Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 171 del 17 ottobre 2018 - Resoconto

OGGETTO N. 171/XV - Comunicazione del Presidente della Regione.

Fosson (Presidente) - La Presidente della Regione ha chiesto un'interruzione del Consiglio per avere una riunione con i tecnici, prima di maggioranza e poi dei capigruppo, per formulare una risposta ai vigili del fuoco. La sospensione è concessa. C'è prima una riunione di maggioranza e poi dei capigruppo.

La seduta è sospesa alle ore 16:18 e riprende alle ore 18:01.

Fosson (Presidente) - Possiamo riprendere i lavori dopo un incontro lungo, ma proficuo, con una delegazione dei vigili del fuoco, dopo un ampio dibattito fatto con le realtà politiche del Consiglio. La parola alla Presidente della Giunta per una comunicazione.

Spelgatti (LEGA VDA) - Abbiamo tenuto un incontro prima con il Consiglio insieme all'avvocato della Regione e la parte relativa al personale e poi abbiamo richiamato le sigle dei vigili del fuoco in maniera tale da specificare ulteriormente quale fosse la posizione.

Facciamo un attimo un excursus del percorso che abbiamo attivato. Nella prima riunione in cui ci siamo trovati e i vigili del fuoco hanno rappresentato quali fossero le loro difficoltà, soprattutto il fatto di essere penalizzati rispetto ai vigili del fuoco nazionali, altre sigle sindacali hanno dato la versione esattamente opposta dicendo che i vigili del fuoco regionali guadagnano di più. Quindi di fronte a queste due posizioni io ho specificato subito come ci fosse un unico modo per poter capire chi ha ragione ed effettivamente se ci siano delle differenze e quindi se i nostri vigili del fuoco percepiscano meno rispetto ai vigili del fuoco nazionali: quello di risolverlo in maniera tecnica, quindi ho attivato un tavolo tecnico dove ci fossero i vigili del fuoco e ci fosse la parte nostra, l'Avvocatura e i rappresentanti dell'Ufficio personale. A fronte delle richieste dei vigili del fuoco ? se potessero portare anche i loro avvocati per confrontare tutti i dati e le tabelle ? ho detto assolutamente di sì, perché questo sarebbe stato importantissimo, perché bisogna arrivare a una definizione definitiva della questione paragonando i dati: perché i dati emergono solo dalle risultanze tecniche rispetto al confronto delle tabelle, che è difficilissimo, e con tutti i problemi relativi alla parte pensionistica, previdenziale; ci sono tante questioni tecniche complicatissime e che io ho detto dal primo giorno di non essere in grado di capire chi abbia ragione sentendo due campane differenti e comunque solo i dati tecnici possono supportare qualsiasi scelta politica successiva. Questo è quello che ho detto, esplicitato fin dal primo momento e oggi ho trovato il consenso di tutto il Consiglio rispetto a questa esternazione. L'obiettivo è di far sì che i nostri vigili del fuoco non guadagnino un euro in meno rispetto ai vigili incardinati nel comparto nazionale.

Il concetto è che soltanto dopo che il tavolo tecnico avrà esaurito, quindi avrà dato delle risposte, tra le altre cose, sulla base del confronto delle tabelle di dati a cui non si riusciva a dare una risposta tecnica ? sono state fatte anche delle richieste da parte dell'Ufficio dell'avvocatura direttamente al Ministero per avere dei dati che comunque mancavano per effettuare questo confronto ? si potrà procedere; quindi il lavoro sta andando avanti, ma è la prima volta che viene attivato un tavolo tecnico di questo tipo; mi è stato anche chiesto di togliere i sindacati da questo tavolo tecnico perché la risposta deve essere prettamente tecnica e invece a questo tavolo poi la bagarre si sposta spesso e volentieri sul politico, quindi ho detto di essere assolutamente d'accordo. Il tavolo tecnico però deve dare delle risposte e bisogna arrivare a capire esattamente qual è lo stato dell'arte e se ci sono, come sembra, delle differenze tra il trattamento che percepiscono i vigili regionali e quello che percepiscono gli altri vigili del fuoco.

Una volta arrivati a questa soluzione tecnica, bisogna capire qual è la strada giuridicamente percorribile, perché l'Avvocatura ci stava spiegando che sia per l'ipotesi A, presentata oggi per iscritto, sia per l'ipotesi B, rappresentata oralmente oggi in sede di Capigruppo, ci sono comunque tecnicamente delle questioni giuridiche che vanno affrontate. Immaginiamo soltanto l'ipotesi B: chiaramente un'ipotesi di quel tipo va concertata con lo Stato, bisogna modificare le norme di attuazione dello Statuto speciale, è un percorso certamente non facile. Tutto teoricamente può essere percorribile, però va studiato per capire, giuridicamente parlando, per arrivare a quell'obiettivo di far sì che i vigili valdostani non percepiscano meno soldi rispetto agli altri vigili del fuoco, bisogna capire quali siano le strade giuridicamente percorribili. Quindi il tavolo tecnico deve solo finire di elaborare questi risultati che servono poi alla parte politica ? all'unanimità tutti i Consiglieri hanno detto che ha l'obiettivo di far sì che il vostro trattamento economico sia parificato e che voi non guadagniate meno degli altri ? su quale sia poi la strada giuridicamente percorribile saranno anche lì i nostri avvocati a dirci, parlando ovviamente anche con i vigili e spiegando quali siano eventualmente, sulle varie strade, le problematiche che s'incontrano, e dobbiamo poi arrivare ad una soluzione. Però tutto il Consiglio vuole andare in quella direzione. Dobbiamo aspettare gli esiti del tavolo tecnico.

