate in relazione alla convenienza economica e alle tempistiche della fase di realizzazione dell'intervento.
Quindi l'intendimento è quello di attendere a metà novembre gli esiti di questi incarichi e di queste valutazioni per poter poi esprimere, a nostra volta, le valutazioni e condividerle in V Commissione, in Giunta e in Consiglio.
Presidente - La parola al consigliere Bertin per la replica.
Bertin (IC) - Questa interpellanza possiamo definirla propedeutica a quello che dovrà seguire, soprattutto sull'aspetto finanziario. Si sono spesi quasi 60 milioni nel vecchio ospedale di viale Ginevra in questi ultimi dieci anni, se a questi aggiungiamo i 14 di progettazione a cui facevo riferimento prima, i problemi di finanziamento di un nuovo ospedale fatto fuori città sarebbero stati risolti già così. Anche perché le manutenzioni si sarebbero ridotte, poiché la realizzazione di un ospedale nuovo fuori città si sarebbe fatta in tempi molto minori e anche le manutenzioni obbligatorie interne al vecchio ospedale sarebbero state minori, quindi con un costo decisamente inferiore. Se avessimo proceduto in quella direzione, forse a questo punto non avremmo avuto neanche dei problemi a finanziarlo.
Come diceva anche lei: "l'avevamo detto". Purtroppo la situazione oggi è questa e a questa ci dobbiamo adeguare. Francamente piuttosto disastrosa. 60 milioni spesi nel vecchio ospedale con risultati non sempre brillanti, perché all'interno ci sono oggettivamente delle problematiche; aggiungiamoci anche che, da quanto mi dice lei, non si sa se e con che soldi e quando si potrà realizzare l'ospedale in via Guedoz, ci rendiamo conto della situazione disastrosa nella quale ci siamo ficcati.
Tutto questo lo pagano i cittadini valdostani non soltanto in termini economici, ma di servizio. Lascio a voi, e a tutti, esprimere un giudizio su questa vicenda, tragica, e sulle responsabilità.
Presidente - Con questo punto terminiamo i lavori, che riprenderanno domattina alle ore 9:00.
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La seduta termina alle ore 20:06.