Presidente - La parola al consigliere Viérin.

Viérin (UVP) - Per ribadire che condividiamo a oggi, a seguito dell'incontro che c'è stato, un percorso chiaro che dovrà verificare dei contenuti che sono stati ben esplicitati.

C'eravamo permessi questa mattina, Presidente, a seguito dell'incontro con i capigruppo e i vigili del fuoco, di sottolineare il fatto che erano stati fatti degli annunci a mezzo stampa che ci sembravano essere un po' avanti rispetto alle cose che poi si possono fare. Ci dispiace che effettivamente questo venga confermato, perché questa mattina chiaramente sono stati esplicitati degli intenti dicendo che dall'1 gennaio si sarebbero fatte delle cose ben precise, delle modifiche normative, che poi abbiamo scoperto e verificato che effettivamente, tecnicamente, non si potevano fare. Rispetto ai tanti richiami che spesso ci sono stati rivolti di non annunciare, di non cercare di speculare su certe categorie, soprattutto creando illusioni riguardo a delicatezze anche lavorative che sono di tutto rispetto e che meritano dignità, siamo lieti che la riunione di questo pomeriggio abbia riportato la discussione nel giusto alveo e che siano state smentite le fughe in avanti annunciate questa mattina e poi tecnicamente rese impossibili dalle percorribilità normative, legislative che invece erano state date come una possibilità da realizzare in poche settimane, così da renderle effettive dall'1 gennaio.

Quindi, solo per confermare che in questa direzione noi siamo e saremo disponibili a lavorare con le dovute delicatezze e con i dovuti approfondimenti e quando e se si annuncerà di fare qualcosa, lo faremo per davvero, ma non solo attraverso delle enunciazioni di principio che poi non vedono fatti concreti.

Presidente - La parola al consigliere Chatrian.

Chatrian (ALPE) - Per quanto ci riguarda è stato un pomeriggio utile durante il quale abbiamo avuto modo di confrontarci con i tecnici regionali, i quali hanno messo in evidenza le difficoltà di natura legislativa, giuridica e tecnica. I tecnici hanno capito perfettamente la volontà di tutto questo Consiglio: trovare, reperire, cercare soluzioni alle criticità che ben conosciamo, ma oggi il legislatore non ha né i tempi né i modi né il percorso certo per dare delle risposte al Corpo. Penso che questo dimostri la maturità di questo Consiglio sul come affrontare nel merito la questione, allineando le differenze, avendo degli ordini di grandezza chiari e certi sul tavolo, uniformandolo per quanto riguarda la questione comparto unico e affrontando la questione anche dove il legislatore regionale non può modificare delle regole di natura statale.

Nel momento in cui c'è la volontà e mi sembra di aver capito che ci sia da parte di tutti noi pensiamo non solo che non ci siano delle fughe in avanti, ma anche che sia impossibile, oggi, di dare delle risposte certe in mancanza di supporti di natura tecnica e di percorsi possibili.

Io penso che a questo punto sarà questo Consiglio che dovrà cercare di sollecitare quei tavoli tecnici che sono stati citati anche prima dalla Presidente Spelgatti, in modo da addivenire a una soluzione nel più breve tempo possibile, ma una soluzione che sia sostenibile per il sistema Valle d'Aosta, per anche gli altri corpi che comunque fanno parte del sistema Valle d'Aosta, quindi la Forestale, la Motorizzazione civile, la Prefettura, per fare degli esempi.

È stato comunque importante l'incontro di questo pomeriggio che ci ha permesso di mettere nero su bianco che oggi non abbiamo ancora il supporto tecnico per legiferare, per modificare le regole del gioco e soprattutto è stato molto chiaro il supporto dei nostri tecnici regionali, da parte dell'Avvocatura, in merito a dove invece noi non possiamo intervenire. Magari vorremmo, ma non possiamo perché la competenza è statale. Penso che la chiarezza in questo momento debba farla da padrona su delle questioni comunque delicate e penso che un corpo così importante nel tessuto valdostano debba avere una risposta puntuale, se possibile, se sostenibile con dei tempi certi.

Oggi la politica, anche se si è assunta un impegno importante, non può ancora dare delle risposte puntuali, ma io penso che l'obiettivo sia lavorare, nel più breve tempo possibile, per onorare l'impegno che ci siamo assunti oggi in sede di Capigruppo.

Presidente - La parola alla Presidente della Giunta.

Spelgatti (LEGA VDA) - Mi sono dimenticata di ringraziare per una volta, e lo faccio sinceramente, tutti gli altri colleghi che hanno detto che condividevano il percorso che avevo attivato con i vigili del fuoco. E ai vigili che magari possono pensare che questo sia sempre e soltanto un protrarre delle risposte che poi non vengono date, ricordo che voi stessi avete detto che è dal 2013 che state portando avanti queste battaglie: il tavolo tecnico per dare delle risposte tecniche è la prima volta che viene attivato. Quindi non è volontà di questo Consiglio quella di non dare delle risposte, ma semplicemente di arrivare prima a costruire effettivamente dei dati oggettivi da cui partire per poi iniziare un percorso.